Il Wired Next Fest è stato premiato tra i migliori eventi italiani al Bea - Best Event Awards Italia 2024, conquistando l'Oro nella categoria Festival. Da Milano a Rovereto, il più grande evento a partecipazione gratuita in Italia dedicato a innovazione, tecnologia, scienza e cultura si è affermato negli anni come un punto di incontro unico per una comunità curiosa e appassionata, pronta a confrontarsi sulle sfide del futuro. Un importante riconoscimento raggiunto grazie al lavoro di squadra messo in campo dalla redazione di Wired Italia, insieme a CNCC - Condé Nast Commercial Creative, la nostra business unit dedicata ai progetti di comunicazione cross-platform e Piano B. #WiredItalia #WNF24 #BEAItalia2024
Chi siamo
Condé Nast è una global media company che raggiunge un’audience profilata grazie alle numerose properties omnichannel dei suoi brand iconici. I pluripremiati contenuti dell'azienda raggiungono 1 miliardo di consumatori (2021) nei 32 mercati in cui è presente, tra cui Cina, Francia, Germania, India, Giappone, Messico e America Latina, Russia, Spagna, Taiwan, Regno Unito, Stati Uniti e Italia. Condé Nast Italia pubblica i seguenti periodici: Vanity Fair, Vogue Italia, GQ Italia, Wired, AD.Architectural Digest, Condé Nast Traveller e La Cucina Italiana. Con la mission di essere culturalmente rilevante, crea e distribuisce contenuti sulle diverse piattaforme per generare valore e definire nuovi modelli di comunicazione e format. I suoi brand creano impatto, anticipano le tendenze, influenzano la cultura e hanno un ruolo concreto nella costruzione del futuro. Aprono le porte a nuovi talenti e progetti, e raccontano con autenticità e credibilità momenti determinanti per la società con giornalismo di qualità. Inclusività, sostenibilità ed innovazione sono i driver. La sede di Condé Nast Italia in Piazzale Cadorna a Milano ospita anche la Scuola de La Cucina Italiana e il Condé Nast Bistrot. La forza della Total Audience di Condé Nast Italia: Vanity Fair 16 Mio, Vogue Italia 15 Mio, GQ Italia 4 Mio, Wired 7 Mio, AD.Architectural Digest 1 Mio, Condé Nast Traveller 500 K, La Cucina Italiana 7 Mio.
- Sito Web
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http://www.condenast.it
Link esterno per Condé Nast Italia
- Settore
- Editoria: libri e pubblicazioni periodiche
- Dimensioni dell’azienda
- 201-500 dipendenti
- Sede principale
- Milan, Italia
- Tipo
- Società privata non quotata
Località
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Principale
Edizioni Condé Nast S.P.A.
Piazzale Luigi Cadorna 5
Milan, Italia 20123, IT
Dipendenti presso Condé Nast Italia
Aggiornamenti
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Chi sono le personalità che hanno influenzato il 2024 con il loro stile? Oltre 400 ospiti si sono dati appuntamento ieri per l’atteso red carpet party dei Men of the Year. L’evento globale di GQ, giunto alla sua terza edizione italiana, ha riunito a Milano cantanti, attori, sportivi, creativi, e l’intera community del magazine, per celebrare la moda e la cultura contemporanea. Tra i protagonisti della serata, i MOTY 2024 Matilda De Angelis, Tony Effe, Lazza e Marcus Thuram, insieme a Artie 5ive, Bresh, Alessandro Cattelan, Loftus Cheek, Clara, Giancarlo Commare, Emma Marrone, Alessandro Roja, Eduardo Scarpetta, Tedua e molti altri. Scopri di più: https://lnkd.in/dq77KVSv #GQMOTY
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Una cena segreta nel cuore di Milano per festeggiare i 60 anni di Vogue Italia. Unica regola: niente smartphone e social media. Vogue Italia è in edicola oggi con sei cover inedite scattate da Rafael Pavarotti durante il primo party “no camera” della storia del magazine. L'Holiday Issue diventa così un album di ricordi di una serata fuori dal comune, con protagoniste le modelle Vittoria Ceretti, Alex Consani, Paloma Elsesser, Maty Fall, Amelia Gray, Eva Herzigova, Alek Wek, Anok Yai, e DJ Carlita, per la prima volta in copertina. https://lnkd.in/dsCR3YTa #VogueItalia #VogueCover
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Grande successo per la settima edizione di Vanity Fair Stories, l’evento firmato Vanity Fair Italia, che il 23 e il 24 novembre ha accolto al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano i grandi protagonisti della musica, del cinema, dell’intrattenimento e della cultura, e migliaia di persone accorse da tutta Italia per incontrare i propri artisti preferiti. Tante le storie raccontate nel corso dei due giorni all’insegna del tema “Explore the Unexpected”, che hanno visto al centro il talento e la creatività, ma anche l’attualità: dalle parole contro la guerra e la violenza di genere, agli appelli per l’educazione affettiva e sentimentale nelle scuole. E non sono mancate le sorprese, tra rivelazioni, anteprime e performance inedite. Rivivi tutti i momenti di Vanity Fair Stories 2024: https://lnkd.in/db9DRPd4 #VanityFairStories #ExploreTheUnexpected
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Quest'anno abbiamo avuto il piacere di prendere parte alla Career Fair presso l'Università IULM di Milano. È stata un'occasione per incontrare tanti giovani talenti, tra laureandi e neolaureati, che hanno potuto approfondire il nostro modello di business, scoprire le posizioni più ricercate e inviare la propria candidatura per le prossime selezioni. La nostra idea di innovazione passa anche dallo scambio con le nuove generazioni e dal loro coinvolgimento nelle opportunità formative e professionali offerte dai nostri team. Un impegno che portiamo avanti ogni giorno, per coltivare competenze, ispirare idee e costruire il futuro dei nostri brand. Grazie a Giulia Cuppini, allo staff di IULM e a tutte le persone di Condé Nast Italia che hanno contribuito all'iniziativa. Per saperne di più sulle nostre posizioni aperte: https://lnkd.in/dAn3tKgs
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Spontanea, complessa, ironica, decisa, curiosa, realista. Matilda De Angelis è la protagonista della terza cover di GQ Men of the Year. Tra le poche interpreti italiane in grado di bucare gli schermi di tutto il mondo, ha chiuso il 2024 con le serie TV "La legge di Lidia Poet" e "Citadel: Diana". Per GQ Italia è lei l'attrice dell'anno e nella lunga intervista al magazine dichiara: «Attraverso quello che faccio posso imparare a conoscere mondi che altrimenti non conoscerei mai. Per me è tutta una questione di curiosità. Se non si è curiosi verso la vita degli altri, è difficile calarsi nei loro panni. Per me la recitazione è tutta una questione di curiosità». https://lnkd.in/d7wd-ZTr #GQMOTY
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«Siamo degli esempi per chi ci segue, ciò che diciamo e i nostri comportamenti possono avere un impatto, le nostre interviste possono muovere le persone. Un calciatore deve capire che deve esporsi, non può tacere su determinate cose». Queste le parole di Marcus Thuram, il protagonista della seconda cover di GQ Men of The Year svelata oggi. Uomo-simbolo dell’Inter, una delle punte più complete dell’intero panorama continentale, centravanti titolare della nazionale francese e protagonista assoluto della stagione 2024 ma anche personalità sensibile attenta ai temi sociali e politici. Per GQ Italia è lui lo sportivo dell'anno. https://lnkd.in/dKkNwyGj #GQMOTY
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Torna per il terzo anno consecutivo GQ Men of the Year, l’iniziativa globale di GQ che celebra le personalità del mondo della musica, del cinema, dello sport e dell'intrattenimento che si sono distinte per la loro creatività, il loro stile e la loro influenza. L'edizione italiana del brand ha svelato oggi la prima cover dedicata ai MOTY con protagonista Tony Effe, personaggio dell'anno 2024 secondo GQ Italia, che si racconta in una lunga intervista esclusiva al magazine. https://lnkd.in/dCRP9J92 #GQMOTY
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La protagonista di In The Spotlight di questo mese è Daniela Narducci, Managing Editor Vanity Fair Europe. Legata all’editoria da sempre, questo mondo fa infatti parte della sua storia familiare: entrambi i genitori hanno ricoperto posizioni editoriali simili alla sua e sono stati un’ispirazione quando scegliere quale via intraprendere nel mondo del lavoro. È entrata a Vanity Fair dal primo giorno, come se il suo destino fosse già determinato. Come sei arrivata in Condé Nast? Nel 2000 sono stata contattata da GQ per alcuni colloqui, ma non sono stata selezionata. Mi si è presentata una seconda opportunità nel 2002 quando sono stata scelta per il progetto di Vanity Fair. Allora si pianificava la costruzione del settimanale e molto mi è valsa l’esperienza in una precedente casa editrice con Paolo Pietroni, diventato direttore di Vanity Fair nel 1990 per la prima edizione mensile, chiusa l’anno seguente. Con Marisa Deimichei - che allora dirigeva il progetto - e Cristina Lucchini, ci siamo quindi ritrovate a selezionare quella che sarebbe stata la nuova redazione: tra infiniti colloqui e la creazione dei contenuti per i numeri zero, con i più grandi contributor tra i fotografi, scrittori, artisti italiani e internazionali e la disponibilità del ricco archivio di Vanity Fair USA. Come si svolge una tua giornata tipo? Inizio controllando la mail, per rispondere alle cose più urgenti, per poi avviarmi in ufficio in scooter, quando non lavoro da casa. Durante il tragitto - di circa 40 minuti - pianifico mentalmente quello che devo fare: al lavoro, durante il viaggio di andata, e a casa sulla strada del ritorno (che è diversa e non riesco a invertirla!). Nel corso della giornata organizzo tempi, persone, budget, flussi, progetti per l'Italia e da qualche anno anche con i team di Spagna e Francia. Qual è la parte più gratificante del tuo ruolo? Il fatto di lavorare in gruppo, e sapere che ogni risultato raggiunto non è esclusivamente “mio”, ma arriva da un impegno riposto insieme ad altri. Persone diverse, che portano ogni volta a risultati diversi, con cui condividere la passione per questo lavoro. Dopo tutti questi anni in Vanity Fair Italia, quale pensi sia stato il cambiamento più importante? E l’aspetto che, invece, è rimasto sempre invariato? Il processo con il quale si costruiscono i contenuti e il modo di comunicarli è in continua evoluzione: i miei figli non attendono il mercoledì per leggere Vanity Fair, ma lo fanno ogni giorno sui social e sul sito, Così sanno di cosa mi occupo in redazione quasi in tempo reale e la sera con loro ci confrontiamo in un modo ancora più immediato sugli argomenti del giorno. È cambiato tutto in questi anni, tranne l’energia di Vanity Fair.
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Serena Rossi è la cover star del nuovo numero di Vanity Fair in edicola da domani. L’attrice italiana, che sarà la protagonista del nuovo film di Cristina Comencini, Il Treno dei bambini, in uscita il 4 dicembre su Netflix, racconta al magazine come questo film abbia fatto irruzione nella sua vita - intrecciandosi con quella che è la storia della sua famiglia - della voglia di raccontare una Napoli diversa da quella descritta nei recenti fatti di cronaca e di una proposta, che lancia proprio su queste pagine a tutti gli artisti napoletani, con l’obiettivo di portare un messaggio di speranza e provare a cambiare le cose. https://lnkd.in/dK9bgQ2u