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Document 51999PC0485

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio Anno europeo delle lingue 2001

/* COM/99/0485 def. - COD 99/0208 */

GU C 56E del 29.2.2000, p. 62–65 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

51999PC0485

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio Anno europeo delle lingue 2001 /* COM/99/0485 def. - COD 99/0208 */

Gazzetta ufficiale n. C 056 E del 29/02/2000 pag. 0062 - 0065


Proposta di DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO Anno europeo delle lingue 2001

(presentata dalla Commissione)

RELAZIONE

1. CONTESTO

La necessità di interventi comunitari nei settori dell'istruzione e della formazione professionale è riconosciuta dagli articoli 149 e 150 del trattato CE, i quali costituiscono la base giuridica della proposta di proclamare il 2001 Anno europeo delle lingue. L'articolo 149 precisa che l'azione della Comunità è intesa, tra l'altro, "a sviluppare la dimensione europea nell'istruzione, segnatamente con l'apprendimento e la diffusione delle lingue degli Stati membri ". Entrambi gli articoli prevedono una cooperazione con le prganizzazioni internazionali competenti. L'articolo 149 specifica al riguardo "in particolare il consiglio d'Europa", che ha già adottato una decisione che designa il 2001 Anno europeo delle Lingue.

La diversità linguistica è il fulcro del patrimonio culturale europeo, e sarà così anche in futuro. Riconoscere questa realtà è essenziale per costruire un'Europa i cui cittadini abbiano tutti le stesse prerogative e godano tutti degli stessi diritti, oltre ad essere d'importanza cruciale per assicurare all'idea dell'Europa un vasto consenso popolare.

Chiunque intenda vivere con persone appartenenti ad una comunità linguistica diversa dalla propria, o intenda instaurare con esse positivi rapporti personali o fruttuose relazioni politiche ed economiche, trarrà notevoli vantaggi dalla conoscenza della lingua (o lingue) parlata (o parlate) da quella comunità. Promuovere l'apprendimento delle lingue è dunque essenziale per migliorare la comunicazione tra i cittadini europei e per estendere a tutti i benefici derivanti da tale cittadinanza, segnatamente il diritto previsto dall'articolo 18 del trattato CE "di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri ".

L'articolo 151 del trattato CE stabilisce che "La Comunità tiene conto degli aspetti culturali nell'azione che svolge ai sensi di altre disposizioni del trattato". E' evidente l'importanza di una simile impostazione quando si parla di azioni relative alle lingue, che sono il cuore stesso dell'identità culturale. Tenere conto della diversità culturale significa anche tenere conto della diversità nazionale e regionale delle lingue dell'Unione europea.

Occorre anche ricordare che la competenza linguistica è un fattore cruciale dell'occupabilità delle persone, oltre che della competitività delle imprese e dell'economia europea nel suo complesso. Il fornitore che sappia parlare la lingua del cliente ha possibilità di gran lunga maggiori di commercializzare con successo il suo prodotto o servizio. Le imprese possono inoltre ridurre i propri costi amministrativi se la comunicazione, interna e/o esterna, non è più ostacolata dalle diversità linguistiche. I contatti tra gli enti pubblici e le organizzazioni di volontariato possono guadagnare in efficienza se le persone interessate conoscono la lingua dei propri interlocutori. Poiché non è realistico pensare che tutti possano arrivare a padroneggiare la lingua di ogni potenziale controparte professionale, è importante anche sviluppare e incentivare quelle competenze e tecnologie che possono facilitare la comunicazione tra persone che non parlano la stessa lingua.

2. AZIONI COMUNITARIE ESISTENTI NEL CAMPO DELL'ISTRUZIONE E DELLA FORMAZIONE LINGUISTICA

Istituito nel 1989, il programma d'azione Lingua è stato poi nel 1995 rafforzato e integrato nel programma Socrates (base giuridica: articoli 149 e 150) e nel programma Leonardo da Vinci (base giuridica: articolo 150) che promuovono la cooperazione tra gli Stati membri nel campo, rispettivamente, dell'istruzione e della formazione professionale.

Le misure d'incentivazione che nell'ambito di Socrates fanno capo al settore Lingua prevedono l'aiuto comunitario per la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti di lingue , per l'elaborazione di nuovi materiali didattici e per progetti educativi congiunti, compresi gli scambi fra i giovani. Il programma Leonardo da Vinci promuove l'acquisizione di competenze linguistiche con orientamento professionale attraverso progetti pilota transnazionali e programmi di scambio. Entrambi i programmi accordano la priorità alle lingue comunitarie meno diffuse, meno apprese e insegnate.

Benché Socrates e Leonardo da Vinci siano riusciti ad incrementare notevolmente la cooperazione e la mobilità tra i Paesi partecipanti, i dati a disposizione indicano che resta ancora molto da fare. Il 51 % dei cittadini europei in età adulta [1] e il 29 % dei giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni [2] non conoscono una lingua straniera al livello necessario per sostenere una conversazione.

[1] Eurobarometro 44 (aprile 1996 - sondaggio novembre 1995)

[2] Eurobarometro 47.2, 1997

Nella seconda fase del programma Socrates ("Socrates II") verrà sottolineata l'importanza dell'apprendimento delle lingue. Vi sarà una nuova azione intesa a promuovere la diversità linguistica e a migliorare la qualità dell'insegnamento e dell'apprendimento delle lingue. La maggior parte delle attuali azioni Lingua verrà integrata nella sezione Comenius del programma che tratta l'istruzione scolastica.

Nella seconda fase del programma Leonardo da Vinci ("Leonardo da Vinci II"), che avrà inizio anch'essa nel 2000, anche la visibilità delle lingue e la priorità accordata all'insegnamento linguistico saranno ulteriormente rafforzate.

Nel suo Libro bianco del 1995 su 'Istruzione e formazione: insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva' [3], la Commissione ha fissato l'obiettivo, per tutti i cittadini europei, della conoscenza di due lingue comunitarie diverse dalla madrelingua. Il Libro bianco pone in primo piano l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue straniere a tutte le età, incoraggiando la diffusione di innovazioni e prassi ottimali. Il "marchio" europeo per i progetti più innovativi nel campo dell'insegnamento e dell'apprendimento delle lingue è nato dal Libro Bianco ed è stato applicato fin dal 1997. Esso mira ad illustrare e diffondere le prassi ottimali. Il marchio viene conferito dalle giurie nazionali a progetti che soddisfano una serie di criteri concordati sul piano europeo.

[3] Libro bianco della Commissione su: 'Istruzione e formazione : insegnare e apprendere - verso la società conoscitiva' (basato sulla COM (95)590 def., del 29 novembre 1995), Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo, 1996

3. SCOPI E OBIETTIVI

Scopo principale dell'Anno europeo delle lingue è sensibilizzare maggiormente la popolazione dell'Unione europea ai vantaggi comportati dal fatto di capire e parlare altre lingue e alle numerose possibilità esistenti per impararle. Il messaggio da trasmettere è che l'apprendimento delle lingue può e deve essere un'esperienza piacevole, che apre molte prospettive positive sul piano personale come su quello economico.

Gli obiettivi indicati nel progetto di decisione sono i seguenti:

a) sensibilizzare maggiormente alla ricchezza della diversità linguisticain seno all'Unione europea;

L'accento sulla "ricchezza della diversità linguistica" è inteso a sottolineare il fatto che la diversità è un fattore positivo per l'Unione e che occorre apprezzare e preservare. Messaggio chiave dell'Anno europeo sarà che tutte le lingue hanno pari dignità; lo scopo dell'iniziativa non è semplicemente quello di spingere le persone ad imparare le lingue di ampia diffusione per agevolare la comunicazione internazionale.

b) far capire al maggior numero possibile di persone i vantaggi apportati dalle competenze multilinguistiche.

Questo obiettivo indica quanto sia importante per il futuro dell'Unione europea stimolare la comunicazione tra i cittadini comunitari e spingerli ad acquisire gli strumenti per godere dei vantaggi concreti della cittadinanza europea, segnatamente la libera circolazione all'interno dell'Unione. Esso pone in rilievo lo sviluppo personale e la comprensione interculturale, rispecchiando una sinergia con l'Anno europeo contro il razzismo e la xenofobia 1997. Anche il potenziale economico insito nell'apprendimento delle lingue viene posto rilievo nell'obiettivo. Esso viene enunciato in termini generali per ricomprendere l'intero spettro dei vantaggi economici apportati dall'apprendimento delle lingue: non solo l'occupabilità, quindi, ma anche una migliore soddisfazione ottenuta dal proprio lavoro, prospettive di carriera per i singoli e maggiore produttività e competitività per l'economia europea. Disporre di personale con buone competenze linguistiche è d'importanza cruciale perché le imprese possano sfruttare le potenzialità del mercato unico e mantenere la propria competitività in un'economia sempre più mutevole e globalizzata.

c) incoraggiare l'apprendimento, lungo tutto l'arco della vita attiva, delle lingue e delle relative competenze;

Per rispettare le priorità comunitarie in materia d'istruzione e mettere a frutto i risultati del 1996, proclamato Anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita, questo obiettivo evidenzia il fatto che l'apprendimento delle lingue - e relative competenze quali traduzione, interpretazione, come pure determinate competenze tecniche e burotiche - può e deve essere un processo che si snoda lungo tutto l'arco della vita attiva. Rispecchia inoltre il fatto il pubblico destinatario comprende numerose persone che in passato hanno avuto scarse possibilità di apprendere le lingue straniere.

d) raccogliere e diffondere informazioni sull'insegnamento e l'apprendimento delle lingue.

Questo obiettivo comprende l'organizzazione e diffusione di studi di livello europeo e di portata più limitata volti ad acquisire una miglior conoscenza della situazione relativa all'apprendimento delle lingue, in particolare al fine di poter individuare settori prioritari verso i quali indirizzare le risorse, durante e successivamente all'Anno europeo.

In tal modo, l'iniziativa dell'Anno europeo potrà contribuire a far capire che la metodologia d'insegnamento delle lingue si è evoluta ben al di là di quella che fino a poco tempo fa veniva applicata in classe. Le persone saranno così più motivate ad apprendere le lingue straniere.

Infine, nell'ambito di questo obiettivo sarà possibile sensibilizzare maggiormente all'esistenza di attività e strumenti, quali la traduzione, l'interpretazione e la tecnologia dell'informazione, che facilitano la comunicazione tra persone che parlano lingue diverse.

4. CATEGORIE DI DESTINATARI

A causa della limitatezza dei fondi disponibili, le azioni che nell'ambito dei programmi Socrates e Leonardo da Vinci sono destinate all'opera di sensibilizzazione nel campo delle lingue si sono per ora indirizzate prevalentemente verso categorie quali: insegnanti, formatori, attuali studenti, responsabili delle decisioni ed accademici.

L'Anno europeo intende invece far conoscere i vantaggi dell'apprendimento delle lingue al grande pubblico. Occorrerà modulare il messaggio secondo l'auditorio particolare interessato. Sarà pertanto elaborato materiale informativo differenziato destinato alle diverse componenti di questo vasto gruppo di destinatari, che comprende ad esempio: persone che vivono in prossimità di frontiere linguistiche, coloro che parlano lingue particolari, gruppi professionali, bambini in età scolare, genitori, parti sociali, disoccupati.

5. CONTENUTI - PRINCIPI DI AMMISSIBILITÀ

Come illustrato nell'allegato al progetto di decisione, la strategia informativa per l'Anno europeo si baserà su materiali e manifestazioni di rilevanza europea, che potranno essere totalmente finanziati con il bilancio comunitario (tramite bandi di gara), ma anche su attività di portata più ridotta che potranno essere cofinanziate dal bilancio comunitario (tramite inviti alla presentazione di proposte) e riguarderanno singoli Paesi, gruppi di Paesi o regioni.

Tutte le azioni, totalmente o parzialmente finanziate, potranno proporsi lo scopo di migliorare in generale la sensibilizzazione all'insegnamento e apprendimento delle lingue o mirare ad aspetti particolari. Verranno privilegiati progetti dai quali risulti in modo chiaro il modo in cui contribuiranno allo sviluppo della cittadinanza europea. Vi sarà spazio, tra l'altro, per azioni riguardanti alcune delle priorità individuate nel Libro bianco 1995 'Insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva' (cfr. punto 1.). Tra queste figura: l'apprendimento delle lingue in uno stadio "precoce", in età prescolare e nella scuola elementare; l'utilizzo della lingua straniera per l'insegnamento di talune materie di studio; la promozione della comprensione multilinguistica (tra persone che parlano lingue diverse); misure per la valutazione della qualità dei programmi e dei materiali di apprendimento delle lingue; lo scambio di informazioni sull'insegnamento e l'apprendimento delle lingue. Esiste inoltre spazio per iniziative riguardanti aree specialistiche, quali la traduzione e l'interpretazione, oltre che gli strumenti tecnici atti a facilitare una comunicazione efficace fra persone che parlano lingue diverse.

La Commissione intende finanziare e gestire, in cooperazione con organizzazioni esperte di comunicazione, una coerente campagna promozionale, valendosi di tutti i media disponibili. Si cercherà di ottenere la massima visibilità.

L'Anno europeo non accorderà finanziamenti per la realizzazione di progetti analoghi a quelli già finanziati nell'ambito di altri programmi e attività esistenti; tuttavia la campagna informativa a livello comunitario potrà essere utilizzata anche per far conoscere alle parti interessate i risultati di taluni progetti, ad esempio la produzione di materiale pedagogico innovativo.

Potranno essere cofinanziate anche azioni non direttamente o esclusivamente mirate alla diffusione d'informazioni, purché si tratti di iniziative non finanziabili nell'ambito di Socrates II, Leonardo da Vinci II o di altre attività o programmi comunitari pertinenti. Ciò significa, ad esempio, che un progetto inteso a rendere accessibile l'insegnamento linguistico ad una fascia svantaggiata della popolazione potrà essere considerato ammissibile al finanziamento, anche se non inserito in un'iniziativa di cooperazione transnazionale, purché i suoi obiettivi siano in linea con quelli dell'Anno europeo ed abbia in particolare un importante valore di esempio di prassi ottimale.

Molte delle azioni e attività comunitarie realizzate nel corso dell'Anno europeo non riguarderanno lingue specifiche ma saranno piuttosto intese a trasmettere un messaggio generale di esaltazione della diversità e di promozione dell'apprendimento delle lingue in generale. Potranno essere cofinanziati, nell'ambito delle componenti transnazionale, nazionale, regionale e locale, anche progetti relativi all'apprendimento delle lingue in generale, come pure quelli che promuovono l'apprendimento di singole lingue o gruppi di lingue, di cui all'articolo 1.

6. CONTENUTI - DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLE AZIONI

Nella descrizione che segue non si fa distinzione fra azioni comunitarie interamente finanziate e azioni cofinanziate, poiché è previsto che queste ultime siano impostate, benché su scala più ridotta e locale, sugli stessi temi delle prime e utilizzino in molti casi strumenti analoghi. L'elenco non è esauriente: possono insorgere idee di ulteriori attività, in particolare in esito a consultazioni con esperti e/o reazioni a bandi di gara.

Attività che contribuiscono al raggiungimento di tutti e quattro gli obiettivi definiti

E' probabile che si possa raggiungere una fascia molto consistente della popolazione europea, dato che il concetto da trasmettere è semplice e agevole da comunicare a molte persone. Il veicolo principale sarà una campagna informativa con un unico ed una serie unica di messaggi di base. La Commissione si adopererà per elaborare il logo in cooperazione con il Consiglio d'Europa (cfr. Punto 9.). Tutti i progetti che verranno in qualche modo finanziati nel contesto dell'Anno europeo dovranno utilizzare il logo. L'uso del logo potrà inoltre essere concesso per progetti che, pur non finanziati con la dotazione dell'Anno europeo, possano dimostrare in modo soddisfacente per la Commissione che perseguono uno o più obiettivi coincidenti con quelli dell'Anno europeo.

Verranno anche elaborati degli slogan. Per garantire la coerenza sul piano europeo, gli slogan saranno portatori di messaggi analoghi in tutte le lingue, anche se la necessità che siano penetranti ed efficaci non ne permetterà sempre una traduzione letterale.

La chiave del successo dell'Anno europeo risiede nella strategia adottata per i media. Il mezzo di diffusionea che offre le maggiori possibilità per l'opera iniziale di sensibilizzazione del pubblico è la televisione, che dovrà tuttavia in seguito essere integrata da altre fonti d'informazione.

Dati i costi, è escluso l'acquisto diretto di spazio pubblicitario televisivo sul bilancio comunitario. Non è tuttavia da escludere la possibilità di ottenere spazio televisivo gratuito. E' prevista la produzione di uno "spot" di 30 secondi o un minuto in tutte le lingue comunitarie.

Si può pensare anche alla produzione di un programma più lungo da trasmettere in tutti gli Stati membri. Saranno cofinanziati in via privilegiata i progetti di livello nazionale, regionale e locale per la produzione di materiale informativo di qualità su supporto audiovisivo.

Si potrà fare ricorso ad altre forme di pubblicità di massa, in particolare a campagne di affissione. Anche in questo caso, lo spazio dovrà essere donato.

Anche l'Internet sarà uno strumento molto importante. Sarà pertanto creato un sito Web dell'Anno europeo, contenente tutti i materiali informativi pubblicati in relazione all'iniziativa, con collegamenti ai siti della Commissione, del Consiglio d'Europa e a quelli nazionali. Il sito dovrà prevedere forme d'interazione con il pubblico.

Fiere e mostre, da quelle minori a livello locale a quelle di grandi dimensioni organizzate nelle capitali, saranno un mezzo molto efficace per attrarre l'attenzione, soprattutto dei media

Saranno organizzati concorsi europei, indirizzati agli allievi della scuola dell'obbligo e agli adulti.

Dovranno essere previste anche attività mirate in modo specifico ai media: ad esempio, interviste e conferenze stampa.

Le rappresentanze della Commissione negli Stati membri avranno un ruolo vitale nel garantire la coerenza e l'efficacia della strategia d'informazione.

Attività che contribuiscono principalmente al raggiungimento dell'obiettivo (a): "sensibilizzare alla ricchezza della diversità linguistica nell'Unione europea..."

L'obiettivo (a), che è incentrato sulla diversità linguistica, si presta in modo particolare ad essere pubblicizzato con manifestazioni sporadiche di vasta portata, organizzate a livello sia europeo che nazionale. Le manifestazioni dovrebbero essere, nella misura del possibile, divertenti e interattive piuttosto che didattiche, per esempio tramite performances in varie lingue. Occorre coinvolgere un'ampia gamma di lingue, comprese quelle di minore diffusione. Le manifestazioni devono inoltre tentare di ottenere una copertura televisiva.

Attività che contribuiscono principalmente al raggiungimento dell'obiettivo (b): ...portare all'attenzione di un pubblico il più vasto possibile il vantaggio delle competenze plurilinguistiche..."

Anche per l'obiettivo (b), l'attività informativa di massa e la cooperazione con i media sono di vitale importanza. Il punto cruciale è convincere le persone che è nel loro stesso interesse migliorare le proprie competenze linguistiche. Il raggiungimento di questo risultato richiede un'opera informativa più capillare rispetto all'obiettivo (a), in particolare in forma scritta..

Saranno realizzati pieghevoli e/o opuscoli destinati alla distribuzione di massa. A tal fine si solleciterà la collaborazione di quotidiani e periodici, oltre che di organizzazioni quali compagnie aeree, agenzie di viaggi e supermercati. Verranno interpellati personaggi pubblici per chiedere il loro aiuto sotto forma, ad esempio, di citazioni da riprodurre negli opuscoli o di partecipazione a programmi televisivi sul tema dell'apprendimento delle lingue.

Attività che contribuiscono principalmente al raggiungimento dell'obiettivo (c): "incoraggiare l'apprendimento, lungo tutto l'arco della vita attiva, delle lingue e relative competenze..."

Verranno incoraggiati potenziali discenti nell'intento di convertire il loro interesse per le lingue nell'iniziativa concreta di cominciare attivamente a studiarle insieme con le relative competenze. Il punto chiave in questo caso sarà la disponibilità di informazioni sulle opportunità di apprendimento. Sui siti Web e nel materiale relativo all'Anno europeo diffuso dai media saranno fornite indicazioni, per il paese o ipaesi interessati, sui singoli punti di contatto, a loro volta collegati ad antenne locali. Ciò presuppone una stretta collaborazione con gli Stati membri perché tali strutture siano effettivamente create.

Le istituzioni che si dedicano all'insegnamento delle lingue saranno sollecitate ad organizzare delle giornate di porte aperte (preferibilmente alla stessa data in tutta l'Europa, sulla falsariga delle Giornate del patrimonio europeo). Verrà lanciata una campagna per stimolare quelle istituzioni (segnatamente le università) che dispongono di buone strutture per l'apprendimento delle lingue ad offrire tali strutture ad un maggior numero di persone.

Attività che contribuiscono principalmente al raggiungimento dell'obiettivo (d): "raccogliere e diffondere le informazioni sull'insegnamento e sull'apprendimento delle lingue..."

L'obiettivo (d) riguarda direttamente la qualità dell'apprendimento linguistico, piuttosto che l'aspetto quantitativo. A tal proposito, è particolarmente importante diffondere corrette prassi metodologiche e "educare" lo studente a scegliere corsi rispondenti ai propri bisogni.

E' prevista la realizzazione, in forma di pieghevole o di opuscolo, di una sintetica "Guida dello studente di lingue" che darà indicazioni sugli elementi da ricercare in un buon corso di lingua e proporrà tecniche valide di apprendimento. La guida riceverà massima diffusione.

Oltre ad iniziative rivolte direttamente al grande pubblico, l'obiettivo (d) prevederà anche alcune attività più specialistiche, quali convegni e pubblicazioni, indirizzate soprattutto agli esperti, con l'intento di produrre un effetto moltiplicatore in termini di una più ampia partecipazione all'apprendimento delle lingue. Potranno inoltre essere effettuati degli studi per analizzare il quadro esistente nel campo dell'apprendimento delle lingue (specialmente al di fuori del settore scolastico formale) e per rilevare l'atteggiamento dei discenti e non discenti.

Le iniziative legate all'obiettivo (d) prevederanno anche la diffusione di informazioni sugli strumenti, intesi come nuove applicazioni tecnologiche ma anche in senso tradizionale (interpretazione e traduzione) che aiutano i parlanti di lingue diverse a comunicare reciprocamente.

7. ASSISTENZA TECNICA

La gestione di un Anno europeo comporta un carico di lavoro che renderà necessario il ricorso all'assistenza tecnica. Il compito principale del personale interessato sarà quello di gestire i processi di selezione dei progetti cofinanziati, stipulare e sorvegliare i contratti e i pagamenti ecc. Tale personale non sarà coinvolto in decisioni politiche o nell'adozione di decisioni definitive sui progetti da finanziare.

8. NECESSITÀ DI UN'AZIONE A LIVELLO COMUNITARIO EUROPEO

Secondo il principio della sussidiarietà, stabilito dall'articolo 5 del trattato CE, un intervento a livello comunitario è possibile "soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri e possono dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti dell'azione in questione, essere realizzati meglio a livello comunitario". Tale condizione è evidentemente soddisfatta nel caso dell'Anno europeo delle lingue che sarà gestito in stretta cooperazione con gli Stati membri.

La Comunità e gli Stati membri hanno notevoli interessi in comune ed in particolare, la necessità di a) sensibilizzare maggiormente le persone all'importanza della diversità linguistica per mantenere un'identità culturale europea, e di b) stimolare l'apprendimento delle lingue in generale. La proclamazione di un Anno europeo fornisce lo strumento ideale per trasmettere questi messaggi in modo coerente ad una vasta moltitudine di persone, evitando, con un adeguato coordinamento a livello comunitario, doppioni e realizzando economie di scala.

I temi chiave dell'Anno europeo sono: l'importanza delle lingue per formare il cittadino europeo e la ricchezza della diversità linguistica in Europa. Si tratta per definizione di temi a carattere europeo, che possono essere meglio affrontati con iniziative a livello comunitario.

Nel quadro dell'Anno europeo, le azioni a livello comunitario verranno coordinate dalla Commissione europea e stimoleranno i contatti fra decisori, professionisti dell'informazione, insegnanti e discenti a reciproco vantaggio degli Stati membri. Dal canto loro, le azioni cofinanziate su scala transnazionale, nazionale, regionale e locale daranno impulso alla costituzione di partenariati tra le organizzazioni che nei diversi Stati membri operano nella promozione dell'apprendimento delle lingue.

La gestione dell'Anno europeo a livello comunitario, secondo modalità multiculturali, plurilinguistiche e di cooperazione, è coerente con il messaggio dell'Anno - la promozione dell'apprendimento delle lingue e della cittadinanza europea. Un'iniziativa comunitaria può inoltre maggiormente attirare l'attenzione dei media rispetto ad un'azione svolta in un singolo Paese: un fattore vitale per il successo di qualsiasi attività, specialmente se il bilancio disponibile è relativamente limitato.

Oltre ad avere obiettivi informativi propri ben definiti, l'Anno europeo metterà in atto un "meccanismo di comunicazione" che contribuirà a rendere note tutte le iniziative che a livello comunitario, nazionale, regionale e locale sono in modo diretto o indiretto attinenti alle lingue e al loro apprendimento e insegnamento. In particolare, i suoi tempi faranno sì che le attività linguistiche di Socrates II e di Leonardo da Vinci II raggiungano un alto profilo fin dai primi anni della loro attuazione.

9. COMPLEMENTARITÀ E COOPERAZIONE CON IL CONSIGLIO D'EUROPA E CON I PAESI TERZI

Il Consiglio d'Europa è molto attivo nel settore dell'istruzione e della formazione, in particolare nel campo dell'insegnamento linguistico. L'Unione europea riconosce questo aspetto negli articoli 149 e 150 del trattato CE, che prevedono la cooperazione con le "organizzazioni internazionali competenti." L'articolo 149 specifica "in particolare con il Consiglio d'Europa."

Il Consiglio d'Europa ha proclamato il 2001 Anno europeo delle lingue e vede con favore la prospettiva di un'iniziativa congiunta con l'UE. Si tratta di un'ottima occasione concreta per collaborare nel reciproco interesse della Comunità e del Consiglio d'Europa. Al fine di massimizzare la coerenza dell'Anno europeo e la sua visibilità per il pubblico, la Commissione si adopererà per sviluppare, in cooperazione con il Consiglio d'Europa, un logo comune da utilizzare in tuttii materiali e manifestazioni relativi all'iniziativa. Verrà organizzata una serie di manifestazioni comuni, per esempio per inaugurare e concludere l'Anno. Per quanto riguarda la gestione generale dell'Anno europeo, si prevede che, oltre che ad una stretta cooperazione quotidiana fra la Commissione e il segretariato del Consiglio d'Europa, verranno tenute regolari riunioni congiunte di coordinamento. Gli Stati membri verranno inoltre invitati a far sì che si instaurino i necessari collegamenti a livello nazionale, in particolare nei casi in cui gli enti nazionali che collaborano con la Commissione nel contesto dell'Anno europeo non sono gli stessi che collaborano con il Consiglio d'Europa.

I Paesi dell'Europa centrale e orientale (PECO) ed altri Paesi associati parteciperanno all'attività dell'Anno europeo tramite il Consiglio d'Europa e ciò contribuirà ad elevare il profilo delle lingue di tali Paesi presso il pubblico destinatario nell'UE, oltre a promuovere le lingue comunitarie nei Paesi interessati. Inoltre, da parte comunitaria l'iniziativa riguarderà anche le lingue dei Paesi candidati, nel senso che il messaggio di fondo trasmesso varrà in generale per tutte le lingue.

10. DOTAZIONE FINANZIARIA

Si ritiene che la somma di EUR 8 milioni sia la dotazione minima occorrente perché l'Anno europeo possa avere la spinta critica necessaria a raggiungere una quota significativa della popolazione europea. Questo perché la gamma di aree di attività connesse con le lingue e il loro insegnamento e apprendimento è molto ampia, il costo della campagna informativa su scala comunitaria è elevato e il livello di cofinanziamento dei progetti presentati tramite gli Stati membri dovrà essere significativo. E' importante osservare che l'importo citato va ad aggiungersi ai EUR 4 milioni già stanziati sul progetto preliminare di bilancio per finanziare le attività preparatorie nel corso del 2000.

11. COMITATOLOGIA

Si propone un comitato consultivo che assista la Commissione in sede di attuazione della decisione.

La decisione proposta prevede che ogni Stato membro istituisca un organo di coordinamento incaricato di contribuire alla gestione dell'Anno europeo. Gli organi così istituiti avranno anche il compito di fornire consulenza in merito a progetti dei paesi interessati. La Commissione, coadiuvata dal comitato, provvederà poi alla decisione finale e all'assegnazione dei fondi.

Proposta di

DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

Anno europeo delle lingue 2001

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare gli articoli 149 e 150,

vista la proposta della Commissione,

visto il parere del Comitato economico e sociale,

visto il parere del Comitato delle Regioni,

deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato,

(1) considerando che nel preambolo al trattato che istituisce la Comunità europea si afferma che gli Stati membri sono: "Determinati a promuovere lo sviluppo del massimo livello possibile di conoscenza nelle popolazioni attraverso un ampio accesso all'istruzione e attraverso l'aggiornamento costante";

(2) considerando che all'articolo 18 il trattato sancisce il diritto di ogni cittadino dell'Unione europea "di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri ", e che la capacità di utilizzare le lingue straniere è essenziale per poter pienamente esercitare tale diritto nella pratica;

(3) considerando che il Consiglio europeo, nelle sue conclusioni del 12 giugno 1995 in materia di diversità linguistica e di multilinguismo nell'Unione europea ha sottolineato che "occorre preservare la diversità linguistica e promuovere il multilinguismo nell'Unione, con pari rispetto per tutte le lingue comunitarie e tenendo nel debito conto il principio di sussidiarietà ", e che la decisione n. 2493/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 ottobre 1995, che proclama il 1996 «Anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita» [4] ha messo in rilievo l'importante ruolo dell'istruzione permanente per lo sviluppo di competenze, anche linguistiche, lungo tutto l'arco della vita;

[4] Gazzetta ufficiale n. L 256 del 26/10/1995

(4) considerando che nel suo Libro bianco del 1995 su 'Istruzione e formazione: insegnare e apprendere: verso la società conoscitiva' [5] la Commissione ha fissato come quarto obiettivo la conoscenza di tre lingue comunitarie, e che nel suo Libro verde del 1996 su 'Istruzione, Formazione, Ricerca: gli ostacoli alla mobilità transnazionale' [6] essa ha concluso che "l'apprendimento di almeno due lingue comunitarie è diventato una condizione indispensabile per permettere ai cittadini dell'Unione di beneficiare delle possibilità professionali e personali loro offerte dal mercato interno";

[5] Libro bianco della Commissione su: 'Istruzione e formazione : insegnare e apprendere - verso la società conoscitiva' (basato sulla COM (95)590 def., del 29 novembre 1995), Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo, 1996

[6] Libro verde della Commissione 'Istruzione - Formazione - Ricerca: gli ostacoli alla mobilità transnazionale' (basato sulla COM (96)462 def., del 2 ottobre 1996), Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo, 1996

(5) considerando che le misure del programma Lingua, istituito con decisione n. 89/489/CEE del Consiglio, del 28 luglio 1989 [7], sono state rafforzate e parzialmente integrate come misure orizzontali nel programma Socrates, istituito con decisione n. 819/95/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 1995, [8] e modificato con decisione n. 576/98/CE del 23 febbraio 1998 [9], e che tali misure hanno promosso una miglior conoscenza delle lingue nell'Unione contribuendo così ad una maggior comprensione e solidarietà tra i popoli che costituiscono la Comunità; che il Consiglio nella sua posizione comune del 21 dicembre 1998 propone che tali misure vengano ulteriormente sviluppate e rafforzate nella seconda fase del programma Socrates [10];

[7] Gazzetta ufficiale n. L 239 del 16/08/1989

[8] Gazzetta ufficiale n. L 087 del 20/04/1995

[9] Gazzetta ufficiale n. L 77/1 del 14/03/1998

[10] Gazzetta ufficiale n. C49/42 del 22/02/1999

(6) considerando che il programma Leonardo da Vinci, istituito con decisione n. 94/819/CE [11] del Consiglio, del 6 dicembre 1994, continuando a sviluppare i risultati raggiunti dal programma Lingua ha sostenuto le attività volte a promuovere l'acquisizione di competenze linguistiche nell'ambito delle misure relative alla formazione professionale; che tale sostegno sarà ulteriormente sviluppato e rafforzato nella seconda fase del programma Leonardo da Vinci, istituita con decisione n. 99/382 CE del Consiglio, del 26 aprile 1999 [12];

[11] Gazzetta ufficiale n. L 340 del 29/12/1994

[12] Gazzetta ufficiale n. L 146/33 del 11/06/1999

(7) considerando che con decisione n. 96/664/CE del Consiglio, del 21 novembre 1996, è stato istituito un programma pluriennale per promuovere la diversità linguistica della Comunità e la società dell'informazione;

(8) considerando che nella relazione del Gruppo di alto livello sulla libera circolazione delle persone, [13] presentata alla Commissione il 18 marzo 1997, si osserva che "la molteplicità delle lingue europee [è]... un patrimonio da salvaguardare " e si propongono misure per incentivare la formazione linguistica e l'impiego delle lingue nella Comunità;

[13] Relazione del Gruppo di alto livello sulla libera circolazione delle persone, presieduto dalla Sig.ra Simone Veil, Ufficio delle pubblicazioni ufficiali delle Comunità europee, Lussemburgo, 1998, Capitolo V

(9) considerando che, in conformità del principio di sussidiarietà definito dall'articolo 5 del trattato CE, gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri, tra l'alto a motivo dell'esigenza di una campagna informativa coerente su scala europea, evitando doppioni e realizzando economie di scala; che tali obiettivi possono dunque essere meglio raggiunti a livello comunitario, per la dimensione transnazionale delle azioni e delle misure da intraprendere; che la presente decisione non trascende le misure necessarie al raggiungimento dei suddetti obiettivi;

(10) considerando che è importante instaurare un'adeguata cooperazione tra la Comunità europea e il Consiglio d'Europa per garantire la coerenza delle azioni intraprese a livello comunitario con quelle del Consiglio d'Europa, e che tale cooperazione è esplicitamente citata nell'articolo 149 del trattato che istituisce la Comunità europea;

(11) considerando che la presente decisione stabilisce, per tutta la durata del programma, una dotazione finanziaria che costituisce per l'autorità di bilancio, ai sensi del punto 33 dell'Accordo interistituzionale del 6 maggio 1999 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, il riferimento privilegiato nel corso della procedura di bilancio annuale [14];

[14] Gazzetta ufficiale n. C 172 del 18/06/1999

(12) considerando che nella Dichiarazione comune del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione, del 4 maggio 1999, si stabiliscono le modalità pratiche per l'attuazione della procedura di codecisione (articolo 251 del trattato che istituisce la Comunità europea) [15],

[15] Gazzetta ufficiale n. C 148 del 28/05/1999

HANNO ADOTTATO LA SEGUENTE DECISIONE:

Articolo 1 Proclamazione dell'Anno europeo delle lingue

1. L'anno 2001 è proclamato «Anno europeo delle lingue».

2. Durante l'Anno europeo saranno intraprese azioni d'informazione e di promozione sul tema delle lingue, allo scopo di stimolare l'apprendimento delle lingue da parte di tutte le persone che risiedono legalmente negli Stati membri, facendo in particolare opera di sensibilizzazione agli effetti che le competenze linguistiche possono avere sulla qualità della vita e sulla competitività economica. Le suddette misure riguarderanno le lingue ufficiali della Comunità, nonché l'irlandese, il lussemburghese, ed altre lingue riconosciute dagli Stati membri.

Articolo 2 Obiettivi

Per l'Anno europeo delle lingue sono stati fissati i seguenti obiettivi:

a) sensibilizzare maggiormente alla ricchezza della diversità linguistica nell'Unione europea;

b) portare all'attenzione del pubblico più vasto possibile i vantaggi delle competenze multilinguistiche, quale fulcro dell'evoluzione personale e della comprensione interculturale, e quale mezzo per godere appieno dei diritti conferiti dalla cittadinanza europea, oltre che per promuovere il potenziale economico dei singoli, delle imprese e della società nel suo insieme;

c) incoraggiare l'apprendimento, lungo tutto l'arco della vita attiva, delle lingue e delle competenze affini da parte di tutti coloro che risiedono legalmente negli Stati membri, indipendentemente dalla loro età ed estrazione sociale o dalle precedenti esperienze e realizzazioni nell'ambito dell'istruzione;

d) raccogliere e diffondere informazioni sull'insegnamento e l'apprendimento delle lingue nonché su competenze, metodi e strumenti di ausilio a tali attività o che possono facilitare la comunicazione fra i parlanti di lingue diverse.

Articolo 3 Contenuti delle azioni

Le azioni volte a realizzare gli obiettivi di cui all'articolo 2 possono comprendere, in particolare:

- l'utilizzo di un logo e di slogan comuni;

- una campagna informativa su scala comunitaria;

- l'organizzazione d'incontri e manifestazioni a livello comunitario, transnazionale, nazionale, regionale e locale;

- l'organizzazione di concorsi e premi a livello comunitario, transnazionale, nazionale e regionale;

- un sostegno finanziario per le iniziative che promuovono il raggiungimento degli obiettivi dell'Anno europeo delle lingue a livello transnazionale, nazionale, regionale e locale.

Le caratteristiche delle azioni sono precisate nell'allegato.

Articolo 4 Attuazione

1) L'attuazione della presente decisione spetta alla Commissione.

2) Ogni Stato membro designa un organo appropriato, incaricandolo di organizzare la sua partecipazione all'Anno europeo e di occuparsi del coordinamento e dell'attuazione, a livello nazionale, delle azioni previste dalla presente decisione, anche coadiuvando la Commissione nella procedura di selezione di cui all'articolo 7.

Articolo 5 Comitato

La Commissione è assistita da un comitato consultivo composto da due rappresentanti di ciascuno Stato membro e presieduto dal rappresentante della Commissione.

Il rappresentante della Commissione sottopone al comitato un progetto delle misure da adottare. Il comitato esprime il suo parere sul progetto entro un termine che il presidente stabilisce in funzione dell'urgenza della questione in esame, eventualmente procedendo a votazione.

Il parere è iscritto a verbale; inoltre, ogni Stato membro ha diritto di chiedere che la sua posizione figuri a verbale.

La Commissione tiene nella massima considerazione il parere formulato dal comitato. Essa lo informa del modo in cui ha tenuto conto del suo parere.

Articolo 6 Modalità di finanziamento

1) Le azioni realizzate a livello comunitario, secondo la descrizione del punto A dell'allegato, possono essere interamente finanziate con il bilancio comunitario.

2) Le azioni realizzate a livello locale, regionale, nazionale o transnazionale, secondo la descrizione del punto B dell'allegato, possono essere cofinanziate dal bilancio comunitario fino a concorrenza del 50% del costo complessivo.

Articolo 7 Domanda di finanziamento e procedura di selezione

1) Le domande di cofinanziamento delle azioni sul bilancio comunitario ai sensi dell'articolo 6, paragrafo 2, sono presentate alla Commissione tramite l'organo designato a norma dell'articolo 4, paragrafo 2.

2) Le decisioni di finanziamento e cofinanziamento delle azioni ai sensi dell'articolo 6 sono adottate dalla Commissione secondo la procedura di cui all'articolo 5. La Commissione assicura una ripartizione equilibrata dei fondi tra gli Stati membri e tra i diversi campi di attività interessati.

Articolo 8 Coerenza e complementarità

La Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, assicura:

- la coerenza delle azioni previste dalla presente decisione con altre azioni e iniziative comunitarie, in particolare con quelle nel campo dell'istruzione e della formazione;

- la complementarità tra l'Anno europeo e altre iniziative e risorse esistenti a livello comunitario, nazionale e regionale, che possano contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'Anno europeo.

Articolo 9 Bilancio

1. La dotazione finanziaria per l'esecuzione della presente azione, per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2000, è fissata a 8 milioni di EURO.

2. Gli stanziamenti sono autorizzati dall'autorità di bilancio entro i limiti delle prospettive finanziarie.

Articolo 10 Cooperazione internazionale

Nel contesto dell'Anno europeo e in conformità delle procedure di cui all'articolo 5, la Commissione può cooperare con le organizzazioni internazionali pertinenti. In particolare, essa stabilisce le modalità più opportune per la cooperazione con il Consiglio d'Europa.

Articolo 11 Monitoraggio e valutazione

La Commissione presenta, entro il 31 dicembre 2002, una relazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni sull'attuazione, sui risultati e sulla valutazione globale delle azioni previste dalla presente decisione.

Articolo 12 Entrata in vigore

La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale delle Comunità europee. Essa ha efficacia dal giorno della sua pubblicazione.

Fatto a Bruxelles,

Per il Parlamento europeo Per il Consiglio

Il Presidente Il Presidente

ALLEGATO

1/ Natura delle azioni di cui all'articolo 3

(A) Azioni suscettibili di essere finanziate integralmente dal bilancio comunitario

1. Incontri e manifestazioni:

(a) organizzazione di riunioni a livello comunitario:

(b) organizzazione di manifestazioni, tra cui quelle di apertura e di chiusura dell'Anno europeo, di sensibilizzazione alla diversità linguistica;

(c) organizzazione in ciascuno Stato membro di una o più presentazioni dell'Anno europeo;

2. Campagne promozionali e d'informazione comprendenti:

a) la creazione di logo e slogan per l'Anno europeo, da utilizzarsi in tutte le attività connesse al tema dell'Anno;

b) una campagna d'informazione su scala comunitaria;

c) l'elaborazione di strumenti e ausili, da utilizzarsi in tutta la Comunità, per informare il pubblico sulle modalità migliori di apprendimento delle lingue e sulle tecniche più efficaci di insegnamento e apprendimento;

(d) l'organizzazione di concorsi a livello europeo intesi a valorizzare realizzazioni ed esperienze sui temi dell'Anno europeo.

3. Altre azioni:

Sondaggi e studi a livello comunitario, volti a definire meglio :

- la situazione esistente in Europa relativamente alle lingue, al loro utilizzo, al loro insegnamento e apprendimento;

- le aspettative delle diverse categorie di destinatari in relazione agli obiettivi dell'Anno europeo;

- il modo in cui la Comunità può soddisfare tali aspettative, nel corso dell'Anno europeo e successivamente, in particolare nel quadro dei suoi programmi relativi all'istruzione e alla formazione;

- studi di valutazione dell'efficacia e dell'impatto dell'Anno europeo.

(B) Azioni suscettibili di essere cofinanziate dal bilancio comunitario

Le azioni a livello locale, regionale, nazionale o transnazionale possono essere cofinanziate dal bilancio comunitario fino a concorrenza del 50 % del costo, secondo le circostanze e la natura delle azioni proposte, che possono riguardare in particolare:

1. manifestazioni relative agli obiettivi dell'Anno europeo;

2. azioni informative e di diffusione di esempi di buone prassi, diverse da quelle descritte alla parte (A )del presente allegato;

3. organizzazione di premi e concorsi;

4. sondaggi e studi, diversi da quelli di cui al precedente punto 1 (A);

5. altre azioni per incentivare l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue, purché si tratti di azioni che non possono essere finanziate nel quadro di altri programmi e iniziative comunitari.

(C) Azioni senza implicazioni finanziarie per il bilancio comunitario

La Comunità fornisce sostegno morale, anche autorizzando l'uso del logo e di altri materiali relativi all'Anno europeo, ad iniziative intraprese da enti pubblici o privati che siano in grado di dimostrare, in modo soddisfacente per la Commissione, che le iniziative in questione sono o saranno in corso di svolgimento nell'anno 2000 e che possono contribuire in modo significativo al raggiungimento di uno o più obiettivi dell'Anno europeo.

2/ Assistenza tecnica

In sede di attuazione della decisione, la Commissione può avvalersi della collaborazione di organismi di assistenza tecnica le cui prestazioni possono essere finanziate con la dotazione generale del programma. Alle stesse condizioni, essa può ricorrere alle prestazioni di esperti.

STATO FINANZIARIO

1. TITOLO DELL'AZIONE

Anno europeo delle lingue 2001

2. LINEA DI BILANCIO

B3-1003

3. BASE GIURIDICA

Articoli 149 e 150 del trattato che istituisce la Comunità europea.

Decisione n. ..../.../CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del ... che proclama il 2001 «Anno europeo delle lingue».

4. CARATTERISTICHE DI BILANCIO

Spesa non obbligatoria; stanziamenti differenziati.

Durata e modalità di rinnovo o proroga:

Esercizio decorrente dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2001.

Nessun rinnovo né proroga.

(Per dare un'idea organica dell'insieme di tutte le azioni previste nell'ambito dell'Anno europeo delle lingue, al punto 7 del presente stato finanziario vengono indicati particolari anche delle misure da finanziarsi nel contesto dell'anno preparatorio, che decorre dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2000, e per il quale è stata proposta nel progetto preliminare di bilancio della Commissione per il 2000 una dotazione di EUR 4 milioni)

5. TIPOLOGIA DI SPESA

5.1 Azioni a livello comunitario

La Comunità finanzierà fino al 100 % le azioni intraprese a livello comunitario che rientrano nelle seguenti tre categorie principali:

- riunioni e manifestazioni;

- una campagna informativa e promozionale (che sarà gestita dalla Commssione in cooperazione con organizzazioni dotate della necessaria competenza in materia di tecnica della comunicazione);

- sondaggi e studi di portata comunitaria.

Il finanziamento potrà assumere le seguenti modalità:

- acquisto diretto di beni e servizi, segnatamente nel campo della comunicazione, mediante bandi di gara con procedura aperta o ristretta;

- acquisto diretto di servizi di consulenza, mediante bandi di gara con procedura aperta o ristretta;

- sovvenzioni assegnate a progetti multinazionali selezionati previo invito generale a presentare proposte. (Tuttavia, le sovvenzioni possono superare il 50 % del costo del progetto solo in casi eccezionali, ossia se il progetto è di livello comunitario e apporta un significativo valore aggiunto, equiparabile a quello ottenuto con i servizi già acquistati direttamente.)

5.2 Azioni su scala più ridotta

La Comunità cofinanzierà inoltre, con sovvenzioni fino a concorrenza del 50 % del costo totale, le seguenti tipologie di azioni su scala transnazionale, nazionale, regionale o locale:

- incontri e manifestazioni;

- azioni informative e promozionali;

- sondaggi e studi;

- altre azioni con obiettivi coincidenti con uno o più obiettivi dell'Anno europeo, che non siano finanziabili nell'ambito di altri programmi comunitari esistenti.

Il cofinanziamento ai candidati viene deciso dalla Commissione, a seguito di un pubblico bando di gara. Di concerto con un comitato consultivo di rappresentanti degli Stati membri, la Commissione assegnerà i fondi sulla base di proposte presentate da organi di coordinamento designati dagli Stati membri. La quota di finanziamento dei singoli progetti può variare, in funzione delle modalità di cofinanziamento.

6. NECESSITÀ DELL'INTERVENTO COMUNITARIO E OBIETTIVI

6.1 Motivi dell'intervento comunitario

Gli articoli 17 e 18 del trattato CE stabiliscono rispettivamente la cittadinanza dell'Unione e il diritto di ogni cittadino "di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri ". Nella pratica, il pieno esercizio di tale diritto richiede la capacità di usare le lingue straniere.

Ai sensi degli articoli 149 e 150 del trattato CE, l'intervento comunitario nei settori dell'istruzione, della formazione e della gioventù è inteso a sostenere e integrare le azioni adottate dagli e negli Stati membri. Alla luce di tale contesto e considerati gli elementi di seguito esposti, l'Anno europeo, in quanto azione di elevato profilo limitata nel tempo, può avere un forte impatto, ben al di là dei suoi limiti temporali.

Le modalità del sostegno assicurato dall'Anno europeo alle iniziative degli Stati membri sono di vario genere: gli scambi d'informazioni e la diffusione di prassi esemplari serviranno a migliorare la qualità degli strumenti informativi degli Stati membri per la promozione dell'apprendimento delle lingue; le iniziative dell'Anno europeo faranno inoltre aumentare il numero dei residenti europei di ogni età ed estrazione che saranno motivati ad imparare le lingue, facendo così lievitare la domanda di strutture a tal fine disponibili negli Stati membri. L'Anno europeo contribuirà a mobilitare fonti pubbliche, private e volontarie supplementari di risorse finanziarie a livello nazionale, per la promozione dell'apprendimento delle lingue. Esso farà nascere un «meccanismo di comunicazione» che contribuirà a far conoscere meglio i programmi Socrates II e Leonardo da Vinci II, nonché tutte le iniziative comunitarie, nazionali, regionali e locali attinenti alle lingue e al loro apprendimento.

L'Anno europeo delle lingue integrerà le iniziative adottate a livello nazionale, trasmettendo un messaggio chiaro e coerente di stimolo all'apprendimento di tutte le lingue comunitarie indistintamente, da parte di tutte le persone che risiedono in Europa. Grazie alle economie di scala e alla sinergia che verrà a crearsi tra le iniziative d'informazione su scala comunitaria e quelle di portata più ridotta, l'Anno europeo può ottenere un effetto che sarebbe impossibile raggiungere con iniziative promosse a livello di singoli Paesi o di singole regioni.

L'iniziativa risveglierà l'attenzione dei media in tutta la Comunità, producendo così un forte effetto moltiplicatore. Un elemento chiave per stimolare tale attenzione sarà la campagna informativa con un unico logo e un nucleo comune di messaggi, che avranno diffusione in tutta la Comunità.

L'Anno europeo faciliterà altresì la cooperazione e lo scambio d'informazioni tra quei soggetti e quei progetti che intendono stimolare l'apprendimento delle lingue su scala nazionale, regionale e locale.

L'articolo 149 precisa che la Comunità e gli Stati membri "favoriscono la cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di istruzione, in particolare con il Consiglio d'Europa", e l'articolo 150 aggiunge la "cooperazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali competenti in materia di formazione professionale". L'Anno europeo delle lingue 2001 si svolgerà in stretta collaborazione con il Consiglio d'Europa, il quale ha formalmente adottato la sua propria iniziativa con la stessa denominazione il 19 gennaio 1999, e in quell'occasione ha espresso il desiderio di collaborare con l'Unione europea nell'attuazione della suddetta iniziativa.

Una siffatta cooperazione contribuirà a far pervenire i messaggi chiave dell'Unione europea sull'importanza dell'apprendimento delle lingue ai Paesi associati, in un momento in cui molti di essi si stanno preparando all'adesione.

6.2 Obiettivo generale

L'obiettivo generale che l'Anno europeo si propone è quello di stimolare le persone che risiedono in Europa ad apprendere le lingue e di informarle sulle possibilità esistenti per farlo. Tale iniziativa contribuirà a creare un senso di appartenenza all'Europa e a realizzare nella pratica la libertà di circolazione nel mercato interno, oltre a migliorare l'occupabilità e la competitività delle imprese europee. L'Anno europeo costituirà un elemento importante del più ampio quadro delle politiche comunitarie relative all'istruzione e alla formazione: stimolando la cooperazione fra gli Stati membri e fornendo sostegno e integrazione alle loro iniziative, esso contribuirà a creare quello spazio educativo europeo nel quale ogni individuo avrà la possibilità di costruirsi il proprio patrimonio di qualifiche attraverso l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, spostandosi, se del caso, oltre i confini nazionali, in senso fisico o virtuale.

Alla luce di quanto descritto, le iniziative previste dall'Anno europeo si fondano sulla stretta cooperazione fra e con gli Stati membri, al fine di trasmettere i messaggi chiave al maggior numero possibile di persone residenti in Europa.

6.3 Obiettivi specifici

I principali obiettivi particolari dell'Anno europeo delle lingue sono:

a) sensibilizzare maggiormente alla ricchezza della diversità linguistica nell'Unione europea;

b) portare all'attenzione del pubblico più vasto possibile i vantaggi apportati dalle competenze multilinguistiche, quale fulcro dell'evoluzione personale e della comprensione interculturale, e quale mezzo per godere appieno dei diritti conferiti dalla cittadinanza europea, oltre che per promuovere il potenziale economico dei singoli, delle imprese e della società nel suo insieme;

c) incoraggiare l'apprendimento, lungo tutto l'arco della vita attiva, delle lingue e delle competenze affini da parte di tutti coloro che risiedono legalmente negli Stati membri, indipendentemente dalla loro età ed estrazione sociale o dalle precedenti esperienze e realizzazioni nell'ambito dell'istruzione;

d) raccogliere e diffondere informazioni sull'insegnamento e l'apprendimento delle lingue nonché su competenze, metodi e strumenti di ausilio a tali attività o che possono facilitare la comunicazione fra i parlanti di lingue diverse.

6.4 Categorie di destinatari

L'Anno europeo intende far conoscere soprattutto al grande pubblico i vantaggi dell'apprendimento delle lingue e s'indirizzerà pertanto a tutti coloro che vivono nell'Unione europea, a prescindere dall'età e dall'estrazione sociale. Sarà pertanto elaborato materiale informativo differenziato e saranno cofinanziate campagne d'informazione destinate alle diverse componenti di questo vasto gruppo di destinatari, che comprende ad esempio:

- persone che vivono in una determinata regione o che parlano una lingua particolare;

- persone che vivono in prossimità di frontiere linguistiche;

- gruppi professionali;

- bambini in età scolare;

- genitori di bambini in età scolare;

- parti sociali;

- disoccupati.

Una categoria di destinatari potrà essere rappresentata da coloro che sono in condizione di dare una diffusione più ampia al messaggio relativo all'importanza dell'apprendimento delle lingue: ad esempio i politici e altri decisori che possono influire sulle politiche linguistiche e sulla loro dimensione transnazionale ed europea. Gli insegnanti sono stati selezionati come categoria di destinatari in quanto importanti veicoli d'informazioni. Migliorare la qualità dell'insegnamento non è un obiettivo diretto dell'Anno europeo, considerato che di questo si occupano gli attuali programmi Socrates e Leonardo. Tuttavia, è prevedibile che la migliore informazione generale circa strumenti e metodi innovativi renda i discenti più accorti e induca gli addetti all'insegnamento delle lingue, nelle strutture pubbliche e private, a migliorare l'efficacia dei corsi e, ove opportuno, a fare impiego di strumenti tecnologici moderni.

6.5 Massa critica e impatto potenziale

L'Anno europeo delle lingue si propone di raggiungere tutti coloro che vivono in Europa. Esso può determinare un importante effetto moltiplicatore intraprendendo azioni sul piano comunitario suscettibili di attirare una notevole attenzione dei media, ma anche attuando iniziative su scala più ridotta destinate a particolari gruppi, paesi o regioni.

Tutte le azioni previste, qualunque sia la loro entità, comportano un investimento finanziario da parte della Comunità. Il concetto di massa critica, inteso come ammontare del finanziamento da stanziare, è indissolubilmente legato all'impatto potenziale dell'iniziativa. Il budget finale dell'Anno europeo dell'istruzione e delle formazione lungo tutto l'arco della vita 1996, per fare un esempio, è stato di 8,3 milioni di ECU. La relazione di valutazione ha concluso che l'Anno era stato "globalmente &un grande successo" ed ha osservato che era riuscito a catalizzare finanziamenti di fonte esterna per circa 25,6 milioni di ECU, raggiungendo un totale di 33,9 milioni di ECU [16]. Anche il livello di sostenibilità è risultato elevato: la relazione ha calcolato che il 65 % dei progetti avviati in virtù dell'Anno europeo sarebbero proseguiti con finanziamenti di fonte diversa dopo la conclusione dell'Anno [17]. La relazione ha però evidenziato anche settori nei quali si è verificata una carenza di risorse, senza la quale sarebbero stati raggiunti risultati migliori, segnatamente nel caso dei prodotti di comunicazione in tutte le lingue comunitarie, nelle attività promozionali e di marketing intese ad attirare l'attenzione dei media e infine nella diffusione delle informazioni sulle buone prassi derivanti dai singoli progetti [18].

[16] Valutazione dell'Anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita ", a cura di ECOTEC Research and Consulting Limited, luglio 1997, pag. 3

[17] bid pag. 43

[18] bid pagg. 52-56

7. IMPATTO FINANZIARIO DELLE ATTIVITÀ PREVISTE

Alla luce dell'esperienza fatta con i precedenti Anni europei e considerata la vasta portata degli obiettivi che l'Anno europeo delle lingue si propone (cfr. punto 6, paragrafo 3), si ritiene che gli importi di seguito indicati per i singoli elementi siano quelli minimi indispensabili per raggiungere la massa critica.

I particolari di seguito riportati fanno riferimento anche alla dotazione di EUR 4 milioni, già proposta a valere sul progetto preliminare di bilancio della Commissione per le azioni preparatorie da attuarsi nell'anno 2000.

7.1 Attività previste - Rapporto fra costi unitari e costo totale

7.1.1 Azioni sul piano comunitario (descritte alla parte 1( A) dell'allegato al progetto di decisione)

Queste azioni sono di norma intraprese su iniziativa della Commissione, sentito il parere del comitato consultivo. Esse vengono per la maggior parte subappaltate tramite gare d'appalto e interamente finanziate con il bilancio comunitario.

La Commissione fornisce un contributo finanziario anche per le iniziative di portata comunitaria intraprese su iniziativa di altre organizzazioni, in risposta agli inviti a presentare proposte. Di norma, tali azioni vengono cofinanziate fino a concorrenza del 50 % del costo totale, analogamente alle azioni locali, regionali, nazionali e transnazionali di cui al punto 7, paragrafo 1, comma 2. Tuttavia, in casi eccezionali, le azioni su scala comunitaria derivanti dagli inviti alla presentazione di proposte possono essere finanziate fino a concorrenza del 100%, ove diano un contributo significativo al raggiungimento degli obiettivi dell'Anno europeo e a condizione che sia stato constatato che è stato fatto tutto il possibile per limitare l'intervento al cofinanziamento.

7.1.1.1 Incontri e manifestazioni

E' ragionevole ritenere, se si vuole portare i temi dell'Anno europeo a conoscenza della maggior parte dei cittadini europei e far sì chepermangano nella loro consapevolezza, che il programma debba prevedere almeno sei manifestazioni di alto profilo a livello comunitario, da organizzarsi in luoghi diversi della Comunità (da stabilire di concerto con gli Stati membri): di queste, due per celebrare rispettivamente l'apertura e la chiusura dell'Anno e quattro di natura tematica, da tenersi ad intervalli regolari tra la prima e l'ultima. Se si vuole che queste manifestazioni affrontino una vasta gamma di tematiche, interessino un vasto numero di esperti e decisori e, se del caso, anche in certa misura il pubblico, è ragionevole prevedere per ciascuna di esse un costo dell'ordine di EUR 300 000, tenuto conto dei costi di organizzazione e del rimborso spese da riconoscere ad un consistente numero di partecipanti invitati dalla Commissione (circa 250) . A titolo di confronto, la recente iniziativa dal titolo "Stimolare l'apprendimento delle lingue: il marchio europeo" (25 marzo 1999) ha comportato un budget di EUR 165 000. Questa manifestazione, di portata notevolmente più ridotta, si è tenuta in un edificio della Commissione a Bruxelles - pertanto senza costi per la sede e per l'interpretazione - con 115 partecipanti invitati a spese della Commissione.

La ripartizione dei costi per organizzare una simile manifestazione fuori Bruxelles sarebbe la seguente:

Spese di viaggio (biglietto aereo in classe economica o treno in prima classe) per 250 partecipanti invitati:

250 x EUR 500 in media = EUR125 000

Spese di soggiorno:

250 x 2 notti x EUR 140 in media = EUR 70 000

Sede, strutture, stand, attrezzature tecniche, pasti (2 giorni); una cena ufficiale ecc. = EUR 50 000

Subappalto dell'attività di organizzazione, inviti, trasferimenti, ecc. = EUR 10 000

Interpretazione (2 giorni) = EUR 40 000

La prima manifestazione a livello europeo sarà quella di lancio e dovrà essere tenuta all'inizio del 2001. Considerati i tempi occorrenti per preparare manifestazioni di questa portata e la necessità di pagare anticipatamente i servizi - eventualmente tramite un intermediario che si assuma l'incarico dell'organizzazione - il costo dovrà essere interamente finanziato con il budget stanziato per l'anno preparatorio (2000).

2000 : in totale circa EUR 300 000 x 1 = EUR 0,300 milioni

2001: in totale circa EUR 300 000 x 5 = EUR 1,500 milioni

Per conferire all'Anno europeo un profilo sufficientemente elevato, sarà necessario anche organizzare manifestazioni di lancio in ciascuno degli Stati membri, finanziate dalla Commissione (ma sarebbe normale che gli Stati membri mettessero a disposizione gratuitamente la sede). Il contributo medio della Commissione alle spese organizzative di queste manifestazioni è stimabile in EUR 50 000 per Stato membro. Per tutte queste spese dovranno essere effettuati stanziamenti d'impegno sulla dotazione dell'anno preparatorio, considerato che le manifestazioni di lancio a livello nazionale dovranno essere preparate a partire dalla metà del 2000 e tenute nei primissimi mesi del 2001. Gran parte del contributo finanziario della Comunità per queste manifestazioni dovrà essere versato in anticipo.

2000: in totale circa EUR 50 000 x 15 = EUR 0,750 milioni

2001: in totale = zero

Totale ritenuto necessario per finanziare le manifestazioni e gli incontri di livello comunitario e i convegni di lancio nei singoli Stati membri: circa EUR 2,550 milioni, di cui EUR 1,050 milioni da finanziare con la dotazione dell'anno preparatorio (2000) e EUR 1,500 milioni con la dotazione del 2001.

7.1.1.2 Campagna promozionale e informativa su scala comunitaria

La campagna promozionale e informativa da organizzare per pubblicizzare l'Anno europeo comporta tra l'altro la realizzazione di un logo e di uno o più slogan, la produzione di strumenti e ausili di sensibilizzazione, la cooperazione con i media e l'organizzazione di concorsi a livello europeo.

L'importo speso per iniziative analoghe nel corso dell'Anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita 1996 è stato di circa 1,75 milioni di ECU. Nella valutazione dell'Anno europeo in questione effettuata a posteriori si osserva che, nonostante il successo dell'Anno in termini di generazione di azioni sostanzialmente nuove negli Stati membri e di finanziamento di progetti innovativi e di successo, secondo i sondaggi Eurobarometro eseguiti prima e dopo l'Anno europeo, non vi è stato alcun "incremento significativo di sensibilizzazione e d'impegno verso l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita attiva [19]" tra il pubblico. La valutazione ha indicato alcuni punti deboli della strategia di comunicazione (oltre ad evidenziarne significativi aspetti positivi) ed ha osservato in particolare che "la disponibilità di un maggior numero di prodotti di comunicazione in tutte le lingue ufficiali avrebbe ulteriormente rafforzato l'impatto dell'Anno europeo". Questo aspetto è evidentemente ancor più cruciale per l'Anno europeo delle lingue. Al materiale informativo è affidato il messaggio, esplicito o implicito, che tutte le lingue hanno pari dignità. Occorre in particolare produrre un notiziario in tutte le undici lingue, anziché limitarsi soltanto a tre, come è stato fatto per l'iniziativa Apprendimento lungo tutto l'arco della vita attiva.

[19] bid, pag. 33

Alla luce dei fattori sopra elencati, per far sì che la campagna promozionale e informativa relativa all'Anno europeo abbia un'adeguata incisività, in modo tale da poter raggiungere, direttamente o tramite i media, la maggior parte dei cittadini europei, è ragionevole prevedere un importo di EUR 2,5 milioni per il contratto (o i contratti) con una o più organizzazioni esterne incaricate di gestire la parte principale della campagna, oltre a circa EUR 700 000 per contratti di minore entità, ad esempio per campagne relative ad aspetti particolari o da effettuarsi in determinate regioni d'Europa, e per la produzione di articoli promozionali.

Gran parte della campagna promozionale e informativa dovrà essere finanziata con la dotazione dell'anno preparatorio (2000). Occorre preparare il pubblico al lancio ufficiale dell'Anno europeo, e a tal fine è necessaria una campagna pubblicitaria capillare dalla metà del 2000 in poi. Realizzare il logo, gli slogan e il materiale audiovisivo (spot televisivi), che dovranno essere pronti prima della fine del 2000, comporterà costi significativi. Anche il primo numero del notiziario dovrà essere pronto per la distribuzione prima della fine del 2000.

Finanziamento complessivo stimato necessario per le campagne promozionali e informative su scala comunitaria: EUR 3,200 milioni, di cui EUR 1,300 milioni a carico della dotazione per l'anno preparatorio e EUR 1,900 milioni a carico del budget principale.

7.1.1.3 Sondaggi e studi su scala comunitaria

Nel quadro dell'Anno europeo saranno condotti sondaggi e studi di livello comunitario facenti capo a quattro tipologie di massima. Le prime tre consistono in sondaggi approfonditi eseguiti su un numero relativamente limitato di persone; questi saranno affidati, con gara d'appalto, a consulenti specializzati in attività del genere.

a) I sondaggi preparatori da eseguire nel 2000 hanno i seguenti scopi :

- accertare, in ogni Stato membro, l'atteggiamento di varie categorie di persone (selezionate sia nel pubblico generico sia tra coloro che già operano nel campo delle lingue, anche con mansioni amministrative) nei confronti dell'apprendimento delle lingue;

- stabilire, prima dell'inizio dell'Anno europeo, le aspettative delle categorie destinatarie riguardo all'Anno e alle altre iniziative comunitarie relative all'apprendimento delle lingue;

- raccogliere opinioni sulle possibili modalità di attuazione delle azioni specifiche previste dall'Anno europeo.

Per poter operare su un campione sufficientemente ampio di persone, il costo previsto per questa attività, da finanziarsi con la dotazione dell'anno preparatorio, è di circa EUR 175 000.

b) Nel corso del 2001 saranno svolti studi per raccogliere dati più precisi sulla situazione dell'insegnamento linguistico nell'UE e per orientare meglio future azioni comunitarie in questo campo. Ai risultati sarà data ampia diffusione, con il duplice intento di farne uno strumento di analisi e un mezzo di sensibilizzazione. Il costo stimato è pari a EUR 200 000.

c) Sarà intrapreso uno studio relativo all'impatto dell'Anno europeo. Nella misura del possibile, l'intenzione è quella di interpellare nuovamente le stesse persone intervistate nello studio preparatorio, per poter verificare l'effetto dell'Anno europeo sulle loro opinioni e il loro comportamento. Si chiederà loro di segnalare gli aspetti positivi e quelli carenti nell'attuazione dell'iniziativa. Il costo sarà inferiore a quello del sondaggio capillare da eseguirsi nella fase preparatoria - di cui al punto a) - considerato che il lavoro relativo alla costituzione di un campione equilibrato sarà già stato eseguito in sede di preparazione del sondaggio iniziale, e può essere stimato in circa EUR 125 000.

d) Oltre a quanto sopra descritto, nei sondaggi Eurobarometro sui campioni di pubblico generico da eseguirsi nel 2000 e nel 2002 saranno inserite domande specifiche al fine di appurare, ad esempio:

- (2000) quante persone ritengono importante l'apprendimento delle lingue, quante persone lo considerano piacevole, quante desiderano imparare altre lingue straniere e quali, quante persone pensano di essere in grado di imparare altre lingue straniere, quante ritengono che lo faranno (questa domanda sarà finanziata con il budget dell'anno preparatorio e il suo costo stimato è di EUR 125 000);

- (2002) modifiche delle opinioni di cui sopra e, all'incirca, quante persone sul totale di quelle che vivono in Europa sono venute a conoscenza dell'Anno europeo. Costo stimato: EUR 125 000.

Totale del costo previsto per i sondaggi e gli studi su scala comunitaria: EUR 0,750 milioni, di cui EUR 0,300 milioni da finanziarsi con il budget dell'anno preparatorio e EUR 0,450 milioni con la dotazione principale.

7.1.2 Azioni a livello locale, regionale, nazionale e transnazionale (di cui alla parte 1 (B) dell'allegato al progetto di decisione)

Queste azioni possono essere cofinanziate fino a concorrenza del 50 % con il bilancio comunitario. L'intenzione è quella di stabilire una sinergia con le iniziative a livello comunitario sopradescritte, creando una struttura che consenta alle une e alle altre di condividere gli stessi obiettivi e contribuire al reciproco successo. La domanda di cofinanziamento viene presentata tramite gli organi di coordinamento dei singoli paesi partecipanti. Le iniziative cofinanziate, così come quelle a livello comunitario, comprendono manifestazioni, azioni informative, concorsi, sondaggi e studi. Potranno beneficiare di un cofinanziamento anche altre azioni volte a promuovere l'insegnamento e l'apprendimento delle lingue purché non siano ammissibili al finanziamento nell'ambito di altri programmi comunitari esistenti. S'intende così creare uno stimolo e sensibilizzare le persone all'impegno profuso dall'Europa in questo settore. Organizzazioni e iniziative di piccole dimensioni, situate nei singoli Paesi, per la prima volta avranno accesso ai finanziamenti europei e il fatto stesso della loro partecipazione darà impulso alla loro attività a livello locale, che oltre ad essere facilitata dai fondi ricevuti risulterà anche suffragata, agli occhi del pubblico locale, dall' "imprimatur" della Comunità.

Affinché l'Anno europeo possa trarre il massimo beneficio dal suo potenziale, il messaggio trasmesso in termini generali dalle iniziative su scala comunitaria sopra descritte dovrà essere integrato da molte azioni di portata più ridotta organizzate in tutta la Comunità. In tal modo il messaggio si rafforza e può anche essere adattato alle situazioni particolari esistenti a livello nazionale, regionale e locale. Ad esempio, perché si ottenga il risultato di incentivare le persone ad imparare le lingue, occorre che esse possano ricevere informazioni sulle sedi d'insegnamento da fonti geograficamente vicine.

E' inoltre importante che risorse sufficienti siano destinate al finanziamento di progetti che rientrano nella voce "Varie". In tal modo si lascia spazio a nuove idee che non rientrano nelle principali categorie di iniziative definite per l'Anno europeo o in altri programmi comunitari. La valutazione effettuata a conclusione dell'Anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita ha rivelato che le attività classificate sotto la voce "varie" "hanno avuto un forte impatto in relazione ai loro scopi e obiettivi generali " [20].

[20] bid pag. 27

Si prevede sono che molti di questi progetti continueranno dopo la conclusione dell'Anno europeo. Così è stato nel 65 % delle attività cofinanziate nell'ambito dell'Anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita (cfr. punto 6, paragrafo 5).

Affinché le iniziative possano essere finanziate in misura tale da avere un impatto significativo, e per garantire ai candidati che presentano domanda di finanziamento delle possibilità realistiche di ottenerlo, occorre mettere a disposizione per progetti a livello locale, regionale, nazionale e transnazionale un importo approssimativo di EUR 5 milioni. La cifra è calcolata ipotizzando il finanziamento di 250 progetti con una sovvenzione media per progetto di EUR 20 000. Nel caso dell'Anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita, la sovvenzione media accordata ai 454 progetti cofinanziati è stata di EUR 10 000, ma la valutazione a posteriori ha raccomandato, in base al feedback degli organi nazionali di coordinamento, che in futuro gli Anni europei finanzino un numero inferiore di progetti con un importo unitario più consistente.

Sono previsti per l'Anno europeo due inviti alla presentazione di proposte: nel primo, la scadenza per la presentazione delle domande cadrà nell'estate o all'inizio dell'autunno del 2000, e le relative sovvenzioni saranno accordate sul budget dell'anno preparatorio. Questo invito riguarderà in modo particolare le azioni d'informazione e comunicazione volte a preparare il terreno per l'Anno europeo a livello nazionale, regionale e locale. Si prevede che possano essere cofinanziati in totale circa 60 progetti, fermo restando che il numero esatto dipenderà dalla qualità delle domande pervenute.

Seguirà poi un secondo invito alla presentazione di proposte, con scadenza nella primavera del 2001, per iniziative che anticipino in tutto o in parte gli obiettivi specifici dell'Anno europeo. Questo invito darà luogo prevedibilmente al finanziamento di 180-200 progetti. Le relative sovvenzioni saranno a carico della dotazione dell'Anno europeo.

Finanziamento complessivo stimato per le azioni cofinanziate: EUR 5,0 milioni, di cui EUR 1,2 milioni a carico del budget dell'anno preparatorio e EUR 3,8 milioni da finanziarsi con la dotazione principale dell'Anno europeo.

7.1.3 Assistenza tecnica

Il costo dell'assistenza tecnica, che torna a vantaggio della Commissione ma anche dei beneficiari delle iniziative, è calcolato in EUR 500.000, pari al 4,16 % del budget complessivo previsto per l'Anno europeo, comprese le misure preparatorie. L'assistenza tecnica è necessaria, in particolare in relazione all'erogazione dei cofinanziamenti per i progetti a livello locale, regionale, nazionale e transnazionale di cui alla parte 1(B) dell'allegato al progetto di decisione, che comporteranno un gran numero di operazioni standardizzate, per lo più riguardanti importi relativamente ridotti. Le entità che assicureranno le prestazioni di assistenza tecnica potranno provvedere anche a determinati aspetti delle azioni di cui alla parte 1(A) dell'allegato, ad esempio all'organizzazione di incontri su vasta scala, nei casi in cui il Servizio comune "Interpretazione-conferenze" non sia in grado di occuparsene.

I servizi occorrenti potranno essere ottenuti tramite uno o più contratti quadro ovvero tramite un'organizzazione di assistenza tecnica rispondente alla definizione indicata nel "Vademecum degli uffici di assistenza tecnica" della Commissione, del 1° luglio 1999.

In ogni caso, i compiti previsti saranno svolti sotto la supervisione della Commissione, e non comporteranno delega delle mansioni di un ente pubblico. I contratti da concludersi con le organizzazioni di assistenza tecnica conterranno clausole deontologiche per evitare conflitti d'interesse, definire eventuali incompatibilità e imporre il rispetto della riservatezza.

Nel contesto del lancio del primo invito alla presentazione di proposte per progetti di attività da cofinanziare, uno dei più importanti compiti iniziali che comporteranno il ricorso all'assistenza tecnica sarà quello di coadiuvare la Commissione nell'opera di selezione dei progetti e nella preparazione degli accordi di finanziamento con i beneficiari. Come indicato al punto 7, paragrafo 1, comma 2, è previsto che questo primo invito, mirante in particolare a sollecitare progetti che preparino il terreno all'Anno europeo a livello nazionale, regionale e locale, sia pubblicato prima della fine del 2000. Occorre pertanto che per quel periodo gli accordi per usufruire dell'assistenza tecnica siano già stati conclusi. Il costo dell'assistenza tecnica per l'anno 2000 è stimato in EUR 150 000, mentre il residuo dell'importo di EUR 500 000 di cui sopra sarà coperto dalla dotazione dell'Anno europeo nel 2001.

7.1.4 Azioni senza implicazioni finanziarie per il bilancio comunitario (di cui alla parte 1(C) dell'allegato al progetto di decisione)

E' possibile promuovere il raggiungimento degli obiettivi dell'Anno europeo a costi minimi o nulli, autorizzando l'uso del logo e degli altri materiali relativi all'Anno europeo da parte di organizzazioni che realizzano iniziative coerenti con tali obiettivi (ad es., iniziative promosse da ONG o da enti nazionali, regionali o locali per stimolare l'apprendimento delle lingue, o programmi di formazione linguistica varati da imprese, o corsi di lingue trasmessi da emittenti televisive, ecc.). Nel corso dell'Anno europeo dell'istruzione e della formazione lungo tutto l'arco della vita, sono state concesse circa 600 autorizzazioni di questo genere. Occorre osservare che l'ottenimento di un siffatto livello di valore aggiunto da iniziative non onerose presuppone che l'Anno europeo acquisisca un profilo sufficientemente elevato a seguito delle iniziative finanziate, in particolare delle attività di comunicazione; un profilo tale da indurre altri soggetti a voler associare all'Anno europeo la propria immagine.

7.2. Tabella riepilogativa dei costi per elemento - in milioni di EUR

7.2.1 Ripartizione relativa all'Anno europeo

Elemento // Budget

Su scala comunitaria (fino a concorrenza del 100%) //

Cinque incontri e manifestazioni su scala comunitaria // 1,500

Campagna promozionale e informativa // 1,900

Due studi (+ studio d'impatto

+ un sondaggio Eurobarometro) // 0,450

Su scala locale, regionale, nazionale, transnazionale (fino a concorrenza 50 %) //

Sovvenzioni a +/- 190 progetti vari (importo medio +/- EUR 20 000 ciascuno) di promozione dell'insegnamento e dell'apprendimento delle lingue (es. incontri e manifestazioni, campagne informative, concorsi, sondaggi e studi) // 3,800

Assistenza tecnica // 0,350

TOTALE // 8,000

7.2.2 Azioni preparatorie (2000)

Elemento // Budget

Su scala comunitaria (fino a concorrenza del 100%) //

Preparazione di una manifestazione di lancio su scala comunitaria (EUR 0,3 milioni) e contributo alla preparazione di 15 manifestazioni nazionali (EUR 0,75 milioni) // 1,050

Campagna promozionale e informativa preparatoria // 1,300

Sondaggi preparatori (+ un sondaggio Eurobarometro) // 0,300

Su scala locale, regionale, nazionale, transnazionale (fino a concorrenza del 50 %) //

Sovvenzioni a +/- 60 progetti vari (importo medio EUR 20 000 ciascuno) che preparino il terreno per ulteriori azioni nell'ambito dell'Anno europeo // 1,200

Assistenza tecnica per le azioni preparatorie // 0,150

TOTALE // 4,000

7.3 Prospetto stanziamenti d'impegno/pagamento

>SPAZIO PER TABELLA>

Pagamenti

>SPAZIO PER TABELLA>

8. MISURE ANTIFRODE

Tutti i contratti, gli accordi e altri impegni giuridici stipulati dalla Commissione e dai beneficiari prevedono controlli in loco, da effettuarsi a cura della Commissione e della Corte dei conti presso le sedi dei beneficiari di una sovvenzione comunitaria, e conferiscono la facoltà di esigere i giustificativi di tutte le spese effettuate a norma di tali contratti, accordi e impegni giuridici entro i cinque anni successivi alla conclusione del periodo contrattuale. I beneficiari sono tenuti a presentare relazioni e rendiconti finanziari, i quali vengono analizzati sotto il profilo del contenuto e dell'ammissibilità della spesa, tenuto conto dello scopo del finanziamento comunitario, così come degli obblighi contrattuali e dei principi di economia e di sana gestione finanziaria.

I contratti di finanziamento recano in allegato informazioni di carattere amministrativo e finanziario, intese a precisare le tipologie di spesa ammissibili a norma dei contratti stessi. Se del caso, la copertura comunitaria di determinati elementi di costo potrà limitarsi alle voci che risultano reali, individuabili e verificabili nella contabilità del beneficiario, al fine di facilitare l'attività di controllo e revisione contabile dei progetti destinatari del finanziamento (oltre che la valutazione ai fini della selezione).

9. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

9.1 Monitoraggio

Considerata la breve durata dell'Anno europeo, le operazioni di monitoraggio consisteranno prevalentemente in

- continui scambi d'informazioni tra la Commissione, gli organi di coordinamento nazionali preposti al coordinamento e all'attuazione dell'Anno europeo a livello nazionale, ed eventuali organizzazioni di assistenza tecnica che siano state ingaggiate;

- misure di sensibilizzazione volte a stimolare una "cultura della valutazione e del monitoraggio" tra i vari soggetti.

9.2 Valutazione

Ai sensi dell'articolo 12 della proposta di decisione che proclama l'Anno europeo delle lingue, la Commissione collabora con gli Stati membri nella valutazione del programma e presenta, entro il 31 dicembre 2002, una relazione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni. I risultati finali di tale valutazione saranno trasmessi a tutte le parti interessate.

In quest'ottica, la Commissione intende prestare particolare attenzione ai seguenti aspetti:

I risultati quantitativi dell'Anno europeo saranno valutati, tra l'altro, in termini di:

- numero di persone che hanno partecipato alle iniziative organizzate nel quadro dell'Anno europeo, nonché quota proporzionale dei residenti europei che sono venuti a conoscenza dell'Anno e dei suoi scopi e obiettivi;

- tasso di conversione delle attività dell'Anno europeo (ove di pertinenza) in iniziative successive, in generale e in funzione delle caratteristiche dei progetti;

- percentuale delle organizzazioni che hanno beneficiato per la prima volta di un finanziamento comunitario;

- ripartizione geografica delle attività, ripartizione per lingua e composizione equilibrata dei partner.

I risultati qualitativi dell'Anno europeo saranno valutati, tra l'altro, in termini di:

- risultati ottenuti nella sensibilizzazione delle persone ai vari aspetti dell'apprendimento delle lingue e nell'influenzare opinioni e comportamenti del grande pubblico e delle singole fasce di persone (suddivise per professione, età, lingua madre, ecc.);

- qualità dei progetti finanziati o cofinanziati dalla Commissione;

Saranno valutati gli aspetti positivi e le carenze dell'attività organizzativa dell'Anno europeo, mediante l'acquisizione e l'analisi dei pareri degli organi di coordinamento nazionali e di coloro che hanno organizzato o partecipato alle varie iniziative.

10. SPESE AMMINISTRATIVE

La misura in cui si potranno mobilitare le risorse amministrative occorrenti dipenderà dalla decisione annuale della Commissione in merito alla destinazione delle risorse, con particolare riferimento al personale e agli importi supplementari accordati dall'autorità di bilancio.

10.1 Effetti sul numero dei posti di lavoro

>SPAZIO PER TABELLA>

10.2 Impatto finanziario globale delle risorse umane (EUR)

>SPAZIO PER TABELLA>

(*) Utilizzando le risorse esistenti assegnate a funzioni di gestione (calcolo basato su A-1, A-2, A-4, A-5 e A-7) - costo annuale.

10.3 Impatto finanziario delle altre spese operative derivanti dall'azione (EUR)

>SPAZIO PER TABELLA>

Gli stanziamenti saranno a carico dell'attuale dotazione finanziaria della Direzione generale dell'Istruzione e della Cultura.

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