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Document 52007AR0262

Parere del Comitato delle regioni — Libro bianco sullo sport

GU C 105 del 25.4.2008, p. 40–45 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

25.4.2008   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 105/40


Parere del Comitato delle regioni — Libro bianco sullo sport

(2008/C 105/09)

IL COMITATO DELLE REGIONI

fa notare che lo sport è uno strumento importante per promuovere l'integrazione di tutti i gruppi sociali e osserva che esso potenzia le capacità individuali e inculca valori fondamentali come la correttezza, la tolleranza e la solidarietà;

è dell'avviso che una popolazione forte e sana — giovane e anziana, maschile e femminile — costituisca una base e una forza trainante per la crescita economica, la competitività e, in generale, la maggiore prosperità dell'Europa, contribuendo così alla realizzazione degli obiettivi della strategia di Lisbona;

accoglie quindi con favore il Libro bianco sullo sport presentato della Commissione, in quanto contributo alla promozione dello sport come fenomeno in crescita di notevole rilievo educativo, sanitario, sociale ed economico, che contribuisce in misura rilevata agli obiettivi strategici di solidarietà e benessere dell'Unione europea;

nel contempo, però, prende atto con preoccupazione degli obiettivi enunciati nel suddetto Libro bianco, in quanto rispecchiano chiare tendenze all'ampliamento delle competenze dell'UE nel campo dello sport e vanno al di là del contenuto della dichiarazione di Nizza e delle disposizioni vigenti dei Trattati;

è d'accordo con la Commissione che un dialogo strutturato con le parti interessate del settore dello sport, realizzato nel quadro di un Forum europeo dello sport e attraverso delle discussioni tematiche, può recare un contributo importante al dibattito europeo sullo sport. Ritiene indispensabile, conformemente al suo ruolo, essere coinvolto attivamente nell'organizzazione di tale dialogo.

Relatrice

:

Helma KUHN-THEIS (DE/PPE), membro del Parlamento del Land Saar

Testo di riferimento

Libro bianco sullo sport (presentato dalla Commissione)

COM(2007) 391 def. — SEC(2007) 932 — SEC(2007) 934 — SEC(2007) 935 — SEC(2007) 936

Raccomandazioni politiche

IL COMITATO DELLE REGIONI

1.

Osserva che lo sport è parte integrante della società europea e della vita quotidiana di molti cittadini;

2.

ribadisce che la pratica sportiva giova alla salute e contribuisce a prevenire le malattie — in particolare quelle causate da un'attività fisica insufficiente e da un'alimentazione sbagliata;

3.

sottolinea che lo sport dà una formazione completa alle giovani generazioni e integra l'educazione dei bambini e degli adolescenti, contribuendo a farne delle persone mature e responsabili e a forgiarne il carattere;

4.

fa notare che lo sport è uno strumento importante per promuovere l'integrazione di tutti i gruppi sociali: in pochi altri ambiti della vita sociale la coesistenza di stranieri e persone del posto, disabili e non, giovani e anziani, risulta così armoniosa come nello sport;

5.

è dell'avviso che una popolazione forte e sana — giovane e anziana, maschile e femminile — costituisca una base e una forza trainante per la crescita economica, la competitività e, in generale, la maggiore prosperità dell'Europa, contribuendo così alla realizzazione degli obiettivi della strategia di Lisbona;

6.

osserva che lo sport potenzia le capacità individuali e inculca valori fondamentali come la correttezza, la tolleranza e la solidarietà;

7.

accoglie quindi con favore il Libro bianco sullo sport presentato della Commissione, in quanto contributo alla promozione dello sport, come fenomeno in crescita di notevole rilievo educativo, sanitario, sociale ed economico, che contribuisce in misura rilevante agli obiettivi strategici di solidarietà e benessere dell'Unione europea;

8.

è peraltro dell'avviso che il settore dello sport si trovi anche a fronteggiare le nuove minacce e le nuove sfide emerse nella società europea, quali la pressione commerciale, lo sfruttamento dei giovani atleti, il doping, il razzismo, la violenza, la corruzione e il riciclaggio di denaro;

9.

nel contempo, però, prende atto con preoccupazione degli obiettivi enunciati nel suddetto Libro bianco, in quanto rispecchiano chiare tendenze all'ampliamento delle competenze dell'UE nel campo dello sport e vanno al di là del contenuto della dichiarazione di Nizza e delle disposizioni vigenti dei Trattati. L'autonomia delle organizzazioni sportive e le competenze degli Stati membri, così come degli enti regionali e locali, non possono essere poste in discussione. Il Comitato sottolinea quindi con forza che in materia di sport la Comunità dispone soltanto di competenze limitate;

10.

in questo quadro, accoglierebbe comunque con favore l'adozione da parte della Commissione di misure di sostegno, di coordinamento e misure complementari per aiutare lo sport negli Stati membri e promuoverne i valori sociali, educativi, della salute e culturali, senza che ciò vada ad intaccare l'autonomia e le competenze degli Stati membri e delle organizzazioni sportive;

11.

considerato che un programma comunitario autonomo di sostegno allo sport non sarà realizzato prima del 2011, propone che nel bilancio comunitario per il 2009 sia prevista una linea dedicata a misure preparatorie e progetti pilota per l'attuazione del Libro bianco in esame; raccomanda inoltre di dare ampia diffusione alle informazioni concernenti le possibilità attuali e future di finanziamento dello sport;

12.

auspica una maggiore integrazione dello sport nelle politiche e nei programmi di sostegno comunitari. A giudizio del Comitato, l'inclusione dello sport nel Trattato di riforma del Trattato sull'Unione europea e del Trattato che istituisce la Comunità europea, rappresenta una base giuridica sufficiente per giustificare l'espressa considerazione dello sport per misure di sostegno, coordinamento e le misure complementari nel prossimo periodo di programmazione, che inizierà nel 2013;

13.

invita i propri membri ad appoggiare a livello regionale le richieste, enunciate nel Libro bianco, di integrare lo sport nell'attuazione degli strumenti di sostegno comunitari previsti dal Fondo europeo di sviluppo regionale, dal Fondo sociale europeo e dal Fondo agricolo europeo per lo sviluppo rurale;

14.

apprezza il fatto che il Libro bianco in esame consideri l'integrazione dello sport un compito prioritario, e invita la Commissione a riferire regolarmente sulla sua realizzazione;

riguardo al miglioramento della salute dei cittadini attraverso l'attività fisica

15.

è dell'avviso che la Commissione abbia riconosciuto il problema e, con i documenti complementari — Libro bianco sullo sport e Libro bianco su Una strategia europea sugli aspetti sanitari connessi all'alimentazione, al sovrappeso e all'obesità — richiami l'attenzione a livello sovranazionale sulla necessità di intervenire ed indichi le possibili soluzioni;

16.

ritiene che il contributo delle organizzazioni sportive al miglioramento della salute dei cittadini mediante l'attività fisica sia un fatto evidente, in quanto esse raggiungono ampi settori della popolazione con la loro strutturazione in associazioni e federazioni. Il Comitato appoggia l'intenzione della Commissione di dare un sostegno maggiore rispetto a quanto fatto finora, sia sul piano concettuale che finanziario, alla creazione di reti per lo scambio di esperienze soprattutto riguardanti le buone pratiche attuate nell'ambito del mondo giovanile e con un'attenzione particolare alle attività sportive di base; sottolinea inoltre l'importanza che riveste la cooperazione intersettoriale in questo campo in quanto un'azione comune a livello europeo può ripercuotersi positivamente sulle strutture amministrative nazionali, ripartite in diversi settori (sport, sanità, istruzione);

17.

desidera nel contempo esortare la Commissione a valorizzare le attività sportive spontanee e non organizzate e ad impegnarsi affinché le organizzazioni sportive e i poteri pubblici garantiscano le migliori condizioni per lo sviluppo di tali attività;

riguardo alla prevenzione e alla lotta contro il doping

18.

è dell'avviso che, nello sport come anche in altri ambiti della vita, senza un fondamento etico adeguato la pressione perlopiù commerciale e sociale a ottenere performance sempre migliori rischi seriamente di condurre all'utilizzo di mezzi sleali per migliorare le prestazioni;

19.

fa notare che il doping nuoce gravemente allo spirito di lealtà nello sport, danneggia l'immagine dello sport stesso e rappresenta un grave rischio per la salute degli individui. Esso è, inoltre, un fattore demotivante per gli altri atleti;

20.

è dell'avviso che, nel campo dello sport agonistico, gli atleti professionisti non siano i soli a subire da numerosi soggetti sociali una forte pressione per fornire prestazioni di un certo livello. Infatti, tali pressioni sono esercitate anche sugli atleti semiprofessionisti e sui giovani atleti dilettanti, esponendoli sempre più al rischio di un progressivo ricorso al doping;

21.

sostiene che gli impegni a favore di uno sport libero dal doping possono essere rispettati solo se vengono effettuati controlli antidoping efficaci; a tal fine, è indispensabile una presa di posizione determinata contro il doping a livello comunitario e internazionale;

22.

raccomanda, di adottare nella lotta contro il doping nell'UE un approccio meglio coordinato, che tenga conto della convenzione dell'Unesco contro il doping nello sport e della necessità di disporre di un organismo davvero indipendente specializzato nel controllo antidoping;

23.

ritiene che gli enti e le organizzazioni locali e regionali si trovino in una posizione particolarmente adatta per richiamare la necessaria attenzione sul problema del doping mediante campagne di informazione nelle scuole, nelle associazioni sportive e in generale nell'ambiente dello sport, nonché per promuovere la diffusione delle conoscenze in materia; li esorta quindi ad agire in questo senso, e ribadisce l'intenzione di accompagnare e sostenere tali attività a livello locale e regionale;

riguardo al rafforzamento del ruolo dello sport nel campo dell'istruzione e della formazione

24.

approva e propugna il sostegno e la promozione dello sport, e in generale dell'attività fisica, attraverso diverse iniziative politiche della Commissione nonché attraverso l'assegnazione di un marchio di qualità alle scuole che dimostrino un particolare impegno nello sviluppo delle attività fisiche e alle associazioni sportive che prestano un'attenzione del tutto particolare alla qualità dei propri servizi;

25.

sottolinea la particolare importanza del movimento, del gioco e dello sport in ambito prescolare per lo sviluppo fisico, mentale, cognitivo e sociale dei bambini e dei giovani, in quanto elementi irrinunciabili di un processo educativo e formativo completo. Esorta quindi la Commissione ad attribuire un ruolo di particolare rilievo all'attività fisica in ambito prescolare;

26.

rammenta, tuttavia, che in tutte le azioni di sostegno, coordinamento e complemento della Commissione in materia di formazione e sport, occorre rispettare le competenze degli Stati membri, ovvero degli enti infrastatali competenti in materia;

riguardo alla promozione del volontariato e della cittadinanza attiva attraverso lo sport

27.

sottolinea la particolare importanza del volontariato e chiede pertanto alla Commissione di richiamare l'attenzione sul lavoro volontario nello sport. Inoltre, mette in guardia contro il pericolo di considerare lo sport un'attività meramente economica, in quanto tale concezione non rispecchia in maniera adeguata l'immagine e la realtà complessive del fenomeno sport. Lo sport professionistico rappresenta infatti solo una minima parte dell'intero fenomeno sportivo: un fatto, questo, di cui il Libro bianco non tiene sufficientemente conto;

28.

è dell'avviso che, proprio nel campo dello sport, l'impegno dei cittadini sia direttamente connesso con l'evoluzione della collettività e, oltre a quelle propriamente sportive, persegua anche finalità sociali e civiche;

29.

ritiene che, per quanto concerne la promozione dello sport di base, il programma «Cittadini per l'Europa» sia una misura da accogliere con favore;

30.

appoggia, riguardo al programma «Gioventù in azione», la proposta della Commissione di promuovere l'attività di volontariato dei giovani nel campo dello sport;

31.

si compiace del fatto che la Commissione farà elaborare uno studio europeo sulle attività di volontariato nello sport, poiché esso rappresenterà uno strumento utile per l'individuazione futura dei compiti e per avere una certezza di programmazione in questo campo;

riguardo all'utilizzo del potenziale dello sport per l'inclusione sociale, l'integrazione e le pari opportunità

32.

è dell'avviso che si debba tener conto del ruolo particolare svolto dallo sport a favore dei disabili;

33.

invita quindi gli Stati membri, gli enti locali e regionali e le organizzazioni sportive a prendere in seria considerazione le esigenze dei disabili e a garantire loro l'accessibilità agli impianti e agli alloggi sportivi;

34.

ritiene che occorra promuovere la formazione degli istruttori, degli allenatori, dei volontari e del personale delle associazioni e delle organizzazioni sportive all'accoglienza dei disabili;

35.

ritiene che lo sport permetta agli anziani di conservare il più a lungo possibile le loro capacità fisiche e intellettuali nonché la loro autonomia, riducendo così al massimo la loro dipendenza da terzi. Per gli anziani, essere mobili e rimanerlo significa poter mantenere contatti sociali e partecipare in maniera autonoma alla vita sociale. A questo obiettivo può contribuire fra l'altro anche l'offerta di attività sportive;

36.

ritiene che gli Stati membri debbano tener conto della capacità d'integrazione dello sport nei rispettivi programmi relativi al Fondo sociale europeo, al Fondo europeo di sviluppo regionale e al Fondo europeo per l'integrazione;

riguardo alla prevenzione e alla lotta contro il razzismo e la violenza

37.

si compiace degli sforzi profusi a livello nazionale e internazionale per lottare contro i fenomeni della violenza e del razzismo nello sport grazie alla creazione di centrali informative e alla cooperazione tra le autorità di polizia e le federazioni sportive;

38.

prende atto che lo svolgimento del campionato mondiale di calcio nel 2006 in Germania ha mostrato che tale cooperazione funziona e produce già buoni risultati;

riguardo alla condivisione dei nostri valori con le altre parti del mondo

39.

incoraggia la Commissione a promuovere maggiormente lo sport come strumento della sua politica di sviluppo;

40.

esorta quindi a trarre profitto dalle esperienze e dalle conoscenze acquisite nel 2005 dall'ONU e dagli Stati membri nel quadro dell'«Anno internazionale dello sport e dell'educazione fisica quale mezzo di promozione dell'educazione, della salute, dello sviluppo e della pace» e, se del caso, a sviluppare ulteriormente e a portare avanti i progetti e le misure esistenti;

41.

ritiene che, tenuto conto del principio di sussidiarietà, sia inutile uniformare a livello comunitario le regole in materia di migrazione degli atleti originari di paesi terzi o applicare meccanismi di migrazione circolare. La migrazione degli atleti deve continuare a rientrare nella competenza degli Stati membri;

riguardo alla promozione dello sviluppo sostenibile

42.

accoglie con favore la fissazione di obiettivi ambientali da parte degli organizzatori e dei promotori europei di manifestazioni sportive, nonché l'intenzione della Commissione di incoraggiarli a partecipare al Sistema di ecogestione e audit (EMAS) e ai sistemi comunitari di assegnazione di marchi di qualità ecologica e di promuovere tali sistemi durante le principali manifestazioni sportive;

43.

accoglie con favore la volontà della Commissione di integrare lo sport in una componente del nuovo programma LIFE+;

riguardo alla dimensione economica dello sport

44.

sottolinea che il potenziale economico dello sport per il settore turistico non si rispecchia solo nelle manifestazioni sportive di maggior rilievo, ma che anche la pratica sportiva attiva nel quadro nel quadro del turismo ricreativo contribuisce notevolmente allo sviluppo regionale e in particolare alle trasformazioni strutturali. I progetti strategici delle regioni svolgono un ruolo importante in questo campo ed è per questo che la Commissione dovrebbe continuare a sostenere le regioni nei loro sforzi di portare avanti il loro sviluppo strutturale mediante misure adeguate ai loro bisogni; incoraggia gli enti locali e regionali a investire le risorse dei fondi strutturali a loro disposizione anche in impianti sportivi e ricreativi;

riguardo alle politiche sportive basate su dati concreti

45.

manifesta preoccupazione per il fatto che la Commissione chieda di disporre di una migliore base dati, senza aver cercato un accordo con gli Stati membri e le regioni europee sugli obiettivi di una tale misura;

46.

fa notare che l'elaborazione di ulteriori statistiche sullo sport e statistiche connesse, che contribuisca un fine in sé e non sia realmente necessaria a illustrare meglio il valore aggiunto dello sport, potrebbe tradursi in aumento degli oneri amministrativi. Un tale aumento va assolutamente evitato in considerazione degli sforzi per ridurre la burocrazia compiuti anche a livello europeo;

47.

invita quindi la Commissione a intensificare il dialogo con gli Stati membri e in particolare con le regioni al fine di trovare un'intesa, come primo passo, sugli obiettivi di una nuova base dati di questo tipo. L'obiettivo dev'essere quello di ridurre al minimo l'aumento degli oneri amministrativi legati all'elaborazione di statistiche;

48.

prende atto che la Commissione lancerà uno studio per valutare il contributo diretto e indiretto del settore sportivo all'Agenda di Lisbona. Si chiede tuttavia se l'assenza di una base dati che la Commissione lamenta non rappresenti un grosso limite a una solida valutazione scientifica di tale contributo. Il Comitato delle regioni invita la Commissione a informarlo sui risultati dello studio;

riguardo alla creazione di una base più sicura per gli aiuti pubblici allo sport

49.

ritiene che modelli di finanziamento sostenibili per il sostegno di lungo termine alle organizzazioni sportive siano indispensabili per promuovere lo sport negli Stati membri;

50.

ritiene essenziale la promozione dello sport di base da parte degli Stati membri e rammenta che in molti di essi tale sport è in larga misura finanziato con i contributi diretti o indiretti (ossia, in quest'ultimo caso, mediante tasse o altri tributi) delle lotterie e delle scommesse sportive autorizzate o gestite dallo Stato;

51.

in proposito sottolinea che i monopoli pubblici esistenti sulle scommesse e sulle lotterie, fondati su ragioni imperative di interesse generale come la prevenzione del vizio del gioco e il mantenimento dell'ordine pubblico e coerentemente orientati a questi obiettivi, sono, secondo una giurisprudenza costante della Corte di giustizia, conformi al diritto comunitario. Ritiene opportuno, in questi casi, che i proventi del gioco d'azzardo, in linea di principio indesiderabili, siano utilizzati per finalità di interesse generale (come ad esempio il sostegno dello sport);

52.

si compiace del fatto che la Commissione commissionerà uno studio indipendente sul finanziamento dello sport di base e dello sport per tutti negli Stati membri, e invita la Commissione ad attendere le conclusioni di tale studio prima di assumere delle decisioni politiche che potrebbero pregiudicare il sostegno pubblico allo sport di base;

53.

chiede alla Commissione di riconoscere l'opportunità di sviluppare metodi sofisticati adatti a valutare gli effetti degli aiuti pubblici allo sport. Le misure di sostegno nazionali, regionali e locali possono essere diversamente strutturate e si dovrebbe valutare, sulla base di studi e analisi comparative, quale importanza le diverse misure pubbliche di sostegno abbiano per la promozione dello sport;

54.

appoggia la Commissione nella sua intenzione di impegnarsi a favore del mantenimento delle attuali possibilità di applicare aliquote IVA ridotte al settore dello sport;

riguardo all'organizzazione dello sport

55.

riconosce, al pari della Commissione, l'autonomia delle organizzazioni sportive e delle loro strutture rappresentative, e deplora che il Libro bianco non ponga l'accento sull'importanza dell'autonomia delle federazioni sportive come definita e riconosciuta nella dichiarazione di Nizza;

riguardo alla specificità dello sport

56.

ritiene che le specificità dello sport ne costituiscano una caratteristica fondamentale e intrinseca, e deplora che il Libro bianco non contenga alcuna affermazione chiara sulla questione. Teme che l'approccio «caso per caso» adottato per determinare la specificità di uno sport non sia sufficiente agli occhi delle organizzazioni sportive e accresca l'incertezza giuridica esistente in materia;

riguardo alla libera circolazione e alla nazionalità

57.

ritiene pertinenti, appropriati e necessari, tenuto conto delle specificità dello sport, gli esempi di restrizioni limitate e proporzionate al principio della libera circolazione elencati nel Libro bianco;

riguardo ai trasferimenti

58.

ritiene indispensabile adottare delle norme sui trasferimenti, onde assicurare un equilibrio competitivo tra le società sportive;

riguardo agli agenti dei giocatori

59.

si compiace del fatto che la Commissione intenda effettuare una valutazione d'impatto per ottenere una visione d'insieme delle attività degli agenti dei giocatori nell'UE;

60.

raccomanda, per il caso in cui sia necessario adottare misure a livello europeo, che le misure delle autorità pubbliche e delle federazioni sportive degli Stati membri siano concordate con le federazioni internazionali;

riguardo alla tutela dei minori

61.

invita la Commissione ad accordare un'elevata priorità alla cooperazione, proposta nel Libro bianco, con gli Stati membri e le organizzazioni sportive in materia di tutela dei minori;

riguardo alla corruzione, al riciclaggio del denaro e ad altre forme di crimini finanziari

62.

si compiace della volontà della Commissione di sostenere le autorità preposte alla lotta contro la corruzione e sorvegliare l'applicazione delle norme europee contro il riciclaggio del denaro nel settore dello sport;

riguardo ai sistemi di autorizzazione delle società

63.

ritiene che lo sviluppo di sistemi di autorizzazione rientri nella competenza delle organizzazioni sportive, ferma restando la necessità che tali sistemi siano compatibili con le regole di concorrenza e del mercato interno;

riguardo ai mezzi di comunicazione

64.

si compiace del fatto che la Commissione continuerà a sostenere il diritto all'informazione e un accesso ampio per i cittadini alle trasmissioni degli eventi sportivi;

65.

ritiene che l'attuale normativa europea sul diritto a diffondere delle sintesi degli eventi sportivi sia uno strumento importante e di provata efficacia per garantire la libertà di informazione e la pluralità delle opinioni;

66.

è quindi favorevole all'idea che si esamini, nell'ambito della futura valutazione del quadro giuridico europeo in materia di mezzi di comunicazione audiovisivi, se e in che misura è opportuno estendere il diritto a diffondere delle sintesi degli eventi sportivi ad altri tipi di media, come ad esempio la radio;

67.

ribadisce di riconoscere la funzione del sistema radiotelevisivo pubblico come garante del pluralismo. A tale sistema, nella sua qualità di «servizio pubblico» indipendente sul piano economico, si chiede di perseguire un successo di pubblico anche a livello di cronaca sportiva riguardante le «discipline di nicchia», oltre che in quella riguardante gli sport più popolari;

riguardo al dialogo strutturato

68.

è d'accordo con la Commissione che un dialogo strutturato con le parti interessate del settore dello sport, realizzato nel quadro di un Forum europeo dello sport e attraverso delle discussioni tematiche, può dare un contributo importante al dibattito europeo sullo sport. Ritiene indispensabile, conformemente al suo ruolo, essere coinvolto attivamente nell'organizzazione di tale dialogo; in tale contesto, fa particolare riferimento alla necessità di un forum composto dai rappresentanti delle diverse discipline sportive e dei proprietari degli impianti sportivi pubblici, al fine di discutere le esigenze attuali e future in materia di stadi e strutture sportive. Spera che a tale proposito la Commissione si avvalga della possibilità del dialogo strutturato;

69.

raccomanda di organizzare seminari con organismi specializzati per fornire alle organizzazioni sportive europee informazioni e chiarimenti sull'attuazione dell'acquis comunitario;

70.

propone che si organizzino convegni sul tema Lo sport e lo sviluppo regionale, nell'ambito del quale si dovrebbero illustrare gli effetti positivi dello sport sullo sviluppo regionale e individuare le buone prassi in materia;

71.

raccomanda alla Commissione di fornire un impulso e un sostegno costante allo sviluppo di associazioni e progetti sportivi transfrontalieri (come ad esempio il pool interregionale europeo dello sport nella macroregione SaarLorLux);

riguardo alla cooperazione con gli Stati membri

72.

è dell'avviso che il settore sportivo privato debba essere preso maggiormente in considerazione nel dialogo tra la Commissione e gli Stati membri, come già avviene nell'ambito del Consiglio d'Europa;

73.

a tale proposito, segnala che, nel quadro di tale cooperazione, vanno rispettate le competenze degli Stati membri in materia di sport.

Bruxelles, 7 febbraio 2008.

Il presidente

del Comitato delle regioni

Luc VAN DEN BRANDE


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