Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52008IP0239

Detenzione di oppositori politici in Bielorussia Risoluzione del Parlamento europeo del 22 maggio 2008 sull'arresto degli oppositori politici in Bielorussia

GU C 279E del 19.11.2009, p. 113–115 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

19.11.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

CE 279/113


Detenzione di oppositori politici in Bielorussia

P6_TA(2008)0239

Risoluzione del Parlamento europeo del 22 maggio 2008 sull'arresto degli oppositori politici in Bielorussia

(2009/C 279 E/24)

Il Parlamento europeo,

viste le sue precedenti risoluzioni sulla situazione in Bielorussia, in particolare la sua risoluzione del 21 febbraio 2008 (1),

vista la dichiarazione della Commissione del 21 novembre 2006 sulla disponibilità dell'Unione europea a riallacciare i rapporti con la Bielorussia e il suo popolo nel quadro della politica europea di vicinato (PEV),

vista la dichiarazione della Presidenza dell'Unione europea del 28 marzo 2008 sulla Bielorussia,

vista la dichiarazione della Presidenza dell'Unione europea del 29 aprile 2008 sulla nuova ondata di arresti e di persecuzioni ai danni degli oppositori politici in Bielorussia,

vista la dichiarazione della Presidenza dell'Unione europea del 6 maggio 2008 sui recenti sviluppi nelle relazioni tra la Bielorussia e gli Stati Uniti,

visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento,

A.

considerando che a due attivisti per la democrazia, Andrei Kim e Siarhei Parsyukevich, sono state comminate pene severe per aver partecipato a una manifestazione pacifica di imprenditori il 10 e 21 gennaio 2008,

B.

considerando che il perdurante stato di detenzione di Aliaksandr Kazulin è un ulteriore esempio dell'inosservanza da parte della Bielorussia del suo obbligo di rispettare i principi e gli impegni dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) di cui la Bielorussia è membro,

C.

considerando che il Parlamento ha chiesto al Consiglio e alla Commissione di avanzare proposte per esercitare ulteriori pressioni sul regime di Lukashenko in seno alle organizzazioni internazionali e ha chiesto la presentazione di un completo pacchetto di sanzioni specifiche e mirate che puniscano severamente i responsabili delle oppressioni senza aggiungere ulteriori sofferenze ai cittadini bielorussi,

D.

considerando che il Parlamento ha condannato l'uso della violenza e l'arresto di un gran numero di partecipanti alla Giornata della libertà a Minsk e in altre città biolorusse il 25 marzo 2008,

E.

considerando che la decisione del governo bielorusso di dichiarare 10 diplomatici statunitensi personae non gratae e l'espulsione coatta dell'Ambasciatore degli Stati Uniti in Bielorussia sono misure ingiustificate e dannose per gli interessi della popolazione bielorussa;

1.

deplora profondamente che la situazione della democrazia, dei diritti umani e dello Stato di diritto non stia migliorando in Bielorussia; rileva che i continui arresti arbitrari di membri della società civile e di attivisti dell'opposizione, in particolare la detenzione temporanea di Aleksander Milinkevich, e le restrizioni imposte ai media indipendenti, contraddicono la recente retorica del governo bielorusso concernente l'auspicio di migliorare i rapporti con l'Unione europea;

2.

condanna le severe condanne inflitte a Siarhei Parsyukevich e ad Andrei Kim il 22 e il 23 aprile 2008 a Minsk per aver partecipato alla manifestazione degli imprenditori il 10 gennaio 2008; deplora nel contempo l'asserito uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza bielorusse ai danni di cittadini riuniti pacificamente a Minsk il 25 marzo 2008 per commemorare il novantesimo anniversario della fondazione della Repubblica popolare indipendente di Bielorussia e gli arresti effettuati in tale occasione; chiede alle autorità bielorusse di astenersi incondizionatamente da qualsiasi uso della forza contro i rappresentanti dell'opposizione democratica;

3.

sollecita le autorità bielorusse a rilasciare immediatamente e senza condizioni l'ultimo prigioniero politico, Alyaksandr Kazulin, e a smettere di ricorrere a intimidazioni, vessazioni e arresti mirati nonché a persecuzioni a sfondo politico contro gli attivisti dell'opposizione democratica e la società civile in Bielorussia;

4.

ribadisce che il rispetto dei principi democratici è il fattore fondamentale per la normalizzazione delle relazioni con la Bielorussia;

5.

condanna la detenzione di giornalisti di mezzi d'informazione indipendenti, le perquisizioni nelle loro abitazioni e la confisca o la distruzione delle loro apparecchiature da parte dei servizi segreti bielorussi (KGB) e condanna gli sforzi esplicati dalle autorità bielorusse per violare la libertà dei mezzi d'informazione;

6.

chiede al Consiglio e alla Commissione di fornire un aiuto sostanziale alle vittime delle violazioni dei diritti dell'uomo in Bielorussia; ritiene che sia necessaria una maggiore assistenza finanziaria a favore delle organizzazioni della società civile, in particolare ai mezzi d'informazione indipendenti, al fine di promuovere i diritti umani in tale paese;

7.

ricorda che il 21 novembre 2006 l'Unione europea ha espresso la propria disponibilità a riallacciare le relazioni con la Bielorussia e la sua popolazione nell'ambito della PEV non appena il governo bielorusso dimostrerà di rispettare i valori democratici e i diritti fondamentali del popolo bielorusso;

8.

rileva che, per potersi impegnare in un dialogo costruttivo con l'Unione europea, la Bielorussia deve soddisfare le restanti condizioni stabilite nel documento informale della Commissione dal titolo «Cosa può offrire l'Unione europea alla Bielorussia», tra cui la liberazione di tutti i prigionieri politici, l'abolizione della pena di morte, la garanzia della libertà dei mezzi d'informazione e della libertà di espressione, l'indipendenza della magistratura nonché il rispetto dei valori democratici e dei diritti fondamentali del popolo bielorusso;

9.

condanna il fatto che la Bielorussia è l'ultimo paese in Europa ad avere la pena di morte, in contrasto con i valori europei e universali;

10.

deplora profondamente la legge sulla libertà di religione e sulle organizzazioni religiose del 2002 che viola i principi internazionali della libertà religiosa e dei diritti umani, compresi quelli sanciti dal Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici e riconosce che, a seguito di tale normativa, le attività di molte comunità religiose sono state limitate e i loro capi sono sottoposti a continue vessazioni, persecuzioni, ammende e incarcerazioni;

11.

esorta vivamente le autorità bielorusse ad applicare le norme dell'OSCE nell'organizzazione delle prossime elezioni politiche, previste per l'autunno 2008 e a creare le condizioni per una consultazione elettorale libera e corretta; invita il governo della Bielorussia a consentire ai rappresentanti dell'opposizione democratica l'accesso alle commissioni elettorali distrettuali, a concedere la registrazione a tutti i candidati e ai loro osservatori e a non frapporre ostacoli ad una missione internazionale, globale e completa, di osservazione elettorale;

12.

chiede al governo bielorusso di sostenere e garantire la tutela di tutti i diritti umani fondamentali e assicurare il rispetto delle norme internazionali da parte della Bielorussia e in particolare l'articolo 18 del Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici;

13.

chiede al governo bielorusso di rivedere la legge del 2002 sulla libertà di religione e le organizzazioni religiose e di ripristinare procedure che garantiscano il rispetto della libertà religiosa;

14.

esprime solidarietà all'opposizione democratica unita della Bielorussia e a tutti i cittadini bielorussi che lottano per una Bielorussia indipendente, aperta e democratica, basata sullo Stato di diritto; incoraggia i leader dell'opposizione a dar prova di unità e fermezza in vista delle prossime elezioni politiche;

15.

invita il Consiglio e la Commissione a prendere ulteriori misure volte a semplificare e liberalizzare le procedure per il rilascio del visto ai cittadini bielorussi, in quanto solo un'azione del genere può contribuire al raggiungimento dell'obiettivo principale della politica dell'Unione europea nei confronti della Bielorussia, vale a dire agevolare e intensificare i contatti interpersonali e democratizzare il paese; esorta, a tale proposito, queste due Istituzioni a esaminare la possibilità di ridurre il costo dei visti per i cittadini bielorussi che entrano nel territorio Schengen, quale unica strada per impedire che la Bielorussia e i suoi cittadini restino ancor più isolati;

16.

deplora la decisione delle autorità bielorusse di rifiutare ripetutamente, negli ultimi anni, i visti d'ingresso ai deputati del Parlamento europeo e di parlamenti nazionali; invita le autorità bielorusse a non frapporre ulteriori ostacoli alla visita della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con la Bielorussia, avente lo scopo di osservare le prossime elezioni politiche e raccogliere esperienze di prima mano in Bielorussia;

17.

esprime la propria solidarietà agli Stati Uniti e al suo servizio diplomatico e chiede al governo bielorusso di riesaminare la sua decisione e di prendere misure immediate per consentire un normalizzazione delle relazioni tra la Bielorussia e gli Stati Uniti sulla base di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa;

18.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti e ai governi degli Stati membri, al Segretario generale delle Nazioni Unite, alle Assemblee parlamentari dell'OSCE e del Consiglio d'Europa nonché al Governo della Bielorussia.


(1)  Testi approvati, P6_TA(2008)0071.


Top
  翻译: