ARISTEA LEGNANO SRL

La Tutela dei Lavoratori Stranieri in Italia Il Decreto Legislativo n. 81 del 2008 ha introdotto per la prima volta in Italia una particolare attenzione verso i lavoratori stranieri. Attenzione giustificata da diversi fattori: la maggiore vulnerabilità dei lavoratori immigrati, le difficoltà linguistiche, la diversa percezione dei rischi, e l'impiego in mansioni pericolose con orari e turni sfavorevoli. Tali condizioni di svantaggio sono supportate dai dati statistici, che mostrano un numero elevato di infortuni tra i lavoratori stranieri. Gli infortuni che coinvolgono i lavoratori stranieri sono legati a diversi fattori. Spesso, questi lavoratori sono impiegati in settori ad alto rischio, dove prevale il lavoro manuale e lo svolgimento di compiti faticosi. Un altro elemento di rischio è rappresentato dall'elevata presenza di giovani tra i lavoratori stranieri, una categoria che, a causa della scarsa esperienza e della minore consapevolezza in materia di sicurezza, è particolarmente vulnerabile agli incidenti. Inoltre, le difficoltà linguistiche complicano la comprensione delle informazioni e delle istruzioni relative alla sicurezza sul lavoro. Questo problema è aggravato dalla scarsa offerta di formazione adeguata per i lavoratori stranieri, che necessitano di interventi specifici e mirati, oltre alla semplice traduzione della segnaletica o degli opuscoli informativi. Il D.Lgs. n. 81/2008 prevede diverse disposizioni per tutelare i lavoratori stranieri, sia comunitari che extracomunitari. L'articolo 1, comma 1, stabilisce l'obiettivo di garantire un'uniformità di tutela per tutti i lavoratori, con particolare riguardo alle differenze di genere, età, e condizione di immigrato. Tra le tutele specifiche, l'articolo 11, comma 6, promuove attività destinate ai lavoratori immigrati per migliorare i livelli di sicurezza negli ambienti di lavoro, spesso in collaborazione con l'INAIL. L'articolo 28, comma 1, include i lavoratori provenienti da altri Paesi tra i gruppi esposti a rischi particolari. Il datore di lavoro, nella valutazione dei rischi, deve prestare particolare attenzione ai rischi specifici che questi lavoratori affrontano, adottando misure adeguate per ridurli o eliminarli. La formazione, l'informazione e l'addestramento rappresentano aspetti cruciali nella tutela dei lavoratori stranieri. L'articolo 36, comma 4, del Decreto stabilisce che l'informazione deve essere facilmente comprensibile per tutti i lavoratori e che, nel caso dei lavoratori immigrati, deve essere verificata la comprensione della lingua utilizzata. Similmente, l'articolo 37 impone al datore di lavoro l'obbligo di assicurare che ogni lavoratore riceva formazione e addestramento adeguati anche in relazione alle competenze linguistiche. La formazione deve essere verificata e adattata per garantire che i lavoratori stranieri acquisiscano le conoscenze e competenze necessarie. #lavoratoristranieri