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Document 62013CA0322

Causa C-322/13: Sentenza della Corte (Seconda Sezione) del 27 marzo 2014 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Landesgericht Bozen) — Ulrike Elfriede Grauel Rüffer/Katerina Pokorná (Cittadinanza dell’Unione — Principio di non discriminazione — Regime linguistico applicabile ai processi civili)

GU C 151 del 19.5.2014, p. 8–8 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

19.5.2014   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 151/8


Sentenza della Corte (Seconda Sezione) del 27 marzo 2014 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Landesgericht Bozen) — Ulrike Elfriede Grauel Rüffer/Katerina Pokorná

(Causa C-322/13) (1)

((Cittadinanza dell’Unione - Principio di non discriminazione - Regime linguistico applicabile ai processi civili))

2014/C 151/10

Lingua processuale: il tedesco

Giudice del rinvio

Landesgericht Bozen

Parti

Ricorrente: Ulrike Elfriede Grauel Rüffer

Convenuta: Katerina Pokorná

Oggetto

Domanda di pronuncia pregiudiziale — Tribunale di Bolzano/Landesgericht Bozen — Interpretazione degli articoli 18 e 21 TFUE — Non discriminazione e cittadinanza dell’Unione — Regime linguistico applicabile ai processi civili — Deroga a favore dei cittadini nazionali — Estensione di detta deroga ai cittadini dell’Unione europea che si trovino nelle medesime condizioni di quelli nazionali

Dispositivo

Gli articoli 18 TFUE e 21 TFUE devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale, come quella di cui trattasi nel procedimento principale, che riconosce il diritto di utilizzare, nei processi civili pendenti dinanzi ai giudici di uno Stato membro che abbiano sede in un determinato ente locale di tale Stato, una lingua diversa dalla lingua ufficiale di detto Stato solo ai cittadini di quest’ultimo che siano residenti in questo stesso ente locale.


(1)  GU C 226 del 3.8.2013.


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