29.10.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

CE 259/61


Naufragio della New Flame e impatto ambientale sulla baia di Algeciras

P6_TA(2008)0176

Risoluzione del Parlamento europeo del 24 aprile 2008 sul naufragio della New Flame e le sue conseguenze nella baia di Algeciras

(2009/C 259 E/10)

Il Parlamento europeo,

visti gli articoli 71, 80 e 251 del trattato CE,

viste le posizioni espresse nelle sue precedenti letture sui pacchetti marittimi e le sue risoluzioni sulla sicurezza marittima,

vista la sua risoluzione del 12 luglio 2007 su una politica marittima dell'Unione: una visione europea degli oceani e dei mari (1),

visto l'articolo 103, paragrafo 4, del suo regolamento,

A.

considerando che una delle priorità della normativa europea è il mantenimento di un ambiente sicuro e non inquinato per quanto riguarda gli oceani e i mari, in particolare il Mar Mediterraneo,

B.

considerando che la collisione avvenuta il 12 agosto 2007 nei pressi della costa di Gibilterra, si è verificata una collisione fra una petroliera a doppio scafo e la nave portarinfuse New Flame che ha determinato l'affondamento di quest'ultima,

C.

considerando che, sebbene incidenti di questo tipo non abbiano il medesimo impatto ambientale di quelli tra petroliere, essi suscitano comunque preoccupazioni nella società,

D.

considerando che, nel caso della New Flame, le autorità spagnole e britanniche e il governo di Gibilterra hanno fornito all'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA) informazioni sull'incidente,

E.

considerando che la Spagna ha posizionato nella baia la nave antinquinamento Don India sin dal 13 agosto 2007,

F.

considerando che il rifornimento di carburante (bunkeraggio) in acque costiere non costituisce di per sé una violazione della legislazione comunitaria in materia ambientale e può diventare fonte di inquinamento solo se è praticato in modo non professionale, trascurando la protezione dell'ambiente o in condizioni di mare avverse,

G.

considerando che le attività di bunkeraggio a Gibilterra sono disciplinate dalle leggi nazionali applicabili nella regione, da un codice di condotta, sulla cui applicazione vigila un sovrintendente, e da una procedura di autorizzazione,

H.

considerando che, qualora lo scafo dovesse venir spezzato in due tronconi, ciò potrebbe non solo causare l'inquinamento dei fondali e del mare, ma anche arrecare danni alle zone di pesca circostanti e al turismo costiero,

I.

considerando che la New Flame giace ora sul fondo del mare con un carico di 42 000 tonnellate, di cui almeno 27 000 di rottami metallici, il che potrebbe avere ripercussioni sulla qualità dall'acqua aumentando la concentrazione, sconosciuta all'opinione pubblica, di metalli pesanti di natura incerta e per cui è difficile stabilire l'impatto ambientale totale,

J.

considerando che non vi sono state vittime e che non è stato rilevato un inquinamento importante in seguito alla collisione fra le due navi, ma che potrebbero tuttora persistere rischi per l'ambiente;

K.

considerando che in prossimità dello Stretto di Gibilterra si trovano siti protetti dalla rete Natura 2000, tra cui il sito di importanza comunitaria ES 6120012, denominato «Frente Litoral del Estrecho de Gibraltar», che risente pesantemente ogni giorno delle attività di bunkeraggio effettuate nella zona;

L.

considerando che il Parlamento ha approvato già da tempo i propri emendamenti in prima lettura sul terzo pacchetto marittimo, che comprende sette proposte legislative;

1.   invita la Commissione a trasmettere al Parlamento tutte le informazioni fornite dalle autorità nazionali e regionali competenti riguardo al caso della New Flame, in particolare le informazioni relative alla richiesta risorse supplementari, quali le navi antinquinamento da predisporre attraverso il meccanismo comunitario di protezione civile, che riguarda anche l'inquinamento marino causato da incidenti, istituito dalla decisione 2007/779/CE, Euratom del Consiglio dell' 8 novembre 2007 (2), il quale prevede che, su richiesta del paese interessato dal naufragio, siano messe a disposizione degli Stati membri navi antinquinamento operanti sotto l'egida dell'EMSA;

2.   si compiace della partecipazione delle autorità regionali e locali andaluse in questo contesto, conformemente alle raccomandazioni del Parlamento europeo sulla politica marittima dell'Unione europea per la partecipazione delle autorità locali e regionali;

3.   prende atto del fatto che il governo di Gibilterra e le autorità britanniche e spagnole hanno dichiarato di voler collaborare nel modo più efficace, nel quadro del foro di dialogo su Gibilterra, per affrontare l'incidente e le sue conseguenze per l'ambiente marino e costiero;

4.   sottolinea la rapidità e l'efficienza con cui l'EMSA ha dato seguito alla richiesta di assistenza delle autorità spagnole subito dopo l'incidente; evidenzia che il Parlamento ha sempre propugnato l'aumento delle risorse operative e finanziarie dell'Agenzia ed osserva che sarà disponibile un numero maggiore di navi per l'assistenza in varie regioni marittime dell'Unione europea; invita la Commissione e l'EMSA a fornire il massimo sostegno alla protezione ambientale di quest'area minacciata, conformemente agli obiettivi ambientali definiti dalla legislazione europea e dagli strumenti internazionali;

5.   invita la Commissione, nel suo ruolo di «custode dei trattati» a verificare se le autorità competenti hanno correttamente assolto ai propri obblighi ai sensi degli articoli 2, 3, 6, 10, dell'articolo 80, paragrafo 2, dell'articolo 174, paragrafi 1 e 2, e dell'articolo 175, paragrafo 4, del trattato CE per evitare la catastrofe e ad avviare, se del caso, le azioni legali che possano rivelarsi necessarie;

6.   incoraggia le autorità britanniche e spagnole, il governo di Gibilterra, le autorità portuali di Algeciras e Gibilterra e tutti i soggetti implicati a compiere tutti gli sforzi e ad adottare tutte le misure possibili per gestire nel modo più responsabile tutte le attività che si svolgono nella Baia;

7.   sottolinea la necessità che, in seguito all'inquinamento verificatosi, la cui origine deve ancora essere chiarita, tutte le autorità competenti responsabili della gestione della baia, della sua costa e delle operazioni di recupero della New Flame restino estremamente vigili rispetto a possibili svuotamenti opportunistici e illegali dei serbatoi di carburante e delle acque di zavorra;

8.   sottolinea che il terzo pacchetto marittimo, tuttora in fase di prima lettura al Consiglio e sul quale il Parlamento ha adottato la sua posizione più di un anno fa ed in relazione al quale è disposto ad andare avanti per concludere le sette procedure legislative, fornisce all'Unione europea tutti gli strumenti necessari ai fini della prevenzione degli incidenti marittimi e della gestione del loro impatto, incluse in particolare disposizioni relative al controllo del traffico marittimo e alle inchieste sugli incidenti; ribadisce l'esigenza di garantire un'efficace cooperazione tra porti vicini;

9.   invita la Commissione a chiedere alle autorità competenti di fornire informazioni sul carico della nave e di indicare piani e i tempi previsti per rimuovere il relitto dalla baia e vigilare contro i rischi di inquinamento che potrebbero derivare dal suo carico; chiede inoltre che la Commissione trasmetta tali dati al Parlamento;

10.   sollecita la Commissione a invitare gli Stati membri che ancora non l'hanno fatto a ratificare la convenzione internazionale del 2001 sulla responsabilità civile per i danni causati dall'inquinamento derivante dal combustibile delle navi e a garantire il rispetto della normativa europea al riguardo;

11.   invita nuovamente la Commissione a presentare quanto prima una proposta al Parlamento e al Consiglio al fine di assicurare che nelle nuove navi il combustibile per i motori sia contenuto in serbatoi a doppio scafo a garanzia di maggiore sicurezza;

12.   ribadisce la richiesta di una direttiva europea sul miglioramento della qualità dei combustibili marittimi; accoglie con favore il recente accordo conseguito in seno all'Organizzazione marittima internazionale sull'introduzione di una proposta legislativa al riguardo entro il 1o gennaio 2010;

13.   esorta la Commissione a proporre miglioramenti per quanto riguarda le norme sulla protezione delle zone marine transfrontaliere ecologicamente sensibili, anche attraverso una sorveglianza e un controllo (via satellite) rafforzati delle navi;

14.   suggerisce alla Commissione di intervenire presso le autorità nazionali e regionali competenti affinché raggiungano un accordo su un protocollo pubblico di azione per la zona dello Stretto di Gibilterra e in particolare per la baia di Algeciras, sulla falsariga degli accordi bilaterali e regionali in vigore conclusi tra Stati costieri, che prevedono l'assistenza reciproca in caso di inquinamento marino a seguito di incidenti;

15.   incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'Agenzia europea per la sicurezza marittima, ai governi e ai parlamenti degli Stati membri e alle autorità regionali interessate.


(1)  Testi approvati, P6_TA(2007)0343.

(2)  GU L 314 dell’1.12.2007, pag. 9.


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