“MeryXSempre" parla dei ragazzi di strada e io dico che il bello è uscirne, ne ho sempre parlato in modo velato. Da ragazzino stavo in piazza. Non c'è niente di nobile nelle cose che ho combinato in gioventù.
Per la mia generazione e quella prima [”Mary“ dei Gemelli DiVersi] è un pezzo di riferimento.

– Ernia, Sky TG24

Ho rilegato con dei miei vecchi amici della piazza e ogni tanto ci ribecchiamo. In questo disco è molto presente: c'è in Puro Sinaloa, c'è in “MeryXSempre” che, a parer mio, è il pezzo più bello de disco. È nato come uno strofone unico da cui sono poi state tolte 16 barre. Era un pezzo di tre minuti e mezzo solo rappato, che rappresentava proprio quegli anni [della sua adolescenza, ndr] e il “panchina-business”: il mio mondo gira intorno ed è quello che succede intorno alla panca dove io stavo seduto.
L'aver rilegato con queste persone rilegato mi ha aiutato a ritirare fuori delle situazioni [vecchie]. Mi sono fatto raccontare tutte le vicende degli anni dopo, quando non ci siamo più parlati, che magari io sapevo ma non bene.

– Ernia, TRX Radio

Generalmente quando tutti sanno contro a un artista in particolare, mi ci rivedo, io ho passato lo stesso e non posso fare altro che supportare invece la causa di un ragazzo giovane che fa il suo senza rompere il cazzo a nessuno. L'ho già fatto l'anno scorso. Shiva sa scrivere, abbiamo fatto un pezzo narrativo insieme, quasi conscious, e lui si è dimostrato un vero pro cogliendo subito la chiave della traccia e arricchendola.

– Ernia, Instagram story

Onestamente, a me non interessa particolarmente ciò che commenta il pubblico. Anzi, ti dirò anche una cosa sconvolgente. Magari mettila anche come titolo: “Auto Blu” di Shiva per me è una hit. Il ragazzo sa rappare. Quando tutti danno contro a qualcuno che non ha mai fatto del male a nessuno e che si è sempre fatto i fatti suoi, concentrandosi sulla sua musica, per me il problema è di chi si intestardisce contro di lui. È un po' quello che è successo a me con Troupe D'Elite, quindi quando accade a qualcun altro, son pronto a dare manforte. Specialmente ora che sono nella posizione di poterlo fare. Ho fatto la stessa cosa con Chadia e anche con DrefGold diversi anni fa a Perugia. Lui apriva il mio concerto e la gente fischiava, quindi quando sono salito sul palco, l'ho richiamato e mi son messo a fargli le doppie su un suo pezzo. A parer mio il pubblico non ha capito tante cose di questo genere. È come se ogni volta si cercasse un capro espiatorio della rovina del rap italiano. Pensa che quando ero piccolo la rovina del rap italiano erano i Club Dogo, capito? E adesso vengono venerati.

– Ernia, La Casa del Rap