xAI di Elon Musk: il supercomputer cresce con 150 MW di potenza

Elon Musk and Grok.
(Immagine:: Shutterstock/JR des)

Il supercomputer xAI di Elon Musk ha raggiunto un traguardo cruciale grazie all'approvazione della Tennessee Valley Authority (TVA), che ha concesso un incremento di 150 megawatt di potenza. Questo potenziamento consentirà alla struttura di sfruttare tutte le sue 100.000 GPU contemporaneamente, superando i limiti precedenti dovuti alla disponibilità energetica insufficiente.

Tuttavia, la richiesta di energia di questa portata ha generato preoccupazioni tra le parti interessate locali, in particolare per il possibile impatto sulla stabilità della rete elettrica della regione. L'elevato consumo richiesto dal supercomputer solleva interrogativi sul bilanciamento tra innovazione tecnologica e sostenibilità energetica a livello locale.

xAI espande il consumo di energia

Quando xAI ha lanciato il suo supercomputer a luglio 2024, si è trovato di fronte a una significativa carenza di energia per soddisfare le esigenze del suo data center AI. Inizialmente, erano disponibili solo 8 megawatt, una quantità del tutto insufficiente per alimentare la struttura.

Per superare temporaneamente questo ostacolo, il team di Musk ha utilizzato stazioni di energia portatili. Durante l'estate, la società di servizi locali Memphis Light, Gas & Water (MLGW) ha aggiornato la sottostazione esistente, portando la capacità disponibile a 50 megawatt, un valore ancora lontano dai 155 megawatt necessari per far funzionare contemporaneamente tutte le 100.000 GPU del supercomputer, soprannominato “Gigafactory of Compute”.

Con l'approvazione di ulteriori 150 megawatt da parte della Tennessee Valley Authority (TVA), xAI si avvicina alla capacità operativa completa. Nonostante le preoccupazioni della comunità locale, MLGW e TVA assicurano che l'aumento della domanda non comprometterà l'affidabilità della rete elettrica nella zona di Memphis. Secondo Doug McGowen, CEO di MLGW, l'aumento di energia richiesto da xAI rientra nelle previsioni del carico massimo dell'azienda e sono stati previsti piani per acquistare ulteriore energia da TVA, se necessario.

Tuttavia, l'approvazione ha suscitato critiche. Amanda Garcia, avvocato senior del Southern Environmental Law Center, ha espresso preoccupazioni per il potenziale impatto sulle comunità locali. Garcia ha affermato: “Siamo preoccupati che il consiglio di amministrazione di TVA abbia approvato la richiesta di xAI senza valutare adeguatamente le conseguenze per i residenti. TVA dovrebbe dare priorità alle famiglie piuttosto che ai grandi utenti industriali come xAI”.

Con l'aumento della domanda di energia per i data center, molte aziende tecnologiche, tra cui Amazon, Google e Microsoft, stanno investendo in fonti alternative, come l'energia nucleare. Tuttavia, ci vorranno almeno cinque anni prima che queste soluzioni siano pronte per un'implementazione su larga scala. Nel frattempo, le strutture come quella di xAI devono affidarsi alle infrastrutture esistenti, sollevando interrogativi sulla stabilità della rete e sulla capacità di soddisfare le crescenti richieste.

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