Lo scorso 5 dicembre, la Biblioteca Militare Centrale dello Stato Maggiore dell'Esercito ha ospitato il seminario "Loitering Munitions. La prospettiva nazionale", organizzato e curato dal Centro Studi Esercito. L'evento ha visto la partecipazione di qualificati rappresentanti di Comandi militari italiani e NATO, nonché dell'industria militare nazionale. In particolare, il NATO Joint Air Power Competence Centre (JAPCC), lo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano - Italian Army, RWM ITALIA S.P.A. e Aerea Spa. Nel suo indirizzo di saluto finale il "padrone di casa", Generale di Corpo d'Armata Salvatore Camporeale, Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito, ha ricordato come il nostro Paese, prima ancora che le Forze Armate, non può permettersi di lasciarsi sfuggire una capacità strategica come le Loitering Munitions. Capacità che deve assolutamente essere patrimonio nazionale, a livello militare, industriale e di ricerca. Continuate a seguire il Centro Studi Esercito!
Chi siamo
Centro di Pensiero di riferimento della componente militare terrestre italiana che funga anche come mezzo di promozione degli obiettivi comunicativi istituzionali verso il variegato consesso dei decisori del livello strategico nazionale.
- Sito Web
-
http://centrostudiesercito.it
Link esterno per Centro Studi Esercito
- Settore
- Organizzazioni senza scopo di lucro
- Dimensioni dell’azienda
- 51-200 dipendenti
- Sede principale
- Roma RM
- Tipo
- Non profit
Località
-
Viale Bruno Buozzi, 47
Roma RM, 00197, IT
Dipendenti presso Centro Studi Esercito
Aggiornamenti
-
Condividiamo con piacere il video seminario organizzato dal nostro socio Alessandro Pozzi con la partecipazione del Generale Vincenzo Camporini, già Capo di Stato Maggiore della Difesa. Il tema della difesa europea, quantomai attuale, sarà anche al centro di un evento CSE in programma per il 2025. State connessi!
-
Finalmente è stato pubblicato ed è in vendita "Geopolitica e strategia. L'Italia nel Mediterraneo allargato", frutto del lavoro del gruppo di studio del Centro Studi Esercito, guidato dal Gen. Antonio Venci e al quale ha contribuito, tra gli altri, l'amico e socio Marco Falsetti. Bravi!
“GEOPOLITICA E STRATEGIA – L’Italia nel Mediterraneo allargato” Il rapido mutamento di scenari al quale ci obbliga un mondo divenuto difficile da decifrare, ci pone di fronte a nuovi interrogativi. Quali prospettive apre l’evoluzione degli attuali #conflitti? Quali potenziali orizzonti vanno dischiudendosi nelle nuove aree calde? Quali sono i rischi? Cosa implica il #Mediterraneoallargato? La #geopolitica classica, attualizzata mediante un’opportuna contestualizzazione critica, così come l’analisi di precedenti teorici o scenari affini può, sotto diversi aspetti, rispondere ad alcune di queste domande permettendoci di individuare alcune tra le direttrici degli sviluppi futuri anche, e soprattutto, per il nostro paese. In questo testo corale, redatto a partire da uno studio svolto all’interno del Centro Studi Esercito e pubblicato da Edizioni Artestampa, mi sono occupato dell’esperienza #giapponese nel secondo conflitto mondiale e delle implicazioni del pensiero geopolitico sull’andamento della guerra. #Rimland #Heartland #Haushofer #Mackinder https://lnkd.in/dz7cu8n8 ‘GEOPOLITICS AND STRATEGY - Italy in the Wider Mediterranean’. The rapidly changing scenarios to which a world that is now difficult to decipher are forcing us to face new questions. What prospects does the evolution of #currentconflicts open up? What potential horizons are opening up in the new ‘hot spots’? What are the #risks? #Classicalgeopolitics, brought up to date through an adequate critical contextualisation, as well as the analysis of theoretical precedents or similar scenarios, can, in various respects, answer some of these questions, allowing us to identify some of the directions of future developments also, and above all, for our country. In this choral text, the result of a study conducted within the Centro Studi Esercito and published by Edizioni Artestampa, I have addressed the #Japanese experience in the Second World War and the implications of geopolitical theories on the evolution of the Imperial Army's military doctrine. #Rimland #Geopolitics #Heartland #JapaneseEmpire
-
Il 17 ottobre, con la promozione del Presidente, Onorevole Alessandro Giglio Vigna, presso la Camera dei Deputati si è svolto il seminario "Sicurezza sul lavoro e gestione delle emergenze", interessante momento di riflessione sull'adeguatezza della normativa in vigore rispetto alla specificità del mondo militare. La registrazione è visibile al link: https://lnkd.in/dunKHXWY Special Guest, il Generale Salvatore Camporeale (Sottocapo di Stato Maggiore dell'Esercito), il Prof. Luciano Leoni (Sapienza Università di Roma), il Generale Marco De Crescenzo, il Primo Dirigente Ing. Stefano Lucidi (Ministero dell'Interno - Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco)
-
Un Esercito all'avanguardia per le sfide di oggi e domani passa anche attraverso un costante rapporto con le eccellenze del Paese, in ambito industriale, accademico, intellettuale. Segui le attività del Centro Studi Esercito!
Sistemi a pilotaggio remoto aerei, terrestri e acquatici, nuove tecnologie di comunicazione satellitari, sistemi di difesa anti-drone, mezzi e sistemi d’arma a guida autonoma o remotizzata, strumenti di acquisizione delle minacce supportati dall’intelligenza artificiale e sistemi di Comando e Controllo avanzati rappresentano la nuova dimensione di un Esercito sempre più tecnologico e proiettato nel futuro. #EsercitoItaliano #AlserviziodelPaese
-
La Difesa europea, tema quanto mai attuale e interessante, ormai essenziale. Molto ben sviluppato e approfondito. Grazie e complimenti, Federico Petroni
Il mio intervento a Presa Diretta su Rai 3 nell’inchiesta “Europa in armi” realizzata da Andrea Vignali. Tema, come i paesi alle porte della Russia (Finlandia, Svezia, Polonia) si preparano a un’eventuale guerra: la disponibilità popolare a combattere, la difesa totale, l’inadeguata industria bellica, una diplomazia tanto più rara quanto più necessaria. Felice di avere dato il mio piccolo contributo a un ottimo reportage del servizio pubblico, che mostra plasticamente la diversità di approccio tra l’Europa occidentale e quella nordico-orientale.
-
Centro Studi Esercito ha diffuso questo post
European Commission President Ursula von der Leyen kicked off her second term with the promise to build a "real European Defence Union". While her rhetoric strikes the right tone, we've already heard this promise from her five years ago. Much has happened since February 2022, but EU security and defence continues to suffer from a chronic gap between promise and delivery. EU member states are still sitting on the fence when it comes to European defence, as we highlighted last year in this piece 👉 https://lnkd.in/eMJywBGZ The dire situation in Ukraine, the rise of hybrid threats, and the risk of a future expansion of Russia's war effort mean that it's high time to move from soft talk to hard power. Bringing the European Defence Union to life in the face of political, financial, and legal constraints will require decisive leadership and a clear sense of priorities. In my lastest Munich Security Conference Analysis I present 🔟 concrete to-dos for the EU's new leadership team 👉 https://lnkd.in/e2-Py5ay
-
Centro Studi Esercito ha diffuso questo post
Since 2022, under the Giorgia #Meloni government, Defence Minister Guido #Crosetto has made significant efforts on international defence #industrial deals, both bilateral and mini-lateral, in #Europe and beyond. Military procurement is an important aspect of Italian #defence policy, still there are few official documents in English and little literature on it. In this new commentary I analyse five key factors which de facto drive #Italy's procurement choices: 1) chronic budgetary constraints penalizing joint investments and acquisition timelines; 2) strong actorness of the single services: particularly #AirForce and #Navy, to a lesser extent #Army; 3) external factors at #NATO and #EU levels as well as bilaterally (namely in relation with #US, #UK, #France and #Germany); 4) the different roles played by #Ministers of Defence over time; 5) the impact of #Russia’s war of aggression against #Ukraine. https://lnkd.in/dGTTxeb4
-
Attenta analisi di un grande amico del Centro, Alessandro Marrone. A molti altri osservatori sfugge (..in buonafede?!?) l'enorme portata dell'offensiva ucraina in territorio russo e - ancor di più - della manifesta incapacità di Mosca di recuperare il territorio occupato 🇮🇹 🇺🇦
Da tre settimane la #Russia non riesce a riprendere il controllo dei circa 1300 kilometri quadrati di territorio nazionale occupato dalle forze ucraine, compresi un centinaio di piccoli insediamenti urbani. Si tratta di un'area maggiore di quella conquistata a carissimo prezzo dalle forze russe in #Ucraina nei 12 mesi precedenti, ed è la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale che #Mosca subisce lo smacco politico-militare di un'occupazione straniera del proprio territorio. In questo articolo per AffarInternazionali, la rivista IAI - Istituto Affari Internazionali, discuto i tre obiettivi di breve-medio periodo perseguiti dall'Ucraina con questa manovra, e un'ipotetico duplice obiettivo più di lungo termine: https://lnkd.in/d45nWDEE Karolina Muti Elio Calcagno Gaia Ravazzolo Nicolò Murgia Maria Vittoria Massarin
Obiettivi e impatto della controffensiva ucraina in Russia
https://www.affarinternazionali.it
-
Condiviamo con piacere l'attenta (e quanto mai attuale) analisi del nostro socio, Alessandro Pozzi. Buona lettura!
Leading expert in Asset Management, Financial Economics and Geopolitics, I write my personal thoughts
SVEGLIA EUROPA, ANCHE KAMALA HA SCELTO Kamala Harris ha scelto la gioia per ribaltare la prospettiva di tanti cittadini americani, assuefatti ai toni cupi di un Paese in lotta per la sopravvivenza della democrazia. La gioia di ricominciare a "farsi i fatti propri", senza accettare di dover cedere libertà, inclusa quella riproduttiva, a chi in cambio promette di salvarti dell'apocalisse. Si è presentata innanzitutto come una patriota americana, prima che candidata di discendenza asiatica e con valori politici di centro sinistra: Kamala ha puntato a risvegliare l'orgoglio di una nazione che storicamente si sente Eccezionale, vorrebbe tornare a riconoscersi nel Sogno Americano e smettere di doversi difendere dalle sue istituzioni. E sullo sfondo, l'immagine delle aule di giustizia in cui la procuratrice Harris ha lavorato per vent’anni: luogo simbolo dell'uguaglianza di tutti i cittadini nel dovere di rispettare la legge. Il messaggio di rassicurante normalità rivolto alla classe media è rafforzato dalla scelta di Tim Walz come vice presidente: insegnante, veterano dell'esercito USA, leader sindacale impegnato nella risoluzione pragmatica dei problemi, fino a diventare governatore del Minnesota nella “cintura della ruggine”. Un'empatia che può riavvicinare anche chi si è spostato sempre più a destra per la paura di perdere la propria sicurezza, a causa dell'immigrazione, o è arrabbiato perché il lavoro l'ha già perso, a causa della globalizzazione. Dopo il sofferto e necessario passo indietro di Biden, la partita delle presidenziali è nuovamente aperta. COSA DEVE ASPETTARSI L’EUROPA L'elettorato, i politici di entrambi gli schieramenti #USA ed il #Pentagono, chiedono moderazione e priorità alla sfida nell'Indo-Pacifico, quando si tratta di interventi militari all'estero. Una potenziale vittoria di #Harris #Walz alle prossime elezioni presidenziali statunitensi offrirebbe all'#Europa un po' di spazio per rafforzare le proprie capacità di #difesa e adattarsi alle nuove realtà transatlantiche. Ciò significa una graduale riduzione degli aiuti militari all'#Ucraina, una posizione da falco nei confronti della #Cina, ma senza immediato aumento delle tariffe, e continui sforzi per bilanciare il sostegno a #Israele con la de-escalation della guerra a #Gaza, ponendo l'accento sulla crisi umanitaria. Harris ha definito l'impegno di Washington verso gli alleati #NATO “ferreo” e che l'Europa dovrebbe assumersi una maggiore responsabilità nel sostenere l'Ucraina, posizionandosi come un moltiplicatore di forze nel mantenere l'internazionalismo liberale insieme a Washington. Chiunque vinca, l'Europa ha bisogno di una strategia progettata intorno alle sue priorità chiave: lavorare con gli USA per scoraggiare la #Russia e stabilizzare il #Medioriente, difendere la nostra economia e libertà d'azione in mezzo alla #rivalità tra USA e Cina, e proiettare una voce unificata sulle crisi globali. Se vuoi, parliamone al POLIMI e su www.alessandropozzi.it