𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞: 𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐞 𝐎𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀ 𝐩𝐞𝐫 𝐥’𝐈𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐞𝐥 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 In Italia, la normativa prevede specifiche tutele per le persone con disabilità e per altre categorie considerate fragili, garantendo loro il diritto all'inserimento e all'integrazione nel mondo del lavoro. La Legge 68/1999 stabilisce obblighi per le aziende e incentivi per favorire l’inserimento lavorativo di coloro che appartengono alle categorie protette. Ma chi rientra in queste categorie? 𝐈𝐧𝐯𝐚𝐥𝐢𝐝𝐢 𝐂𝐢𝐯𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 Gli invalidi civili con una percentuale di invalidità tra il 46% e il 100% e gli invalidi del lavoro con invalidità superiore al 33% hanno diritto all’iscrizione nelle liste del collocamento mirato. Questa misura permette di accedere a percorsi di inserimento lavorativo adeguati alle proprie capacità, con supporti e adattamenti necessari per garantire un’occupazione equa e dignitosa. 𝐈𝐧𝐯𝐚𝐥𝐢𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐒𝐞𝐫𝐯𝐢𝐳𝐢𝐨 𝐞 𝐈𝐧𝐯𝐚𝐥𝐢𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐆𝐮𝐞𝐫𝐫𝐚 Gli invalidi per servizio, così come gli invalidi di guerra e i civili di guerra con minorazioni dalla 1ª all’8ª categoria, hanno diritto a tutele particolari, che comprendono sia agevolazioni economiche che il diritto all’inserimento lavorativo in base alle proprie capacità residue. 𝐍𝐨𝐧 𝐕𝐞𝐝𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐞 𝐒𝐨𝐫𝐝𝐨𝐦𝐮𝐭𝐢 Anche le persone con disabilità sensoriali gravi, come i non vedenti e i sordomuti, rientrano tra le categorie protette e possono beneficiare di misure specifiche per il loro impiego. Oltre alle persone con disabilità, esistono altre categorie che godono di particolari tutele, tra cui: - Profughi italiani; - Orfani e vedove/i di deceduti per cause di lavoro, di guerra o di servizio; - Vedove/i, orfani, coniugi e figli di grandi invalidi del lavoro dichiarati incollocabili; - Grandi invalidi per servizio o di guerra con pensione di prima categoria; - Vittime del dovere, del terrorismo e della criminalità organizzata. L’inclusione lavorativa delle categorie protette non è solo un dovere normativo, ma una grande opportunità per la società. Creare ambienti di lavoro accessibili e valorizzare le capacità di tutti significa costruire un futuro più equo, basato sul rispetto e sulla dignità di ogni individuo. #InclusioneLavorativa #DirittiLavorativi #Accessibilità #OpportunitàPerTutti
Categorieprotetteallavoro.it - legge 68/99
Selezione e ricerca di personale
Assago, Lombardia 4.639 follower
Il nostro obiettivo? Trasformare un obbligo in un'opportunità
Chi siamo
Categorieprotetteallavoro.it favorisce l'incontro tra aziende in cerca di talenti e risorse appartenenti alle Categorie Protette alla ricerca di nuove opportunità lavorative. Il nostro obiettivo è trasformare l'obbligo in un'opportunità concreta di crescita e sviluppo, sia per le aziende che per i candidati. Ci differenziamo per il nostro approccio consulenziale altamente personalizzato, offrendo un iter di ricerca e selezione su misura. Mettiamo, inoltre, a tua disposizione l'opportunità di gestire autonomamente la pubblicazione di annunci di lavoro attraverso il nostro ATS aziendale, sempre pronti ad affiancarti e supportarti per scrivere annunci efficaci e di successo.
- Sito Web
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http://www.categorieprotetteallavoro.it
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- Settore
- Selezione e ricerca di personale
- Dimensioni dell’azienda
- 11-50 dipendenti
- Sede principale
- Assago, Lombardia
- Tipo
- Società quotata
- Data di fondazione
- 2011
- Settori di competenza
- categorie protette, legge 68/99, collocamento obbligatorio, ricercaeselezione e consulenza
Località
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Principale
Via Mario Idiomi, 1
Assago, Lombardia 20090, IT
Dipendenti presso Categorieprotetteallavoro.it - legge 68/99
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Tecla Arigliani
invalido civile
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Alberta Vallini
Ingegnere Meccanico -Assistente Amministrativo presso Istituto Oncologico Veneto - IRCCS
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GIOVANNA vigneri
Operatore turistico corrispondente in lingue estere presso daniele marignoni
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Cristina Menozzi
Operatore carni GDO presso Conad Centro Nord
Aggiornamenti
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𝐋𝐞 𝐥𝐢𝐬𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐨𝐜𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐦𝐢𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐋.𝟔𝟖/𝟗𝟗 Le liste di collocamento mirato per le categorie protette rappresentano uno strumento essenziale per favorire l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità, nel rispetto di quanto previsto dalla legge 68/99. Queste liste, gestite dai centri per l'impiego provinciali, sono elenchi pubblici che raccolgono le candidature di lavoratori appartenenti alle categorie protette, con l'obiettivo di agevolarne l'inserimento nel mercato del lavoro. L'iscrizione alle liste di collocamento mirato è un passaggio fondamentale per accedere ai benefici previsti dalla normativa, tra cui la possibilità di essere assunti tramite le quote di riserva che le aziende, sia pubbliche che private, sono tenute a rispettare. Le persone con disabilità, al momento dell'iscrizione, vengono valutate sulla base di una serie di criteri che determinano la loro posizione in graduatoria. Questa graduatoria unica contempla tutte le tipologie di disabilità e si basa su specifiche priorità stabilite dalla normativa vigente. Tra i criteri principali per la formazione della graduatoria troviamo: - L'anzianità di iscrizione, un parametro che premia coloro che da più tempo sono in cerca di un'occupazione. - La condizione economica del candidato: chi si trova in una situazione di particolare difficoltà economica ha una maggiore priorità nell'assegnazione di un posto di lavoro. - Il carico familiare rappresenta un fattore determinante, in quanto le persone con responsabilità di cura verso familiari a carico possono beneficiare di un punteggio più alto. - Le capacità di deambulazione e di spostamento sul territorio sono ulteriori elementi di valutazione. In particolare, vengono considerati la possibilità di muoversi autonomamente e l'accessibilità ai mezzi di trasporto pubblici o privati. - La presenza di problematiche aggiuntive, come disabilità multiple o situazioni personali particolarmente complesse, può determinare uno spostamento nella graduatoria, garantendo una maggiore tutela ai soggetti più vulnerabili. Un aspetto importante delle liste di collocamento mirato riguarda la personalizzazione delle graduatorie in base agli elementi territoriali individuati dalle singole regioni. Ad esempio, per le persone con disabilità residenti in località montane, possono essere previste specifiche agevolazioni o criteri prioritari che tengano conto delle difficoltà di accesso al mondo del lavoro. #CollocamentoMirato #InclusioneLavorativa #LavoroAccessibile #OpportunitàEqua
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𝐐𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥'𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐨 𝐝𝐢 𝐢𝐧𝐬𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐮𝐧𝐚 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐞𝐬𝐨 𝐨 𝐥’𝐚𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐚 𝐞𝐬𝐨𝐧𝐞𝐫𝐚𝐭𝐚? L’inserimento delle categorie protette è un obbligo per le aziende con più di 15 dipendenti, ma in alcune situazioni specifiche questo obbligo può essere sospeso o l'azienda può ottenere un esonero, totale o parziale. Vediamo i casi previsti dalla normativa. 𝐒𝐨𝐬𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐨 L’obbligo di assunzione può essere temporaneamente sospeso se l’impresa si trova in una di queste condizioni: . Ristrutturazione, riorganizzazione o conversione aziendale con accesso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS). . Fallimento, liquidazione o procedura di mobilità, per tutta la durata del procedimento. . Contratti di solidarietà e accordi di incentivo all’esodo. In queste ipotesi, l'obbligo viene sospeso per un massimo di 3 mesi, con possibilità di proroga se le condizioni permangono. 𝐄𝐬𝐨𝐧𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐚𝐫𝐳𝐢𝐚𝐥𝐞 In alcune situazioni specifiche, l’azienda può ottenere un esonero parziale, valido per massimo 12 mesi, versando un contributo di € 30,64 al giorno per ogni lavoratore con disabilità non assunto. Questo avviene quando: . L’attività svolta dall’azienda è faticosa e pericolosa. . Il lavoro è classificato come insalubre o richiede un’elevata specializzazione, rendendo complesso l’inserimento di persone con disabilità. 𝐄𝐬𝐨𝐧𝐞𝐫𝐨 𝐭𝐨𝐭𝐚𝐥𝐞 Infine, i datori di lavoro privati e gli enti pubblici economici possono essere esonerati totalmente dall’obbligo se versano un tasso di premio INAIL pari o superiore al 60 per mille. Anche in questo caso, per ottenere l’esonero devono autocertificare la condizione e versare un contributo di € 30,64 al giorno per ogni categoria protetta non occupata. #InclusioneLavorativa #AgevolazioniAziendali #NormativaLavoro #Lavoro&Sicurezza
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𝐀𝐠𝐞𝐯𝐨𝐥𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞 (𝐋. 𝟔𝟖/𝟗𝟗) - La Legge 68/99 tutela il diritto al lavoro delle persone appartenenti alle categorie protette, garantendo una serie di agevolazioni volte a favorire l’inclusione e la stabilità occupazionale. Di seguito, analizziamo le principali misure di sostegno previste per i lavoratori che rientrano in questa normativa. 1. 𝐏𝐞𝐫𝐦𝐞𝐬𝐬𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐫𝐞𝐭𝐫𝐢𝐛𝐮𝐢𝐭𝐢 I lavoratori appartenenti alle categorie protette hanno diritto a fruire di permessi lavorativi retribuiti per esigenze personali o sanitarie. In particolare, possono beneficiare di: · Una o due ore di permesso giornaliero in base all’orario di lavoro. · Tre giorni di permesso mensile retribuito. Questi permessi consentono ai lavoratori di gestire al meglio le proprie necessità senza subire penalizzazioni economiche. 2. 𝐏𝐫𝐞𝐩𝐞𝐧𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 I lavoratori sordomuti o con un’invalidità riconosciuta superiore al 74% possono richiedere il prepensionamento attraverso un meccanismo di contribuzione figurativa. Questo prevede: · Il riconoscimento di due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di servizio svolto. · Un limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa accumulabile. Questa misura è finalizzata a garantire un accesso anticipato alla pensione per chi ha una condizione di svantaggio, permettendo un’uscita dal mondo del lavoro in tempi più brevi. 3. 𝐒𝐜𝐞𝐥𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐞 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 Nei casi in cui il datore di lavoro abbia più sedi operative, i lavoratori appartenenti alle categorie protette hanno il diritto di scegliere la sede di lavoro più vicina al proprio domicilio. Questo beneficio è particolarmente importante per ridurre gli spostamenti e agevolare la gestione quotidiana della vita lavorativa e personale. 4. 𝐎𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥 𝐭𝐫𝐚𝐬𝐟𝐞𝐫𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 I lavoratori appartenenti alle categorie protette hanno la possibilità di opporsi a eventuali trasferimenti disposti dal datore di lavoro, salvo che vi siano motivazioni aziendali di particolare rilevanza. Questo diritto mira a garantire stabilità e continuità nel posto di lavoro, evitando che eventuali trasferimenti possano risultare penalizzanti per il lavoratore. Le agevolazioni previste dalla Legge 68/99 rappresentano strumenti fondamentali per garantire pari opportunità nel mondo del lavoro e migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità o in situazioni di svantaggio. È fondamentale che i lavoratori e i datori di lavoro siano consapevoli di questi diritti per favorire un ambiente lavorativo più inclusivo ed equo. #𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨𝐈𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐯𝐨 #𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞 #𝐃𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢𝐋𝐚𝐯𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢𝐯𝐢 #𝐋𝐞𝐠𝐠𝐞68/99
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𝐈𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐢𝐯𝐢 𝐄𝐜𝐨𝐧𝐨𝐦𝐢𝐜𝐢 𝟐𝟎𝟐𝟓 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐀𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐀𝐬𝐬𝐮𝐦𝐨𝐧𝐨 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞 𝐋.𝟔𝟖/𝟗𝟗 - Nell’anno 2025 sono state previste importanti agevolazioni economiche per le aziende che assumono lavoratori appartenenti a queste categorie. Ecco una panoramica sugli incentivi economici riservati ai datori di lavoro: 1. Assunzione a tempo indeterminato di lavoratori con riduzione della capacità lavorativa · Riduzione superiore al 79%: Le aziende possono beneficiare di un incentivo economico pari al 70% della retribuzione mensile lorda ai fini previdenziali. · Riduzione compresa tra il 67% e il 79%: L'incentivo è pari al 35% della retribuzione mensile lorda ai fini previdenziali. 2. Assunzione di lavoratori con disabilità psichiche e intellettive · Riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%: L’incentivo previsto è del 70% della retribuzione mensile lorda ai fini previdenziali. Questi incentivi si applicano sia alle aziende private che agli enti pubblici economici e mirano a favorire l’integrazione professionale delle persone con disabilità, contribuendo al contempo al raggiungimento degli obblighi di legge previsti dal Collocamento Mirato (Legge 68/1999). #InclusioneLavorativa #IncentiviAlleImprese #SostegnoAlleAziende #AssunzioniResponsabili
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Strategie per l’Inclusione delle Categorie Protette nelle PMI https://lnkd.in/diva-VVx
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𝐏𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐡𝐞 𝐝𝐢 𝐈𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐂𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐏𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞: 𝐔𝐧 𝐈𝐦𝐩𝐞𝐠𝐧𝐨 𝐍𝐞𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐀𝐳𝐢𝐞𝐧𝐝𝐞 - L’inclusione delle categorie protette rappresenta non solo un obbligo normativo per le aziende, ma soprattutto un’opportunità per promuovere una cultura aziendale più equa, diversificata e rispettosa delle differenze. Mettere in atto politiche inclusive significa creare ambienti di lavoro in cui ogni dipendente, indipendentemente dalle proprie condizioni personali, possa sentirsi valorizzato e supportato nel raggiungimento del proprio potenziale. Esempi di politiche di inclusione da adottare 1. Reclutamento inclusivo Un primo passo cruciale è garantire un processo di selezione che favorisca l’inserimento delle categorie protette. Le aziende possono collaborare con enti e associazioni specializzate nel collocamento mirato e formare i responsabili delle risorse umane per riconoscere e valorizzare le competenze dei candidati, piuttosto che focalizzarsi sui limiti fisici o psichici. 2. Adattamento del posto di lavoro Un’altra misura fondamentale è l’adattamento dell’ambiente lavorativo. Questo può includere modifiche fisiche come l’installazione di rampe, ascensori accessibili, postazioni ergonomiche o la creazione di spazi dedicati al benessere psicologico. Ad esempio, per un dipendente ipovedente si possono adottare software con funzioni di lettura vocale e strumenti digitali accessibili. 3. Flessibilità lavorativa Le aziende possono prevedere politiche di orario flessibile e lavoro da remoto per venire incontro alle esigenze specifiche di salute dei dipendenti appartenenti alle categorie protette. Un dipendente con una patologia cronica potrebbe beneficiare di una riduzione dell’orario lavorativo o della possibilità di lavorare da casa in determinati giorni della settimana. 4. Programmi di formazione e sviluppo Investire nella formazione continua è essenziale per garantire una reale inclusione. Creare percorsi di sviluppo personalizzati aiuta a valorizzare le competenze dei dipendenti delle categorie protette e a offrire loro concrete opportunità di carriera. Le aziende possono organizzare corsi di formazione dedicati, sessioni di mentoring e attività di team building per favorire l’integrazione nel gruppo. 5. Sensibilizzazione interna Per promuovere una vera cultura dell’inclusione, è importante sensibilizzare tutto il personale. Campagne interne, workshop e incontri periodici possono aiutare a superare pregiudizi e stereotipi, creando un ambiente più accogliente e aperto. Queste politiche non solo migliorano la qualità della vita lavorativa dei dipendenti appartenenti alle categorie protette, ma aumentano anche il senso di appartenenza e la motivazione di tutto il personale, rafforzando la reputazione dell’azienda e il suo successo nel lungo periodo. #inclusioneaziendale #diversitàelavoro #risorseumane #categorieprotette
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𝐋'𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥'𝐢𝐧𝐜𝐥𝐮𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐝𝐢𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐧𝐞𝐢 𝐥𝐮𝐨𝐠𝐡𝐢 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 💡 Creare ambienti di lavoro accessibili e inclusivi permette di valorizzare le competenze uniche e diverse di tutti i dipendenti, contribuendo a un luogo di lavoro più creativo e produttivo. Adottare politiche di inclusione significa investire nella formazione, migliorare l'accessibilità fisica e tecnologica, e promuovere la consapevolezza culturale. Un ambiente di lavoro inclusivo è quello dove tutti possono esprimere il loro potenziale al massimo, senza barriere o limitazioni. Ogni passo verso una maggiore inclusione porta benefici tangibili sia per l'organizzazione che per i dipendenti. Le aziende che abbracciano la diversità in tutte le sue forme non solo rispettano le normative, ma costruiscono una cultura aziendale resiliente e innovativa. #Diversità#Disabilità #Accessibilità #ValoreUnico
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𝐈𝐥 𝐩𝐨𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐝𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐢𝐭𝐚̀ 𝐬𝐮𝐥 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 - abbracciare la neurodiversità può rappresentare un vero vantaggio competitivo. Le persone neurodivergenti – ad esempio, chi vive con autismo, ADHD, dislessia o altre differenze cognitive – offrono prospettive uniche che possono arricchire il modo in cui affrontiamo problemi e sviluppiamo soluzioni. 👩💻 Creatività fuori dagli schemi: Spesso, chi ha un cervello “diverso”, ha anche un modo diverso di vedere il mondo. Questo può tradursi in approcci non convenzionali e soluzioni innovative ai problemi complessi. 🤝 Inclusione e rispetto delle differenze: Creare un ambiente che accoglie le diversità cognitive non solo rende l'azienda più inclusiva, ma aumenta anche il senso di appartenenza e l'impegno di tutti i dipendenti. 🎯 Focus e competenze speciali: Molte persone neurodivergenti possiedono competenze straordinarie in aree come l'attenzione ai dettagli, la memoria o la capacità di concentrarsi su progetti a lungo termine. Non si tratta solo di fare la cosa giusta dal punto di vista sociale, ma di sfruttare un enorme potenziale umano. Il futuro dell'innovazione aziendale passa anche dalla capacità di includere talenti diversi in ogni loro forma. #Neurodiversità #Inclusione #Innovazione #Lavoro
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𝐒𝐭𝐫𝐞𝐬𝐬 𝐬𝐮𝐥 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐞 𝐥'𝐢𝐦𝐩𝐨𝐫𝐭𝐚𝐧𝐳𝐚 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐞 𝐜𝐚𝐭𝐞𝐠𝐨𝐫𝐢𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐭𝐭𝐞 - Lo stress sul posto di lavoro riguarda tutti, ma per i dipendenti di categorie protette, come gli individui con disabilità, le sfide possono essere ancora più grandi. Fattori come l'accessibilità, ulteriori problemi di salute o la mancanza di flessibilità possono intensificare lo stress che affrontano negli ambienti di lavoro quotidiani. Ecco come possiamo supportare al meglio questi dipendenti: Carichi di lavoro personalizzati : adattare le attività alle esigenze individuali, garantendo il giusto equilibrio tra capacità e aspettative. Flessibilità : offrire orari di lavoro flessibili o opzioni di lavoro da remoto per ridurre lo stress dovuto a lunghi spostamenti o a compiti fisicamente impegnativi. Dialogo aperto : creare uno spazio sicuro in cui i dipendenti possano esprimere le proprie esigenze, assicurandosi che le preoccupazioni vengano affrontate senza timore di giudizio. Supporto per la salute mentale : fornire accesso a risorse per la salute mentale su misura per chi ha difficoltà specifiche, aiutando a gestire efficacemente lo stress. Sostenere il benessere mentale e fisico di tutti sul posto di lavoro, in particolare delle categorie protette, promuove una cultura di inclusione, riduce il burnout e aiuta i dipendenti a prosperare. #InclusioneSulLavoro #SaluteMentaleSulLavoro #GestioneDelloStress #CategorieProtette
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