Prima direttiva 79/1067/CEE della Commissione, del 13 novembre 1979, recante fissazione di metodi comunitari per l'analisi di taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all'alimentazione umana
Gazzetta ufficiale n. L 327 del 24/12/1979 pag. 0029 - 0052
edizione speciale finlandese: capitolo 13 tomo 10 pag. 0150
edizione speciale greca: capitolo 13 tomo 9 pag. 0056
edizione speciale svedese/ capitolo 13 tomo 10 pag. 0150
edizione speciale spagnola: capitolo 13 tomo 10 pag. 0264
edizione speciale portoghese: capitolo 13 tomo 10 pag. 0264
++++ PRIMA DIRETTIVA DELLA COMMISSIONE del 13 novembre 1979 recante fissazione di metodi comunitari per l ' analisi di taluni tipi di latte conservato parzialmente o totalmente disidratato destinato all ' alimentazione umana ( 79/1067/CEE ) LA COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE , visto il trattato che istituisce la Comunità economica europea , vista la direttiva 76/118/CEE del Consiglio , del 18 dicembre 1975 , relativa al ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri concernenti taluni tipi di latte conservato parzialmente disidratato destinato all ' alimentazione umana ( 1 ) , in particolare l ' articolo 11 , considerando che , ai sensi dell ' articolo 11 della 76/118/CEE , la composizione di taluni tipi di latte conservato , parzialmente o totalmente disidratato , deve essere verificata secondo metodi di analisi comunitari ; considerando che è opportuno adottare una serie iniziale di metodi di cui è stata ultimata l ' elaborazione ; considerando che le misure previste dalla presente direttiva sono conformi al parere del comitato permanente per i prodotti alimentari , HA ADOTTATO LA PRESENTE DIRETTIVA : Articolo 1 Gli Stati membri curano che le analisi necessarie per la verifica dei criteri fissati nell ' allegato I vengano eseguite in conformità dei metodi descritti nell ' allegato II . Articolo 2 Se per una singola determinazione sono indicati metodi alternativi , il campione può essere analizzato secondo uno di detti metodi . La relazione dell ' analisi di cui all ' allegato II deve precisare il metodi impiegato . Articolo 3 Gli Stati membri mettono in vigore le disposizioni legislative , regolamentari e amministrative necessarie per conformarsi alla presente direttiva entro 18 mesi a decorrere dalla sua notifica . Essi ne informano immediatamente la Commissione . Articolo 4 Gli Stati membri sono destinatari della presente direttiva . Fatto a Bruxelles Per la Commissione Étienne DAVIGNON Membro della Commissione ( 1 ) GU n . L 24 del 30 . 1 . 1976 , pag . 49 . ALLEGATO I CAMPO DI APPLICAZIONE DEI PRIMI METODI DI ANALISI COMUNITARI DA APPLICARSI AI SENSI DELLA DIRETTIVA CONCERNENTE TALUNI TIPI DI LATTE PARZIALMENTE O TOTALMENTE DISIDRATATO I . Disposizioni generali II . Determinazione della sostanza secca nel : - latte concentrato ricco di materia grassa o latte concentrato non zuccherato ricco di materia grassa ( allegato II , metodo 1 ) , - latte concentrato o latte concentrato non zuccherato o latte intero concentrato ( allegato II , metodo 1 ) , - latte concentrato parzialmente scremato o latte concentrato parzialmente scremato non zuccherato ( allegato II , metodo 1 ) , - latte concentrato scremato o latte concentrato scremato non zuccherato ( allegato II , metodo 1 ) , - latte concentrato zuccherato e latte intero concentrato zuccherato ( allegato II , metodo 1 ) , - latte concentrato parzialmente scremato zuccherato ( allegato II , metodo 1 ) , - latte concentrato scremato zuccherato ( allegato II , metodo 1 ) . III . Determinazione dell ' umidità nel : - latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa ( allegato II , metodo 2 ) , - latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere di latte intero ( allegato II , metodo 2 ) , - latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato ( allegato II , metodo 2 , ) - latte scremato in polvere o polvere di latte scremato ( allegato II , metodo 2 ) . IV . Determinazione del grasso nel : - latte concentrato ricco di materia grassa o latte concentrato non zuccherato ricco di materia grassa ( allegato II , metodo 3 ) , - latte concentrato o latte concentrato non zuccherato o latte intero concentrato ( allegato II , metodo 3 ) , - latte concentrato parzialmente scremato o latte concentrato parzialmente scremato non zuccherato ( allegato II , metodo 3 ) , - latte concentrato scremato o latte concentrato scremato non zuccherato ( allegato II , metodo 3 ) , - latte concentrato zuccherato e latte intero concentrato zuccherato ( allegato II , metodo 3 ) , - latte concentrato parzialmente scremato zuccherato ( allegato II , metodo 3 ) , - latte concentrato scremato zuccherato ( allegato II , metodo 3 ) , - latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa ( allegato II , metodo 4 ) , - latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere di latte intero ( allegato II , metodo 4 ) , - latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato ( allegato II , metodo 4 ) , - latte scremato in polvere o polvere di latte scremato ( allegato II , metodo 4 ) . V . Determinazione del saccarosio nel : - latte concentrato zuccherato o latte intero concentrato zuccherato ( allegato II , metodo 5 ) , - latte concentrato parzialmente scremato zuccherato ( allegato II , metodo 5 ) , - latte concentrato scremato zuccherato ( allegato II , metodo 5 ) . VI . Determinazione dell ' acido lattico e dei lattati nel : - latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa ( allegato II , metodo 6 ) , - latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere intero ( allegato II , metodo 6 ) , - latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato ( allegato II , metodo 6 ) , - latte scremato in polvere o polvere di latte scremato ( allegato II , metodo 6 ) . VII . Determinazione dell ' attività fosfatasica nel : - latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa ( allegato II , metodi 7 e 8 ) , - latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere di latte intero ( allegato II , metodi 7 e 8 ) , - latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato ( allegato II , metodi 7 e 8 ) , - latte scremato in polvere o polvere di latte scremato ( allegato II , metodi 7 e 8 ) . ALLEGATO II METODI DI ANALISI RELATIVI ALLA COMPOSIZIONE DI TALUNI TIPI DI LATTE CONSERVATO PARZIALMENTE O TOTALMENTE DISIDRATATO DESTINATO ALL ' ALIMENTAZIONE UMANA DISPOSIZIONI GENERALI 1 . PREPARAZIONE DEL CAMPIONE PER L ' ANALISI 1.1 . Latte concentrato ricco di materia grassa o latte concentrato non zuccherato ricco di materia grassa Latte concentrato o latte concentrato non zuccherato o latte intero concentrato Latte concentrato parzialmente scremato o latte concentrato parzialmente scremato non zuccherato Latte concentrato scremato o latte concentrato scremato non zuccherato Scuotere e capovolgere la scatola chiusa . Aprire la scatola e versare lentamente il latte in un secondo recipiente provvisto di chiusura ermetica , mescolando per ripetuto travaso . Fare in modo che tutto il grasso e il latte aderenti alla parete e ai due fondi del recipiente risultino ben mescolati al resto del campione . Chiudere il recipiente . Se il contenuto non è omogeneo , riscaldare in fagnomaria a 40° C . Agitare energicamente ogni 15 minuti . Dopo 2 ore , togliere il recipiente dal bagnomaria e lasciare che ritorni a temperatura ambiente . Togliere il coperchio e rimescolare bene il contenuto del recipiente con un cucchiaio o una spatola ( se il grasso si è separato , il campione non può essere analizzato ) . Conservare al fresco . 1.2 . Latte concentrato zuccherato o latte concentrato zuccherato Latte concentrato parzialmente scremato zuccherato Latte concentrato scremato zuccherato Scatole : Riscaldare la scatola chiusa in bagnomaria a 30-40° C per 30 minuti circa . Aprire la scatola e , con un cucchiaio o una spatola , rimescolarne bene il contenuto , in senso verticale e rotatorio , in modo da miscelare intimamente gli strati superiori ed inferiori col resto del contenuto . Fare in modo che il latte aderente alla parete e ai fondi della scatola sia incorporato nel campione . Per quanto possibile , versare il contenuto in un secondo recipiente fornite di coperchio a tenuta d ' aria . Chiudere il recipiente e conservarlo in luogo fresco . Tubetti : Aprire il tubetto tagliandone le estremità . Versarne il contenuto in un recipiente fornito di coperchio a tenuta d ' aria . Tagliare poi il tubetto nel senso della lunghezza . Raschiar via tutto il materiale che aderisce all ' interno e mescolarlo accuratamente col resto del contenuto . Conservare il recipiente al fresco . 1.3 . Latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa Latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere di latte intero Latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato Latte scremato in polvere o polvere di latte scremato Trasferire la polvere di latte in un recipiente pulito e asciutto provvisto di coperchio a tenuta d ' aria , di una capacità doppia rispetto al volume della polvere . Chiudere immediatamente il recipiente e mescolare bene la polvere di latte agitandolo e capovolgendolo ripetutamente . Durante la preparazione del campione , evitare , per quanto possibile , che la polvere di latte venga a contatto con l ' atmosfera , in modo da rendere minimo l ' assorbimento di umidità . 2 . REATTIVI 2.1 . Acqua 2.1.1 . Dovunque venga fatto riferimento all ' acqua , ai fini della dissoluzione , della diluizione o del lavaggio , deve essere impiegata acqua distillata od acqua demineralizzata di purezza almeno equivalente . 2.1.2 . Dovunque si parli , senza ulteriori precisazioni , di « dissoluzione » , « soluzione » o « diluizione » , s ' intende che il solvente da adoperare è l ' acqua . 2.2 . Reattivi Tutti i reattivi impiegati debbono avere purezza analitica riconosciuta , salvo indicazioni in contrario . 3 . APPARECCHIATURA 3.1 . Elenchi delle apparecchiature Gli elenchi delle apparecchiature comprendono unicamente apparecchi per uso specializzato e con caratteristiche speciali . 3.2 . Bilancia analitica Per « bilancia analitica » si intende una bilancia della sensibilità di almeno 0,1 mg . 4 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI 4.1 . Calcolo delle percentuali Salvo indicazioni in contrario , i risultati vanno calcolati come percentuale in peso del campione quale è stato ricevuto dal laboratorio . 4.2 . Numero di cifre significative Il risultato non deve contenere più cifre significative di quante ne giustifichi la precisione del metodo d ' analisi impiegato . 5 . RELAZIONE DELL ' ANALISI La relazione deve precisare il metodo d ' analisi impiegato e i risultati ottenuti . Essa deve inoltre menzionare tutti i particolari del procedimento non specificati nel metodo d ' analisi o facoltativi , nonchù ogni circostanza che possa avere influenzato i risultati ottenuti . La relazione dovrà fornire tutti di dati necessari per identificare completamente il campione . METODO 1 - DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN SOSTANZA SECCA ( IN STUFA , A 99° C ) 1 . OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente metodo serve a determinare il contenuto in sostanza secca del : - latte concentrato ricco di materia grassa o latte concentrato non zuccherato ricco di materia grassa , - latte concentrato o latte concentrato non zuccherato o latte intero concentrato , - latte concentrato parzialmente scremato o latte concentrato parzialmente scremato non zuccherato , - latte concentrato scremato o latte concentrato scremato non zuccherato , - latte concentrato zuccherato e latte intero concentrato zuccherato , - latte concentrato parzialmente scremato zuccherato , - latte concentrato scremato zuccherato . 2 . DEFINIZIONE Per contenuto in sostanza secca dei latti concentrati si intende il contenuto in sostanza secca determinato col presente metodo . 3 . PRINCIPIO Una quantità nota del campione viene diluita con acqua , mescolata con sabbia ed essiccata alla temperatura di 99° ± 1° C . La massa ottenuta dopo l ' essiccazione rappresenta la massa della sostanza secca e viene calcolata come percentuale rispetto alla massa del campione . 4 . REATTIVI Sabbia di quarzo o sabbia di mare trattata con acido cloridrico ( granulometria 0,18 - 0,5 mm , la sabbia deve cioè passare attraverso un setaccio da 500 micron ed essere trattenuta da un setaccio da 180 micron ) . Essa deve soddisfare alla seguente prova di controllo : nella stufa ( 5.3 ) riscaldare per 2 ore 25 g circa di sabbia , secondo le modalità indicate da 6.1 a 6.3 . Aggiungere 5 ml d ' acqua , riscaldare di nuovo in stufa per 2 ore , lasciar raffreddare e ripesare . La differenza fra le due pesate non deve eccedere 0,5 mg . Se necessario , trattare la sabbia con una soluzione di acido cloridrico al 25 % , per la durata di 3 giorni , rimescolando di tanto in tanto . Lavare con acqua fino a scomparsa dell ' acidità o della reazione dei cloruri nell ' acqua di lavaggio . Essicare a 160° C e ricontrollare come sopra descritto . 5 . APPARECCHIATURA 5.1 . Bilancia analitica 5.2 . Capsule di metallo , preferibilmente di nichel , d ' alluminio o d ' acciaio inossidabile . Le capsule devono essere provviste di coperchi a ottima tenuta ma facili da togliere . Dimensioni consigliabili : diametro = 60 - 80 mm ; profondità = 25 mm circa . 5.3 . Stufa di essiccazione a pressione atmosferica , ben ventilata e termostatata a 99 ± 1° C . La temperatura deve essere uniforme in tutti la stufa . 5.4 . Essiccatore , contenente gel di silice addizionato di un indicatore dell ' umidità e attivato di recente , ovvero una sostanza essiccante equivalente . 5.5 . Bacchette di vetro , appiattite a un ' estremità , di lunghezza tale da poter essere contenute nelle capsule di metallo 5.2 . 5.6 . Bagnomaria , bollente . 6 . MODO DI OPERARE 6.1 . Nella capsula ( 5.2 ) , porre circa 25 g di sabbia ( 4 ) e una bacchetta di vetro ( 5.5 ) . 6.2 . Senza coprire , porre capsula , contenuto e coperchio nella stufa ( 5.3 ) e riscaldare per 2 ore . 6.3 . Porre il coperchio sulla capsula e metterla nell ' essiccatore ( 5.4 ) . Lasciar raffreddare a temperatur ambiente e pesare con la precisione di 0,1 mg ( sia M0 la massa trocata ) . 6.4 . Inclinando la capsula , spostare tutta la sabbia da un lato . Nello spazio libero , introdurre 1,5 g circa di campione di latte concentrato zuccherato ( 3,0 nel caso del latte concentrato non zuccherato ) . Rimettere a posto il coperchio e pesare con la precisione di 0,1 mg ( sia M1 la massa trovata ) . 6.5 . Togliere il coperchio , aggiungere 5 ml d ' acqua ed , aiutandosi con la bacchetta di vetro , mescolare fra loro prima i due liquidi , poi la sabbia e la miscela liquida . Lasciare la bacchetta nella miscela . 6.6 . Porre la capsula su bagnomaria bollente ( 5.6 ) finchù l ' acqua sia evaporata ; ciò richiede abitualmente 20 minuti . Con la bacchetta , agitare di tanto in tanto la mescolanza , in modo da mantenere la massa ben acrata e da evitare che essa si agglomeri una volta secca . Deporre la bacchetta all ' interno della capsula . 6.7 . Porre la capsula ed il coperchio nella stufa per un ' ora e mezzo circa . 6.8 . Rimettere il coperchio alla capsula e depositarla nell ' essiccatore ; lasciarla raffreddare a temperatura ambiente e pesarla con la precisione di 0,1 mg . 6.9 . Rimettere capsula e coperchio nella stufa , scoprire la capsula e riscaldarla insieme al coperchio per un ' altra ora . 6.10 . Ripetere l ' operazione descritta al punto 6.8 . 6.11 . Ripetere le operazioni descritte ai punti 6.9 e 6.10 , finchù la differenza di messa fra due successive pesate sia inferiore a 0,5 mg , ovvero finchù si osservi un aumento della massa . Se talle aumento si verifica , nel calcolo di cui al punto 7.1 impiegare il valore più basso trovato per la massa . Sia M2 la massa finale registrata . 7 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI 7.1 . Metodo di calcolo Il contenuto in sostanza secca , espresso come percentuale sulla massa del campione , è dato dalla formula : M2 - M° / M1 - M0 x 100 dove : M0 = massa totale , espressa in grammi , della capsula , del coperchio e della sabbia dopo l ' operazione 6.3 ; M1 = massa totale , espressa in grammi , della capsula , del coperchio , della capsula , del coperchio , della sabbia e del campione , dopo l ' operazione 6.4 ; M2 = massa totale , espressa in grammi , della capsula , del coperchio , della sabbia e del campione essiccato , dopo l ' operazione 6.11 . 7.2 . Ripetibilità La differenza fra i risultati di due determinazioni effettuate simultaneamente o in rapida successione dallo stesso analista adoperando lo stesso campione e nelle stesse condizioni , non devono superare 0,2 g di estratto secco per 100 g del prodotto . 8 . CALCOLO DELL ' ESTRATTO SECCO TOTALE PROVENIENTE DAL LATTE ( SOLIDI TOTALI DEL LATTE ) E DELL ' ESTRATTO SECCO AL NETTO DELLA MATERIA GRASSA ( SOLIDI MAGRI DEL LATTE ) 8.1 . I solidi totali del latte , contenuti in un latte concentrato zuccherato , sono dati dall ' espressione : estratto secco totale ( ottenuto secondo il metodo 1 dell ' allegato II ) - saccarosio ( ottenuto secondo il metodo 5 dell allegato II ) . 8.2 . I solidi magri del latte , contenuti in un latte concentrato zuccherato , sono dati dall ' espressione : estratto secco totale ( ottenuto col metodo 1 dell ' allegato II ) ) - contenuto in saccarosio ( ottenuto col metodo 5 dell ' allegato II ) - tenore in materia grassa ( ottenuto col metodo 3 dell ' allegato II ) . 8.3 . I solidi magri del latte , contenuti in un latte concentrato non zuccherato , sono dati dall ' espressione : estratto secco totale ( ottenuto col metodi 1 dell ' allegato II ) - contenuto in sostanza grassa ( ottenuto col metodo 3 dell ' allegato II ) . METODO 2 - DETERMINAZIONE DEL TENORE IN UMIDITÀ ( IN STUFA A 102° C ) 1 . OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente metodo serve a determinare il tenore umidità : - del latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa , - del latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere di latte intero , - del latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato , - del latte scremato in polvere o polvere di latte scremato . 2 . DEFINIZIONE Per tenore umidità si intende la perdita di massa all ' essiccazione , determinata con il presente metodo . 3 . PRINCIPIO Si determina la massa residua di un opportuno campione , dopo averlo essiccato fino a costanza della massa , a pressione atmosferica , in una stufa a 102 ± 1° C . La perdita di massa viene calcolata come percentuale sulla massa del campione . 4 . APPARECCHIATURA 4.1 . Bilancia analitica 4.2 . Capsule , preferibilmente di vetro , di nichel , di alluminio o di o di acciaio inossidabile . Le capsule devono essere provviste di coperchi a ottima tenuta ma facili da togliere . Dimensioni consigliabili : diametro = 60 - 80 mm ; profondità = 25 mm circa . 4.3 . Stufa da essiccazione a pressione atmosferica , ben ventilata , termostatata a 102 ± 1° C . La temperatura deve essere uniforme in tutta la stufa . 4.4 . Essiccatore , contenente gel di silice addizionato di un umidità e attivato di recente , ovvero una sostanza essiccante equivalente . 5 . MODO DI OPERARE 5.1 . Aprire la capsula ( 4.2 ) e porla insieme al coperchio nella stufa ( 4.3 ) ; riscaldare per un ' ora circa . 5.2 . Porre il coperchio sulla capsula e metterla nell ' essiccatore ( 4.4 ) . Lasciar raffreddare a temperatura ambiente e pesare con la precisione di 0,1 mg . Sia M0 il peso riscontrato . 5.3 . Porre nella capsula 2 g circa del campione di latte essiccato , chiudere e pesare quanto più rapidamente possibile la capsula chiusa , con l ' approssimazione di 0,1 mg . Sia M1 il peso trovato . 5.4 . Aprire la capsula e rimetterla in stufa per 2 ore insieme al coperchio . 5.5 . Chiudere la capsula , trasferirla nell ' essiccatore , lasciarla raffreddare a temperatura ambiente e pesarla quanto più rapidamente possibile , con l ' approssimazione di 0,1 mg . 5.6 . Aprire la capsula e rimetterla in stufa per 1 ora , insieme al coperchio . 5.7 . Ripetere l ' operazione 5.5 . 5.8 . Ripetere le operazioni 5.5 e 5.6 finchù la differenza di massa fra due successive pesate sia inferiore a 0,5 mg ovvero finchù si osservi un aumento della massa . Se tale aumento si verifica , nel calcolo di cui al punto 6.1 impiegare il valore più basso trovato per la massa . Sia M2 il peso finale registrato . 6 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI 6.1 . Metodo di calcolo La perdita di massa all ' essiccazione , espressa come percentuale sulla massa del campione , è data dalla formula : M1 - M2 / M1 - M0 x 100 dove : M0 = massa totale , espressa in grammi , della capsula e del coperchio dopo l ' operazione 5.2 ; M1 = massa totale , espressa in grammi , della capsula , del coperchio e del campione , dopo l ' operazione 5.3 ; M2 = massa finale , espressa in grammi , della capsula , del coperchio e del campione dopo l ' operazione 5.7 . 6.2 . Ripetibilità La differenza fra i risultati di due determinazioni effettuate simultaneamente o in rapida successione dallo stesso analista adoperando lo stesso campione e nelle stesse condizioni , non devono superare 0,1 g di umidità per 100 g del prodotto . METODO 3 - DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN MATERIA GRASSA ( METODO ROESE-GOTTLIEB ) 1 . OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente metodo serve a determinare il contenuto di materia grassa nel : - latte concentrato ricco di materia grassa o latte concentrato non zuccherato ricco di materia grassa , - latte concentrato o latte concentrato non zuccherato o latte intero concentrato , - latte concentrato parzialmente scremato o latte concentrato parzialmente scremato non zuccherato , - latte concentrato scremato o latte concentrato scremato non zuccherato , - latte concentrato zuccherato e latte intero concentrato zuccherato , - latte concentrato parzialmente scremato zuccherato , - latte concentrato scremato zuccherato . 2 . DEFINIZIONE Per contenuto in materia grassa dei vari tipi di latte concentrato , s ' intende il contenuto di materia grassa determinato con il presente metodo . 3 . PRINCIPIO Il contenuto in materia grassa viene determinato per estrazione , con etere etilico ed etere di petrolio , del grasso contenuto in una soluzione alcolica-ammoniacale del campione , seguita da evaporazione dei solventi , pesata del residuo e suo calcolo come percentuale sulla massa del campione , in conformità del principio di Roese-Gottlieb . 4 . REATTIVI Tutti i reattivi devono essere conformi ai requisiti specificati per la prova in bianco ( 6.1 ) . Se necessario , i reattivi possono essere ridistillati in presenza di circa 1 g di grasso di burro per ogni 100 ml di solvente . 4.1 . Soluzione di ammoniaca , al 25 % circa ( m/m ) di NH3 ( densità a 20° C = 0,91 ) , o soluzione più concentrata a titolo noto . 4.2 . Etanolo al 96 ± % ( v/v ) ovvero , se esso non è disponibile , etanolo denaturato con metanolo , etilmentilmentone od etere di petrolio . 4.3 . Etere etilico , esente da perossidi Nota 1 : Per verificare l ' assenza di perossidi , introdurre in un piccolo cilindro di vetro a tappo smerigliato , previamente lavato con etere , 10 ml dell ' etere stesso ed 1 ml di soluzione al 10 % di ioduro di potassio , preparata di recente . Agitare e lasciar riposare per 1 minuto . Nessuno dei due strati deve colorarsi di giallo . Nota 2 : L 'etere etilico può essere mantenuto esente da perossidi introducendovi una lamina di zinco , umida per essere stata completamente immersa per 1 minuto in una soluzione diluita e acidificata di solfato di rame e successivamente risciacquata con acqua . Per ogni litro di soluzione impiegare circa 8 000 m² di lamina di zinco , tagliata in strisce abbastanza lunghe da raggiungere almeno la metà superiore del recipiente . 4.4 . Etere di petrolio , con intervallo di ebollizione compreso tra 30 e 60° C . 4.5 . Solvente misto , da preparare poco prima dell ' uso mescolando volumi uguali di etere etilico ( 4.3 ) e di etere di petrolio ( 4.4 ) ( tutte le volte che si parla di solvente misto , esso può essere sostituito dall ' etere etilico o dall ' etere di petrolio da soli ) . 5 . APPARECCHIATURA 5.1 . Bilancia analitica 5.2 . Tubi o palloni da estrazione , provvisti di tappo di vetro smerigliato o di altri materiali inerti rispetto ai solvente impiegati . 5.3 . Palloni a pareti sottili e a fondo piatto , della capacità di 150-250 ml . 5.4 . Stufa da essiccazione a pressione atmosferica , ben ventilata e termostatata a 102 ± 1° C . 5.5 . Granuli per regolare l ' ebollizione , esenti da grassi , non porosi e non friabili durante l ' uso , come ad esempio perline di vetro o frammenti di carburo di silicio ( l ' impiego di questo materiale è facoltativo : vedi punto 6.2.1 . ) . 5.6 . Sifone , adattabile ai tubi da estrazione . Centrifuga . 6 . MODO DI OPERARE 6.1 . Prova in bianco Contemporaneamente alla determinazione del contenuto in materia grassa nel campione , effettuare una prova in bianco su 10 ml d ' acqua , usando lo stesso tipo di apparecchiatura di estrazione , gli stessi reagenti nelle stesse quantità e lo stesso procedimento qui di seguito descritto , salvo il punto 6.2.2 . Se il risultato sulla prova in bianco supera 0,5 mg , i reattivi vanno sottoposti a controllo e quelli impuri vanno purificati o sostituiti . 6.2 . Determinazione 6.2.1 . Essiccare un pallone ( 5.3 ) ( se necessario , unitamente ad alcuni granuli ( 5.5 ) , destinati a regolare l ' ebollizione durante la successiva eliminazione dei solventi ) , mantenendolo in stufa ( 5.4 ) per 30 minuti-1 ora . Lasciare che il recipiente assuma la temperatura della sala delle bilance e pesare con precisione , dopo raffreddamento , con l ' approssimazione di 0,1 mg . 6.2.2 . Agitare il campione preparato , ed immediatamente dopo pesare 2 - 2,5 g di latte concentrato zuccherato ( o4 - 5 g nel caso dei caso dei derivati del latte scremato ) , con l ' approssimazione di 1 mg , direttamente nell ' apparecchio da estrazione ( 5.2 ) , o per differenza . Aggiungere acqua fino a 10,5 ml ed agitare dolcemente , riscaldando un poco ( 40 - 50° C ) finchù il prodotto è completamente disperso . La dipersione del campione dev ' essere completa ; in caso contrario la determinazione va ripetuta . 6.2.3 . Aggiungere 1,5 ml di ammoniaca al 25 % ( 4.1 ) , od un corrispondente volume di soluzione più concentrata e mescolare bene . 6.2.4 . Aggiungere 10 ml di etanolo ( 4.2 ) , e mescolare i liquidi , dolcemente ma a fondo , nell ' apparecchio non chiuso . 6.2.5 . Aggiungere 25 ml di etere dietilico ( 4.3 ) . Se necessario , raffreddare sotto acqua corrente ; chiudere l ' apparecchio e agitarlo vigorosamente per 1 minuto , capovolgendolo più volte . 6.2.6 . Togliere precauzione il tappo ed aggiungere 25 ml di etere di petrolio ( 4.4 ) , utilizzando i primi ml per lavare il tappo e l ' interno del collo dell ' apparecchio , raccogliendo il liquido di lavaggio nell ' interno di questo . Riapplicare il tappo ; scuotere e capovolgere più volte per 30 secondi . Non agitare troppo vigorosamente se non è previsto l ' uso della centrifuga ( vedi punto 6.2.7 ) . 6.2.7 . Lasciar riposare l ' apparecchio finchù lo strato superiore di liquido è divenuto limpido e si è nettamente separato dallo strato acquoso inferiore . Si può anche effettuare la separazione adoperando una centrifuga adatta . Nota : Se si impiega una centrifuga non azionata da un motore trifase , possono aversi delle scintille , e pertanto si curerà di evitare esplosioni o incendi dovuti a vapori di etere ( provenienti , ad esempio , da una provetta rotta ) . 6.2.8 . Togliere il tappo , lavare il tappo stesso e l ' interno del collo dell ' apparecchio con pochi millilitri di solvente misto ( 4.5 ) , raccogliendo il liquido di lavaggio nell ' apparecchio . Travasare con precauzione la massima parte possibile dello strato superiore di liquido decantandolo o sifonandolo ( 5.6 ) nel pallone preparato ( 6.2.1 ) . Nota : Se il travaso non viene effettuato per sifonaggio , può essere necessario aggiungere un po ' d ' acqua per sollevare la superficie di contatto fra i due liquidi in modo da facilitare la decantazione . 6.2.9 . Lavare l ' esterno del collo dell ' apparecchio o l 'estremità e la parte inferiore del sifone con pochi millilitri di solvente misto . Fare in modo che il liquido di lavaggio dell ' esterno dell ' apparecchio defluisca nel pallone e che il liquido di lavaggio dell ' interno del collo e del sifone defluisca nell ' apparecchio di estrazione . 6.2.10 . Procedere a una seconda estrazione ripetendo le fasi da 6.2.5 a 6.2.9 compresa , ma adoperando soltanto 15 ml di etere dietilico e 15 ml di etere di petrolio . 6.2.11 . Effettuare una terza estrazione ripetendo il procedimento 6.2.10 , ma omettendo il lavaggio finale ( 6.2.9 ) . Nota : Quando si analizzano campioni di latte concentrato scremato non zuccherato o zuccherato , questa terza estrazione non è necessaria . 6.2.12 . Evaporare o distillare con precauzione la massima quantità possibile di solvente ( compreso l ' etanolo ) . Se il recipiente è di piccola capacità , dopo ogni estrazione sarà necessario eliminare nel modo sopra indicato una parte del solvente . 6.2.13 . Quando l ' odore di solvente non è più percepibile , porre il recipiente nella stufa , coricato su un fianco , e riscaldarlo per un ' ora . 6.2.14 . Togliere il recipiente dalla stufa , lasciarlo raffreddara alla temperatura della sala delle bilance e pesarlo con l ' approssimazione di 0.1 mg . 6.2.15 . Ripetere le operazioni 6.2.13 e 6.2.14 con tempi di riscaldamento di 30 - 60 minuti finchù la differenza fra due successive pesate sia inferiore a 0,5 mg ovvero si osservi un aumento della massa . Se tale aumento si verifica , nel calcolo di cui al punto 7.1 impiegare il valore più basso trovato per la massa . Sia Mi la massa finale registrata . 6.2.16 . Aggiungere 15 - 25 ml di etere di petrolio , per confermare che la sostanza estratta è completamente solubile . Riscaldare blandamente ed agitare il solvente in senso rotatorio finchù il grasso è disciolto . 6.2.16.1 . Se la sostanza estratta è completamente solubile nell ' etere di petrolio , la massa del grasso è data dalla differenza fra i pesi determinati nel modo indicato ai punti 6.2.1 e 6.2.15 . 6.2.16.2 . Se è presente una certa quantità di residuo insolubile , o in caso di dubbio , estrarre completamente il grasso dal recipiente lavando ripetutamente con etere di petrolio tiepido , facendo in modo che il residuo insolubile si depositi prima di ogni decantazione . Risciacquare tre volte l ' esterno del collo del recipiente . Riscaldare per 1 ora in stufa il recipiente , deposto sul fianco ; lasciarlo raffreddare alla temperatura della sala delle bilance come prima indicato al punto 6.2.1 e pesare con l ' approssimazione di 0,1 mg . La massa del grasso è data dalla differenza tra la massa ottenuta al punto 6.2.15 e la massa finale così trovata . 7 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI 7.1 . Calcolo La massa del grasso estratto , espressa in grammi , è data dalla formula : ( M1 - M2 ) - ( B1 - B2 ) e il contenuto in grasso del campione , espresso come percentuale , è dato dalla formula : ( M1 - M2 ) - ( B1 - B2 ) / S × 100 dove : M1 = massa , espressa in grammi , del pallone e del grasso dopo l ' operazione 6.2.15 ; M2 = massa , espressa in grammi del pallone dopo l ' operazione 6.2.1 o , in caso di presenza di residuo insolubile o di dubbio , dopo la fase 6.2.16.2 ; B1 = massa , espressa in grammi , del pallone adoperato per la prova in bianco , dopo la fase 6.2.15 ; B2 = massa , espressa in grammi del pallone adoperato per la prova in bianco , dopo l ' operazione 6.2.1 o , in caso di presenza di residuo insolubile o di dubbio , dopo la fase 6.2.16.2 ; S = massa , espressa in grammi , del campione usato . 7.2 . Ripetibilità La differenza fra i risultati di due determinazioni , effettuate simultaneamente o in rapida successione dallo stesso analista adoperando lo stesso campione , non deve superare 0,05 g di grasso per 100 g del prodotto . METODO 4 - DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO DI MATERIA GRASSA ( METODO ROESE-GOTTLIEB ) 1 . OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente metodo serva a determinare il contenuto di materia grassa del : - latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa , - latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere di latte intero , - latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato , - latte scremato in polvere o polvere di latte scremato . 2 . DEFINIZIONE Per contenuto in materia grassa dei vari tipi di latte concentrato s ' intende il contenuto di materia grassa determinato con il presente metodo . 3 . PRINCIPIO Il contenuto in materia grassa viene determinato per estrazione , con etere etilico ed etere di petrolio , del grasso contenuto in una soluzione alcolica ammoniacale del campione , seguita da evaporazione dei solventi , pesata del residuo e suo calcolo come percentuale sulla massa del campione , in conformità del principio di Roese-Gottlieb . 4 . REATTIVI Tutti i reattivi devono essere conformi ai requisiti specificati per la prova in bianco ( 6.1 ) . Se necessario , i reattivi possono essere ridistillati in presenza di circa 1 g di grasso di burro per ogni 100 ml di solvente . 4.1 . Soluzione di ammoniaca , al 25 % circa ( m/m ) di NH3 ( densità 20° C = 0,91 ) , o soluzione più concentrata a titolo noto . 4.2 . Etanolo al 96 ± 2 % ( v/v ) , ovvero , se esso non è disponibile , etanolo denaturato con metanolo , etilmetilchetone od etere di petrolio . 4.3 . Etere etilico , esente da perossidi . Nota 1 : Per verificare l ' assenza di perossidi , introdurre in un piccolo cilindro di vetro a tappo smerigliato , previamente lavato con etere , 10 ml dell ' etere stesso ed 1 ml di soluzione al 10 % di ioduro di potassio , preparata di recente . Agitare e lasciar riposare per 1 minuto . Nessuno dei due strati deve colorarsi di giallo . Nota 2 : L ' etere etilico può essere mantenuto esente da perossidi introducendovi una lamina di zinco , umida per essere stata completamente immersa per 1 minuto in una soluzione diluita e acidificata di solfato di rame e successivamente risciacquata con acqua . Per ogni litro di soluzione impiegare circa 8 000 mm² di lamina di zinco , tagliata in strisce abbastanza lunghe da raggiungere almeno la metà superiore del recipiente . 4.4 . Etere di petrolio , con intervallo di ebollizione compreso tra 30 e 60° C . 4.5 . Solvente misto , da preparare poco prima dell ' uso mescolando volumi uguali di etere etilico ( 4.3 ) e di etere di petrolio ( 4.4 ) ( tutte le volte che si parla di solvente misto , esso può essere sostituito dall ' etere etilico o dall ' etere di petrolio da soli ) . 5 . APPARECCHIATURA 5.1 . Bilancia analitica . 5.2 . Tubi o palloni da estrazione , provvisti di tappo di vetro smerigliato , o di altri materiali inerti rispetto ai solventi impiegati . 5.3 . Palloni , a pareti sottili e a fondo piatto , della capacità di 150 - 250 ml . 5.4 . Stufa da essiccazione a pressione atmosferica , ben ventilata e termostatata a 102 ± 1° C . 5.5 . Granuli per regolare l ' ebollizione , esenti da grassi , non porosi e non friabili durante l ' uso , come ad esempio perline di vetro o frammenti di carburo di silicio ( l ' impiego di questo materiale è facoltativo ; vedi punto 6.2.1 ) . 5.6 . Bagnomaria , a 60 - 70° C . 5.7 . Sifone , adattabile ai tubi da estrazione . 5.8 . Centrifuga . 6 . MODO DI OPERARE 6.1 . Prova in bianco Contemporaneamente alla determinazione del contenuto in materia grassa nel campione , effettuare una prova in bianco su 10 ml d ' acqua , usando lo stesso tipo di apparecchiatura di estrazione , gli stessi reagenti nelle stesse quantità e lo stesso procedimento qui di seguito descritto , salvo il punto 6.2.2 . Se il risultato sulla prova in bianco supera 0,5 mg , i reattivi vanno sottoposti a controllo e quelli impuri vanno purificati o sostituiti . 6.2 Determinazione 6.2.1 . Essiccare un pallone ( 5.3 ) ( se necessario , unitamente ad alcuni granuli ( 5.5 ) , destinati a regolare l ' ebollizione durante la successiva eliminazione dei solventi ) , mantenendolo in stufa ( 5.4 ) per 30 minuti - 1 ora . Lasciare che il recipiente assuma la temperatura della sala delle bilance e pesare con precisione , dopo raffreddamento , con l ' approssimazione di 0,1 mg . 6.2.2 . Pesare accuratamente , direttamente nell ' apparecchio da estrazione o per differenza , con l ' approssimazione di 0,1 mg , circa 1 g di latte intero in polvere o circa 1,5 g di latte in polvere parzialmente o totalmente scremato . Aggiungere 10 ml d ' acqua e agitare dolcemente fino a dispersione completa ( per taluni campioni può essere necessario riscaldare ) . 6.2.3 . Aggiungere 1,5 ml di ammoniaca al 25 % ( 4.1 ) , od un corrispondente volume di soluzione più concentrata e riscaldare in bagnomaria a 60 - 70° C per 15 minuti , agitando di tanto in tanto . Raffreddare ( per esempio , sotto acqua corrente ) . 6.2.4 . Aggiungere 10 ml di etanolo ( 4.2 ) , e mescolare i liquidi , dolcemente ma a fondo , nell ' apparecchio non chiuso . 6.2.5 . Aggiungere 25 ml di etere etilico ( 4.3 ) . Se necessario , reffreddare sotto acqua corrente ; chiudere l ' apparecchio e agitarlo vigorosamente per 1 minuto , capovolgendolo più volte . 6.2.6 . Togliere con precauzione il tappo ed aggiungere 25 ml di etere di petrolio ( 4.4 ) , utilizzando i primi ml per lavare il tappo e l ' interno del collo dell ' apparecchio e raccogliendo il liquido di lavaggio nell ' interno di questo . Riapplicare il tappo ; scuotere e capovolgere più volte per 30 secondi . Non agitare troppo vigorosamente se non è previsto l ' uso della centrifuga ( vedi punto 6.2.7 ) . 6.2.7 . Lasciar riposare l ' apparecchio finchù lo strato superiore di liquido è divenuto limpido e si è nettamente separato dallo strato acquoso inferiore . Si può anche effettuare la separazione adoperando una centrifuga adatta . Nota : Se si impiega una centrifuga non azionata da un motore trifase , possono aversi delle scintille , e pertanto si curerà di evitare esplosioni o incendi dovuti a vapori di etere ( provenienti , ad esempio , da una provetta rota ) . 6.2.8 . Togliere il tappo , lavare il tappo stesso e l ' interno del collo dell ' apparecchio con pochi millilitri di solvente misto ( 4.5 ) , raccogliendo il liquido di lavaggio nell ' aparecchio . Travasare con precauzione la massima parte possibile dello strato superiore di liquido decantandolo o sifonandolo ( 5.6 ) nel pallone preparato ( 6.2.1 ) . Nota : Se il travaso non viene effettuato per sifonaggio , può essere necessario aggiungere un po ' d ' acqua per sollevare la superficie di contratto fra i due liquidi in modo da facilitare la decantazione . 6.2.9 . Lavare l ' esterno e l ' interno del collo dell ' apparecchio o l ' estremità e la parte inferiore del sifone con pochi millilitri di solvente misto . Fare in modo che il liquido di lavaggio dell ' esterno dell ' apparecchio defluisca nel pallone e che il liquido di lavaggio dell ' interno del collo e del sifone defluisca nell ' apparecchio di estrazione . 6.2.10 . Procedere a una seconda estrazione ripetendo le fa da 6.2.5 a 6.2.9 compresa , ma adoperando soltanto 15 ml di etere etilico e 15 ml di etere di petrolio . 6.2.11 . Effettuare una terza estrazione ripetendo il procedimento 6.2.10 , ma omettendo il lavaggio finale ( 6.2.9 ) . Nota : Quando si analizzano campioni di latte scremato in polvere , questa terza estrazione non è necessario . 6.2.12 . Evaporare o distillare con precauzione la massima quantità possibile di solvente ( compreso l ' etanolo ) . Se il recipiente è di piccola capacità , dopo ogni estrazione sarà necessario eliminare nel modo sopra indicato una parte del solvente . 6.2.13 . Quando l ' odore di solvente non ù più percepibile , porre il recipiente nella stufa , coricato su un fianco , e riscaldarlo per un ' ora . 6.2.14 . Togliere il recipiente dalla stufa , lasciarlo raffreddare alla temperatura della sala delle bilance e pesarlo con l ' approssimazione di 0,1 mg . 6.2.15 .Ripetere le operazioni 6.2.13 e 6.2.14 , con tempi riscaldamento di 30 - 60 minuti finchù la differenza fra due successive pesate sia inferiore a 0,5 mg ovvero si osservi un aumento della massa . Se tale aumento si verifica , nel calcolo di cui al punto 7.1 impiegare il valore più basso trovato per la massa . Sia M1 la massa finale registrata . 6.2.16 . Aggiungere 15 - 25 ml di etere di petrolio , per confermare che la sostanza estratta è completamente solubile . Riscaldare blandamente ed agitare il solvente in senso rotatorio finchù il grasso è disciolto . 6.2.16.1 . Se la sostanza estratta è completamente solubile nell ' etere di petrolio , la massa del grasso è data dalla differenza fra i pesi determinati nel modo indicato ai punti 6.2.1 e 6.2.15 . 6.2.16.2 . Se è presente una certa quantità di residuo insolubile , o in caso di dubbio , estrarre completamente il grasso dal recipiente lavando ripetutamente con etere di petrolio tiepido , facendo in modo che il residuo insolubile si depositi prima di ogni decantazione . Risciacquare tre volte l ' esterno del collo del recipiente . Riscaldare per 1 ora in stufa il recipiente , deposto sul fianco ; lasciarlo raffreddare alla temperatura della sala delle bilance come prima indicato al punto 6.2.1 e pesare con l ' approssimazione di 0,1 mg . La massa del grasso è data dalla differenza tra la massa ottenuta al punto 6.2.15 e la massa finale cosi trovata . 7 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI 7.1 . Calcolo La massa del grasso estratto , espressa in grammi , è data dalla formula : ( M1 - M2 ) - ( B1 - B2 ) e il contenuto in grasso del campione , espresso come percentuale , è dato dalla formula : ( M1 - M2 ) - ( B1 - B2 ) / s × 100 dove : M1 = massa , espressa in grammi , del pallone e del grasso dopo l ' operazione 6.2.15 ; M2 = massa , espressa in grammi , del pallone , dopo l ' operazione 6.2.1 o , in caso di presenza di residuo insolubile o di dubbio , dopo la fase 6.2.16.2 ; B1 = massa , espressa in grammi , del pallone adoperato per la prova in bianco , dopo la fase 6.2.15 ; B2 = massa , espressa in grammi del pallone adoperato per la prova in bianco , dopo l ' operazione 6.2.1 o , in caso di presenza di residuo insolubile o di dubbio , dopo la fase 6.2.16.2 ; S = massa , espressa in grammi , del campione usato . 7.2 . Ripetibilità La differenza fra i risultati di due determinazioni , effettuate simultaneamente o in rapida successione dallo stesso analista adoperando lo stesso campione e nelle stesse condizioni , non devono superare 0,2 g di grasso per 100 g del prodotto , ad eccezione del latte scremato per il quale non deve superare 0,1 g per 100 g di prodotto . METODO 5 - DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN SACCAROSIO ( METODO POLARIMETRICO ) 1 . OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente metodo serve a determinare il contenuto di saccarosio nel : - latte concentrato zuccherato e latte intero concentrato zuccherato , - latte concentrato parzialmente scremato zuccherato , - latte concentrato scremato zuccherato . I campioni non devono contenere zucchero invertito . 2 . DEFINIZIONE Per « contenuto in saccarosio » nei latti condensati zuccherati s ' intende il contenuto in saccarosio determinato col metodo qui indicato . 3 . PRINCIPIO Il metodo è basato sul principio dell ' inversione secondo Clerget , consistente in un blando trattamento del campione con un acido , tale da provocare l ' idrolisi del saccarosio ma da restare praticamente senza effetto sul lattosio o su altri zuccheri . Il contenuto di saccarosio viene ricavato dalla variazione del potere rotatorio della soluzione . Si prepara un filtrato limpido del campione , esente da mutarotazione dovuta al lattosio , trattando la soluzione con ammoniaca , poi neutralizzandola e defecandola per aggiunta successiva di soluzioni di acetato di zinco e di ferrocianuro di potassio . Si procede quindi all ' idrolisi specifica del saccarosio su un ' aliquota del filtrato . Dal potere rotatorio del filtrato prima e dopo inversione è possibile , mediante opportune formule , calcolare il contenuto in saccarosio . 4 . REATTIVI 4.1 . Soluzione di acetato di zinco , 1 M : sciogliere in acqua 21,9 g di acetato di zinco diidrato cristallizzato , Zn ( C2H3O2 ) 2 . 2H2O e 3 ml di acido acetico glaciale , e portare con acqua a 100 ml . 4.2 . Soluzione di ferrocianuro di potassio , 0,25 M : sciogliere in acqua 10,6 g di ferrocianuro di potassio triidrato , K4 ( Fe ( CN ) 6 ) . 3H2O , e portare a 100 ml con acqua . 4.3 . Soluzione di acido colridrico , 6,35 ± 0,20 M ( 20-22 % ) o 5,0 ± 2,0 M ( 16-18 % ) . 4.4 . Soluzione di ammoniaca 2,0 ± 0,2 M ( 3,5 % ) . 4.5 . Soluzione di acido acetico , 2,0 ± 0,2 M ( 12 % ) . 4.6 . Blu di bromotimolo ( indicatore ) : soluzione all ' 1 % ( m/v ) in etanolo . 5 . APPARECCHIATURA 5.1 . Bilancia , sensibilità 10 mg . 5.2 . Tubo polarimetrico , della lunghezza di 2 dm esattamente misurata . 5.3 . Polarimetro o saccarimetro : a ) Polarimetro a luce di sodio o a luce verde di mercurio ( lampada a vapori di mercurio con prisma o schermo speciale Wratten n . 77 A ) , leggibile con la precisione di almeno 0,05 gradi d ' angolo ; b ) saccarimetro con scala saccarimetrica internazionale , illuminato facendo passare la luce bianca attraverso un filtro costituito da uno spessore di 15 mm di una soluzione al 6 % di bicromato di potassio , ovvero mediante una lampada al sodio , e leggibile con la precisione di almeno 0,1 gradi della scala saccarimetrica internazionale . 5.4 . Bagnomaria , regolato su 60 ± 1° C . 6 . MODO DI OPERARE 6.1 . Determinazione di controllo Per standardizzare il procedimento , i reattivi e l ' apparecchiatura , effettuare in doppio una determinazione di controllo , nel modo appresso indicato , impiegando una miscela di 100 g di latte , o 110 g di latte scremato , più 18,00 g di saccarosio puro , corrispondente a 40,00 g di latte concentrato contenente il 45 % di saccarosio . Calcolare il contenuto di zucchero applicando la formula indicata al punto 7 , sostituendo rispettivamente ad M , F e P , nella formula 1 , la quantità di latte prelevata e il contenuto in grassi e in proteine di tale latte , e sostituendo ad M , nella formula 2 , il valore di 40,00 . La media dei valori trovati deve essere uguale a 45,0 ± 0,2 % . 6.2 . Determinazione 6.2.1 . In un becher da 100 ml , pesare con l ' approssimazione di 10 mg circa 40 g del campione ben rimescolato . Aggiungere 50 ml di acqua calda a 80 - 90° C e mescolare bene . 6.2.2 . Trasferie quantitativamente la miscela in un pallone tarato da 200 ml , risciacquando successivamente il becher con acqua a 60° C , finchù il volume totale sia compreso tra 120 e 150 ml . Mescolare e raffreddare a temperatura ambiente . 6.2.3 . Aggiungere 85 ml della soluzione diluita ammoniaca ( 4.4 ) . Mescolare di nuovo e lasciar riposare per 15 minuti . 6.2.4 . Neutralizzare l ' ammoniaca aggiungendo una quantità equivalente della soluzione diluita di acido acetico ( 4.5 ) . Determinare in precedenza il numero esatto di ml titolando la soluzione di ammoniaca impiegando come indicatore il blu bi bromotimolo ( 4.6 ) . Mescolare . 6.2.5 . Mescolando dolcemente facendo ruotare il pallone inclinato , aggiungere 12,5 ml di soluzione di acetato di zinco ( 4.1 ) . 6.2.6 . Aggiungere 12 ml di soluzione di ferrocianuro di potassio ( 4.2 ) , analogamente a quanto fatto per la soluzione di acetato . 6.2.7 . Portare il contenuto del pallone a 20° C e diluire a 200 ml con acqua a 20° C . Nota : Durante ciascuna delle fasi fin qui descritte , tutte le aggiunte di acqua o di reattivi debbono essere fatte in modo da evitare la formazione di bolle d ' aria ; per la stessa ragione bisogna rimescolare facendo ruotare il pallone anzichù scuotendolo . L ' eliminazione delle bolle d ' aria eventualmente presenti prima di portare al volume di 200 ml può essere ficilitata collegando provvisoriamente il pallone a una pompa a vuoto e facendolo ruotare . 6.2.8 . Chiudere il pallone con un tappo asciutto e mescolare intimamente scuotendo con energia . 6.2.9 . Lasciar riposare per qualche minuto , poi filtrare su filtro asciutto , scartando i primi 25 ml di filtrato . 6.2.10 . Polarizzazione diretta : determinare la rotazione ottica del filtrato a 20 ± 1° C . 6.2.11 . Inversione : in un pallone tarato da 50 ml pipettare 40 ml del filtrato sopra ottenuto . Aggiungere 6,0 ml di acido cloridrico 6,35 M ( 4.3 ) oppure 7.6 ml di acido cloridrico 5,00 M ( 4.3 ) . Porre il pallone in bagnomaria a 60° per 15 minuti , accertandosi che la soluzione resti completamente immersa . Mescolare con un movimento rotatorio per i primi 5 minuti , durante i quali il contenuto del pallone dovrebbe aver raggiunto la temperatura del bagno . Raffreddare a 20° C e portare a volume con acqua a 20° C . Rimescolare e lasciar riposare per un ' ora a tale temperatura . 6.2.12 . Polarizzazione dopo l ' inversione Determinare la rotazione ottica a 20 ± 0,2 C della soluzione invertita ( se durante la misura il campo di variazione della temperatura T del liquido contenuto nel tubo del polarimetro varia di oltre ± 0,2° C , va applicata la correzione per la temperatura di cui al punto 7.2 ) . 7 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI 7.1 . Metodo di calcolo Calolare il contenuto in saccarosio mediante le seguenti formule : 1 . v = M / 100 ( 1,08 F + 1,55 P ) 2 . S = D-1,25I / Q × V-v / V × V / L × M % dove : S = contenuto in saccarosio , M = massa in grammi del campione pesato , F = percentuale di materia grassa contenuta nel campione , P = percentuale di proteine ( N × 6,38 ) contenuta nel campione , V = volume in ml al quale il campione è stato diluito prima della filtrazione , v = correzione in ml per il volume di precipitato formato durante la defecazione , D = lettura diretta al polarimetro ( polarizzazione prima dell ' inversione ) , I = lettura al polarimetro dopo l ' inversione , L = lunghezza in dm del tubo polarimetrico , Q = fattore d ' inversione ( i relativi valori sono indicati più oltre ) , Osservazioni : a ) Quando si pesano esattamente 40,00 g di latte condensato e si impiegano un polarimetro a luce di sodio graduato in gradi d ' angolo e un tubo polarimetrico da 2 dm alla temperatura di 20,0° C ± 0,1° C , il contenuto in saccarosio del latte concentrato normale ( C = 9 ) può essere calcolato con la seguente formula : S = ( D - 1,25 I ) ( 2,833 - 0,00612 F - 0,00878 P ) . b ) Se la polarizzazione dopo inversione è misurata a temperatura diversa da 20° C , i valori trovati vanno moltiplicati per il fattore 1 + 0,0037 ( T - 20 ) . 7.2 . Valori del fattore d ' inversione Q Le seguenti formule danno dei valori precisti di Q per varie sorgenti luminose , con le opportune correzioni per la concentrazione e la temperatura : luce di sodio e polarimetro graduato in gradi d ' angolo : Q = 0,8825 + 0,006 ( C - 9 ) - 0,0033 ( T - 20 ) ; luce verde del mercurio e polarimetro graduato in gradi d ' angolo : Q = 1,0392 + 0,007 ( C - 9 ) - 0,0039 ( T - 20 ) , luce bianca con filtro al dicromato e saccarimetro graduato in gradi saccarimetrici internazionali : Q = 2,549 + 0,0017 ( C - 9 ) - 0,0095 ( T - 20 ) . Nelle precedenti formule : C = percentuale degli zuccheri totali nella soluzione invertita polarizzata , T = temperatura della soluzione invertita durante la lettura polarimetrica . Nota 1 : La percentuale di zuccheri totali C nella soluzione invertita può essere calcolata nel modo abituale in base alla lettura diretta e al cambiamento d ' inversione , adoperando i valori usuali per la rotazione specifica del saccarosio , del lattosio e dello zucchero invertito . La correzione 0,006 ( C - 9 ) ecc . è precisa soltanto se è C * 9 ; per il normale latte condensato essa può essere trascurata , in quanto C è vicino a 9 . Nota 2 : Variazioni di ± 1° C dalla temperatura di 20° C non influiscono gran che sulla lettura diretta , ma una variazione di oltre 0,2° C nella lettura della soluzione invertita impone una correzione . La correzione - 0,0033 ( T - 20 ) ecc . è precisa soltanto fra i 18° e 22° C . 7.3 . Ripetibilità La differenza tra i risultati di due determinazioni effettuate simultaneamente o in rapida successione dallo stesso analista , adoperando lo stesso campione e nelle stesse condizioni , non devono superare 0,3 grammi di saccarosio per 100 g di latte condensato . METODO 6 - DETERMINAZIONE DEL CONTENUTO IN ACIDO LATTICO E LATTATI 1 . OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente metodo serve a determinare la quantità di acido e di lattati , espressi come acido lattico : - nel latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricca di materia grassa , - nel latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere di latte intero , - nel latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato , - nel latte scremato in polvere o polvere di latte scremato . 2 . DEFINIZIONE Per contenuto in acido lattico e lattati dei latti in polvere s ' intende il contenuto in acido lattico e lattati , espressi come acido lattico , determinato con il metodo qui indicato . 3 . PRINCIPIO Da una soluzione del campione si provvede ad eliminare contemporaneamente la materia grassa , le proteine ed il lattosio aggiungendo soluzione di solfato di rame e di idrossido di calcio e filtrando . L ' acido lattico e i lattati contenuti nel filtrato vengono tasformati in acetaldeide aggiungendo acido solforico concentrato in presenza di solfato di rame . Il contenuto di acido lattico viene determinato colorimetricamente impiegando p-idrossidifenile . L ' acido lattico ed i lattati sono espressi come milligrammi di acido lattico contenuti in 100 g di solidi magri . 4 . REATTIVI 4.1 . Soluzione di solfato rameico , sciogliere in acqua 250 g di solfato rameico ( CuSO4.5H2O ) e portare a 1 000 ml con acqua . 4.2 . Sospensione di idrossido di calcio 4.2.1 . In un mortaio , frantumare con acqua 300 g di idrossido di calcio ( Ca ( OH ) 2 ) , impiegando in tutto 900 ml di acqua . La sospensione deve essere preparata prima dell ' uso . 4.2.2 . Sospensione di idrossido di calcio , in un mortaio , frantumare con acqua 300 g di idrossido di calcio ( Ca ( oh ) 2 ) , impiegando in tutto 1 400 ml di acqua . La sospensione deve essere preparata prima dell ' uso . 4.3 . Soluzione acido solforico-solfato rameico , a 300 ml di acido solforico al 95,5 - 97,0 % ( m/m ) di H2SO4 , aggiungere 0,5 ml della soluzione di solfato rameico ( 4.1 ) . 4.4 . Soluzione di p-idrossidifenile ( C6H5C6H4OH ) agitando e riscaldando leggermente , sciogliere 0,75 g di p-idrossidifenile in 5 ml di soluzione acquosa di idrossido di sodio contenente 5 g di NaOH in 100 ml . Portare a 50 ml con acqua in un pallone tarato . Conservare la soluzione in bottiglie di vetro bruno e in luogo oscuro e fresco . La soluzione non va impiegata se si manifestano variazioni di colore o intorbidamenti . La massima conservabilità è di 72 ore . 4.5 . Soluzione standard di acido lattico , poco prima dell ' uso , sciogliere in acqua 0,1067 g di lattato di litio ( CH3CHOHCOOLi ) , e portare a 1 000 ml in pallone tarato . 1 ml di questa soluzione corrisponde a 0,1 mg di acido lattico . 4.6 . Latte ricostituito standard , analizzare in precedenza diversi campioni di latte in polvere di ottima qualità . Per la preparazione della curva di taratura , scegliere il campione con il più basso contenuto di acido lattico , non più 30 mg di acido lattico in 100 g di solidi magri . Seguire le modalità descritte più oltre ai punti 6.2.1 e 6.2.2 . 5 . ATTREZZATURA 5.1 . Bilancia analitica . 5.2 . Spettrofotometro , adatto a letture alla lunghezza d ' onda di 570 nm . 5.3 . Bagnomaria a 30 ± 2° C . 5.4 . Mortaio e pestello 5.5 . Carta da filtro ( Schleicher & Schull 595 , Whatman 1 o equivalente ) 5.6 . Tubi da saggio , in pirex o equivalenti ( dimensioni : 25 × 150 mm ) . Nota : Tutta la vetreria deve essere perfettamente pulita e destinata ad essere usata soltanto per questa determinazione . Prima di essere lavata , la vetreria contenente residui di precipitato , va risciacquata con acido cloridrico concentrato . 6 . MODO DI OPERARE 6.1 . Prova in bianco Effettuare una prova in bianco ponendo 30 ml di acqua in un matraccio tarato da 50 ml e trattando come prescritto ai punti da 6.2.4 a 6.2.11 compreso . Se il bianco , misurato in confronto con l ' acqua , supera l ' equivalente di 20 mg di acido lattico in 100 g di solidi magri , i reattivi devono essere controllati e reagenti impuri sostituiti . La prova in bianco va effetuata contemporaneamente all ' analisi del campione . 6.2 . Determinazione Nota : Evitare la contaminazione con impurezze , specialmente con saliva e sudore . 6.2.1 . Determinare il contenuto in solidi non lipidici ( a ) del campione , sottraendo da 100 il contenuto in grassi ( ottenuto con il metodo 4 ) e il contenuto in umidità ( ottenuto con il metodo 2 ) . 6.2.2 . Pesare ( 1 000 / a - 10 ) grammi del campione con l ' approssimazione di 0,1 g . Trasferire in pallone tarato , portare a 100 ml di acqua e mescolare energicamente . 6.2.3 . Pipettare 5 ml della soluzione ottenuta in un tubo graduato da 50 ml ; diluire con acqua a 30 ml . 6.2.4 . Agitando continuamente , aggiungere 3 ml della soluzione di solfato rameico ( 4.1 ) e lasciar riposare 10 minuti . 6.2.5 . Agitando continuamente , aggiungere 10 ml della sospensione di idrossido di calcio . 6.2.6 . Portare a 50 ml con acqua , agitare vigorosamente , lasciar riposare per 10 minuti poi filtrare . Buttar via la prima porzione di liquido che defluisce . 6.2.7 . Pipettare 1 ml del filtrato in un tubo da saggio ( 5.6 ) . 6.2.8 . Con una buretta o pipetta graduata , aggiungere nel tubo 6,0 ml della soluzione di acido solforico e solfato di rame ( 4.3 ) Mescolare . 6.2.9 . Riscaldare in bagnomaria bollente per 5 minuti . Riportare a temperatura ambiente sotto acqua corrente . 6.2.10 . Aggiungere 2 gocce di reattivo al p-idrossidifenil ( 4.4 ) ed agitare vigorosamente in modo da distribuire omogeneamente il reattivo in tutto il liquido . Porre il tubo in bagnomaria a 30 ± 2° C ; mantenervelo per 15 minuti , agitando di tanto in tanto . 6.2.11 . Porre il tubo in bagnomaria bollente per 90 secondi . Riportare a temperatura ambiente sotto acqua corrente . 6.2.12 . Misurare entro 3 ore la densità ottica contro la prova in bianco ( 6.1 ) , alla lunghezza d ' onda specificata al punto 5.2 . 6.2.13 . Se la densità ottica supera quella del punto più elevato della curva standard , ripetere la prova sul filtrato ottenuto al punto 6.2.6 , adeguatamente diluito . 6.3 . Preparazione della prova standard 6.3.1 . In 5 cilindri graduati da 50 ml pipettare 5 ml del latte ricostituito ( 4.6 ) , poi , rispettivamente , 0 , 1 , 2 , 3 e 4 ml della soluzione standard ( 4.5 ) , in modo da ottenere un campo di standard corrispondenti a 0 , 20 , 40 , 60 e 80 mg di acido lattico aggiunto riferiti a 100 g di solidi magri del latte essiccato . 6.3.2 . Diluire con acqua a 30 ml circa e trattare come descritto ai punti da 6.2.4 a 6.2.11 compreso . 6.3.3 . Misurare le densità ottiche degli standard ( 6.3.1 ) contro il « bianco » ( 6.1 ) , alla lunghezza d ' onda specificata al punto 5.2 . Diagrammare le densità ottiche in funzione delle quantità di acido lattico indicate al punto 6.3.1 , cioè 0 , 20 , 40 , 60 e 80 mg in 100 g di solidi magri . Tracciare la retta che si adatta meglio ai punti riportati sul diagramma ricavare la curva standard spostando tale retta parallelamente a sù stessa in modo da farla passare attraverso l ' origine . 7 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI 7.1 . Metodo di calcolo Facendo riferimento alla curva standard , trasformare la densità ottica misurata secondo 6.2.12 o 6.2.13 in mg di acido lattico riferiti a 100 g di solidi magri contenuti nel campione . Qualora il filtrato sia stato diluito secondo 6.2.13 , moltiplicare il risultato per i fattori di diluizione . 7.2 . Ripetibilità La differenza fra i risultati di due determinazioni effettuate simultaneamente o in rapida successione dallo stesso analista adoperando lo stesso campione e nelle stesse condizioni , non deve superare 8 mg di acido lattico riferiti a 100 g di solidi magri . Ciò vale per contenuti fino a 80 mg . Per valori più alti , la differenza non deve superare il 10 % del valore più basso . METODO 7 - DETERMINAZIONE DELL ' ATTIVITÀ FOSFATASICA ( METODO SANDERS E SAGER MODIFICATO ) 1 . OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Il presente metodo descrive la determinazione dell ' attività fosfatasica nel : - latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa ; - latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte o polvere di latte intero ; - latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato ; - latte scremato in polvere o polvere di latte scremato . 2 . DEFINIZIONI L ' attività fosfatasica del latte in polvere è una misura della quantità di fosfatasi alcalina attiva ( libera ) presente . Essa viene espressa come la quantità di fenolo ( in mg ) liberata da 1 ml del latte ricostituito , nel modo indicato dalla procedura appresso descritta . 3 . PRINCIPIO L ' attività fosfatasica del latte in polvere è determinata dalla capacità della fosfatasi di liberare fenolo dal fenilfosfato disodico . La quantità di fenolo liberata nelle condizioni prescritte viene determinata per misura spettrofotometrica del colore ottenuto col reattivo di Gibbs . 4 . REATIVITI 4.1 . Soluzione A Tampone borato-idrossido di bario : pH 10,6 ± 0,1 a 20° C . Sciogliere in acqua 25,0 g di idrossido di bario ( Ba ( OH )2 . 8H2O ) e portare a 500 ml . Sciogliere in acqua 11,0 g di acido borico ( H3B3 ) e portare a 500 ml . Riscaldare le due soluzioni a 50° C e mescolare . Agitare e lasciar raffreddare a temperatura ambiente . Regolare il pH a 10,6 ± 0,1 con la soluzione di idrossido di bario ; filtrare . Conservare la soluzione in recipiente ermeticamente chiuso . Prima dell ' uso , diluire il tampone con un ' uguale quantità d ' acqua . 4.2 . Soluzione B Tampone per lo sviluppo del colore . Sciogliere in acqua 6,0 g di metaborato sodico ( NaBO2 ) ( o 12,6 g di NaBO2.4H2O ) e 20,0 g di cloruro di sodio ; diluire con acqua a 1 000 ml . 4.3 . Soluzione C Substrato tamponato . 4.3.1 . Sciogliere 0,5 g di fenilfosfato disodico ( Na2C6H5PO42H2O ) in 4,5 ml di soluzione B ( 4.2 ) . Aggiungere 2 gocce di soluzione E ( 4.5 ) e lasciar riposare 30 minuti . Estrarre il colore con 2,5 ml di butanolo ( 4.10 ) . Se necessario , ripetere l ' estrazione del colore . Dopo separazione buttar via il butanolo . Questa soluzione può conservarsi in frigorifero per diversi giorni . Sviluppare ed estrarre il colore ancora una volta prima dell ' uso . 4.3.2 . Pipettare 1 ml di questa soluzione in un pallone tarato da 100 ml e portare a volume con la soluzione A . Preparare la soluzione tampone immediatamente prima dell ' uso . 4.4 . Soluzione D Precipitante . Sciogliere 3,0 g di solfato di zinco ( ZnSO4 . 7H2O ) e 0,6 g di soluzione di solfato rameico ( CuSO4 . 5H2O ) e portare a 100 ml con acqua . 4.5 . Soluzione E Reattivo di Gibbs . Sciogliere 0,040 g di 2,6 - dibromochinon 1,4 - cloroimmide ( O . C6H2Br2 . NC1 ) in 10 ml di alcool etilico al 96 % . Conservare in frigorifero in bottiglie di vetro scuro . Il reattivo va buttato via quando cambia colore . 4.6 . Tampone per la diluizione del colore Diluire a 100 ml , con acqua , 10 ml di soluzione ( 4.2 ) ( tampone B per lo sviluppo del colore ) . 4.7 . Soluzione di solfato rameico Sciogliere in acqua 0,05 g di solfato rameico ( CuSO4 . 5H2O ) e portare a 100 ml con acqua . 4.8 . Soluzione standard fi fenolo Sciogliere in acqua 0,200 ± 0,001 g di fenolo puro e portare con acqua a 100 ml in pallone tarato . Questa soluzione può essere conservata per diversi mesi in frigorifero . Con acqua , diluire 10 ml di questa soluzione a 100 ml . La soluzione diluita contiene 200 mg di fenolo per 1 ml , e può essere utilizzata per preparare soluzioni più diluite . 4.9 . Acqua distillata bollita . 4.10 . n-Butanolo . 5 . APPARECCHIATURA 5.1 . Bilancia analitica . 5.2 . Bagnomaria , termostatato a 37° C ± 1° C . 5.3 . Spettrofotometro , adatto a letture alla lunghezza d ' onda di 610 mm . 5.4 . Carta da filtro ( Schleicher e Schull 597 , Whatman 42 o equivalente ) . 5.5 . Bagnomaria bollente . 5.6 . Foglio di alluminio . 6 . PROGRAMMA Precauzioni : 1 . Evitare l ' esposizione diretta alla luce solare . 2 . Vetreria , tappi , spatole , ecc . , devono essere perfettamente puliti . Si raccomanda di risciacquarli e farli bollire con acqua o di trattarli con vapore . 3 . Evitare l ' impiego di materiali plastici ( ad esempio per i tappi ) , in quanto possono contenere fenoli . 4 . La saliva contiene fosfatasi ; bisogna perciò evitare accuratamente la contaminazione da tracce di saliva . 6.1 . Preparazione del campione 6.1.1 . Pesare 10 g del campione con l ' approssimazione di 0,1 g e scioglierli in 90 ml di acqua . La temperatura a cui viene disciolta la polvere non deve in nessun caso superare i 35° C . 6.2 . Determinazione 6.2.1 . In 2 tubi introdurre 1 ml di latte ricostituito preparato come descritto al punto 6.1.1 . 6.2.2 . Riscaldare per 2 minuti uno dei tubi in acqua bollente . Coprire con foglio di alluminio il tubo e il bagnomaria ( 5.5 ) , che potrebbe ad esempio essere un becher , in modo da assicurare che tutto il tubo venga riscaldato . Raffreddare in acqua fredda fino a temperatura ambiente . Impiegare questo tubo per la prova in bianco . Per tutte le operazioni successive , i due tubi vanno trattati allo stesso modo . 6.2.3 . Aggiungere 10 ml della soluzione C ( 4.3.2 ) . Mescolare e porre il tubo in bagnomaria a 37° C ( 5.2 ) . 6.2.4 . Tenere in incubazione nel bagnomaria per 60 minuti , agitando di tanto in tanto . 6.2.5 . Trasferire immediatamente le provette in bagno bollente ( 5.5 ) e riscaldarle per 2 minuti ; raffreddare a temperatura ambiente in acqua fredda . 6.2.6 . Aggiungere 1 ml di soluzione D ( 4.4 ) , mescolare e filtrare per filtro asciutto ; buttar via le prime perzioni del filtrato , finchù esso diviene limpido . 6.2.7 . Porre 5 ml di ciascun filtrato in due provette , aggiungere 5 ml di soluzione B ( 4.2 ) e 0,1 ml di soluzione E ( 4.5 ) . Mescolare . 6.2.8 . Lasciar sviluppare il colore a temperatura ambiente , per 30 minuti , al riparo dalla luce solare . 6.2.9 . Misurare la densità ottica della soluzione del campione contro quella del « bianco » , alla lunghezza d ' onda indicata al punto 5.3 . 6.2.10 . Ripetere la determinazione qualora la densità ottica della soluzione sia superiore a quella del campione standard preparato secondo il punto 7 e contenente 20 l di fenolo . Se tale limite è superato , diluire un opportuno volume dei latte ricostituito secondo quando indicato in 6.1.1 , con un adeguato volume dello stesso latte , fatto accuratamente bollire come indicato al punto 6.2.2 in modo da inattivare la fosfatasi in esso contenuta . 7 . COSTRUZIONE DELLA CURVA STANDARD 7.1 . In quattro matracci tarati da 100 ml pipettare rispettivamente 1 , 3 , 5 e 10 ml della soluzione standard , diluita secondo quanto descritto al punto 4,8 e portare a volume con acqua ; queste diluizioni conterranno rispettivamente 2 , 6 , 10 e 20 ug/ml di fenolo . 7.2 . Pipettare nelle provette 1 ml ciascuna delle soluzioni standard 7.1 , in modo da ottenere una serie di campioni contenente 0 , 2 , 6 , 10 e 20 ug di fenolo . Preparare un « bilanco » con 1 ml di acqua . 7.3 . In ciascuna delle provette , pippettare successivamente 1 ml della soluzione di solfato di rame ( 4.7 ) , 5 ml della soluzione tampone per la diluizione del colore ( 4.6 ) , 3 ml di acqua e 0,1 ml della soluzione E ( 4.5 ) . Mescolare . 7.4 . Lasciar riposare le provette per 30 minuti , a temperatura ambiente e al riparo dalla luce solare diretta . 7.5 . Misurare l ' assorbanza delle soluzioni in ciascuno dei tubi , in confronto col « bilanco » , alla lunghezza d ' onda indicata al punto 5.3 . 7.6 . Costruire la curva standard riportando i valori dell ' assorbanza in funzione delle quantità di fenolo espresse in ug , come indicato al punto 7.2 . 8 . ESPRESSIONE DEI RISULTATI 8.1 . Calcolo 8.1.1 . Facendo riferimento alla curva di taratura , trasformare in ug di fenolo i valori trovati secondo 6.2.9 . 8.1.2 . Calcolare l ' attività fosfatasica , espressa in ug di fenolo/ml di latte ricostituito , mediante la seguente formula : attività fosfatasica = 2,4 P dove P - quantità di fenolo in ug secondo 8.1.1 . 8.1.3 . Se è stato necessario diluire come indicato in 6.2.10 , moltiplicare per il fattore di diluizione il risultato ottenuto secondo 8.1.2 . 8.2 . Ripetibilità La diferenza fra i risultati di due determinazioni effettuate simultaneamente o in rapida successione dallo stesso analista adoperando lo stesso campione e nelle stesse condizioni , non debbono superare i 2 ug di fenolo liberati per ogni ml di latte ricostituito . METODO 8 - DETERMINAZIONE DELL ' ATTIVITÀ FOSFATASICA ( PROCEDIMENTO ASCHAFFENBURG E MULLEN ) 1 . OGGETTO E CAMPO DI APPLICAZIONE Questo metodo descrive la determinazione dell ' attività fosfatasica nel : - latte in polvere ricco di materia grassa o polvere di latte ricco di materia grassa ; - latte in polvere , latte intero in polvere , polvere di latte , o polvere di latte intero ; - latte parzialmente scremato in polvere o polvere di latte parzialmente scremato ; - latte scremato in polvere o polvere di latte scremato . 2 . DEFINIZIONI L ' attività fosfatasica del latte in polvere è una misura della quantità di fosfatasi alcalina attiva presente nel prodotto . Essa è espressa come quantità di p-nitrofenolo , espressa in microgrammi , che viene liberata nelle condizioni descritte da 1 ml di latte riscostituito . 3 . PRINCIPIO Il campione di latte ricostituito viene diluito con un substrato tamponato a pH 10,2 e messo in incubazione alla temperatura di 37° C per 2 ore . In queste condizioni , qualunque fosfatasi alcalina presente nel campione provocherà la liberazione del p-nitrofenilfosfato disodico aggiunto . Il p-nitrofenolo liberato viene determinato in un comparatore semplice , alla luce riflessa , per confronto con vetri standard . 4 . REATTIVI 4.1 . Soluzione tampone carbonato-bicarbonato sodico . Sciogliere in acqua 3,5 g di carbonato sodico anidro ed 1,5 g di bicarbonato sodico ; portare con acqua a 1 000 ml in pallone tarato . 4.2 . Substrato tamponato Sciogliere 1,5 g di p-nitrofenilfosfato disodico nel tampone carbonato sodico ( 4.1 ) e portare a 1 000 ml con soluzione tampone in pallone tarato . Questa soluzione , se conservata in frigorifero ( T 4° C ) , è stabile per un mese , ma su di essa va effettuato un controllo del colore ( vedi punto 6 , precauzione n . 3 ) . 4.3 . Soluzioni defecanti 4.3.1 . Soluzione di solfato di zinco Sciogliere in acqua 30,0 g di solfato di zinco ( ZnSO4 ) e diluire con acqua a 100 ml in pallone tarato . 4.3.2 . Soluzione di ferrocianuro di potassio Sciogliere in acqua 17,2 g di ferrocianuro di potassio triidrato ( K4Fe ( CN ) 6 . 3H20 ) e diluire con acqua a 100 ml in pallone tarato . 5 . APPARECCHIATURA 5.1 . Bilancia analitica . 5.2 . Bagnomaria , termostatato a 37 ± 1° C . 5.3 . Colorimetro a comparazione , con disco-speciale contenente vetri colorati standard tarati p-nitrofenolo per ml di latte e provvisto di celle da 2 × 25 mm . 6 . MODO DI OPERARE Precauzioni : 1 . Dopo l ' impiego le provette vanno vuotate , risciacquate con acqua , lavate in acqua calda contenente un detergente alcalino , poi risciacquate energicamente in acqua di rubinetto calda e pulita . Alla fine , esse devono essere risciacquate con acqua ed essiccate prima dell ' uso . Le pipette devono essere energicamente risciamente risciacquate immediatemente dopo l ' uso in acqua fredda di rubinetto , poi risciacquate con acqua ed essiccate prima dell ' uso . 2 . I tappi delle provette devono essere sciacquati bene con acqua calda di rubinetto immediatamente dopo l ' uso , poi fatti bollire 2 minuti in acqua . 3 . La soluzione tamponata del substrato ( 4.2 ) deve rimanere stabile per almeno 1 mese se conservata in frigorifero a 4° C o meno . L ' eventuale instabilità è indicata da una colorazione gialla . La prova viene sempre letta in confronto con un prodotto di riferimento previamente bollito e contenente lo stesso substrato tamponato ; si raccomanda di non usare la soluzione qualora essa , confrontata nel comparatore con acqua distillata in celle da 25 mm , dia una lettura colorimetrica superiore a 10 ug . 4 . Adoperare per ciascun campione una pipetta a parte , evitando di contaminarla con la saliva . 5 . L ' illuminazione solare diretta va evitata in qualunque momento . 6.1 . Preparazione del campione Sciogliere 10 g della polvere in 90 ml di acqua . La temperatura di dissoluzione non deve supera re i 35° C . 6.2 . Determinazione 6.2.1 . Pipettare 15 ml di substrato tamponato ( 4.2 ) in una provetta pulita ed asciuta , aggiungendo subito dopo 2 ml del campione ricostituito ( 6.1 ) da esaminare . Tappare la provetta , mescolare capovolgendo e porre a bagnomaria a 37° C ( 5.2 ) . 6.2.2 . Contemporaneamente , porre nel bagnomaria una provetta di riferimento contenente 15 ml di substrato tamponato e 2 ml di campione ricostituito bolito analogo a quello sotto prova . 6.2.3 . Dopo 2 ore togliere ambedue i tubi dal bagnomaria , aggiungere 0,5 ml di precipitante al solfato di zinco ( 4.3.1 ) , rimettere il tappo , agitare energicamente e lasciar riposare per 3 minuti . Aggiungere 0,5 ml di soluzione di precipitante al ferrocianuro di potassio ( 4.3.2 ) , mescolare bene e filtrare per filtro a pieghe ( 5.4 ) , raccogliendo il filtrato limpido in una provetta pulita . 6.2.4 . Trasferire il filtrato in una cella da 25 mm e confrontare nel colorimetro a comparazione contro il filtrato del campione di riferimento bolito , adoperando il disco speciale ( 5.3 ) . 7 . ESPRESSIONE 7.1 Calcolo La lettura diretta ottenuta al punto 6.2.4 viene registrata come ug di p-nitrofenolo per ml di campione o per ml di campione ricostituito . 7.2 . Ripetilibità La differenza fra i risultati di due determinazioni effettuate simultaneamente o in rapida successione dallo stesso analista , adoperando lo stesso campione e nelle stesse condizioni , non deve superare 2 ug di p-nitrofenolo per ml del latte ricostituito .