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Document 62022TN0414
Case T-414/22: Action brought on 6 July 2022 — Colombani v EEAS
Causa T-414/22: Ricorso proposto il 6 luglio 2022 — Colombani / SEAE
Causa T-414/22: Ricorso proposto il 6 luglio 2022 — Colombani / SEAE
GU C 318 del 22.8.2022, p. 45–46
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
22.8.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 318/45 |
Ricorso proposto il 6 luglio 2022 — Colombani / SEAE
(Causa T-414/22)
(2022/C 318/60)
Lingua processuale: il francese
Parti
Ricorrente: Jean-Marc Colombani (Auderghem, Belgique) (rappresentante: N. de Montigny, avocate)
Convenuto: Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE)
Conclusioni
Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:
— |
annullare la decisione del 13 ottobre 2021 della direttrice delle risorse umane che trasmette al ricorrente una serie di CV censurati e impropriamente presentati come corrispondenti all'impegno assunto dal SEAE nell'ambito dell'accordo del 9 febbraio 2021; |
— |
annullare l'accordo del 9 febbraio 2021 nella causa T-507/20 per vizio del consenso e mancato rispetto dei suoi termini da parte del SEAE; |
— |
annullare, per quanto necessario, la decisione del 29 marzo 2022 del direttore generale delle risorse del SEAE che respinge il reclamo R/618/21 del ricorrente contro la mancata attuazione di una delle clausole essenziali dell'accordo stipulato il 9 febbraio 2021 nella causa T-507/20, che prevedeva che il SEAE trasmettesse al ricorrente «gli elementi relativi alle qualifiche e all'esperienza professionale dei candidati ritenuti dalla commissione di preselezione più rispondenti ai criteri di preselezione per una serie di procedure specificate nell'accordo»; |
— |
condannare il convenuto alle spese. |
Motivi e principali argomenti
A sostegno del suo ricorso contro la decisione sulla domanda di accesso ai documenti, il ricorrente deduce quattro motivi.
1. |
Il primo motivo riguarda un errore di diritto nell'interpretazione della nozione di dati personali e nell'interpretazione dei regolamenti 2018/1725 (1) e 1049/2001 (2), uno sviamento di potere e un'interpretazione dell'articolo 6 dell'allegato III dello Statuto dei funzionari dell'Unione europea (in prosieguo: lo «Statuto») incompatibile con le disposizioni di tali regolamenti. |
2. |
Il secondo motivo attiene all’incompatibilità con l'articolo 52 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, alla violazione dell'articolo 45 del regolamento n. 2018/1725 in quanto la limitazione del diritto di accesso viola i principi di buona amministrazione, il diritto al processo equo, la parità delle armi e il diritto a un ricorso effettivo e impedisce qualsivoglia controllo giurisdizionale sugli atti impugnati. |
3. |
Il terzo motivo attiene al rigetto dell'argomento del SEAE che si è limitato a fare riferimento al ritiro del reclamo senza rispondere sul merito del reclamo presentato, e alla mancata motivazione del rigetto del reclamo relativo all'illegittimità della restrizione al diritto di accesso. |
4. |
Il quarto motivo attiene alla cattiva condotta in servizio e alla violazione dello Statuto a causa della parzialità e del conflitto di interessi degli autori delle decisioni impugnate. |
A sostegno del ricorso per l'annullamento dell'accordo consensuale e del recesso nella causa T-507/20, il ricorrente deduce due motivi.
1. |
Il primo motivo, invocato a titolo principale, attiene al dolo e alla nullità dell'accordo raggiunto nella causa T-507/20. |
2. |
Il secondo motivo, proposto in via subordinata, riguarda il mancato rispetto dell'accordo e l’invocazione abusiva dell'autorità di cosa giudicata da parte del SEAE. |
(1) Regolamento (UE) 2018/1725 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 2018, sulla tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione e sulla libera circolazione di tali dati, e che abroga il regolamento (CE) n. 45/2001 e la decisione n. 1247/2002/CE (GU 2018, L 295, pag. 39).
(2) Regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 maggio 2001, relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione (GU 2001, L 145, pag. 43).