4.12.2004 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 300/4 |
SENTENZA DELLA CORTE
(Seconda Sezione)
12 ottobre 2004
nella causa C-55/02: Commissione delle Comunità europee contro Repubblica portoghese (1)
(Inadempimento di uno Stato - Artt. 1, 6 e 7 della direttiva 98/59/CE - Nozione di «licenziamento collettivo» - Regime di licenziamenti per assimilazione - Trasposizione incompleta)
(2004/C 300/07)
Lingua processuale: il portoghese
Nella causa C-55/02, avente ad oggetto un ricorso per inadempimento ai sensi dell'art. 226 CE, proposto il 22 febbraio 2004, Commissione delle Comunità europee (agenti: sigg. J. Sack e M. França) contro Repubblica portoghese (agenti: sigg. L. Fernandes e F. Ribeiro Lopes), la Corte (Seconda Sezione) composta dai sigg. C.W.A. Timmermans, presidente di Sezione, dal sig. C. Gulmann, dalle sig.re F. Macken e N. Colneric (relatore) e dal sig. J.N. Cunha Rodrigues, giudici; avvocato generale: sig. A. Tizzano; cancelliere: sig. R. Grass, ha pronunciato, il 12 ottobre 2004, una sentenza il cui dispositivo è del seguente tenore:
1) |
Limitando la nozione di licenziamenti collettivi ai licenziamenti per ragioni di natura strutturale, tecnologica o congiunturale e non estendendo tale nozione ai licenziamenti per qualsiasi motivo non inerente alla persona del lavoratore, la Repubblica portoghese è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti ai sensi degli artt. 1 e 6 della direttiva del Consiglio del 20 luglio 1998, 98/59/CE, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi. |
2) |
Il ricorso è respinto quanto al resto. |
3) |
La Repubblica portoghese è condannata alle spese. |