26.9.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

L 255/18


DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 23 aprile 2009

sul discarico relativo all’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007, sezione II — Consiglio

(2009/629/CE)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007 (1),

visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee relativi all’esercizio 2007 — Volume I (C6-0417/2008) (2),

vista la relazione annuale del Consiglio riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2007, presentata all’autorità competente per il discarico,

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2007, corredata delle risposte delle istituzioni (3),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell’articolo 248 del trattato CE (4),

visti l’articolo 272, paragrafo 10 e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (5), e in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

vista la decisione n. 190/2003 del segretario generale del Consiglio/alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune relativa al rimborso delle spese di viaggio dei delegati dei membri del Consiglio (6),

visto l’accordo interistituzionale tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, del 17 maggio 2006, sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (7),

visto l’articolo 71 e l’allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0150/2009),

1.

rinvia la propria decisione sulla concessione al segretario generale del Consiglio del discarico relativo all’esecuzione del suo bilancio per l’esercizio 2007;

2.

esprime le sue osservazioni nella risoluzione riportata di seguito;

3.

incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia, alla Corte dei conti, al mediatore europeo e al garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

Il presidente

Hans-Gert PÖTTERING

Il segretario generale

Klaus WELLE


(1)  GU L 77 del 16.3.2007.

(2)  GU C 287 del 10.11.2008, pag. 1.

(3)  GU C 286 del 10.11.2008, pag. 1.

(4)  GU C 287 del 10.11.2008, pag. 111.

(5)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(6)  Decisione derivante dal regolamento interno del Consiglio del 22 luglio 2002 (GU L 230 del 28.8.2002, pag. 7).

(7)  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 23 aprile 2009

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007, sezione II — Consiglio

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2007 (1),

visti i conti annuali definitivi delle Comunità europee per l’esercizio 2007 — Volume I (C6-0417/2008) (2),

vista la relazione annuale del Consiglio riguardante le revisioni contabili interne effettuate nel 2007, presentata all’autorità competente per il discarico,

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2007, corredata delle risposte delle istituzioni (3),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti a norma dell’articolo 248 del trattato CE (4),

visti l’articolo 272, paragrafo 10 e gli articoli 274, 275 e 276 del trattato CE,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (5), e in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

vista la decisione n. 190/2003 del segretario generale del Consiglio/alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune relativa al rimborso delle spese di viaggio dei delegati dei membri del Consiglio (6),

visto l’accordo interistituzionale del 17 maggio 2006 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione, del 17 maggio 2006, sulla disciplina di bilancio e la sana gestione finanziaria (7) (AII),

visto l’articolo 71 e l’allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A6-0150/2009),

A.

considerando che il Consiglio si rifiuta di far pervenire al Parlamento la propria documentazione completa relativa all’esecuzione del bilancio corredata da una completa relazione annuale di attività, e che ha fornito esclusivamente la relazione annuale di attività del proprio auditor interno,

B.

considerando che il Consiglio rifiuta qualsiasi incontro ufficiale con il Parlamento relativo al discarico,

C.

considerando che le conclusioni del Consiglio europeo di Colonia del 3 e 4 giugno 1999 intendono dare capacità operative al Consiglio nel campo di una rafforzata politica europea comune in materia di sicurezza e di difesa (PESCD),

D.

considerando che la decisione n. 190/2003 del Consiglio indica molto chiaramente che applica degli stanziamenti nel campo della politica estera e di sicurezza comune (PESC) in conformità delle disposizioni del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee, e in particolare che «il segretario generale/alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune […], assistito dal segretario generale aggiunto, è pienamente responsabile della gestione degli stanziamenti della sezione II — Consiglio — del bilancio generale delle Comunità europee, e intraprende tutte le misure necessarie per garantirne la sana gestione. Egli realizza gli stanziamenti in conformità delle disposizioni del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee»,

E.

considerando la decisione 2004/197/PESC (8) del Consiglio, del 23 febbraio 2004, relativa a un meccanismo per amministrare il finanziamento dei costi comuni delle operazioni dell’Unione europea che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa, denominato ATHENA, e che tale decisione, insieme alla decisione 2004/582/CE dei rappresentanti dei governi degli Stati membri, riuniti in sede di Consiglio, del 28 aprile 2004, relativa ai privilegi e alle immunità accordati ad ATHENA (9), crea un meccanismo per amministrare il finanziamento dei costi comuni delle operazioni dell’Unione europea che hanno implicazioni nel settore militare o della difesa e gli conferisce privilegi e immunità e conferisce poteri operativi al Consiglio,

F.

considerando la decisione 2000/178/PESC del Consiglio, del 28 febbraio 2000, relativa al regime applicabile agli esperti nazionali in campo militare distaccati presso il segretariato generale del Consiglio nel periodo interinale (10), e la decisione 2001/80/PESC del Consiglio, del 22 gennaio 2001, che istituisce lo Stato maggiore dell’Unione europea (11), le quali specificano che le spese derivanti dal distacco di esperti militari sono addebitate al bilancio del Consiglio,

G.

considerando che la relazione annuale del Consiglio sugli aspetti principali e sulle scelte fondamentali della PESC, presentata al Parlamento ai sensi del punto 43 dell’AII, si limita alla descrizione delle attività della PESC, come posizioni comuni, azioni congiunte e l’attuazione di decisioni,

1.

osserva che nel 2007 il Consiglio aveva stanziamenti d’impegno disponibili per 650 milioni di euro (2006: 626 milioni di euro), con un tasso di utilizzo dell’81,89 %, inferiore a quello del 2006 (91,79 %) e inferiore alla media delle altre istituzioni (93,82 %);

2.

ribadisce la propria posizione assunta con la risoluzione del 25 aprile 2002 sul discarico relativo all’esercizio finanziario 2000 secondo la quale «[…] in passato il Parlamento e il Consiglio non hanno proceduto alla verifica dell’esecuzione delle rispettive sezioni del bilancio; ritiene che — in considerazione del carattere sempre più operativo delle spese, finanziate a carico del bilancio amministrativo del Consiglio, relative ai settori degli affari esteri, della politica di sicurezza e di difesa nonché della giustizia e degli affari interni — occorra chiarire la portata di tale accordo al fine di distinguere le spese amministrative tradizionali da quelle per operazioni in questi nuovi settori politici» (12);

3.

respinge la posizione del Consiglio secondo la quale la mancata verifica da parte del Parlamento e del Consiglio, in passato, dell’esecuzione delle rispettive sezioni del bilancio sia il risultato di un gentlemen’s agreement; considera che alla luce del carattere sempre più operativo delle stesse, la spesa del Consiglio debba essere verificata con le stesse modalità valide per le altre istituzioni nell’ambito della procedura di discarico ai sensi dell’articolo 276 del trattato;

4.

ribadisce la propria posizione espressa nel paragrafo 3 della sua risoluzione del 22 aprile 2008 sul discarico per l’esercizio 2006, che recita: «deplora che, contrariamente alle altre istituzioni, il Consiglio non presenti una relazione annuale di attività al Parlamento citando il gentlemen’s agreement del 1970 […] e l’assenza di ogni requisito corrispondente nel regolamento finanziario; invita il Consiglio a riesaminare la decisione di non pubblicare e trasmettere al Parlamento una relazione di attività per essere più responsabile nei confronti del pubblico e dei contribuenti in generale» (13); ricorda che tale presa di posizione è anche pienamente coerente con i paragrafi 44 e 45 della sua risoluzione del 19 febbraio 2008 sulla trasparenza nelle questioni finanziarie (14); chiede al Consiglio di rivedere la sua decisione di non pubblicare sul suo sito web la sua relazione annuale d’attività;

5.

ribadisce la propria posizione espressa al paragrafo 12 della risoluzione del 24 aprile 2007 sul discarico per l’esercizio finanziario 2005, riportata di seguito: «invita alla massima trasparenza nel settore della politica estera e di sicurezza comune (PESC); chiede al Consiglio di garantire che, a norma dell’articolo 42 dell’accordo interistituzionale […], nel bilancio del Consiglio non risultino spese operative relative alla PESC; si riserva la facoltà di adottare le misure necessarie, laddove opportuno, in caso di violazione dell’accordo» (15);

6.

richiede che il Consiglio indichi l’esatta natura delle spese, articolo per articolo, voce per voce, all’interno del titolo 3 (Spese risultanti dall’esercizio di missioni da parte delle istituzioni) in modo da consentire al Parlamento di verificare che nessuna delle spese effettuate nell’esecuzione del bilancio del Consiglio sia di natura operativa, in conformità dell’AII;

7.

ribadisce la posizione espressa al paragrafo 58 della sua risoluzione del 23 maggio 2007 sulla relazione annuale del Consiglio al Parlamento europeo sugli aspetti principali e le scelte di base della PESC, comprese le implicazioni finanziarie per il bilancio generale dell’Unione europea — 2005 (16), riportata di seguito: «ritiene che, finora, un’effettiva valutazione delle implicazioni finanziarie per il bilancio dell’Unione europea sia stata ostacolata dalla mancanza di informazioni proattive da parte del Consiglio […]; reputa che, con la firma del nuovo accordo interistituzionale, sia ormai giunto il momento di attuare sia la lettera che lo spirito delle suddette disposizioni ora chiaramente formalizzate»;

8.

reputa che la pianificazione, la preparazione e il controllo di un’operazione da parte del personale della PESC nel segretariato del Consiglio siano componenti fondamentali e imprescindibili dell’operazione, e che tali attività siano svolte nel perseguimento della politica e delle operazioni piuttosto che nell’ambito della normale attività lavorativa del segretariato in seno al Consiglio;

9.

si stupisce che una parte considerevole (fino al 66 %) della linea di bilancio 2 2 0 2 sia stata trasferita dall’interpretariato ai viaggi PESC/PESD; osserva che nel 2006 l’importo era pari a 12 672 984 EUR, e chiede di essere informato dell’importo della stessa linea di bilancio per il 2007; richiede, ai fini della trasparenza, la creazione di un’apposita linea di bilancio;

10.

chiede trasparenza in relazione alle spese per il coordinatore antiterrorismo dell’Unione europea e da parte dello stesso;

11.

chiede al Consiglio di far pervenire al Parlamento una valutazione ex post delle singole azioni PESD;

12.

riconferma la posizione adottata al paragrafo 47 della summenzionata risoluzione del 23 maggio 2007, riportata di seguito: «ribadisce il proprio disappunto […] per il fatto che il Consiglio si è limitato a informare il Parlamento e a sottoporre un elenco descrittivo delle attività effettuate l’anno precedente nel settore della PESC, come dichiarato dallo stesso Consiglio nella premessa della relazione annuale, anziché consultare realmente tale istituzione all’inizio di ogni anno sugli aspetti principali e sulle scelte di base da compiere per l’anno in questione comprese le sue implicazioni finanziarie, come previsto dall’articolo 28 del trattato sull’Unione europea e riferire al Parlamento successivamente se e, in caso affermativo, in che modo si è tenuto conto del suo contributo e sottolinea che tale prassi costituisce una violazione de facto della sostanza stessa dell’articolo 21»;

13.

osserva che il Consiglio ha adottato una decisione che impedisce i pagamenti residui correlati a giorni retribuiti al momento del pensionamento e che istituisce un sistema obbligatorio volto alla liquidazione completa, entro il 2009, di tutte le ferie annuali non godute accumulate; incoraggia il Consiglio a rispettare il termine che si è autoimposto;

14.

accoglie con favore il fatto che sia stato sviluppato un nuovo sistema integrato di gestione e controllo finanziario (SAP), in funzione dal 1o gennaio 2008 su base interistituzionale dal Consiglio, dalla Corte dei conti e dalla Corte di giustizia, con un sensibile risparmio in bilancio e una maggiore efficienza delle tre istituzioni interessate;

15.

si rammarica che, secondo la relazione annuale di attività del revisore interno del Consiglio, il Consiglio non è stato in grado di colmare le posizioni vacanti nel proprio servizio di audit interno;

16.

considera il fatto che, secondo la predetta relazione annuale di attività, il revisore interno ha raccomandato la completa eliminazione dei «comptes hors budget»; richiede al Consiglio di eliminare completamente e immediatamente tutti i conti di questa natura;

17.

richiede al Consiglio di risolvere il problema relativo alla «vérification des factures», come raccomandato dal revisore interno del Consiglio;

18.

considera che debba essere sottolineato l’invito ripetuto più volte dal Parlamento, e finora sempre ignorato, per una maggiore trasparenza e una più attenta verifica della spesa del Consiglio relativa alla PESC/PESD per mezzo di emendamenti di bilancio volti a iscrivere a riserva alcune linee di bilancio nel bilancio del Consiglio per il 2010.

19.

ricorda che nella sua risoluzione del 4 dicembre 2008 sulla Relazione speciale della Corte dei conti n. 8/2007 relativa alla cooperazione amministrativa nel settore dell’IVA (17), il Parlamento ha invitato il Consiglio ad adottare conclusioni formali sulle risultanze della Corte dei conti; si rammarica che il Consiglio non abbia dato seguito a tale richiesta; chiede al Consiglio di fornire alla commissione competente del Parlamento informazioni sulle ragioni per cui non ha adottato conclusioni formali e sul seguito che ha dato a detta relazione speciale;

20.

chiede alla Corte dei conti europea di prestare particolare attenzione, nella sua prossima relazione annuale, all’esecuzione del bilancio del Consiglio;

Ragioni del rinvio della decisione sul discarico

21.

dichiara che le ragioni del rinvio sono le seguenti:

a)

il Consiglio non ha accettato alcun invito a incontrare ufficialmente e formalmente la commissione competente del Parlamento o il suo relatore per discutere questioni riguardanti la sua esecuzione del bilancio per il 2007;

b)

né la commissione competente né il relatore del Parlamento hanno ricevuto alcuna risposta scritta esauriente, prima della votazione in commissione del progetto di relazione prevista il 16 marzo 2009, che fornisca al Parlamento le informazioni e i documenti richiesti al Consiglio nell’allegato della lettera del 18 febbraio 2009 firmata dal relatore e dai coordinatori della commissione competente;

c)

il Parlamento non ha ricevuto dal Consiglio documenti fondamentali quali la relazione annuale d’attività e l’elenco completo degli storni di bilancio;

d)

questa mancanza di trasparenza e di apertura a un dialogo ufficiale e formale da parte del Consiglio non consente un discarico in condizioni ragionevoli e in particolare impedisce al Parlamento di poter verificare che nessuna delle spese effettuate nell’esecuzione del bilancio del Consiglio sia di natura operativa, in conformità dell’AII;

Ulteriori atti da compiere e documenti da presentare al Parlamento

22.

invita il segretario generale del Consiglio/alto rappresentante per la PESC a fornire alla commissione competente del Parlamento, entro il 15 maggio 2009, risposte scritte esaurienti alle seguenti domande e gli altri elementi di seguito indicati:

A.

per quanto riguarda i suoi «comptes hors budget» (cfr. raccomandazione del revisore interno R.2 del 2007):

quanti conti «hors budget» ha avuto il Consiglio nel 2007?

quando sono stati creati tali conti e a quale scopo?

qual è la base giuridica utilizzata per tali conti? Qual è l’importo coperto da ciascun conto?

l’elenco di tutte le transazioni per ciascuno di questi conti per l’esercizio 2007, nonché l’elenco degli ordinatori delegati per linea di bilancio;

B.

riguardo alla «vérification des factures» (cfr. raccomandazione del revisore interno R.1 del 2007):

su quale base il revisore interno è giunto alla conclusione che la verifica ex ante non ha funzionato in maniera soddisfacente?

tutte le linee di bilancio sono sottoposte a controlli ex ante e/o ex post?

quante fatture sono state controllate, quale percentuale delle fatture è entrata a far parte del campione e quale percentuale delle fatture presenti nel campione conteneva errori?

ha predisposto il Consiglio un piano d’azione per risolvere questo problema e, in tal caso, quando sarà attuato?

C.

riguardo alla linea di bilancio 2 2 0 2 (spese di interpretazione):

per quali ragioni l’importo della linea di bilancio 2 2 0 2, destinata all’interpretazione, è stato raddoppiato (dal 2006 al 2007)?

perché il Consiglio ha la necessità di trasferire fondi da questa linea alle spese di viaggio dei delegati?

perché nel 2006 il Consiglio ha usato 12 672 000 EUR destinati all’interpretazione per spese di viaggio dei delegati?

perché nel 2007 non ha aumentato dello stesso importo la linea di bilancio specifica?

qual è l’importo specifico che il Consiglio ha trasferito, per l’esercizio 2007, da questa linea di bilancio alla linea 2 2 0 0 o ad altre linee?

D.

riguardo alla linea di bilancio 2 2 0 0 (spese di viaggio delle delegazioni):

la base giuridica di questa linea di bilancio è in parte la decisione n. 190/2003 del segretario generale del Consiglio/alto rappresentante per la PESC, che non è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale,

nell’interesse della trasparenza, potrebbe il Consiglio inserire tutte le sue decisioni nel suo sito web e nel suo registro dei riferimenti?

E.

per quanto riguarda la linea di bilancio 3 0 0 2 (consulenti speciali nel settore della PESD/PESC):

quale importo il Consiglio ha trasferito a questa linea di bilancio per l’esercizio 2007 e per quanti consulenti speciali?

23.

invita il segretario generale del Consiglio/alto rappresentante per la PESC a fornire alla commissione competente del Parlamento, entro il 15 maggio 2009:

l’elenco completo degli storni relativi al bilancio 2007 del Consiglio;

la relazione annuale d’attività del Consiglio per l’esercizio 2007;

l’elenco delle associazioni che hanno ricevuto fondi per l’esercizio 2007, specificando gli importi ricevuti da ciascuna associazione (linea di bilancio 2 2 3 7 — altre spese di funzionamento).


(1)  GU L 77 del 16.3.2007.

(2)  GU C 287 del 10.11.2008, pag. 1.

(3)  GU C 286 del 10.11.2008, pag. 1.

(4)  GU C 287 del 10.11.2008, pag. 111.

(5)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(6)  Decisione derivante dal regolamento interno del Consiglio del 22 luglio 2002 (GU L 230 del 28.8.2002, pag. 7).

(7)  GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

(8)  GU L 63 del 28.2.2004, pag. 68.

(9)  GU L 261 del 6.8.2004, pag. 125.

(10)  GU L 57 del 2.3.2000, pag. 1.

(11)  GU L 27 del 30.1.2001, pag. 7.

(12)  GU L 158 del 17.6.2002, pag. 66.

(13)  GU L 88 del 31.3.2009, pag. 20.

(14)  Testi approvati, P6_TA (2008)0051.

(15)  GU L 187 del 15.7.2008, pag. 21.

(16)  GU C 102 E del 24.4.2008, pag. 309.

(17)  Testi approvati, P6_TA (2008)0581, paragrafo 21.


  翻译: