52009PC0223




[pic] | COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE |

Bruxelles, 20.5.2009

COM(2009) 223 definitivo

2009/0070 (COD)

Proposta di

REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

relativo al programma europeo di osservazione della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività (2011–2013) (Testo rilevante ai fini del SEE)

{SEC(2009) 639}{SEC(2009) 640}

RELAZIONE

1. Contesto della proposta

1.1. Contesto

Il GMES è un'iniziativa guidata dall'UE nel settore dell'osservazione della terra. L'Europa ha deciso di sviluppare la propria capacità operativa di osservazione della terra in linea con la crescente responsabilità dell'UE sulla scena europea e mondiale. La realizzazione di un tale sistema rappresenta una scelta strategica, che avrà ripercussioni durature sull'ulteriore sviluppo politico, economico, sociale e scientifico dell'UE[1].

L'osservazione della terra consente di raccogliere informazioni sui sistemi fisici, chimici e biologici del pianeta o, più in generale, di effettuare il monitoraggio dell'ambiente naturale. Si basa su mezzi spaziali (satellitari) e mezzi non spaziali, tra cui installazioni a bordo di aerei, di navi e a terra (installazioni in situ). I dati raccolti tramite i satelliti e le infrastrutture in situ vengono elaborati per fornire servizi informativi capaci di garantire una migliore gestione dell'ambiente e una sicurezza rafforzata per i cittadini. Sarà quindi possibile, ad esempio, gestire con maggiore efficienza le risorse naturali e la biodiversità, monitorare lo stato degli oceani e la composizione chimica dell'atmosfera, che sono due elementi chiave in rapporto ai cambiamenti climatici, far fronte alle calamità di origine naturale e antropica, tra cui gli tsunami, e garantire una sorveglianza più efficace delle frontiere.

Nel corso degli ultimi trent'anni, l'UE, l'Agenzia spaziale europea (ASE) e i rispettivi Stati membri si sono molto impegnati, dal punto di vista della ricerca e dello sviluppo, nel settore dell'osservazione della terra in vista dello sviluppo di infrastrutture e di servizi preoperativi di osservazione della terra[2].

Tuttavia, fatta eccezione per il settore della meteorologia operativa, i dati forniti dai servizi esistenti non riguardano tutti i parametri di cui hanno bisogno i responsabili politici[3] oppure la fornitura dei dati non è garantita continuativamente, soprattutto in quanto il servizio o l'infrastruttura di osservazione che ne è alla base hanno un ciclo di vita limitato a causa di vincoli di bilancio e/o tecnici. In altre parole, molti degli attuali servizi di osservazione della terra in Europa sono inaffidabili visto che presentano lacune infrastrutturali e mancano le garanzie di una loro disponibilità nel lungo periodo. Ciò preoccupa gli utenti finali, quali le autorità pubbliche, ma anche i fornitori di servizi a valle, che sono restii a compiere massicci investimenti in mercati a rischio e non maturi e che si troverebbero ad affrontare ulteriori difficoltà per raccogliere i capitali necessari.

L'idea alla base del GMES è garantire un'osservazione operativa della terra nei settori dell'ambiente e della sicurezza, andando oltre la meteorologia operativa. In questo quadro, gli obiettivi generali del GMES sono:

- garantire servizi di osservazione della terra sostenibili ed adeguati alle esigenze degli utenti, quali i responsabili politici e i privati cittadini. Per quanto concerne in particolare i responsabili politici, i servizi GMES consentiranno loro di:

- preparare atti legislativi a livello nazionale, europeo e internazionale su questioni ambientali, compresi i cambiamenti climatici;

- monitorare l'attuazione di questi atti legislativi;

- avere accesso a informazioni esaurienti e accurate su questioni riguardanti la sicurezza (ad esempio per la sorveglianza delle frontiere);

- garantire la sostenibilità delle infrastrutture di osservazione necessarie alla fornitura dei servizi GMES. Questo obiettivo sarà conseguito mediante la creazione di partenariati con i proprietari delle infrastrutture oppure mediante lo sviluppo di nuove infrastrutture qualora quelle attuali non siano sufficienti per la produzione dei dati necessari ai fini dei servizi GMES;

- creare le opportunità per un maggior uso delle fonti informative da parte del settore privato, in modo da facilitare l'utilizzo commerciale da parte dei fornitori di servizi che creano valore e che, in molti casi, sono piccole e medie imprese (PMI).

1.2. Motivazione e obiettivi della proposta

Il GMES comprende sia attività di sviluppo sia una fase operativa. Per quanto concerne le attività di sviluppo, i fondi del settimo programma quadro (7PQ)[4] concorrono allo sviluppo dell'infrastruttura spaziale nel quadro del programma dell'ASE relativo alla componente spaziale del GMES e finanziano i servizi preoperativi nei seguenti settori: monitoraggio del territorio, monitoraggio marino, monitoraggio atmosferico, risposta alle emergenze, sicurezza, nonché mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi.

A seguito della comunicazione della Commissione "Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES): dal concetto alla realtà"[5] e degli orientamenti espressi dal terzo Consiglio "Spazio", la realizzazione delle attività GMES sta avvenendo secondo un'impostazione graduale e sulla base di priorità chiaramente definite. Prima tappa è lo sviluppo di tre servizi prioritari riguardanti la risposta alle emergenze, il monitoraggio del territorio e i servizi marini.

I primi servizi operativi in materia di gestione delle emergenze e di monitoraggio del territorio sono finanziati come azioni preparatorie[6]. Tra il 2011 e il 2013 i servizi GMES operativi dovrebbero essere offerti su più ampia scala; essi si baseranno, integrandole, sulle attività di sviluppo finanziate nell'ambito del tema "Spazio" del settimo programma quadro e sulle attività intergovernative e nazionali. L'azione comunitaria si concentrerà sull'intera catena dei servizi di risposta alle emergenze e di monitoraggio del territorio, sull'accesso ai dati e sul funzionamento delle infrastrutture. La scelta di concentrarsi su questi aspetti si basa sui seguenti criteri specifici:

- maturità tecnica sufficiente;

- continuità con azioni preparatorie ed esistenza di altre attività, come il Corine Land Cover, già in corso al di fuori dei programmi quadro di ricerca;

- accertate potenzialità di sviluppo per i servizi a valle;

- i fornitori di servizi sono operatori industriali e senza un ulteriore intervento dell'UE interromperebbero le attività, mentre nel campo marino e dell'atmosfera i servizi sono prestati principalmente da istituzioni pubbliche che prima del 2013 saranno in grado di proseguire le attività (anche se probabilmente a un livello meno ambizioso) senza sostegno comunitario;

- per quanto riguarda i servizi per le emergenze, è ovvio che sarebbe preferibile mettere a disposizione delle autorità di protezione civile, su base operativa, la cartografia d'emergenza già nel 2011, e non nel 2014.

Dopo il Forum GMES di Lille organizzato dalla presidenza francese, queste priorità sono state ampiamente discusse, anche attraverso consultazioni in seno al consiglio consultivo GMES. Le parti interessate hanno convenuto che nel periodo 2011-2013 occorrerà integrare i fondi per la ricerca esistenti in modo da avviare, su base operativa, i servizi in settori nei quali esiste il rischio di una loro interruzione. Essi hanno riconosciuto anche che le attività di monitoraggio marino e atmosferico sono ben avviate. Considerata la natura istituzionale o scientifica dei protagonisti europei coinvolti nell'attuazione di queste attività, il 7PQ appare in questa fase come lo strumento in grado di consentire, sia in termini giuridici sia di volume di risorse, il conseguimento di un livello di capacità molto simile alle condizioni operative, per quanto concerne i servizi marini e atmosferici.

Un programma GMES pienamente operativo dovrebbe essere realizzato nel corso del prossimo quadro finanziario pluriennale (a decorrere dal 2014).

L'obiettivo della presente proposta è istituire la base giuridica del programma GMES e del finanziamento comunitario della fase iniziale di operatività del GMES (2011-2013), secondo quanto enunciato nella comunicazione del 2008, accolta con soddisfazione dal Consiglio come testimoniano le conclusioni del 2 dicembre 2008. La finalità perseguita è:

- far sì che tra il 2011 e il 2013 i servizi di risposta alle emergenze (comprese la cartografia d'emergenza e la cartografia di riferimento) possano essere forniti, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, a diversi operatori responsabili della risposta alle emergenze a livello comunitario e degli Stati membri e alle principali agenzie competenti delle Nazioni Unite, operanti tra gli altri nei settori della protezione civile, degli aiuti umanitari e della gestione delle crisi, in modo che tali soggetti possano far fronte alle emergenze e alle catastrofi umanitarie più efficacemente e con maggiore efficienza;

- rendere possibile la fornitura di servizi di monitoraggio del territorio (in particolare dati preelaborati, prodotti paneuropei relativi alla copertura del suolo, cartografia urbana ad alta risoluzione, cartografia pedologica e cartografia tematica) alle autorità pubbliche europee (comprese le agenzie per l'ambiente) tra il 2011 e il 2013, in modo che esse possano meglio assolvere alle loro funzioni decisionali, attuative e di monitoraggio. I servizi di monitoraggio del territorio potrebbero, tra l'altro, contribuire all'attuazione della strategia tematica per la protezione del suolo[7] e alla valutazione degli ecosistemi;

- contribuire alla produzione di informazioni ambientali e alla loro accessibilità pubblica, secondo quanto previsto, in particolare, dai principi della convenzione di Aarhus[8], dalla direttiva Inspire e dal sistema comune di informazioni ambientali (SEIS)[9].

- stimolare tra il 2011 e il 2013 – dal punto di vista dell'occupazione, dell'innovazione e della competitività internazionale – la crescita del settore dell'osservazione della terra a valle, attraverso una riduzione del costo di accesso alle informazioni.

1.3. Finanziamento del GMES: dalla fase della R&S alla fase di operatività

Gli aspetti del GMES inerenti alla ricerca e allo sviluppo sono e continueranno ad essere cofinanziati a livello europeo, intergovernativo e nazionale in base a rapporti di partenariato tra gli operatori del settore. Una parte dei costi di sviluppo e dei costi operativi di tutte le installazioni spaziali[10] e in situ che forniscono i dati per i servizi GMES saranno a carico degli Stati membri e delle organizzazioni intergovernative, in quanto il finanziamento comunitario del costo complessivo di tutte le infrastrutture necessarie potrebbe essere contrario ai principi di proporzionalità e sussidiarietà. La CE si concentrerà, invece, nei settori in cui l'intervento comunitario apporterà un valore aggiunto tangibile.

La UE coordinerà questi partenariati e gestirà il proprio contributo al GMES; attualmente questo apporto finanziario, se si eccettua un limitato contributo al funzionamento dei servizi di risposta alle emergenze e di monitoraggio del territorio che vengono finanziati come azioni preparatorie, è destinato al cofinanziamento delle seguenti attività di ricerca nell'ambito del tema "Spazio" del 7PQ:

- sviluppo delle infrastrutture spaziali[11] ad opera dell'ASE per colmare le lacune a livello delle attuali infrastrutture spaziali;

- ricerche sull'integrazione tra i dati in situ e i dati spaziali;

- sviluppo di servizi preoperativi.

Per quanto concerne i servizi preoperativi, le ricerche servono a sviluppare catene di servizi mediante la realizzazione di singoli prototipi sperimentati su aree dell'Europa selezionate per avere la certezza di un loro corretto funzionamento. Il finanziamento è destinato principalmente allo sviluppo della catena di elaborazione e all'attività di validazione dei concetti e delle tecnologie e dei servizi sviluppati.

L'attivazione dei servizi operativi nel periodo 2011-2013 è la prossima sfida che il GMES deve affrontare. Occorrono investimenti per il lancio di prodotti basati sui prototipi sviluppati nel corso delle precedenti attività di ricerca se si vuole soddisfare la domanda sotto il profilo del volume di dati da elaborare per garantire una totale copertura paneuropea o globale e un'operatività a regime 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con tempi di risposta quanto più possibile brevi.

Il 7PQ è uno strumento di R&S e in quanto tale non è idoneo a sostenere la fase iniziale di operatività del GMES, che richiede un sostegno più stabile. Contestualmente continueranno le attività di ricerca e sviluppo, ad esempio nel campo della validazione dei prodotti. In futuro sarà quindi necessario avvalersi contemporaneamente di due strumenti, i finanziamenti per la ricerca e i finanziamenti operativi, che rispondono a esigenze diverse ma complementari tra loro. Questo significa che nel periodo 2011–2013 i fondi del 7PQ già destinati al tema "Spazio" dovrebbero essere integrati da fondi aggiuntivi non destinati alla ricerca per finanziare la fase iniziale di operatività del GMES, e ciò secondo quanto previsto dal regolamento proposto. Il quadro di governance del GMES garantirà la coerenza tra le attività di ricerca e le attività operative. La Commissione si avvarrà del Centro comune di ricerca (CCR) e dei servizi di Eurostat per la progettazione dei servizi e la loro realizzazione tecnica.

1.4. Coerenza con altri obiettivi e politiche dell'Unione

La Commissione garantirà la complementarità e la coerenza con altre politiche comunitarie, in particolare nei seguenti ambiti: concorrenza, programmi europei GNSS, protezione dei dati personali, protezione civile e aiuto umanitario, politica di coesione e politica agricola. Il GMES è inoltre uno strumento di cooperazione connesso allo sviluppo, all'aiuto umanitario e alle situazioni di emergenza in tutto il mondo e, più specificamente, in Africa.

Va aggiunto che i servizi GMES sono considerati essenziali non solo perché i responsabili politici ne sono i principali utenti finali, ma anche perché essi stimolano l'innovazione e la crescita nel settore a valle. Il GMES è quindi perfettamente in linea con la strategia di Lisbona.

Il GMES darà un contributo al sistema comune di informazioni ambientali (SEIS), da cui trarrà a sua volta benefici. Prima di tutto, il GMES contribuisce, con i suoi servizi, a rendere disponibili i dati/prodotti pertinenti. In secondo luogo, il SEIS potrebbe contribuire ai flussi dei dati in situ destinati al GMES rendendo disponibili i dati quasi in tempo reale (a partire dai dati contemplati dalla normativa ambientale sui quali si concentra primariamente il SEIS). Soprattutto per quanto concerne il monitoraggio del territorio, la Commissione garantirà la coerenza tra il GMES e la raccolta dei dati necessari per la politica ambientale nel quadro dei centri di dati europei.

Come enunciato nella comunicazione del 2008, il GMES deve essere conforme al quadro dell'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire), che trova il suo fondamento in una direttiva[12] riguardante i dati territoriali detenuti dalle autorità pubbliche negli Stati membri. Inspire non impone agli Stati membri la raccolta di nuovi set di dati territoriali, mentre l'obiettivo del GMES è garantire che i servizi operativi di osservazione della terra siano disponibili con continuità.

2. Contenuto del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al programma europeo di osservazione della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività (2011–2013)

Come enunciato nella sezione 1.2, l'obiettivo specifico del regolamento proposto è istituire la base giuridica del programma GMES e del finanziamento comunitario della fase iniziale di operatività del GMES, in modo che dopo il 2011 sia garantita la continuità di determinate componenti del GMES scelte in base ai criteri sopradescritti. La fase iniziale di operatività del GMES (2011–2013) sarà gestita dalla Commissione nel quadro del complesso delle attività GMES dell'UE, che comprendono anche attività di ricerca dell'UE e attività dei partner del GMES. È di fondamentale importanza garantire la complementarità con il 7PQ in termini sia di finanziamenti sia di disposizioni organizzative.

L'articolo 1 del regolamento proposto sul GMES definisce l'oggetto del regolamento, ossia l'istituzione di un programma comunitario di osservazione della terra ("programma GMES") e le norme per attuare la fase iniziale di operatività dello stesso (2011 - 2013).

L'articolo 2 definisce i contenuti generali del programma GMES, che comprenderà una componente di servizi, una componente spaziale e una componente in situ.

L'articolo 3 descrive la portata della fase iniziale di operatività del GMES, che si baserà sulle attività finanziate nell'ambito del tema "Spazio" del settimo programma quadro e sulle attività nazionali, integrandole. Gli obiettivi in ciascun campo sono delineati nell'allegato della proposta. Le attività elencate all'articolo 2 sono state scelte nel rispetto dell'approccio modulare di attuazione del GMES. In base ai principi descritti nella sezione 1.2, la fase iniziale di operatività del GMES (2011–2013) dovrebbe comprendere azioni nei seguenti campi:

a) servizi di risposta alle emergenze;

b) servizi di monitoraggio del territorio;

c) misure a sostegno dell'utilizzo dei servizi da parte degli utenti;

d) accesso ai dati;

e) componente spaziale del GMES.

Il fatto che nella fase iniziale di operatività verranno avviati i servizi di risposta alle emergenze e di monitoraggio del territorio prima di altri servizi GMES non significa che dopo il 2013 l'UE non contribuirà al funzionamento di altri servizi (tra cui i servizi di monitoraggio marino e atmosferico). Dopo il 2013 l'UE ha intenzione di sostenere l'intera gamma di servizi GMES in un contesto operativo.

L'articolo 4 detta le disposizioni organizzative della fase iniziale di operatività del GMES. Esso prevede in particolare che la Commissione non avrà solo la responsabilità di gestire il proprio contributo al GMES ma anche quella di garantire il coordinamento complessivo delle attività dei partner GMES, ossia degli Stati membri, che prendono i provvedimenti necessari ai fini di un'attuazione efficiente dell'iniziativa GMES a livello nazionale. Come illustrato nella comunicazione del 2008, il quadro complessivo della governance deve essere distinto dal livello dell'attuazione tecnica che andrebbe affidata principalmente a enti europei che interagiscono con operatori pubblici e privati, tra cui l'Agenzia spaziale europea (ASE) e le agenzie specializzate dell'UE[13]. L'attuazione tecnica della componente spaziale del GMES verrà quindi affidata all'ASE. L'articolo 4 stabilisce inoltre che spetta alla Commissione garantire la coerenza tra il programma GMES e altre politiche comunitarie.

L'articolo 5 definisce le possibili forme giuridiche del finanziamento comunitario.

L'articolo 6 disciplina la partecipazione di paesi terzi al programma GMES. Data la natura globale del GMES, è essenziale prevedere la partecipazione di paesi terzi, laddove gli accordi e le procedure lo consentano. L'articolo 7 recante come rubrica "Finanziamento" stabilisce la dotazione finanziaria complessiva per il finanziamento comunitario della fase iniziale di operatività del GMES. Gli stanziamenti saranno autorizzati ogni anno conformemente a quanto prevede il regolamento finanziario. Come già avviene per i programmi europei GNSS, i paesi terzi e le organizzazioni internazionali dovrebbero poter fornire contributi in denaro o in natura ai programmi previa conclusione di opportuni accordi.

L'articolo 8 stabilisce gli obiettivi della politica in materia di dati e di informazioni per le azioni finanziate a norma del programma GMES. L'obiettivo principale è un accesso pieno e aperto[14], tenendo presente che questo accesso può subire limitazioni in particolare per garantire un'adeguata protezione dei dati e delle informazioni per motivi di sicurezza.

L'articolo 9 prevede un controllo periodico delle azioni finanziate a norma del regolamento – e ciò conformemente alle norme comunitarie e alle migliori pratiche applicabili. Le relazioni di valutazione intermedia ed ex post saranno presentate al Parlamento europeo e al Consiglio.

L'articolo 10 riguarda le misure di esecuzione. I dettagli attuativi e il programma di lavoro annuale saranno decisi mediante una procedura di comitato. Il programma di lavoro annuale conterrà una descrizione più particolareggiata delle attività, secondo le priorità del GMES. Il comitato istituito a norma dell'articolo 11 del regolamento proposto assisterà la Commissione nell'attuazione della fase iniziale di operatività del GMES, mentre il comitato del 7PQ in materia di spazio continuerà ad assistere la Commissione nella gestione dei fondi del 7PQ.

L'articolo 11 stabilisce l'istituzione di un comitato di comitatologia a norma della decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione[15].

L'articolo 12 detta norme sulla tutela degli interessi finanziari della Comunità al fine di garantire l'adozione di misure atte a prevenire le irregolarità e le frodi.

3. Consultazione delle parti interessate e valutazione dell'impatto

La proposta di regolamento relativo al programma europeo di osservazione della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività si fonda su un'ampia consultazione ed è accompagnata da una valutazione dell'impatto. Nel corso del 2006 la Commissione ha intensificato le consultazioni con le parti interessate, in particolare attraverso:

- workshop tematici con gli utenti del futuro servizio;

- l'istituzione di "gruppi di attuazione" composti di rappresentanti degli utenti. Questi gruppi hanno elaborato raccomandazioni sulla portata, sull'architettura e sui piani di attuazione dei servizi, occupandosi anche dei necessari requisiti infrastrutturali;

- la consultazione dei coordinatori nazionali GMES in sede di consiglio consultivo GMES;

- incontri bilaterali periodici tra la il bureau GMES della Commissione europea e le parti interessate dell'industria, delle regioni e di altra provenienza;

- l'organizzazione di conferenze sul GMES da parte delle presidenze di turno dell'UE.

La consultazione delle parti interessate ha dimostrato chiaramente che gli utenti non possono dipendere unicamente dai progetti di ricerca. Hanno bisogno di accedere a dati e informazioni affidabili e accurati, che siano messi a loro disposizione tempestivamente o addirittura con urgenza nel caso dei servizi di emergenza. Le parti interessate ritengono che a tal fine sia necessario:

- intraprendere le iniziative opportune per ampliare la linea di bilancio introdotta nel 2008 relativa all'azione preparatoria per coprire la fase iniziale di operatività dei servizi GMES;

- definire il campo delle attività in modo da integrare i sistemi di finanziamento e programmatici esistenti;

- istituire partenariati che assicurino servizi operativi sostenibili;

- fare in modo che le specifiche dei servizi corrispondano alle esigenze degli utenti, secondo la filosofia propria dell'iniziativa;

- facilitare l'utilizzo commerciale da parte dei fornitori di servizi che creano valore (comprese le PMI) attraverso una politica aperta in materia di dati e di informazioni.

Oltre allo scenario di base che non prevede alcun intervento, la relazione sulla valutazione dell'impatto esamina tre opzioni per l'attuazione della fase iniziale di operatività del GMES: i) opzione 1: soltanto il metodo aperto di coordinamento, ii) opzione 2: intervento normativo e iii) opzione 3: finanziamento comunitario. La valutazione dell'impatto fornisce la prova che il finanziamento comunitario rappresenta l'opzione migliore, in quanto ha la probabilità di essere la più efficace in termini di costi, anche confrontandola con lo scenario più favorevole per le altre opzioni. L'analisi dell'impatto ha dimostrato che l'opzione del finanziamento comunitario sarebbe economicamente vantaggiosa e garantirebbe al settore a valle condizioni sostenibili nelle quali sviluppare servizi personalizzati.

4. SUSSIDIARIETÀ E PROPORZIONALITÀ

Il principio di sussidiarietà si applica in quanto la proposta non rientra tra le materie di competenza esclusiva della Comunità.

Per quanto riguarda i servizi a copertura paneuropea (o addirittura globale), in particolare i servizi paneuropei relativi alla copertura del suolo, gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri, in quanto gli input dei diversi Stati membri devono essere aggregati a livello europeo. La fornitura di altri servizi di osservazione della terra oggetto della proposta (ad esempio, la cartografia d'emergenza o la cartografia tematica di monitoraggio del territorio di portata geografica più limitata) può essere meglio realizzata a livello comunitario per due motivi. In primo luogo, attraverso una gestione più coerente e centralizzata dei dati di input rilevati dai sensori spaziali o in situ saranno possibili economie di scala. In secondo luogo, se i servizi di osservazione della terra venissero forniti a livello degli Stati membri o a livello regionale senza alcun coordinamento si creerebbero doppioni e sarebbe difficile, o addirittura impossibile, monitorare l'attuazione della legislazione comunitaria in materia di ambiente in base a criteri trasparenti e oggettivi. Se le informazioni prodotte a livello nazionale non saranno confrontabili, la Commissione non potrà accertare se la normativa ambientale è stata correttamente attuata in ciascuno Stato membro.

La proposta rispetta appieno il principio di proporzionalità in quanto i) i servizi GMES operativi nei settori del monitoraggio del territorio e della risposta alle emergenze non sostituiscono servizi esistenti, ma li integrano o garantiscono la loro continuità e ii) la fornitura dei servizi verrà centralizzata a livello comunitario solo se indispensabile.

5. Scelta dello strumento giuridico

La Commissione propone di istituire il programma europeo di osservazione della terra (GMES) mediante regolamento, strumento di applicazione generale, obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. La scelta deriva dal fatto che l'atto di base proposto definisce i ruoli e le responsabilità non solo della Commissione, ma anche degli Stati membri. Il regolamento è pertanto lo strumento più adatto per conseguire l'obiettivo auspicato.

6. Incidenza sul bilancio

La scheda finanziaria che accompagna la presente proposta di regolamento indica gli stanziamenti di bilancio per la fase iniziale di operatività del GMES. La proposta è compatibile con il quadro finanziario pluriennale 2007-2013.

2009/0070 (COD)

Proposta di

REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

relativo al programma europeo di osservazione della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività (2011–2013) (Testo rilevante ai fini del SEE)

IL PARLAMENTO EUROPEO E IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l'articolo 157, paragrafo 3,

vista la proposta della Commissione[16],

visto il parere del Comitato economico e sociale europeo[17],

visto il parere del Comitato delle regioni[18],

deliberando secondo la procedura di cui all'articolo 251 del trattato[19],

considerando quanto segue:

(1) Durante la riunione tenutasi a Göteborg il 15 e 16 giugno 2001 il Consiglio europeo ha approvato una strategia per lo sviluppo sostenibile, intesa a un rafforzamento reciproco delle politiche economiche, sociali e ambientali, e ha aggiunto una dimensione ambientale al processo di Lisbona.

(2) Nella risoluzione sulla politica spaziale europea[20] del 21 maggio 2007, adottata nella quarta riunione congiunta e concomitante del Consiglio dell'Unione europea e del Consiglio dell'Agenzia spaziale europea a livello ministeriale (il Consiglio "Spazio" istituito conformemente all'articolo 8, paragrafo 1, dell'Accordo quadro tra la Comunità europea e l'Agenzia spaziale europea[21]), il Consiglio ha riconosciuto i contributi effettivi e potenziali delle attività spaziali alla realizzazione della strategia di Lisbona per la crescita e l'occupazione dal momento che esse forniscono tecnologie e servizi abilitanti all'emergente società europea della conoscenza e contribuiscono alla coesione europea e ha altresì sottolineato come lo spazio costituisca un elemento significativo della strategia per lo sviluppo sostenibile.

(3) Il GMES (monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza) è un'iniziativa nel settore dell'osservazione della terra guidata dalla Comunità europea e realizzata in collaborazione con gli Stati membri. Tale iniziativa ha lo scopo di favorire un migliore sfruttamento del potenziale industriale delle politiche d'innovazione, di ricerca e di sviluppo tecnologico nel campo dell'osservazione della terra nonché di fornire servizi informativi che consentano l'accesso a dati e informazioni precisi in materia ambientale e di sicurezza, sotto il controllo europeo, e che rispondano alle esigenze di un ampio ventaglio di utenti, fra cui i responsabili politici a livello europeo, nazionale, regionale e locale che elaborano e attuano le politiche per l'ambiente.

(4) Per conseguire l'obiettivo del GMES su base sostenibile occorre coordinare le attività dei diversi partner che partecipano al GMES, come pure sviluppare, stabilire e gestire una capacità di osservazione e di fornitura di servizi che soddisfi la domanda degli utenti. Il GMES sarà uno strumento di primo piano per contribuire alla biodiversità, al monitoraggio degli ecosistemi, alla mitigazione dei cambiamenti climatici e all'adattamento ad essi.

(5) I servizi GMES sono necessari per favorire un uso continuativo delle fonti informative da parte del settore privato, in modo da facilitare l'innovazione da parte dei fornitori di servizi che creano valore e che, in molti casi, sono piccole e medie imprese (PMI).

(6) Il GMES comprende sia attività di sviluppo sia una fase operativa. Per quanto riguarda l'aspetto operativo, nei suoi orientamenti adottati alla terza riunione del Consiglio "Spazio" del 28 novembre 2005, il Consiglio si è espresso a favore della realizzazione del GMES secondo un'impostazione graduale e sulla base di priorità chiaramente definite, partendo dallo sviluppo di tre servizi prioritari riguardanti la risposta alle emergenze, il monitoraggio del territorio e i servizi marini.

(7) I primi servizi operativi nel campo della risposta alle emergenze e del monitoraggio del territorio sono stati finanziati come azioni preparatorie a norma dell'articolo 49, paragrafo 6, lettera b), del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee[22] (di seguito "il regolamento finanziario").

(8) Oltre alle attività di sviluppo finanziate nell'ambito dell'area tematica "Spazio" di cui alla decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente il settimo programma quadro della Comunità europea per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013)[23] (di seguito "il settimo programma quadro"), è necessario un intervento comunitario nel periodo 2011-2013 per garantire la continuità con le azioni preparatorie e istituire servizi operativi con una base più stabile in settori caratterizzati da una maturità tecnica sufficiente con accertate potenzialità di sviluppo per i servizi a valle, compresi i servizi di risposta alle emergenze e di monitoraggio del territorio. I servizi marini e atmosferici continueranno ad essere sviluppati parallelamente a quelli di gestione delle emergenze e di monitoraggio del territorio grazie al sostegno finanziario dei fondi per la ricerca e lo sviluppo del settimo programma quadro, con lo sviluppo di una capacità preoperativa entro il 2013.

(9) Nella sua comunicazione "Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES): per un pianeta più sicuro"[24] la Commissione ha delineato l'impostazione per la governance e il finanziamento del GMES e ha espresso la propria intenzione di delegare la realizzazione tecnica dell'iniziativa a enti specializzati, fra cui l'ASE per quanto riguarda la componente spaziale del GMES, tenuto conto della posizione e delle competenze uniche di cui quest'ultima dispone.

(10) Sono necessari servizi operativi in materia di mitigazione degli effetti delle emergenze e di risposta umanitaria allo scopo di coordinare la capacità della Comunità e dei suoi Stati membri per migliorarne la preparazione, la reazione e il recupero in caso di calamità di origine naturale e antropica, le quali spesso comportano anche conseguenze negative per l'ambiente. Considerato che i cambiamenti climatici potrebbero determinare un aumento del numero di emergenze, il GMES svolgerà un ruolo essenziale per l'adattamento ai cambiamenti climatici. I servizi GMES dovranno pertanto fornire informazioni geospaziali utili ai vari soggetti che intervengono nel settore della risposta umanitaria e alle emergenze.

(11) I servizi di monitoraggio del territorio sono importanti per il monitoraggio della biodiversità e degli ecosistemi, per la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento ad essi come pure per la gestione di un'ampia varietà di risorse e di politiche, la maggior parte delle quali in relazione con l'ambiente naturale: suolo, acque, agricoltura, foreste, energia e servizi pubblici, aree edificate, strutture ricreative, infrastrutture e trasporti. Servizi operativi di monitoraggio del territorio sono necessari a livello tanto europeo quanto mondiale e vanno sviluppati in collaborazione con gli Stati membri, i paesi terzi europei, i partner extraeuropei e le Nazioni Unite.

(12) La fornitura di servizi operativi finanziati nel quadro del presente regolamento dipende dall'accesso a dati raccolti mediante infrastrutture spaziali, installazioni a bordo di aerei, di navi e a terra ("infrastrutture in situ") e programmi di rilevamento. È opportuno pertanto garantire l'accesso a tali dati e, ove necessario, appoggiare una raccolta di dati in situ complementare alle attività comunitarie e nazionali. Ciò è tanto più importante laddove tale raccolta di dati non sia richiesta dal diritto comunitario o da disposizioni nazionali. Occorre infine garantire che le infrastrutture di base, spaziali e in situ, siano disponibili con continuità, comprese le infrastrutture spaziali sviluppate espressamente per il GMES nel quadro del programma dell'ASE relativo alla componente spaziale del GMES (missioni "Sentinelle"). Le prime "Sentinelle" entreranno nella fase iniziale di operatività all'inizio del 2011.

(13) È opportuno che la Commissione garantisca la complementarità fra le attività di ricerca e sviluppo connesse al GMES a titolo del settimo programma quadro, il contributo della CE alla fase iniziale di operatività del GMES, le attività dei partner del GMES e le strutture già esistenti, come i centri di dati europei.

(14) La realizzazione della fase iniziale di operatività del GMES dovrebbe essere coerente con le altre politiche e iniziative e gli altri strumenti comunitari pertinenti, in particolare con le politiche in materia di competitività e innovazione, coesione, ricerca, trasporti e concorrenza, con i programmi europei del sistema globale di navigazione satellitare (GNSS) e con la protezione dei dati personali. Il GMES dovrebbe inoltre sostenere lo sviluppo dell'infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità istituita dalla direttiva 2007/2/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 marzo 2007, che istituisce un'Infrastruttura per l'informazione territoriale nella Comunità europea (Inspire)[25]. Il GMES dovrebbe inoltre integrare il sistema comune di informazioni ambientali (SEIS)[26] e le attività comunitarie nel settore della risposta alle emergenze.

(15) L'accordo sullo Spazio economico europeo e gli accordi quadro con i paesi candidati e i paesi candidati potenziali prevedono la partecipazione di tali paesi ai programmi comunitari. È opportuno consentire la partecipazione di altri paesi terzi e delle organizzazioni internazionali mediante la conclusione di appositi accordi internazionali.

(16) Una dotazione finanziaria di 107 milioni di EUR che costituisca il riferimento privilegiato, a norma del punto 37 dell'Accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, del 17 maggio 2006, sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria[27], va stabilita per l'intera durata della fase iniziale di operatività del GMES. Si prevede di integrare questa dotazione finanziaria con un importo di 43 milioni di EUR nell'ambito del tema "Spazio" del settimo programma quadro per le azioni di ricerca che accompagneranno la fase iniziale di operatività del GMES.

(17) Ai sensi del regolamento finanziario sia gli Stati membri che i paesi terzi e le organizzazioni internazionali dovrebbero poter fornire contributi ai programmi previa conclusione di opportuni accordi.

(18) L'accesso ai servizi GMES dovrebbe essere pieno e aperto per consentire di promuovere l'utilizzo e la condivisione dei dati e delle informazioni relativi all'osservazione della terra in conformità ai principi del sistema SEIS, alla direttiva Inspire e al Sistema di sistemi per l'osservazione globale della terra (GEOSS).

(19) È opportuno che l'azione finanziata a norma del presente regolamento sia oggetto di un monitoraggio e di una valutazione che consentano di apportare le eventuali rettifiche necessarie.

(20) È opportuno adottare le misure necessarie all'applicazione del presente regolamento in conformità alla decisione 1999/468/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, recante modalità per l'esercizio delle competenze di esecuzione conferite alla Commissione[28].

(21) In particolare, la Commissione dovrebbe essere autorizzata ad adeguare l'allegato al progresso tecnico e scientifico Dato che tali misure hanno portata generale e sono intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento, è opportuno che siano adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all'articolo 5 bis della decisione 1999/468/CE.

(22) Occorre inoltre adottare misure appropriate per evitare irregolarità e frodi e compiere i passi necessari per recuperare i fondi perduti, indebitamente versati o non correttamente utilizzati secondo il regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95 del Consiglio, del 18 dicembre 1995, relativo alla tutela degli interessi finanziari delle Comunità[29], il regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 del Consiglio, dell'11 novembre 1996, relativo ai controlli e alle verifiche sul posto effettuati dalla Commissione ai fini della tutela degli interessi finanziari delle Comunità europee contro le frodi e altre irregolarità[30] e il regolamento (CE) n. 1073/1999 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 maggio 1999, relativo alle indagini svolte dall'Ufficio per la lotta antifrode (OLAF)[31].

(23) Poiché l'obiettivo del presente regolamento, ovvero l'istituzione del programma GMES e l'attuazione della sua fase iniziale di operatività, non può essere realizzato in misura sufficiente dagli Stati membri, in quanto la fase iniziale di operatività del GMES comprenderà anche una capacità paneuropea e dipenderà da una fornitura coordinata di servizi in tutti gli Stati membri che dovrà essere coordinata su scala comunitaria, e può dunque, a causa dell'entità dell'azione, essere realizzato meglio a livello comunitario, la Comunità può adottare misure conformemente al principio di sussidiarietà di cui all'articolo 5 del trattato. Il presente regolamento si limita a quanto necessario per conseguire tali obiettivi in ottemperanza al principio di proporzionalità enunciato nello stesso articolo,

HANNO ADOTTATO IL PRESENTE REGOLAMENTO:

Articolo 1 Oggetto

Il presente regolamento istituisce il programma europeo di osservazione della terra (GMES) (di seguito "programma GMES") e stabilisce le norme per attuare la fase iniziale di operatività dello stesso.

Articolo 2Programma GMES

1. Il programma GMES si fonda sulle attività di ricerca condotte nell'ambito della decisione n. 1982/2006/CE (di seguito "settimo programma quadro") e del programma dell'Agenzia spaziale europea relativo alla componente spaziale del GMES.

2. Il programma GMES comprende i seguenti elementi:

a) una componente di servizi che garantisca l'accesso alle informazioni relative alle seguenti aree tematiche:

- monitoraggio del territorio;

- gestione delle emergenze;

- sicurezza;

- monitoraggio dell'ambiente marino;

- monitoraggio atmosferico;

- mitigazione dei cambiamenti climatici ed adattamento ad essi;

b) una componente spaziale che garantisca osservazioni spaziali sostenibili per le aree tematiche di cui alla lettera a);

c) una componente in situ che garantisca le osservazioni mediante installazioni a bordo di aerei, di navi e a terra per le aree tematiche di cui alla lettera a).

Articolo 3Fase iniziale di operatività del GMES (2011-2013)

1. La fase iniziale di operatività del GMES copre il periodo 2011–2013 e prevede azioni nei campi di seguito elencati:

1) servizi di risposta alle emergenze;

2) servizi di monitoraggio del territorio;

3) misure a sostegno dell'utilizzo dei servizi da parte degli utenti;

4) accesso ai dati, compreso il supporto alla raccolta di dati in situ;

5) componente spaziale del GMES.

2. Gli obiettivi specifici delle azioni di cui al paragrafo 1 sono definiti nell'allegato.

La Commissione può adeguare l'allegato al progresso tecnico e scientifico.

Tali misure, intese a modificare elementi non essenziali del presente regolamento, sono adottate secondo la procedura di regolamentazione con controllo di cui all'articolo 11, paragrafo 2.

Articolo 4Disposizioni organizzative

1. La Commissione garantisce il coordinamento del programma GMES con le attività a livello nazionale, comunitario e internazionale.

2. La Commissione gestisce i fondi destinati alle attività nel quadro del presente regolamento conformemente al regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (di seguito "il regolamento finanziario") e garantisce la complementarità e la coerenza del programma GMES con le altre politiche e iniziative e gli altri strumenti comunitari pertinenti, in relazione segnatamente con la competitività e l'innovazione, la coesione, la ricerca, i trasporti e la concorrenza, i programmi europei del sistema globale di navigazione satellitare (GNSS), la protezione dei dati personali, la direttiva 2007/2/CE (Inspire), il sistema comune di informazioni ambientali (SEIS) e le attività comunitarie nel settore della risposta alle emergenze.

3. Gli Stati membri adottano i provvedimenti necessari per garantire l'attuazione del GMES a livello nazionale nonché le potenziali sinergie con le iniziative nazionali, comunitarie ed internazionali pertinenti.

L'attuazione della componente spaziale del GMES viene affidata all'Agenzia spaziale europea, che ricorre, se del caso, all'Organizzazione europea per l'esercizio dei satelliti meteorologici (EUMETSAT).

Articolo 5 Forme di finanziamento comunitario

1. Il finanziamento comunitario può assumere, in particolare, una delle seguenti forme giuridiche:

1) sovvenzioni;

2) contratti di appalto pubblico.

2. Le sovvenzioni comunitarie possono essere concesse secondo modalità specifiche, compresi gli accordi quadro di partenariato o il cofinanziamento di sovvenzioni di funzionamento o di sovvenzioni per azioni. Le sovvenzioni di funzionamento a favore di organismi che perseguono obiettivi di interesse generale europeo non sono soggette alle disposizioni in materia di degressività contenute nel regolamento finanziario. Per quanto riguarda le sovvenzioni, il tasso massimo di cofinanziamento viene fissato conformemente alla procedura di cui all'articolo 11, paragrafo 3.

Articolo 6Partecipazione di paesi terzi

Alle azioni di cui all'articolo 2, paragrafo 1, possono partecipare i seguenti paesi:

1) paesi dell'Associazione europea di libero scambio (EFTA) che sono parti contraenti dell'accordo SEE, secondo le condizioni stabilite nell'accordo stesso;

2) i paesi candidati e i paesi candidati potenziali che partecipano al processo di stabilizzazione e associazione conformemente agli accordi quadro o al protocollo di un accordo di associazione sui principi generali relativi alla partecipazione di tali paesi a programmi comunitari, conclusi con tali paesi;

3) la Confederazione svizzera, altri paesi terzi diversi da quelli di cui ai paragrafi 1 e 2, e organizzazioni internazionali, conformemente agli accordi conclusi dalla Comunità europea con tali paesi terzi o organizzazioni internazionali, a norma dell'articolo 300 del trattato CE, che definiscono le condizioni e le modalità della loro partecipazione.

Articolo 7Finanziamento

1. La dotazione finanziaria per l'attuazione del presente regolamento ammonta a 107 milioni di EUR.

2. Gli stanziamenti sono autorizzati ogni anno dall'autorità di bilancio nei limiti stabiliti dal quadro finanziario pluriennale.

3. Anche i paesi terzi e le organizzazioni internazionali possono fornire finanziamenti aggiuntivi al programma GMES.

I finanziamenti aggiuntivi di cui al primo comma sono trattati come entrate con destinazione specifica a norma dell'articolo 18 del regolamento finanziario.

Articolo 8Politica in materia di dati e di informazioni per il GMES

1. La politica in materia di dati e di informazioni per le azioni finanziate a norma del programma GMES persegue i seguenti obiettivi:

a) promuovere l'utilizzo e la condivisione delle informazioni e dei dati del GMES;

b) offrire un accesso pieno ed aperto alle informazioni prodotte dai servizi GMES e ai dati raccolti mediante le infrastrutture GMES, nel rispetto delle limitazioni di sicurezza pertinenti;

c) rafforzare i mercati di osservazione della terra in Europa, in particolare il settore a valle, onde consentire la crescita e la creazione di posti di lavoro;

d) contribuire alla sostenibilità della fornitura di dati e informazioni per il GMES;

e) sostenere le comunità europee di ricercatori.

2. La Commissione realizza gli obiettivi della politica in materia di dati e informazioni GMES per la componente dei servizi, la componente spaziale e la componente in situ, garantendo segnatamente che le convenzioni di sovvenzioni, i contratti di appalto pubblico e gli accordi di delega conclusi con i fornitori di servizi GMES, gli operatori delle infrastrutture GMES e i fornitori di dati siano conformi agli obiettivi di cui al paragrafo 1.

Articolo 9Controllo e valutazione

1. La Commissione controlla e valuta la realizzazione delle azioni di cui all'articolo 3, paragrafo 1.

2. La Commissione presenta al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni una relazione di valutazione intermedia entro il 31 dicembre 2012 e una relazione di valutazione ex post.

Articolo 10Misure di esecuzione

1. La Commissione adotta il programma di lavoro annuale a norma dell'articolo 110 del regolamento finanziario e degli articoli 90 e 166 del regolamento (CE, Euratom) n. 2342/2002[32] conformemente alla procedura di cui all'articolo 11, paragrafo 3.

2. La dotazione finanziaria del programma GMES può coprire anche le spese relative ad attività di preparazione, monitoraggio, controllo, audit e valutazione, direttamente necessarie per la gestione del programma e la realizzazione dei suoi obiettivi, in particolare studi, riunioni, azioni di informazione e pubblicazioni nonché tutte le altre spese di assistenza tecnica ed amministrativa che la Commissione può essere chiamata a sostenere per la gestione del programma GMES.

Articolo 11Comitato

1. La Commissione è assistita da un comitato (di seguito "il comitato GMES").

2. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano l'articolo 5 bis, paragrafi da 1 a 4, e l'articolo 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell'articolo 8 della stessa.

3. Nei casi in cui è fatto riferimento al presente paragrafo, si applicano gli articoli 4 e 7 della decisione 1999/468/CE, tenendo conto delle disposizioni dell'articolo 8 della stessa.

Il periodo di cui all'articolo 4, paragrafo 3, della decisione 1999/468/CE è fissato a due mesi.

Articolo 12Tutela degli interessi finanziari della Comunità

1. In sede di attuazione delle azioni finanziate in virtù del presente regolamento la Commissione assicura la tutela degli interessi finanziari della Comunità mediante l'applicazione di misure di prevenzione contro le frodi, la corruzione e qualsiasi altra attività illecita attraverso controlli effettivi e il recupero delle somme indebitamente corrisposte e, ove siano riscontrate irregolarità, mediante l'applicazione di sanzioni effettive, proporzionate e dissuasive, secondo quanto disposto dal regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95, dal regolamento (Euratom, CE) n. 2185/96 nonché dal regolamento (CE) n. 1073/1999.

2. Per le azioni comunitarie finanziate a norma del presente regolamento, per "irregolarità" s'intende, ai sensi dell'articolo 1, paragrafo 2, del regolamento (CE, Euratom) n. 2988/95, qualsiasi violazione di una disposizione del diritto comunitario o inadempienza di un obbligo contrattuale derivante da un'azione o un'omissione di un operatore economico che abbia o possa avere come conseguenza un pregiudizio al bilancio generale delle Comunità attraverso una spesa indebita.

3. Gli accordi stipulati a norma dal presente regolamento, compresi gli accordi conclusi con i paesi terzi partecipanti e le organizzazioni internazionali, contemplano un'ispezione ed un controllo finanziario da parte della Commissione o di qualsiasi rappresentante da essa autorizzato, nonché revisioni contabili della Corte dei conti, eventualmente anche in loco.

Articolo 13Entrata in vigore

Il presente regolamento entra in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea .

Il presente regolamento è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri.

Fatto a Bruxelles, il

Per il Parlamento europeo Per il Consiglio

Il Presidente Il Presidente

ALLEGATO

Obiettivi della fase iniziale di operatività del GMES (2011–2013)

Le azioni di cui all'articolo 2, paragrafo 1, perseguono i seguenti obiettivi:

1) i servizi di risposta alle emergenze, fondati sulle attività già esistenti in Europa, garantiscono la disponibilità di dati di osservazione della terra e di prodotti derivati, nell'interesse dei soggetti responsabili, a livello internazionale, europeo, nazionale e regionale, della risposta alle emergenze per vari tipi di calamità, compresi i rischi meteorologici (ad esempio tempeste, incendi e alluvioni), i rischi geofisici (ad esempio, terremoti, tsunami, eruzioni vulcaniche e frane), catastrofi provocate accidentalmente e volontariamente dall'uomo e altre catastrofi umanitarie. Considerato che i cambiamenti climatici potrebbero determinare un aumento delle emergenze, la risposta alle emergenze del GMES costituirà un supporto essenziale alle misure di adattamento ai cambiamenti climatici in questo ambito, nel quadro delle attività di prevenzione, preparazione, risposta e ripristino in Europa;

2) i servizi di monitoraggio del territorio garantiscono la disponibilità di dati di osservazione della terra e di prodotti derivati, nell'interesse delle autorità europee, nazionali e regionali responsabili del monitoraggio ambientale della biodiversità, dei suoli, delle acque, delle foreste e delle risorse naturali, della generale attuazione delle politiche ambientali, della raccolta di informazioni geografiche, di agricoltura, energia, pianificazione urbana, infrastrutture e trasporti. I servizi di monitoraggio del territorio comprendono il monitoraggio delle variabili dei cambiamenti climatici;

3) tra le misure a sostegno dell'utilizzo dei servizi da parte degli utenti figurano l'implementazione di interfacce tecniche rispondenti all'ambiente specifico dell'utente, la formazione, la comunicazione e lo sviluppo del settore a valle;

4) l'accesso ai dati, compreso il supporto alla raccolta dei dati in situ, garantisce che i dati di osservazione della terra rilevati da un'ampia gamma di missioni europee e da altri tipi di infrastrutture (comprese quelle in situ) vengano raccolti e resi disponibili in modo da conseguire gli obiettivi del GMES, in particolare per quanto riguarda i servizi di risposta alle emergenze e di monitoraggio del territorio;

5) la fase iniziale di operatività del GMES garantisce il funzionamento della componente spaziale del GMES, che è costituita da un'infrastruttura spaziale di osservazione della terra e ha come finalità l'osservazione dei sottosistemi del sistema terra (quali le terre emerse, l'atmosfera e gli oceani). Questa componente si basa sulle infrastrutture spaziali nazionali ed europee esistenti o di cui è in programma la realizzazione e sulle infrastrutturali spaziali sviluppate nel quadro del programma relativo alla componente spaziale del GMES.

SCHEDA FINANZIARIA LEGISLATIVA

1. TITOLO DELLA PROPOSTA

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al programma europeo di osservazione della terra (GMES) e alla sua fase iniziale di operatività (2011–2013)

2. QUADRO ABM/ABB (Gestione per attività/Suddivisione per attività)

Politica dell'UE: imprese.

Attività: competitività, politica industriale, innovazione e imprenditorialità.

3. LINEE DI BILANCIO

3.1. Linee di bilancio (linee operative e corrispondenti linee di assistenza tecnica e amministrativa - ex linee B e A) e loro denominazione:

Nuova linea di bilancio: 02.02.15

3.2. Durata dell'azione e dell'incidenza finanziaria:

2011-2013 per gli impegni e 2011-2016 per i pagamenti.

3.3. Caratteristiche di bilancio ( aggiungere le righe necessarie ):

Linea di bilancio | Tipo di spesa | Nuova | Partecipazione EFTA | Partecipazione di paesi candidati | Rubrica del quadro finanziario |

02.02.15.XX | Spese obblig. | Stanz. dissoc.[33] | SÌ | SÌ | SÌ | 1a |

02.01.04.05 | Spese obblig./ Spese non obblig. | Stanz. dissoc. | SÌ | SÌ | SÌ | 1a |

4. SINTESI DELLE RISORSE

4.1. Risorse finanziarie

4.1.1. Sintesi degli stanziamenti di impegno (SI) e degli stanziamenti di pagamento (SP)

Mio EUR (al terzo decimale)

Totale risorse umane | 18 | 22 | 24 |

5. CARATTERISTICHE E OBIETTIVI

5.1. Necessità dell'azione a breve e lungo termine

Come illustrato nella sezione 1 della relazione, il GMES è un'iniziativa nel campo dell'osservazione della terra. Si basa su mezzi spaziali (satellitari) e mezzi non spaziali, tra cui installazioni a bordo di aerei, di navi e a terra (installazioni in situ). I dati raccolti attraverso i satelliti e le infrastrutture in situ vengono elaborati ai fini della fornitura di servizi informativi nei seguenti settori: monitoraggio del territorio, monitoraggio marino, monitoraggio atmosferico, risposta alle emergenze, sicurezza e mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ad essi.

Il GMES è attualmente cofinanziato a livello europeo, intergovernativo e nazionale in base a rapporti di partenariato tra i vari soggetti. Oggi questo apporto finanziario, se si eccettua un limitato contributo al funzionamento dei servizi di risposta alle emergenze e di monitoraggio del territorio che vengono finanziati come azioni preparatorie[38], è destinato, in particolare, ad attività di ricerca e sviluppo nell'ambito del 7PQ.

Dal 2011 al 2013 la dotazione finanziaria disponibile nell'ambito del settimo programma quadro (7PQ) dovrà essere integrata per i motivi illustrati di seguito. In primo luogo è opportuno fornire i servizi GMES operativi iniziali su più vasta scala in modo da creare le condizioni per un programma GMES pienamente operativo da istituire nell'ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale (a partire dal 2014). In secondo luogo, alcuni progetti finanziati dal 7PQ, riguardanti i servizi preoperativi quali in particolare i servizi di emergenza e di monitoraggio del territorio, hanno raggiunto un grado di maturità che consente il passaggio a servizi operativi (servizi forniti cioè non più a titolo di ricerca) già prima del prossimo quadro finanziario pluriennale.

È opportuno che l'accesso alla cartografia d'emergenza venga organizzato quanto prima su base operativa per consentire alle autorità di protezione civile degli Stati membri di rispondere più efficacemente alle calamità di origine naturale e antropica e per promuovere un più stretto coordinamento tra i paesi interessati nel caso di emergenze transnazionali. L'efficacia nella prestazione di servizi di protezione civile ha un'incidenza economica tutt'altro che trascurabile, in quanto può risultare determinante non solo per tutelare l'integrità fisica delle persone ma anche per salvaguardare infrastrutture economiche essenziali.

I servizi di monitoraggio del territorio saranno di ausilio ai responsabili politici (comprese le agenzie per l'ambiente) chiamati ad elaborare e attuare interventi in materia di uso del suolo, cambiamenti nell'uso del suolo e gestione urbana, e a verificare il rispetto di quegli stessi interventi.

Sia i servizi di risposta alle emergenze sia quelli di monitoraggio del territorio dipendono da attività ausiliarie, quali l'accesso ai dati. È opportuno che gli utenti possano riutilizzare per ulteriori elaborazioni i set di dati acquisiti per i servizi – riutilizzo che richiede quindi l'acquisto di licenze multiutente entro i limiti consentiti dal bilancio. Oltre a ciò, occorre far funzionare le infrastrutture necessarie alla raccolta dei dati.

La presente proposta si rivolge agli organismi pubblici e privati e alle imprese che forniscono servizi basati sull'osservazione della terra.

5.2. Valore aggiunto dell'intervento comunitario, coerenza ed eventuale sinergia della proposta con altri strumenti finanziari

Come dimostra la relazione, i finanziamenti comunitari rappresentano la modalità di intervento più adatta per rispondere alle esigenze sopradescritte.

Per quanto concerne i prodotti paneuropei, gli obiettivi dell'azione prevista non possono essere sufficientemente realizzati dagli Stati membri, in quanto gli input dei diversi Stati membri devono essere aggregati a livello europeo. La fornitura di altri servizi (ad esempio, la cartografia d'emergenza o la cartografia tematica di portata geografica più limitata) può essere meglio realizzata a livello comunitario per due motivi. In primo luogo, attraverso una gestione più coerente e centralizzata dei dati di input rilevati dai sensori spaziali o in situ saranno possibili economie di scala. In secondo luogo, se i servizi di osservazione della terra venissero forniti a livello degli Stati membri senza alcun coordinamento si creerebbero doppioni e sarebbe difficile, o addirittura impossibile, monitorare l'attuazione della legislazione comunitaria in materia di ambiente in base a criteri trasparenti e oggettivi.

Massimizzare il valore aggiunto di questi servizi e realizzare appieno i vantaggi economici e sociali derivanti dal forte sviluppo dei mercati a valle, con conseguente creazione di nuovi posti di lavoro e offerta di nuovi servizi innovativi nel settore privato: è questo il contributo che la Comunità può dare garantendo un maggior uso dei servizi in esame da parte di una cerchia sempre più vasta di utenti potenziali all'interno dell'UE.

Attualmente non esiste alcun altro strumento finanziario che risponda specificamente alle esigenze al centro della presente proposta. Ci saranno comunque sinergie tra le azioni che attuano il presente programma e le attività di ricerca in questi settori finanziate dai programmi quadro comunitari. Queste sinergie sono assolutamente auspicabili in quanto indicano la conclusione positiva della fase di ricerca e l'avvio della fase operativa, che può beneficiare del sostegno finanziario da parte del presente programma.

La Commissione garantirà la complementarità e la coerenza con altre politiche comunitarie, in particolare nei seguenti ambiti: concorrenza, trasporti, programma europeo GNSS, protezione dei dati personali, politica di coesione[39], infrastruttura Inspire e sistema SEIS. Il GMES dovrebbe essere inoltre uno strumento di cooperazione connesso allo sviluppo, all'aiuto umanitario e alle situazioni di emergenza in tutto il mondo e, più specificamente, in Africa.

Va aggiunto che i servizi GMES sono considerati essenziali non solo perché i responsabili politici ne sono gli utenti più diretti, ma anche perché essi stimolano l'innovazione e la crescita nel settore a valle. Il GMES è quindi perfettamente in linea con la strategia di Lisbona.

5.3. Obiettivi e risultati attesi della proposta nel contesto della gestione del bilancio per attività (ABM) e relativi indicatori

La presente proposta è collegata alle politiche comunitarie in materia di competitività, industria, innovazione e imprenditorialità e ha i seguenti obiettivi:

1) garantire che i servizi GMES operativi iniziali siano adeguati alle esigenze degli utenti, quali i responsabili politici e i privati cittadini;

2) contribuire alla sostenibilità delle infrastrutture di osservazione necessarie all'attivazione dei servizi GMES;

3) creare le opportunità per un maggior uso delle fonti informative da parte del settore privato, in modo da facilitare l'innovazione da parte dei fornitori di servizi che creano valore.

Lo sviluppo dei servizi basati sull'osservazione della terra svolge un ruolo essenziale nella promozione della competitività e dell'innovazione delle industrie di questo settore e dei mercati a valle. In Europa la fornitura sostenibile di servizi connessi all'osservazione della terra richiede ancora un massiccio intervento pubblico: ciò non solo perché il mercato non è in grado di soddisfare i molteplici bisogni pubblici, ma anche perché il mercato a valle non è maturo, dipende fortemente dai finanziamenti pubblici e il suo sviluppo è stato finora notevolmente condizionato dalle incertezze circa l'accessibilità economica e la disponibilità a lungo termine dei servizi di base e dei dati sottostanti. Il conseguimento degli obiettivi specifici sopradescritti contribuirà quindi alla crescita e alla creazione di posti di lavoro in un settore innovativo, il cui segmento a valle è costituito principalmente da PMI. Questi servizi faciliteranno l'accesso a dati essenziali ai fini dell'elaborazione di politiche locali e regionali in settori quali l'agricoltura, intesa anche come silvicoltura, e la gestione delle risorse idriche. Potrebbero contribuire, ad esempio, a una migliore progettazione e manutenzione delle reti stradali. In ultima analisi, tutto ciò avrà anche un impatto in termini di una migliore valutazione dei cambiamenti climatici.

Si prevede che la componente "servizi di risposta alle emergenze" renderà più efficace la prestazione dei servizi di protezione civile contribuendo a evitare la perdita di vite umane e a limitare i danni a infrastrutture economiche essenziali: sarà infatti possibile prevedere meglio quali sono le zone soggette a rischi ambientali, avere accesso a servizi cartografici più tempestivi e accurati durante le catastrofi e gestire meglio le crisi, una volta prodottosi l'evento emergenziale. Gli obiettivi operativi, le realizzazioni, i risultati e i relativi indicatori sono sintetizzati nella seguente tabella.

Obiettivo operativo | Realizzazione | Indicatore di realizzazione | Risultati | Indicatore di risultato | Impatto | Indicatore di impatto |

1. Assicurare la fornitura di servizi di risposta alle emergenze | 1.1. Servizio cartografico europeo per la risposta alle emergenze | Cartografia su richiesta a livello europeo | Migliore disponibilità e tempestività della fornitura cartografica | Domanda soddisfatta nei limiti del bilancio disponibile | Accesso più tempestivo e affidabile ai dati e alle informazioni prodotti grazie all'azione | Grado di soddisfazione dell'utente interessato |

1.2. Integrazione tra i prodotti per la risposta alle emergenze | Cartografia dedicata, su richiesta | Maggiore disponibilità di un servizio di cartografia regionale dedicata |

2. Assicurare la fornitura di servizi di monitoraggio del territorio | 2.1. Servizio periodico di cartografia della copertura del suolo | Servizio cartografico paneuropeo relativo alla copertura del suolo, anche a livello di aree circoscritte | Maggiore disponibilità del servizio cartografico Flusso costante dei dati | Domanda soddisfatta nei limiti del bilancio disponibile |

2.2. Attività di monitoraggio dinamico del territorio | Variabili climatiche essenziali prodotte quotidianamente |

3. Sostenere l'utilizzo dei servizi da parte degli utenti | 3. Misure a sostegno dell'utilizzo dei servizi operativi da parte degli utenti | Misure di accompagnamento (comprese interfacce e formazione) per promuovere l'utilizzo delle informazioni da parte degli utenti | Interfacce tecniche implementate e utenti informati in merito ai servizi | Maggiore sensibilizzazione degli utenti e maggiore utilizzo dei servizi |

4. Fornire un sostegno finanziario alla operatività della componente spaziale del GMES | 4. Operazioni di routine delle Sentinelle 1A, 2A e 3A[40] e operazioni a terra connesse all'accesso ai dati | Sovvenzioni a sostegno delle operazioni delle Sentinelle | Sono garantite le operazioni di routine delle tre sentinelle | Nessuna interruzione delle operazioni | Sono garantite le operazioni di routine per tutta la durata dell'azione |

5. Acquisizione e fornitura dei dati | 5. Acquisizione dei dati a supporto dell'operatività dei servizi | Contratto di acquisto dei dati/di accesso ai dati | Licenze multiutente per i dati | Maggiore disponibilità dei dati e migliore accesso agli stessi |

5.4. Modalità di attuazione (dati indicativi)

Indicare di seguito la scelta delle modalità[41] di attuazione:

X Gestione centralizzata

X diretta da parte della Commissione

X indiretta, con delega a:

( Agenzie esecutive

X organismi istituiti dalle Comunità a norma dell'articolo 185 del regolamento finanziario

X organismi pubblici nazionali/organismi con funzioni di servizio pubblico

X Organizzazioni internazionali

Gestione concorrente o decentrata

con Stati membri

con paesi terzi

X Gestione congiunta con organizzazioni internazionali (Agenzia spaziale europea)

La Commissione attuerà direttamente le varie azioni mediante:

- sovvenzioni accordate a seguito di inviti a presentare proposte;

- sovvenzioni accordate a beneficiari indicati nel programma di lavoro annuale;

- procedure di gara.

6. CONTROLLO E VALUTAZIONE

6.1. Sistema di controllo

Verrà attuato un sistema di controllo per garantire la massima qualità delle realizzazioni e l'uso più efficiente possibile delle risorse. Il controllo verrà svolto lungo l'intera durata del programma. Si baserà sul feedback in merito al programma ricevuto dagli utenti istituzionali e dai beneficiari e comprenderà il riesame dei dati e la raccolta di dati attraverso indagini mirate.

6.2. Valutazione

6.2.1. Valutazione ex ante

È stata svolta una valutazione d'impatto estesa che tiene conto dei requisiti in materia di valutazione ex ante. In seguito a una valutazione comparata delle opzioni politiche disponibili è stata individuata l'opzione politica da privilegiare, e ne sono stati valutati l'impatto, i rischi, i presupposti e l'efficacia dei costi. La presente proposta è pienamente compatibile con le conclusioni della valutazione.

6.2.2. Provvedimenti presi in seguito alla valutazione intermedia/ex-post (sulla base dell'esperienza acquisita in precedenti casi analoghi)

La presente proposta si basa sull'esperienza acquisita nell'arco degli ultimi dieci anni che hanno visto lo sviluppo del GMES come iniziativa di ricerca. L'esperienza dimostra che, benché i finanziamenti per la ricerca siano ancora necessari per proseguire lo sviluppo del GMES, occorre ora sostenere la produzione di alcuni servizi essenziali di osservazione della terra in modo da raccogliere i frutti degli investimenti fatti finora e rispondere alle esigenze già descritte.

6.2.3. Modalità e periodicità delle valutazioni successive

A diciotto mesi dal varo del programma verrà svolta una valutazione intermedia indipendente dei risultati conseguiti e degli aspetti qualitativi dell'attuazione del programma. Due anni dopo la conclusione del programma verrà presentata una valutazione indipendente ex post dei risultati e dell'impatto del programma.

7. MISURE ANTIFRODE

Il controllo amministrativo degli appalti, delle sovvenzioni e dei relativi pagamenti sarà di competenza dei servizi centrali della Commissione e/o delle delegazioni della Comunità europea nei paesi beneficiari.

Sarà prestata particolare attenzione alla natura delle spese (loro ammissibilità), al rispetto del bilancio (spese effettive) e alla verifica dei documenti giustificativi e della documentazione pertinente.

8. DETTAGLI SULLE RISORSE

8.1. Obiettivi della proposta in termini di costi finanziari

Stanziamenti di impegno in Mio EUR (al terzo decimale)

(Indicare gli obiettivi, le azioni e le realizzazioni) | Tipo di realizzazione | Costo medio | 2011 | 2012 | 2013 | TOTALE |

2011 | 2012 | 2013 | Anno n + 3 | Anno n + 4 | Anno n + 5 |

Funzionari o agenti temporanei[42] (XX 01 01) | A*/AD | 11 | 12 | 12 |

B*, C*/AST | 6 | 8 | 9 |

Personale finanziato[43] con l'art. XX 01 02 | 1 | 2 | 3 |

Altro personale[44] finanziato con l'art. XX 01 04/05 | 0 | 0 | 0 |

TOTALE | 18 | 22 | 24 |

La DG si adopererà per razionalizzare il proprio assetto organizzativo attraverso un rafforzamento delle sinergie e riesaminerà la situazione dell'organico in base alle condizioni del momento e soprattutto in base alle conclusioni della procedura di censimento delle risorse umane attualmente in corso alla Commissione. Si prevede che ciò dovrebbe offrire sufficienti possibilità di ridistribuzione interna dei posti per coprire la maggior parte del fabbisogno di personale prevista per questa iniziativa. Se ciò non consentirà di reperire tutto il personale necessario, le DG utenti presenteranno, per la differenza, una richiesta di personale nell'ambito della loro strategia politica annuale (SPA).

8.2.2. Descrizione delle mansioni derivanti dall'azione

- Policy officer (AD/END): responsabili dell'elaborazione della politica relativa al programma e del coordinamento generale;

- programme manager (AD): responsabili dell'attuazione, del controllo e della valutazione del programma;

- assistenti dei programme manager (AST): assistono i programme manager nello svolgimento delle loro mansioni;

- assistenti finanze e contratti (AST/agenti contrattuali): responsabili della gestione delle sovvenzioni e dei contratti;

- assistenti amministrativi (AST): responsabili del supporto amministrativo e di segreteria.

8.2.3. Origine delle risorse umane (statutarie)

( Posti attualmente assegnati alla gestione del programma da sostituire o prolungare

( Posti pre-assegnati nell'ambito dell'esercizio SPA/PPB (Strategia politica annuale/Progetto preliminare di bilancio) per l'anno n

X Posti da richiedere nella prossima procedura SPA/PPB

X Posti da riassegnare usando le risorse esistenti nella DG preposta alla gestione (riassegnazione interna)

( Posti necessari per l'anno n ma non previsti nell'esercizio SPA/PPB dell'anno considerato.

Il fabbisogno di risorse umane e amministrative sarà coperto dallo stanziamento che può essere concesso alla DG preposta alla gestione nell'ambito della procedura annuale, tenendo conto dei vincoli di bilancio.

8.2.4. Altre spese amministrative incluse nell'importo di riferimento (XX 01 04/05 – Spese di gestione amministrativa)

Mio EUR (al terzo decimale)

Linea di bilancio (numero e denominazione) | 2011 | 2012 | 2013 | Anno n+3 | Anno n+4 e segg. | TOTALE |

1. Assistenza tecnica e amministrativa (inclusi gli afferenti costi del personale) |

Agenzie esecutive[45] |

Altra assistenza tecnica e amministrativa |

- intra muros |

- extra muros[46] | 1 | 2 | 2 |

Totale assistenza tecnica e amministrativa | 1 | 2 | 2 |

8.2.5. Costi finanziari delle risorse umane e costi connessi non inclusi nell’importo di riferimento

Mio EUR (al terzo decimale)

Tipo di risorse umane | 2011 | 2012 | 2013 | Anno n+3 | Anno n+4 | Anno n + 5 e segg. |

Funzionari e agenti temporanei (XX 01 01) | 2,1 | 2,4 | 2,6 |

Personale finanziato con l'art. XX 01 02 (ausiliari, END, agenti contrattuali, ecc.) (specificare la linea di bilancio) | 0,06 | 0,14 | 0,2 |

Totale costi risorse umane e costi connessi (NON inclusi nell'importo di riferimento) | 2,1 | 2,5 | 2,8 |

Calcolo – Funzionari e agenti temporanei

Richiamarsi all'occorrenza al punto 8.2.1.

122 000 EUR funzionario/anno

73 000 EUR END/anno

64 000 EUR agente contrattuale/anno

Calcolo – Personale finanziato con l'articolo XX 01 02

2011 – 1 agente contrattuale

2012 – 1 agente contrattuale + 1 END

2013 – 2 agenti contrattuali + 1 END

8.2.6. Altre spese amministrative non incluse nell'importo di riferimento

Mio EUR (al terzo decimale)

2011 | 2012 | 2013 | Anno n+3 | Anno n+4 | Anno n + 5 e segg. | TOTALE |

XX 01 02 11 01 – Missioni | 0,023 | 0,025 | 0,030 | 0,078 |

XX 01 02 11 02 – Riunioni e conferenze | 0,208 | 0,208 | 0,208 | 0,624 |

XX 01 02 11 03 – Comitati[47] | 0,139 | 0,139 | 0,139 | 0,417 |

XX 01 02 11 04 – Studi e consulenze |

XX 01 02 11 05 – Sistemi di informazione |

2. Totale altre spese di gestione (XX 01 02 11) | 0,350 | 0,352 | 0,357 | 1,059 |

3. Altre spese di natura amministrativa (specificare indicando la linea di bilancio) |

Totale spese amministrative diverse dalle spese per risorse umane e altre spese connesse (NON incluse nell'importo di riferimento) | 0,350 | 0,352 | 0,357 | 1,059 |

Calcolo – Altre spese amministrative non incluse nell'importo di riferimento

Un massimo di 20 missioni di due giorni all'anno ad un costo medio giornaliero di 750 EUR ciascuna = 30 000 EUR

6 riunioni da due giorni con una media di 30 partecipanti a 1 044 EUR (860 EUR viaggio + 92 EUR al giorno * 2 giorni) = 187 920 EUR

3 riunioni di comitato: 860 EUR per partecipante * 54 partecipanti (all'anno) = 139 320 EUR

Il fabbisogno di risorse umane e amministrative sarà coperto dallo stanziamento che può essere concesso alla DG preposta alla gestione nell'ambito della procedura annuale, tenendo conto dei vincoli di bilancio.

8.2.7. Attuazione – risorse umane

Per calcolare le risorse umane necessarie alla presente azione sono state effettuate le seguenti analisi:

- individuazione dei meccanismi di attuazione per la fornitura delle diverse realizzazioni;

- individuazione delle principali categorie generali di mansioni richieste dai meccanismi di attuazione;

- individuazione della frequenza con cui una mansione si ripete nel corso della durata dell'azione;

- stima del fabbisogno di personale espresso in equivalenti a tempo pieno (ETP) per mansione all'anno.

Sintesi dei meccanismi di attuazione

Obiettivi operativi | Realizzazione | Meccanismi di attuazione |

1. Assicurare la fornitura di servizi di risposta alle emergenze | 1.1. Servizio cartografico europeo per la risposta alle emergenze | Appalto per l'istituzione di un servizio rapido di cartografia su richiesta; altri servizi di cartografia su richiesta che coprano varie fasi del ciclo di risposta; cartografia di riferimento; controllo e validazione di cartografie; attività di archiviazione, referenziazione e diffusione di dati. Gestione del ciclo dell'appalto. Follow-up del servizio. Coordinamento di altri fornitori di servizi pertinenti. |

1.2. Integrazione tra i prodotti per la risposta alle emergenze | Invito a presentare proposte per la concessione, a soggetti operanti in questo campo, di sovvenzioni destinate alla fornitura di informazioni specifiche agli utenti finali a livello regionale a partire da dati forniti a livello dell'UE. Gestione del ciclo dell'invito a presentare proposte. Follow-up dell'utilizzo delle sovvenzioni. Coordinamento tra le diverse organizzazioni di protezione civile. |

2. Assicurare la fornitura di servizi di monitoraggio del territorio | 2.1. Servizio periodico di cartografia della copertura del suolo | Attività a livello europeo - Appalto per l'istituzione dei seguenti servizi a livello europeo: pretrattamento di immagini; accesso a dati di riferimento; prodotti multipli relativi alla copertura del suolo e ai cambiamenti nella copertura del suolo; controllo e validazione di cartografie; attività di archiviazione, referenziazione e diffusione di dati. Gestione del ciclo dell'appalto. Follow-up del servizio. Coordinamento di altri fornitori di servizi pertinenti. Attività a livello regionale - Invito a presentare proposte per la concessione, a soggetti operanti in questo campo, di sovvenzioni destinate a ottenere prodotti europei derivati dall'aggregazione di inventari esistenti negli Stati membri con un modello comune orientato agli oggetti. Follow-up dell'utilizzo delle sovvenzioni. Coordinamento tra le organizzazioni pertinenti. |

2.2. Attività di monitoraggio dinamico del territorio | Appalto per l'istituzione di un servizio destinato alla produzione giornaliera di un insieme di parametri bio-geofisici in tempo reale e a livello mondiale. Gestione del ciclo dell'appalto. Follow-up del servizio. Coordinamento di altri fornitori di servizi pertinenti. |

3. Sostenere l'utilizzo dei servizi da parte degli utenti | 3. Misure a sostegno dell'utilizzo dei servizi operativi da parte degli utenti | Appalto per la fornitura di un servizio inteso a promuovere l'utilizzo dei dati e delle informazioni da parte degli utenti finali e a integrare i servizi GMES nell'ambiente e nel flusso di informazioni specifici degli utenti. Gestione del ciclo dell'appalto. Follow-up del servizio. Coordinamento di altri fornitori di servizi pertinenti. |

4. e 5. Fornire un sostegno finanziario alla componente spaziale del GMES e all'accesso ai dati | 4. Operazioni di routine delle Sentinelle 1A, 2A e 3A, operazioni a terra connesse all'accesso ai dati e accordi di accesso ai dati con i loro proprietari | Finanziamento di attività realizzate dall'ASE, eventualmente in gestione congiunta. Gestione dell'accordo di gestione congiunta. Appalto per l'acquisizione di dati in situ e gestione del ciclo dell'appalto. Follow-up delle attività pertinenti. |

Risorse umane necessarie per realizzazione e mansione

Realizzazione | Categoria generale di mansioni | N. di mansioni | 2011 (ETP) | 2012 (ETP) | 2013 (ETP) |

1.1. Servizio cartografico europeo per la risposta alle emergenze | a) Elaborazione e pubblicazione del bando di gara, valutazione e aggiudicazione | 1 | 1 |

b) Follow-up del servizio di cartografia oggetto dell'appalto | 2 | 0,5 | 0,5 |

c) Coordinamento della cartografia europea | 3 | 0,25 | 0,5 | 1 |

d) Gestione finanziaria e follow-up amministrativo dell'attività | 3 | 0,5 | 0,5 | 0,5 |

Totale 1.1: | 1,75 | 1,5 | 2 |

1.2. Integrazione tra i prodotti per la risposta alle emergenze | a) Sovvenzioni - Elaborazione e pubblicazione dell'invito a presentare proposte, valutazione e aggiudicazione | 3 | 0,75 | 0,5 | 0,5 |

b) Follow-up delle sovvenzioni destinate ad attività specifiche di cartografia | 15 | 0,25 | 1 | 1 |

c) Coordinamento a livello europeo degli operatori pertinenti | 3 | 0,5 | 0,5 | 0,5 |

d) Gestione finanziaria e follow-up amministrativo dell'attività | 15 | 1 | 1,5 | 1,5 |

Totale 1.2: | 2,5 | 3,5 | 3,5 |

Totale obiettivo 1: | 4,25 | 5 | 5,5 |

2.1. Servizio periodico di cartografia della copertura del suolo | a) Elaborazione e pubblicazione del bando di gara, valutazione e aggiudicazione | 3 | 1 |

b) Follow-up dei servizi oggetto dell'appalto | 9 | 0,5 | 1 | 2 |

c) Sovvenzioni - Elaborazione e pubblicazione dell'invito a presentare proposte, valutazione e aggiudicazione | 3 | 0,25 | 0,5 | 0,5 |

d) Follow-up delle sovvenzioni | 9 | 0 | 0,5 | 0,5 |

e) Coordinamento a livello europeo degli operatori pertinenti | 3 | 0,5 | 0,5 | 0,5 |

f) Gestione finanziaria e follow-up amministrativo dell'appalto e delle sovvenzioni relative all'attività | 18 | 1,5 | 2,5 | 3 |

Totale 2.1: | 3,75 | 5 | 6,5 |

2.2 Attività di monitoraggio dinamico del territorio | a) Elaborazione e pubblicazione del bando di gara, valutazione e aggiudicazione | 1 | 0,75 |

b) Follow-up dei servizi oggetto dell'appalto | 2 | 0,25 | 0,5 | 0,5 |

c) Diffusione e misure di accompagnamento | 3 | 0,75 | 0,75 |

d) Gestione finanziaria e follow-up amministrativo dell'attività | 3 | 0,75 | 0,75 | 0,75 |

Totale 2.2: | 1,75 | 2 | 2 |

Totale obiettivo 2: | 5,5 | 7 | 8,5 |

3. Utilizzo dei servizi operativi | a) Elaborazione e pubblicazione del bando di gara, valutazione e aggiudicazione | 1 | 1 |

b) Follow-up dei servizi oggetto dell'appalto | 2 | 0,5 | 0,5 |

c) Attività di coordinamento | 2 | 0,5 | 0,5 |

d) Gestione finanziaria e follow-up amministrativo dell'attività | 2 | 0,25 | 0,5 | 0,5 |

Totale obiettivo 3: | 1,25 | 1,5 | 1,5 |

4. e 5. Attività spaziali del GMES e accesso ai dati | a) Elaborazione di un accordo di gestione congiunta con l'ASE | 1 | 1 |

b) Supervisione operativa dell'accordo | 3 | 1 | 1 |

c) Coordinamento a livello nazionale e degli Stati membri | 3 | 0,5 | 0,5 |

d) Controllo amministrativo e finanziario dell'accordo | 3 | 0,5 | 0,5 |

Totale obiettivi 4 e 5 | 1 | 2 | 2 |

Gestione, consulenze di esperti e spese generali | a) Gestione – Capo Unità | 3 | 1 | 1 | 1 |

b) Coordinamento finanziario | 3 | 0,5 | 0,5 | 0,5 |

c) Consulente giuridico | 3 | 0,5 | 1 | 1 |

d) Esperto spaziale | 3 | 1 | 1 | 1 |

e) Interfaccia con gli utenti – persona di contatto | 3 | 1 | 1 | 1 |

f) Segreteria | 3 | 2 | 2 | 2 |

Totale spese generali | 6 | 6,5 | 6,5 |

Totale delle risorse umane necessarie | 18 | 22 | 24 |

[1] Cfr. la comunicazione "Monitoraggio globale per l'ambiente e la sicurezza (GMES): per un pianeta più sicuro" [COM(2008) 748 del 12.11.2008] (di seguito la "comunicazione del 2008").

[2] Nell'ambito del 6PQ, l'UE ha speso 100 milioni di euro per progetti legati al GMES, mentre l'ASE ha investito altri 100 milioni di euro per progetti relativi alla fornitura di servizi GMES. Nel quadro del tema "Spazio" del programma specifico "Cooperazione" del 7PQ, l'UE metterà a disposizione, tra il 2007 e il 2013, 430 milioni di euro per progetti relativi a servizi GMES e per l'acquisizione dei dati per questi servizi. Altri 624 milioni di euro verranno forniti nell'ambito del tema "Spazio" del 7PQ per lo sviluppo del programma dell'ASE relativo alla componente spaziale del GMES, il cui bilancio complessivo ammonta (condizioni economiche 2008) a 2 246 milioni di euro (inclusi i finanziamenti da parte degli Stati membri dell'ASE).

[3] In particolare, i responsabili politici europei non dispongono attualmente di informazioni di qualità sufficiente aggregate a livello europeo o mondiale.

[4] Cfr. decisione n. 1982/2006/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 dicembre 2006, concernente il settimo programma quadro della Comunità europea per le attività di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazione (2007-2013).

[5] COM (2005) 565 del 10.11.2005.

[6] Conformemente all'articolo 49, paragrafo 6, lettera b), del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1).

[7] COM (2006) 231 del 22.9.2006.

[8] La convenzione di Aarhus, del 25 giugno 1998, sull'accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l'accesso alla giustizia in materia ambientale riconosce a ogni persona il diritto di ricevere le informazioni ambientali di cui le autorità pubbliche siano in possesso ("accesso alle informazioni ambientali"), di partecipare ai processi decisionali in materia ambientale e di avere accesso a procedure di ricorso contro le decisioni adottate dalle autorità pubbliche in violazione dei due diritti appena enunciati o della normativa ambientale in generale ("accesso alla giustizia").

[9] Cfr. anche la sezione 1.4.

[10] Tra le missioni spaziali esistenti che forniranno i dati per il GMES figurano Spot, TerraSAR-X, i satelliti EUMETSAT, CosmoSkymed, DMC Deimos, Ikonos, GeoEye, Quickbird e ENVISAT.

[11] Attualmente l'ASE sta sviluppando cinque missioni denominate "Sentinelle" nel quadro del suo programma relativo alla componente spaziale del GMES.

[12] GU L 108 del 25.4.2007, pag. 1.

[13] Vanno considerate l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA), l'Agenzia europea per la sicurezza marittima (EMSA), il Centro satellitare dell'Unione europea (CSUE), l'Agenzia europea per la difesa (AED) e l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (Frontex).

[14] Come enunciato nella comunicazione del 2008, la Commissione continuerà a esaminare se lo sviluppo di opportunità di mercato e tariffe d'uso correlate ai costi potranno alla fine rendere possibile una riduzione della quota degli investimenti pubblici dopo il 2014.

[15] GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.

[16] GU C del , pag. .

[17] GU C del , pag. .

[18] GU C del , pag. .

[19] GU C del , pag. .

[20] GU C 136 del 20.6.2007, pag. 1.

[21] GU L 261 del 6.8.2004, pag. 64.

[22] GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

[23] GU L 400 del 30.12.2006, pag. 1.

[24] COM (2008) 748 del 12.11.2008.

[25] GU L 108 del 25.4.2007, pag. 1.

[26] COM(2008) 46 definitivo.

[27] GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

[28] GU L 184 del 17.7.1999, pag. 23.

[29] GU L 312 del 23.12.1995, pag. 1.

[30] GU L 292 del 15.11.1996, pag. 2.

[31] GU L 136 del 31.5.1999, pag. 1.

[32] GU L 357 del 31.12.2002, pag. 1.

[33] Stanziamenti dissociati (SD).

[34] Spesa che non rientra nel Capitolo xx 01 del Titolo xx.

[35] Spesa che rientra nell'articolo xx 01 04 del Titolo xx.

[36] Spesa che rientra nel Capitolo xx 01, ma non negli articoli xx 01 04 o xx 01 05.

[37] Punti 19 e 24 dell'Accordo interistituzionale.

[38] Conformemente all'articolo 49, paragrafo 6, lettera b), del regolamento finanziario.

[39] Il punto 1.1.2 degli orientamenti strategici comunitari in materia di coesione 2007-2013 sottolinea l'esigenza di rafforzare le sinergie tra la tutela dell'ambiente e la crescita e fa espresso riferimento all'iniziativa GMES.

[40] Le "Sentinelle" sono missioni spaziali sviluppate nel quadro del programma opzionale dell'ASE cofinanziato dall'UE.

[41] Se sono indicate più modalità, fornire ulteriori informazioni alla voce "Osservazioni" della presente sezione.

[42] Il cui costo NON è incluso nell'importo di riferimento.

[43] Il cui costo NON è incluso nell'importo di riferimento.

[44] Il cui costo è incluso nell'importo di riferimento.

[45] Va fatto riferimento alla specifica scheda finanziaria legislativa relativa alle agenzie esecutive interessate.

[46] Assistenza tecnica e amministrativa relativa al coordinamento delle sovvenzioni a livello degli Stati membri per l'attività 1 e il monitoraggio del territorio.

[47] Precisare il tipo di comitato e il gruppo cui appartiene.

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