Noi passiamo serate e serate a chiederci: “Te lo ricordi quel difensore… come si chiamava?”. E poi: “Te lo ricordi quel portiere? E quell'attaccante?”. E cacciamo fuori sempre dei nomi assurdi. Insomma, una sera è uscito Hübner, ma a dire il vero il suo nome mi è sempre girato in testa. Poi qualche tempo dopo, a Sperlonga, mi sono messo a leggere la sua storia, il suo gran rifiuto alla Premier League per andare a Piacenza ed essere così più vicino alla moglie che stava a Crema. Eh niente, ho pensato a queste cose e ho scritto la canzone.
La canzone vuole essere il mio personale tributo a una persona di valore e di spessore.

– Calcutta, La Gazzetta dello Sport

[Dario Hübner] Ha rinunciato all'Inghilterra ed è andato a Piacenza perché era più vicino a Crema dove stava la moglie. È un po' una canzone sul riavvicinarsi agli affetti invece di lavorare, di stare sempre in giro.

– Calcutta, Deejay Chiama Italia

Mi piace perché è stato un personaggio schivo. Il calcio ora non mi piace più, mi annoia. Non c'è più uno iconico come Baggio. C'era più poesia prima.

– Calcutta, Repubblica

Stavo a Sperlonga da un mese e mezzo e non vedo nessuno dei miei cari. Poi anche prima di andare a Sperlonga era stato molto lontano da tutti gli affetti. Stavo su internet leggendo un po' di storie e mi ero messo a leggere la storia di Dario che comunque è una cosa che mi ero sempre proposto di fare perché era un giocatore che mi piaceva come mentalità. Ho pensato che era calzante con quel mio momento lì. C'è stata una comunione di sentimenti.

– Calcutta, diretta sul canale Twitch di Pierluigi Pardo

L'ho sentita solo una volta e, sinceramente, sono un po' perplesso perché quando ascolti solo una frase, ognuno può immaginare quello che vuole.
Mi rivedo nella descrizione, sicuramente. Ho sempre messo davanti nelle mie scelte la famiglia, i soldi sono importanti però non sono così indispensabili.

– Dario Hübner, Calciomercato.com

L'ho sentita. Quando uno ti dedica una canzone o qualcos'altro, se è una cosa positiva, fa sempre piacere. Vuol dire che hai lasciato qualcosa di buono quando giocavi o in altre cose che hai fatto. Lo ringrazio per questa canzone.

– Dario Hübner, Casa Baggio