26.1.2015 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 26/5 |
Sentenza della Corte (Nona Sezione) del 20 novembre 2014 — Commissione europea/Repubblica di Polonia
(Causa C-356/13) (1)
((Inadempimento di uno stato - Direttiva 91/676/CEE - Protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole - Definizione insufficiente delle acque inquinate o che potrebbero esserlo - Designazione insufficiente delle zone vulnerabili - Programmi d’azione - Misure lacunose))
(2015/C 026/06)
Lingua processuale: il polacco
Parti
Ricorrente: Commissione europea (rappresentanti: E. Manhaeve e K. Herrmann, agenti)
Convenuta: Repubblica di Polonia (rappresentante: B. Majczyna, agente)
Dispositivo
1) |
La Repubblica di Polonia, avendo definito in modo insufficiente le acque che potrebbero essere inquinate dai nitrati provenienti da fonti agricole, avendo designato in modo insufficiente le zone vulnerabili e avendo adottato dei programmi d’azione, come previsti all’articolo 5 della direttiva 91/676/CEE del Consiglio, del 12 dicembre 1991, relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, che comprendono misure incompatibili con tale direttiva, è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dell’articolo 3 della direttiva 91/676, letto congiuntamente al suo allegato I, e dell’articolo 5 della predetta direttiva, letto congiuntamente ai suoi allegati II, A, punto 2, e III, paragrafo 1, punto 1. |
2) |
Il ricorso è respinto per il resto. |
3) |
La Repubblica di Polonia è condannata alle spese. |