Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 52012AE0823

Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Sostenere la crescita e l’occupazione — un progetto per la modernizzazione dei sistemi d’istruzione superiore in Europa» — COM(2011) 567 definitivo

GU C 181 del 21.6.2012, p. 143–149 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

21.6.2012   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 181/143


Parere del Comitato economico e sociale europeo in merito alla comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni «Sostenere la crescita e l’occupazione — un progetto per la modernizzazione dei sistemi d’istruzione superiore in Europa»

COM(2011) 567 definitivo

2012/C 181/25

Relatore: VAN IERSEL

Correlatore: STERN

La Commissione europea, in data 20 settembre 2011, ha deciso, conformemente al disposto dell'articolo 304 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, di consultare il Comitato economico e sociale europeo in merito alla:

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni - Sostenere la crescita e l'occupazione - un progetto per la modernizzazione dei sistemi d'istruzione superiore in Europa

COM(2011) 567 final.

La sezione specializzata Occupazione, affari sociali, cittadinanza, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere in data 29 febbraio 2012.

Alla sua 479a sessione plenaria, dei giorni 28 e 29 marzo 2012 (seduta del 28 marzo), il Comitato economico e sociale europeo ha adottato il seguente parere con 100 voti favorevoli, 1 voto contrario e 8 astensioni.

1.   Conclusioni

1.1   Un'istruzione superiore ben concepita rappresenta un fattore cruciale per il futuro economico e intellettuale dell'Europa sotto vari punti di vista: rafforzamento della base delle prestazioni sociali ed economiche, arricchimento delle condizioni di vita e di lavoro delle generazioni future e definizione dei futuri valori della società europea.

1.2   Il Comitato economico e sociale europeo (CESE) condivide ampiamente l'analisi condotta dalla Commissione insieme alle proposte e alle raccomandazioni della stessa e del Consiglio (1), che dovranno essere attuate negli anni a venire, la maggior parte delle quali è correlata al parere del CESE sul tema Università per l'Europa del 2009 (2). Il CESE sottolinea la necessità di completare l'agenda dell'UE e si aspetta interventi più ambiziosi da parte del Consiglio.

1.3   Nonostante una crescente consapevolezza e convergenza di punti di vista, vi è ancora un lungo cammino da percorrere. Spesso, le proposte di miglioramento su carta vengono attuate con riluttanza nella pratica. Nonostante il Processo di Bologna, gli interessi di parte, il protezionismo (leggero), insieme ad ampie e persistenti diversità e ad una frammentazione del panorama dell'istruzione superiore, impediscono la realizzazione di rapidi aggiustamenti. Non siamo di certo di fronte a un problema tecnico, in quanto gli aggiustamenti implicano spesso una revisione delle strutture esistenti nonché nuove definizioni di responsabilità, metodi, programmi e priorità. Tali elementi richiedono un'attenzione costante, più precisa e dettagliata nei confronti del processo di modernizzazione.

1.4   È senz'altro auspicabile diversificare in maniera efficace l'istruzione superiore con, da un lato, l'università classica, che combina insegnamento e ricerca, e dall'altro lato i sistemi alternativi di istruzione superiore, quali gli istituti superiori professionali, l'istruzione a base principalmente regionale (e transfrontaliera) e gli istituti che presentano un numero limitato di corsi. Più in generale, sono necessari profili specifici e una specializzazione intelligente. Il CESE insiste sull'importanza di efficaci sinergie tra le varie tipologie di istruzione e di percorsi di apprendimento flessibili a tutti i livelli di istruzione.

1.5   La strategia Europa 2020 dovrebbe essere pienamente attuata, sia a livello sostanziale sia a livello organizzativo. La Commissione, il Consiglio, gli Stati membri (SM) e l'istruzione superiore dovrebbero condividere le responsabilità e assicurare un coordinamento efficace. La strategia Europa 2020 implica interconnessioni tra l'istruzione superiore e le iniziative faro, tra cui Unione dell'innovazione, Politica industriale, Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione e Gioventù in movimento. I sistemi e le politiche in materia di istruzione superiore dovrebbero essere parte integrante delle raccomandazioni specifiche per paese nel corso del semestre.

1.6   Per adempiere alla loro missione e per garantire un miglior rapporto qualità-prezzo, le istituzioni devono soddisfare tre criteri chiave - autonomia (3), responsabilità e trasparenza - che sono altresì essenziali per porre l'istruzione superiore al centro della creazione di posti di lavoro, dell'occupabilità e dell'innovazione. I programmi (nazionali) dovrebbero garantire la professionalizzazione della gestione, l'adozione di programmi di studio aggiornati e di percorsi di formazione, la certezza della qualità dell'insegnamento e della ricerca, le opportunità di specializzazione, nonché l'attrattiva internazionale. La promozione di uno spirito imprenditoriale in ambito universitario richiede un'attenzione particolare.

1.7   Data l'assoluta necessità dei finanziamenti, è preoccupante e controproducente per Europa 2020 e per la posizione dell'Europa nel mondo il fatto che l'istruzione superiore sia sottofinanziata e che i vincoli di bilancio sottopongano le finanze pubbliche ad ulteriori pressioni. Per l'istruzione superiore dovrebbero essere garantiti finanziamenti adeguati, indipendentemente dalle fonti di provenienza. Si dovrebbe inoltre assicurare la diffusione delle buone pratiche.

1.8   Il numero di studenti è tuttora in rapido aumento. Occorre garantire la parità di genere in termini di pari opportunità in tutti i settori e a tutti i livelli. In generale, la dinamica dell'economia e della società richiede sia un accesso privo di ostacoli che livelli di qualità soddisfacenti. L'eventuale introduzione (o aumento) delle tasse d'iscrizione nazionali dovrebbe essere sostenuta da politiche di accompagnamento per le borse di studio e per i prestiti, nonché da garanzie di accesso.

1.9   Poiché in ambito tecnico è richiesto un numero crescente di studenti, di lavoratori nel settore della conoscenza e di ricercatori, l'istruzione tecnica dovrà essere resa più attraente. Il contributo delle parti sociali e degli esperti del mercato del lavoro deve essere adeguatamente strutturato. Le singole imprese, indipendentemente dalle dimensioni, dovrebbero poter apportare contributi significativi ai programmi di studio, alla formazione e allo spirito imprenditoriale.

1.10   Le università e le imprese, che preservano entrambe la propria indipendenza e le proprie responsabilità, dovrebbero sviluppare programmi di innovazione strategica in modo congiunto. Un'interazione tra l'istruzione superiore e le imprese apporta generalmente un contributo importante alla ricerca, alla trasmissione della conoscenza e allo sviluppo di competenze trasferibili e di idee. Si dovrebbe assicurare la divulgazione delle buone pratiche.

1.11   È estremamente importante disporre di un sistema di classificazione e di valutazione della qualità ai fini della creazione di un buon rapporto qualità-prezzo e di una mobilità internazionale efficace. Il CESE accoglie con favore il lancio dello strumento U-Multirank accuratamente progettato. Oltre a tale «mappatura», è necessario migliorare altre condizioni relative alla mobilità di studenti e ricercatori, nonché all'internazionalizzazione.

1.12   La convergenza dei sistemi di istruzione superiore si ripercuote favorevolmente sulle condizioni di mobilità transfrontaliera di studenti e ricercatori, e quindi sui risultati individuali nonché sul mercato del lavoro europeo e sull'integrazione europea. Il programma Erasmus dovrebbe prevedere un progetto pilota per un «semestre di mobilità».

1.13   Il CESE sostiene fortemente l'introduzione di un collegamento tra il progetto per la modernizzazione e Orizzonte 2020, Erasmus per tutti e i fondi strutturali.

2.   Introduzione

2.1   L'istruzione a tutti i livelli rappresenta una questione di interesse cruciale. Grazie al concetto di «sussidiarietà», l'istruzione superiore in Europa si è sviluppata a livello nazionale. Il Trattato di Lisbona individua esclusivamente la formazione e la riqualificazione professionali come possibili ambiti di intervento dell'UE (4).

2.2   La Conferenza di Bologna del 1999 ha dato origine a una svolta decisiva che ha condotto a un sistema d'istruzione diffuso in tutta Europa e basato su tre livelli: laurea di primo livello (triennale), laurea specialistica (o magistrale) e dottorato. L'accordo di Bologna ha così contribuito a far convergere i sistemi di istruzione superiore in Europa.

2.3   Nel frattempo, l'UE ha lanciato programmi internazionali di successo per studenti e ricercatori, tra cui Erasmus, Erasmus Mundus, le Azioni Marie Curie, ecc. Inoltre ha incoraggiato, in modo sistematico, progetti di ricerca transnazionali tramite i successivi programmi quadro.

2.4   È in corso un processo di riforme e iniziative «dal basso» sia all'interno delle università europee sia tra le stesse. Tra le iniziative figura la creazione di gruppi di università con orientamenti simili, tra cui la lega delle università di ricerca europee, il gruppo di Coimbra e altri, in grado di favorire la specializzazione in varie direzioni, come ad esempio nella ricerca o nelle scienze sociali.

2.5   Nel 2009, il CESE è giunto alla conclusione che «nel sistema universitario attuale, che è lungi dall'essere ottimale, le grandi potenzialità delle università non vengono sufficientemente sfruttate» (5). Tale parere viene condiviso dalla Commissione nel suo progetto per la modernizzazione (6). Il Consiglio conclude che «la qualità dell'istruzione e della ricerca è un elemento chiave» per la modernizzazione e che «rafforzare il triangolo della conoscenza, ossia istruzione, ricerca e innovazione, è un presupposto fondamentale per consentire all'istruzione superiore di contribuire all'occupazione e alla crescita» (7).

2.6   L'aggiornamento dell'istruzione superiore deve essere eseguito in uno scenario molto diversificato nell'ambito di contesti socioeconomici nazionali e regionali divergenti. Le università classiche e gli altri tipi di istituti perseguono missioni specifiche. Il concetto di università classica implica sia l'istruzione e l'insegnamento che la ricerca.

2.7   In vista di una ripresa sostenibile a livello sociale ed economico, è essenziale adottare misure decisive finalizzate al miglioramento della qualità nell'istruzione superiore.

2.8   Oltre a numerose analisi sulle riforme auspicabili, il documento di lavoro che accompagna la comunicazione (8) riassume gli sviluppi all'interno degli Stati membri che promuovono la modernizzazione. Restano tuttavia da affrontare notevoli disparità in alcuni settori fondamentali:

produttività economica per paese – livello di realizzazione dell'istruzione superiore e risultati economici pro-capite,

qualifiche in vista dell'occupabilità,

disparità relative al livello di realizzazione del 40 % dell'UE concordato per l'istruzione superiore, sebbene la partecipazione in tale ambito stia registrando un aumento significativo in tutta Europa,

diversi livelli di investimento nell'istruzione superiore, differenze nei finanziamenti, disparità nello sviluppo dell'istruzione superiore pubblica e privata,

malgrado «una riforma diffusa e di vasta portata in materia di governance dell'istruzione superiore», permangono disparità in termini di autonomia e di responsabilità a livello finanziario e istituzionale.

2.9   Nella sua analisi complessiva, la Commissione sottolinea anche i cambiamenti, in particolare lo sviluppo del triangolo della conoscenza in tutto il continente, i rapporti più stretti tra le università e gli ambienti economici, un'attenzione particolare ad attività incentrate sulla conoscenza «di alto livello», tra cui ricerca e sviluppo, marketing e vendite, gestione della catena di valore e servizi finanziari, servizi in generale, TIC, gruppi sociali sottorappresentati, il mutevole equilibrio di genere, in base al quale in Europa le donne rappresentano più della metà della coorte di studenti a livello predottorato – sebbene a livello di dottorato si registri una tendenza opposta - e un'impressionante mobilità di apprendimento transfrontaliera europea e in tutto il mondo.

2.10   Il CESE è favorevole a un approfondimento delle relazioni, analisi e raccomandazioni per paese parallelamente all'adozione di un metodo sistematico specifico per paese, come peraltro applicato nelle relazioni sullo stato di avanzamento del Processo di Bologna e negli studi mirati dell'OCSE sull'istruzione superiore e sulla misurazione della qualità. Gli approcci specifici per paese forniranno esempi di «buone pratiche».

2.11   Il CESE osserva che nell'analisi di carattere prevalentemente generale, vengono trascurate alcune questioni importanti, che riguardano, tra l'altro, l'interferenza politica a livello nazionale e regionale nell'istruzione superiore, il modo in cui la necessità di promuovere la partecipazione e la qualità si manifesta negli SM, l'approccio delle autorità ai requisiti specifici per professori, insegnanti, ricercatori e studenti, il rapporto reciproco tra i vari livelli di istruzione superiore negli Stati membri, lo sviluppo di un terreno comune per l'istruzione e la ricerca all'interno delle università e, infine, la disponibilità di dati statistici affidabili.

2.12   La Commissione e il Consiglio mettono in forte rilievo il rapporto tra l'istruzione superiore e l'economia. Essi non si occupano in modo specifico delle facoltà sanitarie, delle scienze sociali o delle discipline umanistiche. Ciò è comprensibile data la necessità di concentrarsi su determinate questioni, specialmente in tempi di crisi. D'altro canto, poiché l'obiettivo di qualsiasi servizio di istruzione è garantire un rapporto ottimale tra istruzione e lavoro, sarebbe altresì altamente auspicabile discutere il modo in cui le facoltà o gli ambienti accademici non strettamente collegati all'economia, ma tuttavia importanti, dovrebbero affrontare la questione della modernizzazione.

2.13   Poiché le nuove tecnologie terapeutiche e diagnostiche efficienti in termini di costi richiedono una formazione costosa, ad elevata intensità di capitale e di tipo pratico, nonché un'istruzione di alta qualità e un apprendimento permanente, occorre garantire una cooperazione tra l'industria e le facoltà sanitarie. Ciò contribuirà a ridurre i tassi di mortalità e di invalidità.

3.   Europa 2020 e l'istruzione superiore

3.1   Nel 2009, il CESE ha definito la strategia di Lisbona e l'istruzione superiore europea come grandi catalizzatori potenziali del processo di modernizzazione. Nella stessa ottica, la Commissione stabilisce giustamente un collegamento tra le università e gli obiettivi e le finalità di Europa 2020.

3.2   Un'innovazione determinante apportata dalla strategia Europa 2020 concerne la governance: un più stretto coordinamento in seno alla Commissione e tra gli SM e l'UE anche relativamente a questioni che non sono coperte dal Trattato o lo sono solo in parte.

3.3   Le iniziative faro sono di estrema importanza per l'istruzione superiore, specialmente Politica industriale, Unione dell'innovazione, Un'agenda per nuove competenze e per l'occupazione e Gioventù in movimento.

3.4   Le necessarie riforme universitarie dovrebbero essere sostenute da un rafforzamento del ruolo di monitoraggio della Commissione, che comprende raccomandazioni specifiche per paese nel corso del semestre.

3.5   Il progetto per la modernizzazione dell'istruzione superiore deve essere integralmente coperto dalla strategia Europa 2020. Il CESE accoglie favorevolmente il ruolo fondamentale dell'istruzione nel quadro di Europa 2020 e in riferimento alla stessa nell'agenda strategica della Commissione.

3.6   Il CESE ritiene che il legame tra Europa 2020 e l'istruzione superiore possa riassumersi nei seguenti termini:

Europa 2020 collega l'istruzione superiore con l'innovazione, le politiche industriali e la mobilità;

crea una base aggiuntiva per i pareri e la cooperazione condivisi tra la Commissione e gli SM, tra i singoli SM e tra gli istituti d'istruzione;

dà origine a nuovi impulsi a livello nazionale per la modernizzazione;

gli sviluppi nell'istruzione superiore devono diventare parte integrante delle raccomandazioni specifiche per paese nel corso del semestre annuale;

Europa 2020 creerà nuovi forum di cooperazione oltre ad aumentare l'efficacia delle reti transazionali;

il collegamento con la politica industriale e l'innovazione richiede un'intensificazione delle consultazioni con il settore privato. Le consultazioni con le PMI e le microimprese restano sottostimate. Il CESE insiste sull'importanza di un impegno concreto da parte dell'istruzione superiore, dei governi e della Commissione ad avvalersi dell'esperienza pratica di tali imprese per la definizione dei programmi e dei piani di studio.

3.7   La Commissione opera una distinzione tra le questioni principali riservate agli SM (e agli istituti d'istruzione) da affrontare, da un lato, e le questioni specifiche dell'UE, dall'altro. Il CESE preferisce invece esprimersi in termini di «responsabilità condivise» degli SM e della Commissione nel quadro di Europa 2020.

4.   Questioni che dovranno essere affrontate dagli Stati membri, dal Consiglio e dall'istruzione superiore

4.1   L'individuazione delle questioni principali negli Stati membri dovrebbe sfociare su azioni mirate. Sono necessari maggiori sforzi. Il Consiglio dovrebbe definire le priorità su proposta della Commissione che monitora successivamente l'attuazione nazionale.

4.2   Un'attenzione particolare dovrebbe essere rivolta a «una governance e sistemi di finanziamento più flessibili, in grado di conciliare una maggiore autonomia con la responsabilità degli istituti d'istruzione verso tutte le parti interessate», favorendo in tal modo la specializzazione, i buoni risultati a livello dell'istruzione e della ricerca nonché la diversificazione (9).

4.3   Come ha sostenuto il CESE nel 2009, due aspetti rivestono un'importanza cruciale: un quadro e un'autonomia appropriati (10). Sebbene l'organizzazione, che comprende l'autonomia e i finanziamenti, rappresenti una responsabilità principale degli SM, il CESE considera indispensabile un dibattito su tali aspetti tra gli SM e in seno al Consiglio, in quanto si tratta di due realtà in grado di influenzare in modo significativo i risultati per gli insegnanti e gli studenti.

4.4   Il CESE concorda con gli obiettivi definiti nel riquadro relativo alle questioni strategiche fondamentali, al punto 2.5 del progetto per la modernizzazione. Tali obiettivi prevedono aggiustamenti che sono lungi dall'assumere un carattere tecnico e che sono correlati principalmente al contesto politico nazionale. In primo luogo dovrebbero quindi essere chiamati in causa i governi piuttosto che i responsabili dell'istruzione superiore. La perseveranza politica, la legislazione e la regolamentazione, che dovranno formare oggetto di discussione con tutte le parti interessate, sono infatti aspetti essenziali.

4.5   I governi e gli istituti dovrebbero essere altresì incoraggiati a effettuare confronti internazionali sui vantaggi di una maggiore autonomia.

4.6   Contrariamente alla pratica comune, che prevedeva un'efficace «massificazione» dell'istruzione superiore (11), l'attenzione deve essere spostata, in linea con l'attuale dibattito sull'istruzione superiore, verso la specializzazione intelligente, la diversità delle scelte strategiche e lo sviluppo di centri di eccellenza. Gli esempi di successo negli SM possono mostrare la via da seguire.

4.7   Il CESE riconosce che tali obiettivi potrebbero condurre a importanti cambiamenti nell'ambito delle filosofie dell'educazione all'interno degli SM. Si tratta di una questione che dovrà essere discussa, insieme a tabelle di marcia e calendari, in seno al Consiglio.

4.8   Nella crisi attuale, esiste un legame ovvio tra la modernizzazione dell'istruzione e l'economia. Tuttavia, il processo dovrebbe avere una maggiore portata. Il CESE evidenzia ugualmente la necessità di standard aggiornati in termini di professionalizzazione, programmi di studio, lauree e mobilità nell'ambito delle scienze sociali e delle discipline umanistiche, determinanti per la vita intellettuale, i valori e l'identità europei. Inoltre, la gestione efficace delle facoltà sanitarie, delle scienze sociali e delle discipline umanistiche ha anche un impatto positivo sull'economia.

4.9   Il CESE condivide l'importanza di assicurare rapporti più ravvicinati tra l'istruzione superiore e le imprese. Inoltre concorda sul fatto legami stretti ed efficienti tra istruzione, ricerca e imprese, combinati con l'evoluzione graduale verso l'«innovazione aperta», saranno cruciali per il triangolo della conoscenza.

4.10   Di conseguenza, per gli istituti direttamente o indirettamente collegati con l'economia, il CESE sostiene le partnership con diverse categorie di imprese in quanto «attività essenziali degli istituti d'istruzione superiore» (12). Sarebbe necessario concentrare l'attenzione sulle abilità imprenditoriali, creative e di innovazione degli studenti, nonché sugli ambienti di apprendimento interattivi e sulle infrastrutture di trasmissione della conoscenza. È altresì necessario un atteggiamento aperto nei confronti dell'«università imprenditoriale».

4.11   È necessario porre in essere condizioni specifiche che consentano agli studenti, in vista dell'aggiornamento delle proprie qualifiche, di passare facilmente da un tipo di istituto a un altro, prevedendo altresì percorsi flessibili dall'istruzione e dalla formazione professionale post secondaria all'istruzione superiore (13). Tali condizioni sono anche estremamente utili per l'apprendimento permanente.

4.12   Lo sviluppo regionale merita un'attenzione particolare. In numerose regioni, specialmente nelle aree metropolitane, il legame tra l'istruzione superiore, il mercato del lavoro, la ricerca, l'innovazione e le imprese rappresenta un aspetto di fondamentale importanza. Tali regioni stanno assistendo attualmente allo sviluppo di un numero sempre crescente di specialità transnazionali e addirittura mondiali. Il coinvolgimento sistematico dell'istruzione superiore funge solitamente da catalizzare dello sviluppo locale e regionale e promuove la capacità di ripresa socioeconomica. Le autorità nazionali devono essere incoraggiate a stimolare tali processi regionali (14).

4.13   Il CESE pone l'accento sulla cooperazione regionale transfrontaliera nell'istruzione superiore. I GECT possono fornire aiuto per le regioni vicine nonché per le regioni che presentano modelli economici comparabili (15).

4.14   Il finanziamento rappresenta una questione fondamentale. La crisi colpisce anche il finanziamento pubblico dell'istruzione superiore, che rischia di rimanere mediamente sottofinanziata a livello strutturale. La spesa complessiva è pari all'1,2 % del PIL (rispetto al 2,9 % degli Stati Uniti e all'1,5 % del Giappone). Anche il livello di spesa privata è estremamente modesto rispetto a Stati Uniti e Giappone. Intanto si registrano significativi progressi nei paesi BRIC. Il CESE osserva che il precedente obiettivo che prevedeva di destinare il 2 % del PIL all'istruzione superiore non è stato inserito nella strategia Europa 2020.

4.15   La strategia Europa 2020 dovrebbe essere sostenuta mediante il finanziamento necessario e gli obiettivi quali l'offerta di laureati di elevata qualità, la professionalizzazione della gestione e il rapporto qualità-prezzo.

4.16   Esiste un'ampia varietà di finanziamenti previsti per gli SM. Alcuni di essi si trovano in una situazione decisamente migliore rispetto ad altri. La correlazione tra il risultato dell'istruzione superiore e l'occupazione rende indispensabile il mantenimento di finanziamenti adeguati mediante l'incoraggiamento di una più ampia varietà di fonti di finanziamento, tra le quali l'utilizzo di finanziamenti pubblici tesi ad aumentare gli investimenti privati e altri investimenti pubblici (cofinanziamento).

4.17   Un rapporto ben strutturato tra gli istituti d'istruzione qualificati e la comunità economica può certamente contribuire ad attenuare uno sviluppo al ribasso. L'istruzione superiore dovrebbe trarre vantaggio dai processi innovativi nelle imprese. Tuttavia, i finanziamenti privati o delle imprese non dovrebbero mai dare adito a influenze ingiustificate sui programmi di studio o sulla ricerca di base.

4.18   Le università e le imprese, dovrebbero sviluppare programmi di innovazione strategica in modo congiunto, mantenendo entrambe la propria indipendenza e le proprie responsabilità. L'interazione tra le università e le imprese può essere rafforzata mediante alleanze della conoscenza. La Piattaforma europea dell'innovazione, che tiene anche conto delle tecnologie abilitanti fondamentali, previste dall'UE, può rivelarsi molto utile in tal senso.

4.19   L'interazione e gli scambi tra l'istruzione superiore e le imprese apporta un contributo importante alla ricerca, alla trasmissione della conoscenza e allo sviluppo di competenze trasferibili e di idee. Si dovrebbe assicurare la divulgazione delle buone pratiche.

4.20   Il progetto per la modernizzazione non esprime alcuna posizione sulle tasse di iscrizione, trattandosi di un aspetto che rientra tra le competenze esclusive nazionali. In Europa sono presenti vari sistemi. Un aumento graduale delle rette annuali costituisce oramai una tendenza generale. Le tasse d'iscrizione rappresentano, pertanto, un punto controverso.

4.21   Il CESE pone l'accento su alcune problematiche che si stanno accentuando: il numero di studenti è in crescita, la qualità va migliorata e l'occupabilità richiede standard più elevati di apprendimento, sebbene i finanziamenti pubblici all'interno degli SM rimangano immutati o tendano addirittura a diminuire. Si tratta di una sfida importante. Il CESE sottolinea che l'eventuale introduzione (o aumento) delle tasse di iscrizione nazionali dovrebbe essere sostenuta da politiche di accompagnamento per le borse di studio e per i prestiti, nonché da esplicite garanzie di accesso.

4.22   Poiché la percentuale di abbandoni nell'istruzione superiore è troppo elevata, è necessario attrarre un campione sociale più ampio. Urgono, in particolare, miglioramenti del contesto sociale e culturale in paesi caratterizzati da un forte ritardo.

4.23   Tuttavia, il solo aumento dei numeri non rappresenta un criterio soddisfacente. La qualità delle qualifiche, valutata in modo obiettivo, dovrà prevalere sulla quantità.

4.24   In materia di qualifiche dovrebbero applicarsi alcuni principi:

consultazioni con le parti sociali interessate e con esperti del mercato del lavoro, in vista dell'occupabilità,

le consultazioni con le imprese sono fondamentali: oltre alle grandi aziende, esse dovrebbero coinvolgere regolarmente anche le PMI, le piccole imprese e le microimprese, e ciò è tanto più importante quanto più i processi industriali tendono a frammentarsi o a essere subappaltati,

le qualifiche collegate alla dinamica della creazione di occupazione devono essere sviluppate, mediante programmi di apprendimento e di formazione che richiedono anche l'impegno delle imprese e partnership con le stesse,

è necessario sviluppare competenze interdisciplinari e traversali,

le qualifiche dovrebbero servire a promuovere la specializzazione intelligente che stimola l'attrattiva (internazionale) o le specialità regionali,

nonostante la diversità dell'istruzione superiore, le modalità di definizione delle qualifiche dovrebbero facilitare le carriere e gli scambi europei (e internazionali).

4.25   Il CESE plaude alle proposte contenute nella Comunicazione concernenti le qualifiche, la garanzia di qualità e il legame tra l'istruzione di alta qualità e i ricercatori. Esso condivide altresì il parere in base al quale la modernizzazione dell'istruzione dipende dalla competenza e dalla creatività degli insegnanti e dei ricercatori (16), un fatto, questo, spesso ignorato. A questo proposito andrebbero eliminati tutti gli ostacoli amministrativi che costituiscono un impedimento alle carriere nel settore accademico, come i livelli accademici aggiuntivi esistenti in alcuni Stati (tra i quali la Polonia).

4.26   Dato il netto aumento del numero di studenti, si assiste a una preoccupante carenza di insegnanti competenti. La qualità nel settore dell'insegnamento e della ricerca si traduce nella necessità di condizioni di lavoro soddisfacenti, di carriere allettanti nell'ambito dell'istruzione e di sviluppo professionale oltre che di strutture per la formazione e di riconoscimenti dell'eccellenza. Sebbene ciò possa apparire un fattore lampante, attualmente, nella maggior parte degli SM, si assiste a una tendenza contraria. Di conseguenza, il Consiglio dovrebbe definire specifiche linee politiche.

4.27   La Commissione sottolinea giustamente la necessità di un'ampia varietà di modalità di studio. L'istruzione professionale deve diventare più allettante. I partner sociali a livello nazionale e regionale possono svolgere un ruolo molto positivo nella promozione dell'immagine degli studi tecnici. Le singole imprese possono apportare un contributo significativo. Il CESE sottolinea l'impegno delle PMI, in particolare delle piccole imprese e delle microimprese, specialmente a livello regionale.

4.28   Il dibattito europeo deve essere incentrato sulla necessità di porre l'istruzione superiore al centro dell'innovazione, della creazione di posti di lavoro e dell'occupabilità (17). Ciò dovrebbe rappresentare un obiettivo fondamentale per tutte le parti interessate e una responsabilità condivisa della Commissione, del Consiglio, degli SM e, in particolare, dell'istruzione superiore stessa.

4.29   Date le enormi sfide, l'agenda dell'istruzione superiore della Commissione e del Consiglio è ancora lungi dall'essere completa e stabile. Il CESE sottolinea che l'attuale crisi richiede misure più focalizzate e convincenti da parte del Consiglio, degli SM e dell'istruzione superiore. I cambiamenti sono forse già in corso, ma devono comunque subire un'accelerazione.

4.30   Tutti gli attori devono assumersi eguali responsabilità quanto a professionalizzazione, programmi di studio, garanzia della qualità, specializzazione, ecc. È necessario che il Consiglio elabori una tabella di marcia e dei calendari sul legame tra istruzione superiore, innovazione e occupabilità. Gli istituti d'istruzione superiore dovrebbero sostenere tale processo, delineando il proprio ruolo nella promozione della qualità e delle innovazioni sociali e dei prodotti.

4.31   Il parere dell'ERAC, relativo agli obiettivi assolutamente rilevanti pertinenti alla governance e alla riforma istituzionale delle università nonché al legame tra innovazione, ricerca e istruzione dovrebbe diventare parte integrante dell'agenda. Ciò dovrebbe aprire la strada a vari cambiamenti in numerose università europee (18).

5.   Questioni che deve affrontare la Commissione

5.1   Il CESE accoglie con favore gli obiettivi che la stessa Commissione si è posta nel processo di modernizzazione dell'istruzione superiore, aderendo agli approcci recentemente proposti, come evidenziato nelle conclusioni del Consiglio dello scorso novembre.

5.2   Il CESE sostiene il ruolo che la Commissione può e dovrebbe svolgere nel porre l'attenzione all'insieme dei dati utili all'elaborazione delle politiche, tra le altre cose in materia di prestazioni e trasparenza. In un mondo in cui le analisi e gli obiettivi sono soprattutto di portata nazionale (e spesso di ispirazione politica), è essenziale che la Commissione abbia un ruolo proattivo, con valutazioni oggettive, che tenga conto del mandato attualmente oggetto di discussione in Consiglio.

5.3   È probabile che tali valutazioni europee stimolino iniziative corrispondenti negli Stati membri, nelle università e nei centri di ricerca, che rafforzino il quadro comune e auspicabilmente conducano a obiettivi condivisi.

5.4   In tale contesto, il CESE accoglie con favore il lancio di U-Multirank, uno strumento di classificazione e d'informazione multidimensionale, basato sulle prestazioni. Tale strumento dovrebbe migliorare la trasparenza delle missioni dei vari tipi di istituti e contribuire a un confronto equo delle prestazioni dell'istruzione superiore in Europa. Inoltre, esso consente di sviluppare una classificazione europea oltre a quella monodimensionale di Shangai e ad altre classificazioni.

5.5   Come ha sostenuto il CESE nel 2009, è estremamente importante disporre di un sistema critico di classificazione e valutazione della qualità che copra un'ampia gamma di questioni relative a una grande varietà di istituzioni (19). La trasparenza, fornita da un organo terzo indipendente, verificabile, non fazioso, aiuterà le autorità nazionali e l'istruzione superiore a porre l'accento sulla qualità, la differenziazione e la specializzazione intelligente. Come rileva la Commissione,«questo strumento gestito in modo indipendente chiarirà le scelte e le adozioni di decisioni di tutti i soggetti attivi nel settore dell'istruzione superiore» (20).

5.6   Inoltre, la «mappatura» può promuovere la mobilità transfrontaliera di studenti, lettori, ricercatori e professori e, più in particolare, consentire di del migliorare la ricerca creando nuove reti, nonché partenariati e concorrenza tra gli istituti di istruzione superiore in tutta Europa.

5.7   Il Consiglio sostiene la mobilità di studenti e di ricercatori (libera circolazione della conoscenza) come «quinta libertà». I programmi UE che incoraggiano la mobilità transfrontaliera di studenti e ricercatori sono già efficaci. Ciononostante, le lacune sistemiche riscontrate non sono ancora state colmate. Per superare gli ostacoli alla mobilità a fini di apprendimento è auspicabile un «quadro di controllo sulla mobilità».

5.8   Il programma Erasmus deve richiedere maggiore impegno da parte degli studenti. Il CESE raccomanda un progetto pilota per un «semestre di mobilità», durante il quinto semestre della laurea di primo livello. Il programma, inoltre, deve essere economicamente accessibile per ogni candidato. Il CESE sostiene l'analisi del potenziale di flusso di mobilità degli studenti e la proposta della Commissione riguardo al Sistema europeo di trasferimento dei crediti d'insegnamento, nonché riguardo a un programma di mobilità nel quadro di Erasmus a livello laurea magistrale (Erasmus Masters Degree Mobility Scheme).

5.9   L'articolo 179, paragrafo 1 del TFUE è molto chiaro riguardo alla ricerca nell'UE (21). La mobilità internazionale dei ricercatori è fondamentale. Troppo spesso, un protezionismo dissimulato crea ostacoli persistenti per i ricercatori, che danneggiano la scienza e la competitività europea e impediscono inoltre alle istituzioni nazionali di trarre il massimo vantaggio dalla diversità intellettuale europea. Il CESE appoggia con decisione la proposta della Commissione relativa al Quadro europeo per le carriere scientifiche per incoraggiare la mobilità dei ricercatori.

5.10   Il CESE, inoltre, accoglie con favore il quadro europeo per quattro profili professionali per ricercatori, sviluppato dalla Commissione e da esperti del settore dell'istruzione e delle imprese. Tale quadro deve crescere come un sistema aperto per creare più opportunità possibili.

5.11   Il CESE sottolinea la necessità di razionalizzare le condizioni finanziarie e sociali nazionali dei ricercatori in un quadro europeo comune al fine di eliminare i rimanenti ostacoli alla libera circolazione. Occorre sviluppare i profili professionali a livello europeo e incoraggiare gli istituti a rendere più professionale la loro gestione delle risorse umane.

5.12   È auspicabile un'estensione delle attività dell'Istituto europeo dell'innovazione e tecnologia (EIT), anche al fine di creare incentivi per favorire alleanze della conoscenza tra imprese e università interessate. Ciò vale anche per il rafforzamento delle Azioni Marie Curie e per un quadro di qualità per i tirocini.

5.13   Su scala mondiale, l'UE deve crescere come concorrente e partner altamente qualificato. L'istruzione svolge un ruolo di primo piano in questo processo. Di conseguenza, il CESE sostiene pienamente la decisione del Consiglio di invitare la Commissione a «elaborare una strategia specifica per l'internazionalizzazione dell'istruzione superiore» (22).

5.14   Il CESE sostiene le condizioni quadro previste per un'estensione delle relazioni con partner esterni all'UE, le partnership per la mobilità e il miglioramento delle strutture per studenti e ricercatori provenienti da paesi non europei attraverso le direttive dell'UE e un quadro di valutazione dei risultati (23). Le restrizioni relative a studenti e ricercatori non europei devono essere attenuate al fine di attrarre il talento e la creatività da ogni luogo.

5.15   Il CESE chiede al Consiglio di discutere della posizione dell'istruzione superiore europea in un contesto mondiale, per definire anche le qualità necessarie per essere un concorrente e partner di successo. Ciò può aiutare gli istituti di istruzione a creare le condizioni adeguate.

5.16   In alcuni pareri, il CESE ha espresso il suo sostegno a favore di un'attenzione particolare all'innovazione e a tutti gli aspetti di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva nell'elaborazione delle prospettive finanziarie 2014-2020. Il CESE ribadisce la necessità di aumentare il valore aggiunto dei fondi europei.

5.17   In tale contesto, il CESE accoglie con favore la proposta specifica della Commissione relativa a un aumento del 73 % dei finanziamenti erogati al programma Erasmus nel bilancio 2014 2020, nonché i riferimenti diretti all'istruzione (superiore) nei fondi strutturali.

5.18   Senza esaminare i dettagli delle cifre finanziarie effettive, il CESE condivide l'opinione generale secondo cui tutte le spese relative all'istruzione, alla ricerca e all'innovazione e ad una politica di coesione servono a creare un ambiente europeo orientato al futuro. Ogniqualvolta sia opportuno, i finanziamenti a titolo della «ristrutturazione di siti industriali» possono essere utilizzati anche a tale scopo.

5.19   Il CESE plaude all'intenzione della Commissione di istituire nel 2012 un gruppo di alto livello con la missione di analizzare i temi determinanti per la modernizzazione dell'istruzione superiore. Il gruppo di alto livello deve essere composto a grandi linee da rappresentanti di istituti di istruzione, università, imprese e parti sociali.

6.   Ulteriori suggerimenti

6.1   Sarebbe opportuno introdurre incentivi mirati per lo sviluppo professionale nell'istruzione superiore, come dei corsi a livello europeo in materia di gestione e direzione universitaria.

6.2   Si raccomanda la creazione di collegamenti specifici tra singole università (gemellaggi in tutta l'Europa) affinché queste possano imparare dalle reciproche esperienze pratiche, professionali e gestionali. Sarebbero inoltre utili scambi di esperienze all'interno di gruppi transfrontalieri di università e convegni e seminari specializzati.

6.3   Commissioni esterne valutano a intervalli regolari le prestazioni in termini scientifici e educativi delle facoltà o delle strutture universitarie. Il CESE raccomanda che queste commissioni siano permanentemente composte da esperti internazionali altamente qualificati.

6.4   In considerazione del rapporto costi-benefici dell'istruzione superiore, il CESE raccomanda un'analisi europea dei sistemi esistenti in relazione agli oneri amministrativi. Dovrebbero essere elaborate proposte di miglioramento sulla base delle buone pratiche.

Bruxelles, 28 marzo 2012

Il presidente del Comitato economico e sociale europeo

Staffan NILSSON


(1)  Conclusioni del Consiglio del 28 e 29 novembre 2011 sull'agenda di modernizzazione.

(2)  GU C 128 del 18.5.2010, pagg. 48-55.

(3)  Per un'analisi più aggiornata, si veda «University Autonomy in Europe II - The Scoreboard», European Association of Universities, 2011. C'è ancora un mondo da conquistare.

(4)  Titolo XII, Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport, articoli 165 e 166.

(5)  GU C 128 del 18.5.2010, pagg. 48-55, punto 1.1.

(6)  COM(2011) 567 final, pag. 2.

(7)  Conclusioni del Consiglio sulla modernizzazione dell'istruzione superiore, 28 e 29 novembre 2011.

(8)  SEC(2011) 1063 final, pag. 48.

(9)  COM(2011) 567 final, pag. 9, GU C 128 del 18.5.2010, pagg. 48-55, punto 1.4.

(10)  GU C 128 del 18.5.2010, pagg. 48-55, punti 1.4, 3.5.1 e 3.5.2.

(11)  Tra il 2000 e il 2009, il numero di studenti nell'ambito dell'istruzione superiore nell'UE è aumentato del 22,3 % superando quota 19,4 milioni (documento di lavoro dei servizi della Commissione sul tema Sviluppi dei sistemi d'istruzione superiore in Europa, SEC(2011)1063 final, pag.16). Tuttavia, ciò non è indicativo della qualità delle qualifiche.

(12)  COM(2011) 567 final, pag. 8. Si vedano anche le conclusioni del Consiglio del 28 e 29 novembre 2011, che sottolineano le partnership e la cooperazione con le imprese e con altri attori pubblici e privati.

(13)  GU C 68 del 6.3.2012, pag. 1, che invita altresì la Commissione a fondere i processi di Bologna e di Copenaghen all'interno di un approccio integrato, e GU C 68 del 6.3.2012, pag. 11.

(14)  GU C 376 del 22.12.2011, pag. 7.

(15)  Ibid. punti 5.7 e 5.8.

(16)  COM(2011) 567 final, pag. 5.

(17)  COM(2011) 567 final, pag. 12, punto 3.3.

(18)  Si vedano le conclusioni del Comitato per lo spazio europeo della ricerca, 24 giugno 2011.

(19)  GU C 128 del 18.5.2010, pag. 48-55, punti 1.5 e 5.2.4, 5.2.5 e 5.2.6.

(20)  COM(2011) 567 final, riquadro Questioni strategiche fondamentali, pag. 11.

(21)  Cfr. la convincente proposta della Commissione europea Towards a European framework for research careers, del 21 luglio 2011.

(22)  Conclusioni del Consiglio sull'internazionalizzazione dell'istruzione superiore, 11 maggio 2010.

(23)  COM(2011) 567 final, riquadro Questioni strategiche fondamentali, pag. 14.


Top
  翻译: