15.9.2017 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 306/5 |
Risoluzione del Comitato europeo delle regioni sul progetto di bilancio annuale dell'UE per il 2018
(2017/C 306/02)
IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI (CdR),
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visto il proprio parere sulla revisione intermedia del quadro finanziario pluriennale (QFP); |
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vista la risoluzione del Parlamento europeo del 15 marzo 2017 sugli orientamenti generali per l'elaborazione del bilancio 2018, sezione III — Commissione [(2016/2323(BUD)]; |
1. |
accoglie con favore il fatto che la raccomandazione del CdR di aumentare gli investimenti in materia di ricerca, innovazione e infrastrutture sia stata integrata nel bilancio annuale dell'UE per il 2017, che prevede infatti un livello adeguato di stanziamenti di impegno e di pagamento per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e maggiori finanziamenti per realizzare i collegamenti di trasporto mancanti nelle regioni di confine (1); sottolinea, inoltre, che vi sono ancora molti aspetti riguardo ai quali le richieste del CdR non hanno ricevuto seguito, soprattutto a causa delle dimensioni limitate del bilancio dell'UE, ma che richiederebbero un ulteriore sforzo; |
2. |
sottolinea la necessità che il bilancio dell'UE per il 2018 fornisca all'Unione europea le risorse necessarie per affrontare le urgenti sfide europee comuni, in particolare in materia di migrazione, sicurezza, cambiamenti climatici e ripresa economica e sociale, assicurando in tal modo un concreto valore aggiunto europeo per i cittadini dell'UE; |
3. |
ribadisce che il bilancio dell'UE non dispone ancora del livello di flessibilità necessaria per affrontare simultaneamente i numerosi eventi imprevisti e che il riesame intermedio proposto del quadro finanziario pluriennale (QFP) è stato concepito per affrontare tale problema; |
4. |
si rammarica che il Consiglio abbia impiegato così tanto tempo per adottare una posizione nei confronti della proposta della Commissione per il riesame intermedio e che, di conseguenza, l'autorità di bilancio non ha potuto sfruttare tutte le misure presentate dalla Commissione nel corso della procedura di bilancio 2017; plaude tuttavia all'accordo finalmente raggiunto il 5 aprile 2017 dal Parlamento europeo e dal Consiglio, che si traduce in un importo complementare di 6,009 miliardi di euro (15 % riassegnazioni e 85 % risorse non assegnate), di cui 3,9 miliardi per le misure connesse alla migrazione all'interno dell'UE (2,55 miliardi) e per affrontare le cause profonde della migrazione all'esterno dell'Unione (1,39 miliardi), e 2,1 miliardi per l'occupazione e la crescita, di cui 1,2 miliardi per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile; |
5. |
accoglie con favore l'aumento dei finanziamenti per far fronte alla crisi dei migranti e dei rifugiati nel 2017; chiede un ulteriore incremento dei fondi necessari per consentire un approccio sistematico e sostenibile in materia di gestione della migrazione e controlli alle frontiere, come il Fondo asilo, migrazione e integrazione (AMIF), il Fondo sicurezza interna, il Fondo sociale europeo (FSE) e il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR); rinnova il suo appello per facilitare un accesso più diretto da parte degli enti regionali e locali ai finanziamenti disponibili per la gestione della migrazione e dell'integrazione; propone inoltre di fornire finanziamenti adeguati per eseguire i rimpatri volontari, nonché per aiutare i paesi di origine nel reinserimento dei loro cittadini che saranno riammessi; considera altresì importante disporre di orientamenti per le possibili sinergie tra i fondi esistenti a tal fine; |
6. |
osserva con preoccupazione che il bilancio annuale dell'UE per il 2017 ha subito una netta riduzione, senza precedenti, degli stanziamenti di pagamento per i programmi della politica di coesione, e che solo il bilancio rettificativo n. 4 per il 2016 ha impedito una riduzione ancora più marcata; sottolinea che è essenziale che tutti i soggetti interessati compiano il massimo sforzo per accelerare l'attuazione, e che è di fondamentale importanza assicurare un livello sufficiente di stanziamenti di pagamento nel 2018, al fine di evitare che si crei un altro arretrato di pagamenti; accoglie con favore, a tale riguardo, una previsione di pagamento fino al 2020, presentata dalla Commissione nell'ambito della proposta di riesame intermedio del QFP; si adopererà per individuare le buone pratiche finora messe in campo al fine di accelerare il tasso di assorbimento dei programmi della politica di coesione e per informare l'autorità di bilancio in merito a tali pratiche; |
7. |
ribadisce la necessità di intensificare il sostegno finanziario dell'UE per lo sviluppo rurale in considerazione dell'importanza delle zone rurali in Europa e chiede risorse finanziarie direttamente accessibili per i produttori agricoli europei colpiti da catastrofi e da diverse crisi (2). In particolare, sottolinea l'importanza di un potenziamento delle misure atte a garantire la sicurezza alimentare e del sostegno agli agricoltori colpiti dalla crisi, soprattutto nel settore lattiero-caseario, ma anche nei settori delle carni e ortofrutticolo; |
8. |
chiede che siano fornite risorse finanziarie sufficienti per rafforzare le politiche di cooperazione territoriale, al fine di garantire il loro contributo al conseguimento di uno sviluppo economico, sociale e territoriale armonioso in tutta l'Unione europea; |
9. |
accoglie con favore la proposta della Commissione per la proroga del FEIS fino al 2020, ma insiste sulla necessità di chiarire e rafforzare ulteriormente le sinergie con i fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE); rammenta che il FEIS 2.0 non sarà impiegato per sostituire i fondi UE esistenti; chiede che venga chiarita la definizione del principio di addizionalità e che venga incoraggiato l'equilibrio geografico rafforzando lo sviluppo di strategie di investimento regionali e l'utilizzo di piattaforme d'investimento; ribadisce la sua ferma opposizione al finanziamento della proroga del FEIS attraverso il meccanismo per collegare l'Europa (CEF); |
10. |
come si legge al punto 25 del parere SEDEC-VI/008 «Risposta dell'UE alla sfida demografica», secondo il Comitato delle regioni l'UE dovrebbe cercare di integrare sistematicamente considerazioni demografiche in tutti i settori di intervento, includere nel proprio bilancio rubriche orientate a consentire l'ulteriore sviluppo di tali politiche e azioni, e istituire meccanismi di priorità per le regioni in cui le conseguenze del cambiamento demografico sono particolarmente accentuate; |
11. |
chiede che nel 2018 venga assicurato un livello adeguato di stanziamenti d'impegno per il programma Orizzonte 2020, ma osserva con preoccupazione che molte parti interessate, comprese le PMI, sono scoraggiate dal presentare proposte di progetti a titolo di Orizzonte 2020, essendo le risorse limitate; |
12. |
insiste sulla necessità di aumentare gli stanziamenti per il programma COSME, per garantire alle PMI un adeguato accesso ai finanziamenti e per stimolare la creazione di posti di lavoro nell'Unione; |
13. |
si compiace che la Commissione intenda aggiungere un importo di 500 milioni di EUR in stanziamenti d'impegno per l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile; sottolinea inoltre l'importanza di uno sviluppo continuo della garanzia per i giovani, poiché i risultati conseguiti nel quadro del programma non possono essere ancora considerati pienamente soddisfacenti; |
14. |
ricorda che nel 2018 verrà condotta una revisione intermedia del meccanismo per collegare l'Europa (CEF) e di Orizzonte 2020 e saranno presentate delle proposte per il prossimo programma quadro (9o PQ); sottolinea che, essendo l'intero processo collegato ai negoziati sul prossimo QFP, dovranno essere affrontate molte questioni fondamentali nelle discussioni sull'uscita del Regno Unito dall'UE; |
15. |
sottolinea l'enorme successo del programma Erasmus nell'affrontare i problemi dei giovani in materia di accesso ad adeguate opportunità di istruzione e formazione o lavoro; chiede che al Corpo europeo di solidarietà siano destinate adeguate risorse finanziarie. Consentire ai giovani di acquisire competenze aggiuntive mediante esperienze lavorative e di volontariato risulta vantaggioso per il settore pubblico e per quello privato. Sottolinea, pertanto, l'importanza di collaborare con il settore privato per combinare finanziamenti pubblici e privati da destinare a iniziative quali il Corpo europeo di solidarietà (3); |
16. |
sottolinea che l'UE dovrebbe impegnarsi a fondo nell'adempiere agli impegni assunti in materia di ambiente, attraverso l'attuazione di politiche climatiche credibili e concrete, basate su un quadro normativo coerente e dotate di solide risorse finanziarie; invita pertanto la Commissione a prevedere stanziamenti sufficienti nel progetto di bilancio 2018 e a presentare una valutazione intermedia dei progressi compiuti nel conseguimento dell'obiettivo di destinare il 20 % della spesa dell'UE a progetti e politiche per il clima, nell'ambito del QFP 2014-2020; |
17. |
rileva con preoccupazione che senza ulteriori e sostanziali sforzi non saranno raggiunti gli obiettivi in materia di biodiversità fissati dall'UE per il 2020; sottolinea, pertanto, l'importanza di integrare la dimensione della tutela della biodiversità nell'insieme del bilancio dell'UE, di aumentare, ai sensi dell'articolo 9, paragrafo 4 del regolamento LIFE, l'allocazione di fondi nell'ambito dell'attuale programma LIFE per Natura 2000, e di prevedere finanziamenti aggiuntivi per le nuove misure nel quadro dell'imminente piano di azione per migliorare l'attuazione delle direttive sulla tutela della natura fino al 2020; sottolinea, in tale contesto, che il varo dello strumento inter pares della Commissione europea nell'ambito del riesame dell'attuazione delle politiche ambientale (EIR) richiederà un'adeguata dotazione di bilancio nel 2018, che dovrebbe aggiungersi alle risorse di bilancio esistenti per sostenere l'efficace attuazione della legislazione ambientale dell'UE, in linea con il programma Legiferare meglio; |
18. |
appoggia la proposta della Commissione europea di aumentare fino al 90 % il tasso di finanziamento per sostenere, nel quadro delle priorità d'investimento del FESR, le misure di previsione e prevenzione relative a catastrofi naturali gravi e gli interventi di ricostruzione in risposta a tali catastrofi; |
19. |
attende con interesse il varo nel 2017 dello strumento inter pares della Commissione europea nel quadro del riesame dell'attuazione delle politiche ambientali (EIR) e si attende che nel 2018 vengano assegnati stanziamenti sufficienti a questo strumento, fatte salve le altre linee di bilancio a sostegno dell'attuazione della legislazione ambientale dell'UE; |
20. |
raccomanda di concentrare gradualmente sul finanziamento di progetti a livello subnazionale le risorse finanziarie della politica europea di vicinato (PEV) per la cooperazione, al fine di adattare le risorse finanziarie dell'UE ai bisogni dei soggetti interessati a livello locale e regionale; |
21. |
sottolinea che è importante sfruttare le sinergie tra i fondi disponibili, quali ad esempio: lo strumento per i profughi in Turchia (3 miliardi di EUR), il fondo fiduciario di emergenza dell'UE per l'Africa (1,8 miliardi di EUR), il fondo fiduciario regionale dell'UE in risposta alla crisi siriana (1 miliardo di EUR), nonché altri strumenti finanziari che nel periodo 2016-2020 potrebbero fornire fino a un massimo di 8 miliardi di EUR per l'attuazione dei patti; dovrebbero essere inoltre esaminate ulteriori possibili sinergie con i fondi SIE; |
22. |
propone alla Commissione di valutare la possibilità di reintrodurre lo Strumento per l'amministrazione locale (Local Administration Facility — LAF) utilizzato dai paesi candidati all'adesione, estendendone il campo di applicazione ai paesi PEV e dotandolo di norme più severe in materia di rimborso, che richiedano l'attuazione di progetti più concreti e sostenibili; |
23. |
raccomanda l'introduzione di un meccanismo di stabilizzazione a livello comunitario, allo scopo di consentire agli enti locali (attraverso programmi di sviluppo delle capacità), ad esempio in Libia, di migliorare le loro capacità di fornire servizi ai cittadini e di creare sviluppo territoriale e posti di lavoro. In tale contesto, un fondo fiduciario gestito in partenariato con le città e le regioni europee, in particolare facendo ricorso a nuovi strumenti giuridici, potrebbe essere considerato un valido strumento; |
24. |
chiede che venga finanziato un Programma Erasmus per i rappresentanti eletti a livello locale e regionale, inteso ad aumentare la loro capacità di scambiare idee e buone pratiche con i loro omologhi, al fine di promuovere uno sviluppo locale e regionale sostenibile; |
25. |
ricorda l'obbligo del rispetto del principio delle pari opportunità in sede di elaborazione del bilancio e chiede che questo principio venga integrato nel bilancio 2018; |
26. |
sottolinea la necessità che l'approccio che integra il genere diventi una realtà evidente all'interno del bilancio dell'UE per il 2018, in linea con i principi su cui si basa il modello sociale europeo nel campo della parità di genere; |
27. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Corte dei conti europea e al Presidente del Consiglio europeo. |
Bruxelles, 12 maggio 2017.
Il presidente del Comitato europeo delle regioni
Markku MARKKULA
(1) Gli stanziamenti d'impegno per la voce 06 02 01 01 Eliminare le strozzature, accrescere l'interoperabilità ferroviaria, realizzare i collegamenti mancanti e migliorare le tratte transfrontaliere sono stati aumentati di ulteriori 82,28 milioni di EUR rispetto al 2016.
(2) Risoluzione del CdR sul progetto di bilancio annuale dell'UE per il 2017.
(3) Parere del CdR COR-2017-00851.