Val Camonica | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
---|---|
Regione | Lombardia |
Superficie | 1.518,19 km² |
Abitanti | 115.808 (2024) |
Sito del turismo |
Valle Camonica è una valle della Lombardia.
Da sapere
[modifica]La Valle Camonica (o anche Valcamonica e, nei dialetti camuni, Al Camònega, poetico Camunia) è una delle valli più estese delle Alpi centrali, nella Lombardia orientale, lunga circa 90 km.
La Valle Camonica è anche patrimonio dell'UNESCO con l'Arte rupestre dal 1979 e Riserva della Biosfera MAB Programma sull'uomo e la biosfera dal 2018.
Cenni geografici
[modifica]A livello geografico inizia dal Passo del Tonale, a 1.884 m s.l.m., tra Lombardia e Trentino e termina sulle sponde del Lago d'Iseo, a Pisogne sul lato orientale in Provincia di Brescia e a Castro sul lato occidentale in Provincia di Bergamo. È attraversata in tutta la sua lunghezza dall'alto corso del fiume Oglio, che nasce nel comune di Ponte di Legno ed ha la sua foce nel Sebino tra Pisogne e Costa Volpino. La quasi totalità del territorio idrografico della vallata è inserito amministrativamente nella provincia di Brescia, esclusi i comuni di Lovere, Rogno, Costa Volpino, Castro e la Valle di Scalve, appartenenti alla provincia di Bergamo. Insistono sul territorio anche tre comunità montane: Comunità Montana di Valle Camonica ( che comprende 41 comuni, il capoluogo è Breno); Comunità Montana del Sebino Bresciano ( che comprende 9 comuni, il capoluogo è Sale Marasino); Comunità Montana dei laghi Bergamaschi ( che comprende 38 comuni, il capoluogo è Lovere).
Colloquialmente il territorio della Valle Camonica è suddiviso in tre macro-settori dai confini elastici, ma con qui generalmente si intende:
- Bassa Val Camonica: è una zona pianeggiante, ricca di prati e campi, che inizia dalle sponde del Lago d'Iseo e giunge fino alla cresta trasversale di Bienno, a volte indicata come la Soglia di Breno;
- Media Val Camonica: dalla Soglia di Breno giunge fino ai comuni di Sonico-Edolo. La media valle inferiore si estende da Breno a Sellero, quella superiore inizia dalla stretta gola di Cedegolo sino a Sonico-Edolo.
- Alta Val Camonica: questo settore della vallata segue la linea Insubrica, con un orientamento est-ovest. Inizia dalla Valle di Corteno e prosegue fino al comune di Ponte di Legno, posto in testata.
Quando andare
[modifica]In Valle Camonica si può andare in qualsiasi periodo dell'anno.
Cenni storici
[modifica]La Valle Camonica, situata nel cuore delle Alpi, vanta una storia millenaria, testimoniata dalle numerose incisioni rupestri risalenti alla Preistoria. Queste tracce, scolpite sulla pietra, sono tra le testimonianze più antiche dell'abitazione umana nel territorio.
Durante l'epoca romana, la Valle Camonica divenne un importante centro: i Camunni, l'antico popolo che abitava la zona, si romanizzò rapidamente e venne costruita una città in epoca imperiale. Nei pressi di Cividate Camuno si sono rinvenuti edifici come terme, domus, santuari, un foro, un teatro e un anfiteatro.
Nel Medioevo, la Valle Camonica fu testimone di numerosi eventi storici e leggendari. Castelli, torri e chiese antiche sono i segni di quest'epoca, che si intrecciano con la leggenda di Carlo Magno. La valle divenne anche un campo di battaglia per gli scontri tra l'Impero e i comuni, tra guelfi e ghibellini, e tra signorie locali e Repubbliche.
Nel XII e XIII secolo fu oggetto delle contese tra i comuni medievali di Bergamo e Brescia, a fine Duecento si intensificarono gli scontri per l'autonomia tra la vallata e Brescia. Nel corso del trecento il territorio fu soggetto ai Visconti di Milano, mentre a partire dal Quattrocento, la Valle Camonica passò sotto il controllo della Repubblica di Venezia
Durante il periodo veneziano, la valle visse un periodo di stabilità fino alla caduta della Serenissima. Nell'Ottocento la regione fu coinvolta nei grandi cambiamenti legati agli eventi napoleonici, con la valle che passò attraverso diversi Stati, fino a far parte del Regno Lombardo-Veneto.
Nel 1859, con l'ingresso della Valle Camonica nei possedimenti dei Savoia, la regione divenne parte integrante del nuovo Regno d'Italia. Successivamente, durante la Prima Guerra Mondiale, la valle fu un'importante linea di confine con l'Impero Austro-Ungarico, diventando teatro di aspri combattimenti.
Territori e mete turistiche
[modifica]Centri urbani
[modifica]Da nord verso sud si incontrano le seguenti località principali
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- Ponte di Legno
- Edolo
- Cevo
- Capo di Ponte
- Borno
- Breno
- Bienno
- Darfo Boario Terme — Le sue Terme, nel territorio che gravita attorno alla Valcamonica erano già usate nel Cinquecento; ebbero un grande sponsor in Alessandro Manzoni che ne ha tessuto le lodi, rendendole così famose ben oltre i confini locali.
Altre destinazioni
[modifica]- Case di Viso — Borgo dalle caratteristiche case in pietra.
- Cerveno
- Cividate Camuno
- Vezza d'Oglio
Come arrivare
[modifica]In aereo
[modifica]La Val Camonica non è servito da aeroporti. È presente un altiporto in area Passo Tonale e un campo volo a Costa Volpino. Gli aeroporti internazionali nelle vicinanze sono quelli di Bergamo-Orio al Serio, Milano-Linate e Milano-Malpensa.
In auto
[modifica]Arrivando da sud-est attraverso l'Autostrada A4 (zona Brescia e Verona), è possibile uscire dai caselli di Brescia Est, Centro o Ovest e seguire le indicazioni per "Val Camonica" o "Passo Tonale", seguendo la Strada Provinciale 510 Sebina Orientale che si congiunge alla Strada Statale 42 all'altezza di Pisogne.
Arrivando da sud-ovest attraverso l'Autostrada A4 (zona Milano e Bergamo), è possibile uscire dai caselli di Bergamo o Seriate e seguire le indicazioni per "Val Camonica", "Passo Tonale" o "Lovere", seguendo la Strada Statale 42 che conduce direttamente alla vallata.
Da nord-ovest, ovvero da Sondrio e dalla Valtellina, l'accesso è quello tramite la Strada statale 39 del Passo di Aprica, che conduce a Corteno Golgi ed Edolo. Provenendo dal Trentino attraverso la Val di Sole si segue la Strada Statale 42 sino a Passo del Tonale per poi scendere a Ponte di Legno.
Ulteriori passi montani che sono però chiusi nella stagione invernale (circa settembre-maggio) sono: Passo Gavia, Passo Mortirolo, Passo Vivione e Passo Crocedomini.
Come spostarsi
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In treno
[modifica]La principale linea ferroviaria della Valle Camonica è la linea Brescia-Iseo-Edolo gestita da Trenord. Nella stagione estiva parte della tratta è percorsa dal "Treno dei sapori".
In autobus
[modifica]La Valle Camonica è raggiungibile da Milano, Bergamo (compreso l'aeroporto Orio al Serio) o da Brescia tramite collegamenti giornalieri.
- Blu: Linea Arriva - Autobus
- Giallo: Linea Sabba - Autobus
- Verde: Linea FNMA - Autobus
- Viola: Linea Gelmi - Autobus
- Rosso: Linea Bonomi - Autobus
- Arancione: Linea Visinoni - Autobus
Cosa vedere
[modifica]- Parco del Barberino (Breno, Cividate Camuno).
Ponte di Legno e Alta Valle Camonica
[modifica]- 1 Museo della Guerra Bianca, via Roma, 40 - Temù, ☎ +39 334 6487127, +39 0364 94294.
intero € 7,00 ( da 18 anni in su), ragazzi € 5,00 ( da 6 a 17 anni), biglietto omaggio per ingresso gratuito ( bambini fino a 5 anni). Museo storico dedicato alla Grande Guerra combattuta in alta quota.
- Parco dell'Adamello Valsozzine, Valbione, Laghetto dell'Aviolo.
- Parco nazionale dello Stelvio, Valle di viso, Valle delle messi, Val cané, Val grande.
- Ponte di legno bombardata e risorta (Ponte di Legno), ☎ +39 331 7148895. Percorso qr code.
Edolo, Orobie Bresciane e Adamello
[modifica]- Centrale idroelettrica ENEL di Edolo, Via Valeriana (Edolo), ☎ +39 0364 4622179.
- Museo Camillo Golgi, Via Brescia, 1 (Corteno Golgi), ☎ +39 0364 740410.
- Santuario della madonna di pradella, Via Santuario della Madonna (Sonico).
- Riserva delle valli di Sant'Antonio (http://www.vallidisantantonio.it) (Corteno Golgi).
- Giardino botanico alpino Vivione, Via nazionale 74 (Paisco Loveno), ☎ +39 0364 636160.
- Percorso pluritematico "Coren de le fate", Via della monega (Sonico).
Cevo e Valsaviore
[modifica]- Museo della resistenza di Valsaviore, Via G. Marconi, 38 (Cevo).
- Museo dell'energia idroelettrica (MUSIL), Via Roma, 48 (Cedegolo), ☎ +39 0364 61196.
- Parco comunale archeologico e minerario di Sellero (Sellero, località Carpene e Carona).
- La pineta di cevo, Via Pineta (Cevo).
- Plot campana (Saviore dell'Adamello, località Plot campana).
- Cascata della Rasega (Saviore dell'Adamello, località Rasega).
Capo di Ponte e Media Valle Camonica
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Incisioni rupestri della Val Camonica. Le incisioni rupestri della Val Camonica (sito UNESCO nº 94, Arte rupestre della Valcamonica) costituiscono una delle più ampie collezioni di petroglifi preistorici del mondo e sono state il primo Patrimonio dell'umanità riconosciuto dell'UNESCO in Italia (1979). L'UNESCO ha riconosciuto oltre 140.000 figure, ma nuove ininterrotte scoperte hanno progressivamente aumentato il numero complessivo delle incisioni catalogate, fino a duecentomila se non trecentomila. L'arte rupestre in Valle Camonica è segnalata su circa 2.000 rocce in oltre 180 località comprese in 24 comuni, con una particolare concentrazione nelle municipalità di Capo di Ponte, Ceto (Nadro), Cimbergo, Paspardo, Sonico, Sellero, Darfo Boario Terme, Ossimo dove insistono 8 parchi attrezzati per la visita. Le incisioni furono realizzate lungo un arco di tempo di ottomila anni, fino all'Età del ferro (I millennio a.C.); quelle dell'ultimo periodo sono attribuite al popolo dei Camuni ricordato dalle fonti latine. La tradizione petroglifica non si esaurì repentinamente: sono state identificate incisioni - anche se in numero assai ridotto, non comparabile con la grandiosa attività preistorica - di epoca romana, medievale e perfino contemporanea, fino al XIX secolo. La maggior parte delle incisioni è stata realizzata con la tecnica della martellina; in numero minore quelle ottenute attraverso il graffito. Le figure si presentano a volte semplicemente sovrapposte senza ordine apparente, ma spesso invece appaiono in relazione logica tra loro, a illustrazione di un rito religioso o di una scena di caccia o di lotta; tale impostazione spiega lo schematismo delle immagini, ognuna delle quali è un ideogramma che rappresenta non tanto l'oggetto reale, ma la sua "idea". La loro funzione è riconducibile a riti celebrativi, commemorativi, iniziatici o propiziatori - dapprima in ambito religioso, in seguito anche laico -, che si tenevano in occasioni particolari, singole o ricorrenti. Tra i segni più noti rinvenuti in Val Camonica spicca la cosiddetta Rosa camuna, che è stata adottata come simbolo ufficiale della regione Lombardia. Nel dialetto locale della Valle Camonica le incisioni rupestri vengono indicate col termine riduttivo di "pitoti", ovvero pupazzi.
- Parco nazionale delle incisioni rupestri di Naquane (Capo di Ponte, località Naquane), ☎ +39 0364 42140.
Mar-Dom 8:30-18:30. L'ente gestore è l'Agenzia Turistico Culturale. Anche se strutturata formalmente come parco solo nel 2005, l’area istoriata è stata oggetto di studio da molti anni. Il Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina racchiude al proprio interno le località “storiche” di Seradina I, II, III, Corno di Seradina e Bedolina e si colloca in una posizione estremamente interessante sia sotto l’aspetto della collocazione urbanistico-territoriale che nell’ambito del panorama della cultura preistorica camuna. Il Parco è caratterizzato da due aree separate da un dislivello di circa 100 m. e collegate da un antico percorso che sale lungo la dorsale. Le incisioni rupestri qui riportate alla luce appartengono in buona parte alla tarda età del Bronzo e del Ferro. All’interno dell’area si snodano tre percorsi di visita: Seradina II interessata dal percorso arancio, Seradina I e Corno di Seradina interessata dal percorso rosso; il percorso verde conduce al sito Ronco Felappi mentre Seradina III è visitabile percorrendo il percorso marrone. Il percorso azzurro è dedicato a Bedolina, il pianoro soprastante Seradina dove sono rappresentate le cosiddette “mappe topog
Il parco nazionale delle incisioni rupestri si trova a Capo di Ponte, in Valle Camonica, provincia di Brescia.
Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale della Lombardia, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei. - 2 Parco Archeologico Comunale di Seradina-Bedolina, Via Pieve di San Siro, 25044 Capo di Ponte (Il parco si trova nella frazione di Cemmo. Parcheggiare l’auto presso il Cimitero e proseguire a piedi, seguendo le indicazioni, sulla strada ciottolata.), ☎ +39 0364 42104, +39 334 6575628 (Cellulare), agenzia.capodiponte@libero.it.
dall’1 marzo al 31 ottobre dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso previsto per le ore 16.30) chiuso il giovedì – dall’1 novembre al 28 febbraio dalle 10.00 alle 16.00 (ultimo ingresso previsto per le ore 15.30) Aperto sabato, domenica e lunedì. Giorno di chiusura: giovedì.
- Parco archeologico dei massi di Cemmo (Cemmo di Capo di Ponte, località Pian delle Greppe), ☎ +39 0364 42140.
- Museo della preistoria (MUPRE), Via s. Martino, 7 (Capo di Ponte), ☎ +39 0364 42403.
- Riserva naturale incisioni di Ceto, Cimbergo e Paspardo (Ceto).
- Castello di Cimbergo, Via IV Novembre (Cimbergo), ☎ +39 0364 433465.
Breno, Cividate Camuno e dintorni
[modifica]- Castello di Breno, Piazza Ronchi (Breno), ☎ +39 0364 322624, fax: +39 0364 22970. Il castello di Breno sorge sopra una collina al centro del paese di Breno. Le mura del castello contengono un'area di 0,525 ha, a circa 120 metri di dislivello dal paese.
- Museo Camuno (CAMUS), Via Garibaldi (Breno), ☎ +39 0364 324099.
- Nostalgia club (Museo d'auto e moto d'epoca), Viale Tassara, 11 (Breno), ☎ +39 338 5849812.
- Santuario di Minerva (Breno, località Spinera), ☎ +39 0364 322624.
- Museo archeologico nazionale della valle Camonica, Via Roma, 29 (Cividate Camuno), ☎ +39 0364 344301.
- Parco archeologico del teatro e dell'anfiteatro, Via Mosè Tovini (Cividate Camuno), ☎ +39 0364 344301.
- Museo etnografico del ferro "Le Fudine", Via Sant'Antonio (Malegno).
Borno e Altopiano del Sole
[modifica]- Museo etnografico "Ossimo Ieri", Via Marconi 1 (Ossimo), ☎ +39 0364 310344.
- Parco archeologico di Asinino-Anvòia (Ossimo, località Creelone).
- Parco del Giovetto, Strada Provinciale 5 (Borno).
- Parco del Cerreto di Ossimo, Strada Provinciale 5 (Ossimo).
Bienno e Valgrigna
[modifica]- Eremo dei santi Pietro e Paolo (Bienno, località S. Pietro), ☎ +39 0364 40081.
- Fucina museo, Via Artigiani 13 (Bienno), ☎ +39 345 0484986.
- Chiesa della SS. Trinità, Via Leutelmonte (Esine), ☎ +39 0364 466156.
- Bosco di quercus, gufo gigante e preda de l'altar (Bienno, Località Valiga/Cerreto), ☎ +39 345 0484986.
Darfo Boario Terme e Bassa Valle Camonica
[modifica]- Archeopark, Località Gattaro, 4, ☎ +39 0364529552, fax: +39 0364529552.
8,00 € intero, 7,00 € ridotto.
Dal 1 marzo al 30 settembre dalle 9.00 alle 17.30. Con un villaggio palafitticolo, una grotta e altri plessi che mirano a simulare la vita della popolazione camuna che viveva in Valle Camonica più di 10.000 anni fa.
- MALP (Museo degli alpini), Via Fucine, 60 (Fucine di Darfo Boario Terme), ☎ +39 0364 534209.
- Castello di Gorzone (Gorzone di Darfo Boario Terme, località Castello).
- Antica chiesa di S. Martino di Erbanno, Via Polline (Erbanno di Darfo Boario Terme).
- Santuario della Madonna del monte di Gianico, Via Dosso (Gianico).
- Lago Moro (Angolo Terme - Darfo Boario Terme).
- Monticolo (Boario di Darfo Boario Terme, località Gattaro).
Cosa fare
[modifica]- Escursioni sui sentieri di montagna
- Escursione al lago Aviolo.
- Montecampione ski area.
- Terme di Boario, Piazzale Terme, 3 (Boario di Darfo Boario Terme), ☎ +39 0364 525011.
- Ciclovia dell'Oglio - dal tonale al po.
- Comprensorio Pontedilegno-Tonale, ☎ +39 0364 92097.
- Area faunistica pezzo di Ponte di legno, ☎ +39 0364 76165.
- Baradello 2000 ski area (Aprica-Corteno Golgi).
- Gaver ski area (Gaver).
- Borno-Monte Altissimo ski area.
Itinerari escursionistici
[modifica]In Valle Camonica i principali parchi naturali sono:
- Parco nazionale dello Stelvio
- Parco regionale dell'Adamello
- Riserva naturale delle Incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo
- Foresta di Valgrigna
I sentieri della Valle Camonica sono mappati nella Rete Escursionistica Lombarda - REL
Itinerari tematici
[modifica]- Alta Via dell'Adamello - Sentiero 601. Il Sentiero 601 – Alta Via dell’Adamello (ex sentiero n. 1) è un itinerario escursionistico di circa 85 km che si estende da Breno a Edolo, attraversando altitudini tra 350 e 3.000 metri. Il percorso, suddiviso in tappe da 4 a 8 ore, è ideale per escursioni di più giorni, con possibilità di scoprire la zona anche tramite escursioni brevi o ascensioni alpinistiche. I rifugi lungo il tragitto offrono supporto logistico e informazioni su attività locali, mentre ogni tappa permette di esplorare ulteriormente il territorio.
Durante la Prima Guerra Mondiale, tra il 1915 e il 1918, l'area di Pian di Neve sul Monte Adamello fu teatro della Guerra Bianca. Il Sentiero Alta Via dell'Adamello presenta tratti attrezzati (corde fisse, scalette) che richiedono preparazione fisica e attrezzatura alpinistica. È fondamentale informarsi sulle condizioni del percorso presso i rifugi prima di intraprendere l'escursione, che dovrebbe essere affrontata solo da alpinisti esperti o con guide alpine. - Ippovia Adamello-Garda. L'Ippovia Garda Adamello è un percorso di 140 chilometri dedicato agli appassionati di equitazione, che collega il Parco dell'Alto Garda al Parco dell'Adamello. Il tracciato, realizzato in tre anni, utilizza sentieri e strade già esistenti ed è molto apprezzato anche da escursionisti e ciclisti.
Oltre al percorso principale, sono presenti vari anelli e varianti, tra cui l'anello dell'Alto Garda (90 km), delle Pertiche (56 km), di Bagolino (72 km), e altri come l'anello centrale del Parco Adamello (54 km) e quello dell'Alto Adamello (47 km). Il tragitto si snoda attraverso antiche vie di comunicazione, sentieri e mulattiere che collegano il Garda alla Valcamonica, passando per piccoli paesi e paesaggi che vanno dalle acque del Garda a scenari montani. - Via dei Borghi. I borghi della Valle Camonica sono perfetti per un turismo lento e rurale, caratterizzati da architettura tradizionale di montagna che si fonde armoniosamente con il paesaggio circostante. Gli edifici storici prevalgono su quelli moderni, con facciate curate e spazi pubblici decorati con pavimentazioni in pietra. La cartellonistica è essenziale e i cavi elettrici e telefonici sono spesso interrati o nascosti. L'illuminazione serale crea un'atmosfera suggestiva, mentre nei mesi più caldi i borghi si arricchiscono di fiori e spazi verdi ben curati.
Il traffico automobilistico è limitato, ma i borghi sono animati dalle botteghe artigiane e dalle tradizioni locali. Tra i borghi più caratteristici ci sono Ponte di Legno (Case di Viso), Vione, Sonico (Garda), Paisco Loveno (Paisco), Saviore dell’Adamello (Ponte), Berzo Demo (Monte), Capo di Ponte (Pescarzo), Ceto, Cerveno, Lozio (sucinva), Bienno e Darfo Boario Terme (Erbanno). - Via di Carlo Magno. Secondo una leggenda, Carlo Magno percorse la Valle Camonica con il suo esercito, conquistando castelli, sconfiggendo i signori locali e fondando numerose chiese. Sebbene la realtà storica non confermi mai la sua presenza, nel 774 Carlo Magno citò la valle quando la donò alla chiesa di Tours.
Il progetto “La leggenda di Carlo Magno nel cuore delle Alpi”, promosso dal Distretto Culturale di Valle Camonica nel 2011, ha studiato le fonti della leggenda e creato un percorso culturale che unisce la Valcamonica e il Trentino, tracciando la Via Carlo Magno nel 2013. Il sentiero è in numero 691 CAI. Dal 2018, un cammino collega i luoghi della leggenda lungo le due sponde della valle. - Via dei Castelli. La Via dei Castelli in Valle Camonica è un cammino di circa 100 km che va dal lago d'Iseo al Passo del Tonale, attraversando le province di Bergamo e Brescia. Questo percorso passa attraverso i borghi della vallata, offrendo l'opportunità di scoprire torri, castelli e antiche fortificazioni. È disponibile anche un percorso alternativo che parte da Cividate Camuno e termina a Capo di Ponte, esplorando il versante occidentale della valle tra l'Altopiano del Sole e la Media Valle Camonica.
I castelli e le torri medievali lungo il cammino includono il castello di Poia a Ponte di Legno, la torre Federici a Vezza d'Oglio e Sonico, il castello di Mu ad Edolo, il castello di Cimbergo, e la torre di Nadro a Ceto, tra gli altri, con numerosi altri siti storici in località come Lozio, Borno, Breno, Cividate Camuno, Bienno e Darfo Boario Terme. - Via dei Graffiti. La Valle Camonica, nel cuore delle Alpi, è famosa in tutto il mondo per le sue incisioni rupestri, che rappresentano uno dei siti UNESCO più significativi d'Italia (dal 1979). Questi antichi disegni sulle rocce, risalenti a più di 13.000 anni fa, raccontano la storia della preistoria e si trovano in numerosi parchi della vallata. Il percorso temporale delle incisioni va dal Paleolitico Superiore, attraverso l’età dei metalli (Rame, Bronzo e Ferro), fino all'epoca Romana, Medievale, Moderna e Contemporanea.
La Via dei Graffiti è un cammino di circa 60 km che attraversa il sito UNESCO "Arte rupestre della Valle Camonica", collegando i vari parchi delle incisioni rupestri. Il percorso si snoda tra borghi, boschi e sentieri rurali, con altitudini che vanno dai 950 metri dei borghi di Ossimo, Cimbergo e Paspardo fino al fondovalle. Tra i principali siti archeologici lungo il cammino ci sono: il Coren delle fate a Sonico, i massi di Cemmo e il Parco delle Incisioni di Naquane a Capo di Ponte, Foppe di Nadro a Ceto, e il Parco dell'Annunciata a Piancogno, tra gli altri. - Via della Guerra Bianca (1915-1918). Durante la Prima Guerra Mondiale (1915-1918), il fronte tra il Regno d’Italia e l’Impero Austro-Ungarico attraversava le Alpi, tra la Valle Camonica e il Trentino. In queste montagne furono costruite fortificazioni, trincee e postazioni militari per alloggiare le truppe, divenendo teatro di scontri e tragedie. Oggi, molte testimonianze di quel periodo sono visibili, alcune facilmente accessibili dal fondovalle e altre, più remote, raggiungibili tramite escursioni in quota.
Le principali fortificazioni e trinceramenti della Prima Guerra Mondiale in Valle Camonica includono il Sentiero dei Fiori e le Bocchette di Val Massa a Ponte di Legno, le fortificazioni del Davenino a Incudine, quelle del Monte Pagano a Monno, e il Sentiero della Memoria tra Berzo Demo e Cevo. Altri siti significativi sono Malga Campellio a Cevo, le trincee del Listino a Ceto, e il Sacrario Militare di Ponte di Legno. Un importante museo dedicato a questo periodo è il Museo della Guerra Bianca a Temù. - Via delle Panchine Giganti. Panchine giganti Lago d'Iseo e Valle Camonica sono diventate simbolo di una nuova esperienza condivisa e di un modo diverso di vedere il mondo. Sebbene siano conosciute principalmente attraverso le immagini, l'esperienza di sedersi su una di queste panchine è unica: una sensazione che riporta alla spensieratezza dell'infanzia, godendo di una vista panoramica in compagnia di amici. Le panchine, ampie e accoglienti, sono pensate per il relax e la convivialità, differenziandosi dalle comuni sedie o poltrone.
In Valle Camonica, le Panchine Giganti sono distribuite in vari punti, ognuna con il proprio colore distintivo: a Incudine (rosa), Edolo (rossa e bianca), Capo di Ponte (marrone), Paspardo (legno naturale), Breno (arancione), Lozio (verde acqua), Borno (gialla) e Darfo Boario Terme (blu). Inoltre, nelle vicinanze, si trova una panchina a Rogno (blu). - Via Valeriana. Il nome "Via Valeriana" ha origini antiche e si trova sia in Valle Camonica che in Valtellina, indicante una "strada di valle" che collegava gli abitati della regione. Secondo la tradizione popolare camuna, il tratto locale sarebbe stato costruito dal console romano Valerio, mentre in Valtellina si dice che fosse opera dell'imperatore Publio Licinio Valeriano (200-260 d.C.), ma nessuna delle due versioni è stata confermata dagli archeologi.
Il Catasto dei sentieri di Valle Camonica include due tracciati del CAI (n. 291 "Antica strada Valeriana") che partono da Fantecolo (Provaglio d'Iseo), raggiungendo rispettivamente il passo Aprica (circa 120 km) e il passo del Tonale (circa 130 km), percorrendo le sponde del lago d'Iseo e della Valle Camonica. La promozione dell'antica via sul lago d'Iseo è iniziata nel 2008, mentre il suo proseguimento in Valle Camonica è stato documentato dal 2013 (carta Ingenia). Nel 2018 è stato tracciato un nuovo cammino che alterna le due sponde della valle. - Sentiero fluviale dell'Oglio. È stato creato un sentiero che si estende per circa 35 km lungo le sponde del fiume Oglio, recuperando tratti di percorsi preesistenti e realizzandone di nuovi per valorizzare un territorio spesso dimenticato e rendere il fiume accessibile a tutti. Questo sentiero fluviale offre l'opportunità di esplorare angoli di straordinaria bellezza, immersi nella natura, ed è ideale per passeggiate tranquille alla scoperta degli ecosistemi fluviali, nonché per attività sportive come la canoa.Per garantire la sicurezza e migliorare l'accessibilità, sono state installate staccionate, ringhiere, scalinate in legno e ponti in acciaio lungo il percorso. Inoltre, il tracciato è stato completamente ripulito e dotato di bacheche illustrative per informare i visitatori sul valore ambientale dei luoghi attraversati.
- Girarifugi. I rifugi della Valle Camonica nel contesto dei Rifugi della Lombardia rappresentano punti di riferimento ideali per gli amanti della montagna e per coloro che desiderano esplorare l'area alpina in modo più profondo. Situati in posizioni panoramiche e facilmente accessibili, offrono ai visitatori un'accoglienza calda e confortevole, sia che si tratti di escursioni giornaliere o di soggiorni più lunghi. Questi rifugi sono perfetti per riposarsi durante i trekking, gustare piatti tipici della tradizione camuna e godere della tranquillità delle vette. Alcuni rifugi sono anche molto noti per la loro posizione strategica, che permette di esplorare le bellezze naturali e storiche della valle.
- Ufficio turistico Cevo-Valsaviore, Va Roma 44, Cevo (BS), ☎ +39 349 5235636, info@visitvalsaviore.it. Informazioni generali, come muoversi, dove dormire, dove mangiare e cose da fare nel Benvenuto turista ITA/ENG (2024).
A tavola
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Piattici tipici della Valle Camonica sono:
- Casoncelli: ravioli di pasta ripiena. Chiamati anche Calsù in Alta Valle Camonica. Non esiste un'unica ricetta poiché pressoché ogni paese possiede una propria variante.
- Gnoc de la cua (De.co.)
- Polenta e strinù (salsiccia alla braca)
- Manzo all'olio di Breno
- Cuz di Corteno Golgi
- Mìgole (briciole) di Malonno
- Pane di segale
Insacccati
[modifica]- Salame di Ossimo
Formaggi
[modifica]- Fatulì, un formaggio di capra stagionato della Valsaviore.
- Silter (DOP)
- Casolet
- Rosa Camuna
- Bré
Dolci
[modifica]Prodotti a km zero
[modifica]- Patata di Monno
- Castagne e prodotti derivati
Bevande
[modifica]- Vini prodotti nelle aree di Cerveno, Losine, Piancogno, Erbanno.
Sicurezza
[modifica]Altri progetti
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