10.12.2005 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 315/9 |
Domanda di pronuncia pregiudiziale, proposta dalla Cour du Travail de Liège con ordinanza 6 settembre 2005 nel procedimento Monique Chateignier contro L'Office National de l'Emploi (in prosieguo: l'«ONEM»)
(Causa C-346/05)
(2005/C 315/17)
Lingua processuale: il francese
Con ordinanza 6 settembre 2005, pervenuta nella cancelleria della Corte di giustizia delle Comunità europee il 22 settembre 2005, nel procedimento Monique Chateignier contro L'Office National de l'Emploi (in prosieguo: l'«ONEM»), la Cour du Travail de Liège ha sottoposto alla Corte la seguente questione pregiudiziale:
Se l'art. 39, n. 2, del Trattato e l'art. 3, n. 1, del regolamento n. 1408/71 (1), che garantiscono la parità di trattamento tra i lavoratori degli Stati membri, nonché la libera circolazione delle persone — tra le quali i lavoratori — consentano di interpretare l'art. 67, n. 3, del regolamento n. 1408/71 nel senso che esso impone al lavoratore cittadino di uno Stato membro l'obbligo di compiere un periodo di lavoro che dia diritto alle indennità di disoccupazione nello Stato di residenza, anche qualora la normativa interna di tale Stato non imponga un obbligo del genere al lavoratore straniero, indipendentemente dal fatto che provenga da uno Stato terzo o da uno Stato membro.
(1) Regolamento (CEE) del Consiglio 14 giugno 1971, n. 1408, relativo all'applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati e ai loro familiari che si spostano all'interno della Comunità (GU L 149, pag. 2).