Culturaintour

Purtroppo (o per fortuna) sono poco social ma solo sui social. Finalmente riesco a postare un riassunto in immagini del nostro Festival Economia della ciambella a Como. Prima edizione italiana. È stato un evento entusiasmante e soprattutto è stato lo slancio per "un inizio" #GDD2024 #GlobalDonutDays #economiadellaciambella #culturaintour

Questo articolo parla di sviluppo sostenibile e di arte nella fattispecie de "Gli avanzi del banchetto", la mostra che abbiamo organizzato lo scorso maggio. Ringraziamo di cuore Il Caos Management e Graziella Falaguasta perché consentono di ricordare una cosa: se vogliamo davvero un mondo migliore abbiamo a disposizione l'Agenda 2030 con i suoi obiettivi ed è bene tenerne conto ogni giorno a tutti i livelli della società dai politici alle imprese, dalle associazioni alle scuole e alla società civile. L'evento sul territorio italiano è stato promosso da ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Ringraziamo Ener2Crowd che ha finanziato l'iniziativa, il Comune che ha patrocinato l'evento, il CEB e l'associazione Scelte possibili. #culturaintourcomo #culturaintour #festivalsvilupposostenibile #GuardiamoalFuturo #JoinTheEnergyRevolution #Ener2Crowd #SDGs

Fare e mettere in atto pratiche virtuose è il modo migliore per incentivare altri a seguire l'esempio. Complimenti alla direttrice di Coop Albate e al suo staff

Se la crisi climatica non ti preoccupa è colpa del tuo cervello No, no… in questa frase non c’è nessuna intenzione di prenderti in giro. Insieme a te voglio fare un ragionamento sul perché la crisi climatica e ambientale rimane così sotto silenzio. Spesso mi sono chiesta a chi compete fare informazione capillare su questi temi: istituzioni? Media? Scuole e università? Ho voluto indagare anche sul perché le persone appaiono così indifferenti e mi sono trovata ad approfondire cose davvero affascinanti sullo sviluppo cognitivo umano che risalgono alla preistoria. Il nostro cervello è il risultato di un lungo processo evolutivo: i nostri antenati infatti erano costretti a sopravvivere in contesti selvaggi e pericolosi con continue minacce a partire da belve feroci e da imprevisti di ogni sorta. Le decisioni dei nostri avi dovevano essere veloci poiché era a rischio la vita stessa. Il cervello ha pian piano imparato a creare delle “scorciatoie mentali” per fare le scelte più efficaci e veloci. Questo meccanismo è stato tramandato nel corso dell’evoluzione fino a noi anche se non siamo uomini e donne delle caverne. Queste scorciatoie mentali ci permettono di avere un pensiero intuitivo portandoci però in molti casi a conclusioni errate che possono distorcere la realtà. Queste distorsioni del giudizio si chiamano bias e ne esistono tantissimi. Per esempio: il bias di conferma è una scorciatoia che ci porta a dare maggiore importanza alle informazioni che confermano una nostra tesi iniziale. Ipotizziamo che siamo convinti che una determinata dieta alimentare funzioni: ci verrà più facile essere attratti da articoli che ne parlano bene convalidando così la nostra convinzione. Questi limiti cognitivi valgono anche per i cambiamenti climatici e sono moltissimi. Ne citerò alcuni. Il bias costo-effetto è la tendenza a valutare le decisioni basandosi principalmente sui costi e sui benefici immediati piuttosto che su quelli a lungo termine. Bias dell’inazione: si preferisce non fare nulla di fronte a decisioni difficili per non assumersi responsabilità e rimanere nella zona di confort. Bias di ancoraggio: La persona fa affidamento su un'informazione iniziale (l'ancora) per prendere decisioni successive. Se l'informazione iniziale sulla gravità dei cambiamenti climatici è sottovalutata anche le decisioni successive ne saranno influenzate. Quale ti colpisce maggiormente? In quale ti ci ritrovi? Rispetto alla crisi climatica e ambientale far finta di niente non è una buona strategia. Un cambiamento radicale e positivo è necessario e la questione ecologica è una grandissima spinta a impegnarci collettivamente. Il primissimo passo è accettare la situazione, poi immaginiamo che mondo vogliamo e compiamo scelte e agiamo per andare nella direzione desiderata. Lo scrittore Bill McKibben ha detto: “La cosa migliore che possiamo fare individualmente per la crisi climatica, è pensare meno come individui.” #culturaintour

C'è bisogno di una finanza green e anche etica: caratteristiche che abbiamo trovato in Ener2crowd. Bravissimi! Avanti così