Tu sei il mattino Lyrics
[Strofa 1]
Sono nato a mezzogiorno, tra le braccia di mia madre
Con lo stesso nome di mio nonno che non mi ha visto cantare
Poi nell'arco di un secondo mi legavo già le scarpe
Sembrava facile cambiare il mondo seduto in fondo alla classe
Tra le prime sigarette e le versioni di latino
Lei mi portò nel bagno delle femmine e vidi il paradiso
[Ritornello]
Tu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
[Strofa 2]
Sono nato a mezzogiorno, tra le foglie rosse sulle strade
Nella città che si metteva addosso le prime luci di Natale
Ho imparato come stare al mondo dagli ulivi nella rete
Che s'inchinano soltanto sotto al peso della neve
Non me ne fregava niente di Pitagora ed Euclide
Gli occhi fuggivano via dalle finestre, nei prati di margherite
[Ritornello]
Tu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
E fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
Tolse le orecchie dei libri per non farci trovare
Mantieni il segreto
E poi si tolse i vestiti e non sembrava la realtà
Però era tutto vero
[Outro]
Tu sei il mattino, una porta su Marte
Sei il mio cuscino dalla giusta parte
Fu amore per la prima volta
Io e te tra la gente che non sogna
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Q&A
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“Tu sei il mattino” l'ho scritta insieme a Tommaso Ottomano, ci inventammo quel ritornello e, per caso, mi ricordai di una strofa scritta con altre parole qualche anno prima. Era la strofa giusta. Dopodiché Antonio Cupertino e Zara (il suo cane) partirono da Milano svuotando il loro studio di registrazione, con la macchina piena di microfoni, compressori, schede audio e peli di Zara, arrivarono in Maremma e la canzone venne fermata, registrata.
“Tu sei il mattino” è una canzone d’amore, non perché narra la storia di una prima volta, ma perché cerca di raccontare i cambiamenti, la crescita, il tempo che passa inarrestabile, che tira da una parte come la corrente di un fiume. In questo brano ho cercato di rivivere alcuni ricordi della mia infanzia, alcuni sono veri, alcuni fanno parte invece dell'infanzia reinventata, ispirata e mischiata a storie di altre persone. Il tema della prima esperienza d'amore è raccontato con gli occhi e i pensieri di una persona cresciuta e cambiata rispetto a quell'esatto momento. Questo si può banalmente notare dall'accezione positiva data alla mattina. La mattina è come il minestrone, si apprezza crescendo. Questo è quanto, non resta nient'altro da fare che suonarla.
La canzone è presente anche nella terza stagione di Vita da Carlo, di e con Carlo Verdone.
– Lucio Corsi, Instagram