2.9.2019 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 295/54 |
Ricorso proposto il 2 luglio 2019 — Azzolini/Parlemento
(Causa T-431/19)
(2019/C 295/70)
Lingua processuale: l’italiano
Parti
Ricorrente: Claudio Azzolini (Napoli, Italia) (rappresentante: M. Merola, avvocato)
Convenuto: Parlamento europeo
Conclusioni
Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:
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Dichiarare inesistente o annullare integralmente il provvedimento di cui il ricorrente è estato informato mediante la Comunicazione impugnata, con cui il Parlamento europeo ha rideterminato i diritti a pensione di cessata attività e ordinato il recupero dell’importo versato sulla base della precedente determinazione pensionistica; |
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Ordinare al Parlamento europeo la restituzione di tutte le somme indebitamente trattenute da maggiorarsi con gli interessi legali dalla data della trattenuta al saldo e con condanna al Parlamento europeo a dar attuazione all’emananda sentenza e ad assumere tutte le iniziative, atti o provvedimenti, necessari a garantire l’immediata integrale ricostituzione dell’originaria misura del trattamento pensionistico; |
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Condannare il Parlamento europeo al pagamento delle spese del giudizio. |
Motivi e principali argomenti
I motivi e principali argomenti sono simili a quelli invocati nella causa T-389/19, Coppo Gavazzi/Parlamento.