Domina è attiva nell’ottimizzazione della raccolta dati lungo le filiere tessili, in ottica di 🛍️tracciabilità, trasparenza🔎 e compliance📝 con le nuove normative UE, a seguito delle skill conseguite nell’ambito di alcuni progetti finanziati e con la partecipazione al tavolo di lavoro del nuovo CEN Workshop Agreement (CWA), basato sui risultati di TRICK Project. Oltre a considerare il punto di vista degli stakeholder di filiera👕👖, stiamo indagando anche sul grado di consapevolezza e sulle necessità dei consumatori🙍♂️🙍♀️, soprattutto per quanto concerne uno degli strumenti chiave per la tracciabilità di prodotto: il Digital Product Passport 📑. Ci viene in sostegno un sondaggio svolto a livello europeo su un campione di circa 1800 consumatori contenuto nel nuovo report Monitor for Circular Fashion di Sustainable Lab SDA Bocconi secondo cui il 53% degli intervistati afferma di avere familiarità con il DPP. Un dato molto positivo se si considera che la normativa per il passaporto digitale è ancora in fase di definizione. Ma chi acquista cosa si aspetta dal DPP? Quali sono le informazioni che possono influenzare positivamente le scelte del consumatore? Ecco la top five: 1️⃣ Certificazione del prodotto (56%) 2️⃣ Istruzioni per la cura e il mantenimento (45%) 3️⃣ Composizione (44%) 4️⃣ Impatto ambientale (31%) 5️⃣ Informazioni sulla salute e la sicurezza (23%) Risulta quindi evidente come il passaporto digitale rappresenti in primis uno strumento di autenticazione📝 📑, inteso come metodo utile a garantire la tracciabilità e la trasparenza di un prodotto, un’interpretazione che si rafforza andando a verificare gli impatti positivi sottolineati dai consumatori tra cui figurano l’aumento della fiducia nei confronti del prodotto e del brand, la conseguente crescita della fidelizzazione e la lotta alla contraffazione. Questi risultati confermano il valore dei nostri sforzi, siamo sulla strada giusta!👍 * Le statistiche citate in questo post sono disponibili nel report Monitor for Circular Fashion a questo link: https://lnkd.in/dqhHaCWk Stefano Fasana, Caterina Calefato, Roberto Ciliesa, Domina Textile, SDA Bocconi, Laura Boerio, Ariane Yonta, Domina Next #economiacircolare, #innovazione, #sostenibilità, #madeinitaly, #textileindustry, #biella, #digitaltransition, #DigitalProductPassport
Domina srl
Informatica e servizi
Vigliano Biellese - Biella, Piemonte 591 follower
I dati sono il nostro mestiere. Sviluppiamo soluzioni software innovative e personalizzate per le aziende
Chi siamo
Domina è un IT provider specializzato in soluzioni software innovative e personalizzate per le aziende. Leader nel settore Tessile & Abbigliamento, amplia la propria gamma di intervento a manifatture e PMI con pacchetti applicativi customizzati e di semplice utilizzo, a cui si affiancano servizi di consulenza mirata per ottimizzazione dei processi produttivi e digital switch. Domina ha una lunga esperienza nella progettazione finanziata UE, ed è attiva nei framework Horizon 2020 e Horizon Europe.
- Sito Web
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http://www.domina-biella.it/
Link esterno per Domina srl
- Settore
- Informatica e servizi
- Dimensioni dell’azienda
- 11-50 dipendenti
- Sede principale
- Vigliano Biellese - Biella, Piemonte
- Tipo
- Società privata non quotata
- Data di fondazione
- 1998
- Settori di competenza
- software , ICT, ERP, artificial intelligence, ERP tessile, digital solutions e blockchain
Località
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Principale
Via Milano, 16
Vigliano Biellese - Biella, Piemonte 13856, IT
Dipendenti presso Domina srl
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Andrea Giraudo
Finanza Agevolata e Progetti d'Impresa
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Laura Boerio
Communication specialist, web journalist, content editor & author. EU-funded project dissemination & communication specialist
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Stefano Fasana
Co-fondatore presso I-Deal Srl
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Enrica Ubaldi
Softwarista informatico, Insegnante Montessori-Family Coach Montessori- Presidente associazione Gasp Aps
Aggiornamenti
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Fino a qui abbiamo affrontato l’argomento della trasparenza di filiera dal punto di vista delle imprese coinvolte nella produzione tessile 🏭, ma se è vero che a decretare il successo di un marchio sono i consumatori, ci sembra opportuno ed interessante ribaltare il punto di vista e rivolgerci direttamente a loro, un loro che alla fine ci comprende e coinvolge, visto che tutti acquistiamo capi di abbigliamento 👗👖. ❓Come fare per capire se un marchio ha davvero un atteggiamento etico? ❓Se la verifica della trasparenza di filiera risulta più semplice in alcuni settori, come il food, per il tessile, con la sua supply-chain lunga e complessa, le cose si complicano. Ci viene in aiuto un interessante articolo firmato da Francesca Rulli per Il Fatto Quotidiano, in cui si evidenziano alcuni metodi utili agli acquirenti per verificare la credibilità dei brand in termini di sostenibilità 👕. Tra questi, accanto al codice etico (ove disponibile) ed a un occhio attento ai prezzi – se sono troppo bassi di sicuro nascondono qualche inghippo lungo la filiera – c’è il 📑Digital Product Passport 📑, di cui viene data una definizione chiara e comprensibile che riportiamo: «Grazie all’Unione europea, avremo un alleato: si tratta del passaporto digitale di prodotto (Digital Product Passport), vale a dire una etichetta digitale con le informazioni sull’intero ciclo di vita di ogni singolo oggetto del settore abbigliamento, footwear e borse che acquisteremo, accessibile attraverso un QRCode. Informazioni solide, complete, verificate che ci aiuteranno a rispondere a domande come: chi ha prodotto questo oggetto? Da dove vengono i materiali e dove sono stati lavorati? I materiali sono sostenibili? Il prodotto è riciclabile? Quale impatto ha generato?» Per approfondimenti l’articolo completo è disponibile qui sotto.👇 Stefano Fasana, Caterina Calefato, Laura Boerio, Roberto Ciliesa, #sostenibilità, #textileindustry, #moda, #digitalproductpassport, #fashion, #filiera, #utentifinali, #consumatori
CEO and Founder Process Factory and 4sustainability | supportiamo la transizione alla sostenibilità della filiera moda
📢 𝗔𝗹 𝘃𝗶𝗮 𝗹𝗮 𝗺𝗶𝗮 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗿𝘂𝗯𝗿𝗶𝗰𝗮 𝘀𝘂 𝗜𝗹 𝗙𝗮𝘁𝘁𝗼 𝗤𝘂𝗼𝘁𝗶𝗱𝗶𝗮𝗻𝗼 Sappiamo bene che tra gli addetti ai lavori sostenibilità e riduzione dei rischi ambientali e sociali sono ormai nelle agende di tutti. Altra cosa il consumatore, che spesso manca anche di informazioni di base. Il Fatto Quotidiano, che ringrazio, mi ha dato l'opportunità di curare una rubrica fissa con questo obiettivo: 𝗲𝗱𝘂𝗰𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗰𝗼𝗻𝘀𝘂𝗺𝗮𝘁𝗼𝗿𝗲 sulle conoscenze di base in riferimento alla moda sostenibile. E' insieme una responsabilità e un'opportunità preziosa per aiutare i consumatori di moda a orientarsi tra 𝗲𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲𝘁𝘁𝗲, 𝗺𝗮𝘁𝗲𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶, 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗱𝘂𝘁𝘁𝗶𝘃𝗶 𝗲 𝗰𝗲𝗿𝘁𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶, mettendoli nelle condizioni di scegliere in modo più responsabile. Ringrazio Ilaria Mauri e Paola Maola per questa occasione, perché 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗽𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗼 𝗲𝗹𝗲𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝗻𝘀𝗮𝗽𝗲𝘃𝗼𝗹𝗲𝘇𝘇𝗮 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝗶𝘀𝗰𝗲 𝗮𝗱 𝘂𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗻𝗱𝗲 𝗼𝗯𝗶𝗲𝘁𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗱𝗶 𝗿𝗶𝗱𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗶𝗺𝗽𝗮𝘁𝘁𝗼. 🌿 Nei primi due contributi, parliamo rispettivamente di 𝗰𝗮𝗽𝗶 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗶𝗯𝗶𝗹𝗶 e di 𝗽𝗮𝘀𝘀𝗮𝗽𝗼𝗿𝘁𝗼 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲. Leggi gli articoli completi qui: ▪️https://lnkd.in/dx_XgUUt ▪️https://lnkd.in/dzdsvVZn 📌 𝗦𝗲𝗴𝘂𝗶 𝗹𝗮 𝗿𝘂𝗯𝗿𝗶𝗰𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗻 𝗽𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘀𝘀𝗶𝗺𝗶 𝗮𝗽𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗶! 💬 YHub The ID Factory 4sustainability Ympact #ResponsibleFashionPeople
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🚀 Innovazione e sostenibilità 🌱 leve per risaldare il ruolo del T&A italiano nel mondo 🌍. A rimarcare la rilevanza della green transition 💚 nel tessile 👕, legata a doppio filo con il concetto di innovazione, è stata proprio oggi, giorno di apertura di Milano Unica, Confindustria Moda, che ha commentato così il calo del 7.7% registrato dal fatturato del tessile made in Italy a chiusura del 2024, rispetto ai dati del 2023: «Nel contesto di Milano Unica, evento chiave per l’eccellenza tessile italiana, emerge con forza la necessità di investire in innovazione, sostenibilità e promozione internazionale per garantire un futuro solido al settore». Le due voci chiamano in causa sia lo sviluppo di tutti i temi legati all’economia circolare ♻️ applicata al mondo della moda sia il concetto di innovazione tout-court, che affianca all’applicazione di creatività e competenze💡 l’introduzione di tutta una gamma di nuove tecnologie, in cui la digitalizzazione 💻 gioca un ruolo chiave. Torna sotto ai riflettori anche il Progetto Sostenibilità di MU, in cui si concentrano le tematiche legate alla green transition, che fanno capo sia agli standard internazionali sia alle direttive interne, a dimostrazione di come la difesa dell’ambiente si stia affermando sempre più come prassi quotidiana necessaria anche nel mondo della moda, partendo proprio dalla manifattura 🏭 che ne costituisce le fondamenta. Da questo punto di vista il comparto biellese porta in fiera le sue buone pratiche consolidate, all’interno del padiglione Ideabiella, che raccoglie 72 espositori, in massima parte riferiti al nostro territorio. A tutti loro buona fiera! 💪 Stefano Fasana, Domina Textile, Confindustria Moda, Caterina Calefato, Laura Boerio, Roberto Ciliesa #economiacircolare, #innovazione, #sostenibilità, #milanounica, #madeinitaly, #textileindustry, #ideabiella, #madeinbiella, #biella
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Si è tenuto ieri, il secondo appuntamento con il tavolo di lavoro del nuovo CEN Workshop Agreement (CWA) volto a stabilire le linee guida per l’ottimizzazione della raccolta dati lungo le filiere tessili 👕, in ottica di tracciabilità, trasparenza e compliance con le nuove normative UE. Il CWA, che possiamo sintetizzare come un percorso per creare documenti pre-standard come linee guida, casi d'uso, etc., si fonda sui risultati del progetto TRICK, ed andrà a fornire indicazioni pratiche applicabili dalle aziende tessili, basate su specifiche e metodologie standardizzate già esistenti, facilitando di fatto la raccolta e la convalida delle informazioni lungo la supply-chain 🏭 🌍, ed a cascata l’ottemperanza al Regolamento sulla Progettazione Ecosostenibile dei Prodotti (ESPR) e al Digital Product Passport 📑. Domina, con la collega Ariane Yonta, partecipa al tavolo in quanto partner attivo in TRICK nello sviluppo della standardizzazione e nell’ottimizzazione dei processi per la collezionabilita dei dati 💻. Nello specifico il webinar ha preso in considerazione un tema a noi particolarmente caro quello delle sfide e delle barriere della raccolta dati nell’universo delle PMI, molto variegato e con cui ci interfacciamo quotidianamente! I dettagli dell’iniziativa qui: https://lnkd.in/dgft_5CQ ENEA, Gessica Ciaccio, Piero DeSabbata, Quadrans Foundation, Caterina Calefato, Marco Vallini (ICT engineer, PhD), UniverLab, Carla Fité Galan, Universitat Politècnica de Catalunya, Alessandro Canepa, Fratelli Piacenza S.p.A., Sistema Moda Italia, SMI (Confindustria), CEN and CENELEC, Laura Boerio, Stefano Fasana #BlockchainTechnology, #DigitalTransformation #TextileInnovation #EUProjects #SupplyChainTransparency, #PMI, #tracciabilità, #standardizzazione, #DigitalProductPassport, #economiacircolare, #sostenibilità
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❓A che serve essere sostenibile e trasparente, se non lo puoi dimostrare❓ Laddove i grandi brandi internazionali possono permettersi di vendere ai consumatori un’immagine green 🔋, che si rivela spesso come una bella confezione vuota 🎁, molte aziende di dimensioni più modeste e già attive in best practice sostenibili si ritrovano all’opposto nella condizione di non essere in grado portare le proprie performance alla luce nel modo più corretto e conveniente. Una recente indagine di Osservatori Digital Innovation ci riporta un dato interessante sul sentiment delle Pmi rispetto alla transizione green, che verrebbe percepita come una priorità dal 76% degli intervistati, per ragioni di conformità normativa, efficienza operativa e, appunto, di immagine. Scendendo nel dettaglio del T&A 👕, settore con cui Domina si interfaccia quotidianamente, abbiamo riscontrato, anche grazie alle nostre recenti esperienze all’interno di progetti europei con focus su tessile e circolarità, un avvicinamento concreto al tema, coniugato nello specifico nei tre canoni ♻️ Trasparenza, Efficienza, Sostenibilità ♻️ applicati in primo luogo alla supply chain, che resta l’osservato speciale del fashion sia da parte dei consumatori che della governance europea. Tornando alla domanda qui sopra, una volta intrapresa questa strada, la documentazione del lavoro svolto passa attraverso la raccolta e il trasferimento dei dati che lo certificano 📑. E proprio in questo contesto, aumenta l’interesse da parte dei nostri clienti sui tool di tracciabilità, sulla loro integrazione ed il loro utilizzo, soprattutto rispetto a 3 temi, scoprili, nella slideshow ⬇️ ⬇️ ⬇️ Domina Textile, Caterina Calefato, Stefano Fasana, Roberto Ciliesa, Laura Boerio #dpp, #certificazioni, #fashion, #tracciabilità, #filiera, #supplychain, #textileindustry, #digitalizzazione
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📊 Interessante grafica di EURATEX - European Apparel and Textile Confederation che mette in luce l'elenco delle tecnologie adottate dalle aziende europee per far fronte al cambiamento globale che sta interessando il T&A 👕. Segnaliamo al secondo posto, i servizi IT rivolti al Data Management, a dimostrazione dell'impatto della gestione dei dati sull'implementazione dei processi e della sostenibilità 🌱♻️💻 . Caterina Calefato, Stefano Fasana, Laura Boerio, Domina Textile, Domina Next, Marco Vallini (ICT engineer, PhD), Roberto Ciliesa #textileindustry, #sostenibilità, #datamanagment, #digitaltrasformation, #innovazione
🌐 Digital Transformation: A Priority for European Textiles As the textile and clothing industry faces global challenges, digital technologies are becoming essential to drive competitiveness and growth. In 2024, over 60% of companies plan to adopt new tools, with top priorities including: ✔️ Artificial Intelligence to enhance innovation. ✔️ Data Management Tools supporting initiatives like the Digital Product Passport. While opportunities abound, the path to full digital integration presents challenges. EURATEX is here to support the industry in embracing this transformation. #DigitalTransformation #TextileIndustry #Sustainability #Innovation
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💻 Digitalizzazione e transizione verde ♻️ sono ormai un binomio inscindibile. Ma come vengono percepiti questi due attori dalle PMI? Le piccole e medie imprese comprendono l’impatto che può avere un corretto investimento digitale votato alla sostenibilità 🌱? E come si sono attrezzate, o si stanno attrezzando in merito? Il tema è complesso e non risolvibile nelle poche righe di un post, tuttavia in questi casi i numeri possono aiutare, e per dare un quadro generale della situazione a chiusura del 2024 ci vengono in soccorso i dati del report di fine anno di Osservatori Digital Innovation da cui si evince che: 1️⃣ Gli investimenti digitali sono percepiti come primari dal 65% delle aziende 2️⃣ I maggiori ostacoli percepiti agli investimenti sono l’eccesso di burocrazia nell’accesso ai programmi pubblici di supporto, la mancanza di competenze interne e l’incertezza nell’adozione di nuove tecnologie 3️⃣ La transizione green viene percepita come una priorità dal 76% delle aziende per ragioni di immagine, efficienza operativa e conformità normativa Scopri di più nella slideshow 👇 👇 👇 Domina Textile, Laura Boerio, Stefano Fasana, Caterina Calefato, Roberto Ciliesa #digitalizzazione #green #transizionegreen #digitaltransition #PMI
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Il 5 dicembre scorso è stato presentato il nuovo CEN Workshop Agreement, di CEN and CENELEC, sviluppato nell'ambito del progetto TRICK. L’accordo pone le basi delle linee guida per migliorare la tracciabilità e la sostenibilità nelle supply chain del tessile, allineandosi con l’avvento del DPP (Digital Product Passport). Insieme ai partner di TRICK siamo orgogliosi di aver partecipato attivamente allo sviluppo della standardizzazione e all’ottimizzazione dei processi per la collezionabilita dei dati diretti a migliorare tracciabilità, trasparenza e dichiarazioni di sostenibilità. ENEA, Gessica Ciaccio, Piero DeSabbata, Quadrans Foundation, Caterina Calefato, Marco Vallini (ICT engineer, PhD), Ariane Yonta. #BlockchainTechnology, #DigitalTransformation #TextileInnovation #EUProjects #SupplyChainTransparency, #PMI, #tracciabilità, #standardizzazione, #DigitalProductPassport, #economiacircolare, #sostenibilità
During the CEN and CENELEC workshop on 5th December, the new CEN Workshop Agreement, developed as part of the EU-funded TRICK Project, was presented. This agreement provides guidelines to enhance traceability and sustainability in textile supply chains, aligning with the forthcoming Digital Product Passport. The Quadrans Foundation is proud to actively support the TRICK project and its contributions to industry standardisation. #Sustainability #BlockchainTechnology #DigitalTransformation #TextileInnovation #EUProjects #SupplyChainTransparency
New ‘CEN Workshop based on H2020 TRICK Project to Enhance traceability and sustainability Data Collection in Textile Supply Chains’
cencenelec.eu
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È stato un anno pieno di impegno… e di risultati 💪. Per questo vogliamo ringraziare tutti i membri dei nostri team Domina Textile e Domina Next, i partner e i clienti che ci hanno scelti. 🎁 Vi auguriamo, e ci auguriamo il meglio 🎁! Ci vediamo qui, nel 2025, anno del Serpente 🐍, governato da Saggezza, Intuizione e Rinnovamento, come sempre pronti per il cambiamento. 🎄E intanto, Buon Natale!🎄 Caterina Calefato, Xavier Claro, Guy Kouamou Ntonfo, Stefano Fasana, Ariane Yonta, Enrico Rizzetto, Luisa De Florio, Laura Boerio, Roberto Ciliesa, Silvia Saccenti, Marco Vallini (ICT engineer, PhD) #Christmas, #HappyNewYear, #BuonNatale, #innovazione, #rinnovamento
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🚀 Il mercato dei tool per la tracciabilità di prodotto sta registrato una rapida crescita a causa della crescente domanda di trasparenza, efficienza e sostenibilità da parte di stakeholder e consumatori finali. È in questo contesto che si potranno posizionare i tool e i servizi sviluppati nell’arco di vita del TRICK Project nell’ottica di un futuro commerciale. Un panorama che Domina ha esplorato durante gli ultimi mesi del progetto analizzandone le possibilità di posizionamento commerciale e il grado di scalabilità 📊. L’analisi ha evidenziato come il tool per la tracciabilità di TRICK abbia due punti di forza che lo distinguono nettamente dalla concorrenza già presente sul mercato: 📌 la coesistenza di tecnologie avanzate come la Blockchain e l'Intelligenza Artificiale 📌 la presenza di un data model già predisposto per il Digital Product Passport Inoltre la piattaforma TRICK ha dimostrato di essere una valida risposta alle necessità degli attori della supply-chain del tessile 👕 in termini di trasparenza, etica e sostenibilità 🌱 prospettando quindi chance reali di passaggio dallo sviluppo alla commercializzazione per i servizi annessi. I risultati di questo studio, sono contenuti nel policy brief: “Preparing the ground for a commercial exploitation of TRICK” consultabile e scaricabile sulla piattaforma open access Zenodo, secondo il principio di condivisione che contraddistingue ormai la progettualità sviluppata all’interno dei programmi di finanziamento europei. Il documento completo qui 👉 https://lnkd.in/dh4fGXtH GRASSI 1925, The Schneider Group, Caterina Calefato, Marco Vallini (ICT engineer, PhD), Silvia Ghidini, Dena Arabsolgar, Piero DeSabbata, Judith Bosch, Lutz Walter, Silvia Saccenti, Alessandro Canepa, Carla Fité Galan, Ariane Yonta, Teresa Donnoli, Agenzia Dogane e Monopoli - ADM, German Institutes of Textile and Fiber Research, ENEA, Marchi & Fildi Group, Marina Textiles Inc., Quadrans Foundation, Scuola Superiore Sant'Anna, UBITECH, Politecnico di Milano, bAwear Score, ČTPT - Česká technologická platforma pro textil, z.s., UPC School (Universitat Politècnica de Catalunya), lablaco, Mai bine, i-Deal srl, Fratelli Piacenza S.p.A., Mauro Sampellegrini, #PMI, #tracciabilità, #standardizzazione, #ESPR, #DigitalProductPassport, #economiacircolare, #sostenibilità #openaccess
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