eV-Now!

Cosa rende Tesla un punto di riferimento nell’ingegneria automobilistica? 🚗⚡ Il 12 ottobre presso la sede di #Autosicura a Brugherio abbiamo organizzato “Tesla a cuore aperto” condotto dal nostro Presidente Daniele Invernizzi, spalleggiato da Matteo Massarenti e Matteo Comelli, e diretto dalla nostra Federica Musto. Abbiamo smontato due Tesla Model 3, svelandone i segreti tecnologici e ingegneristici e presentato una Model S speciale. Un evento unico, organizzato con il supporto di eV-Now! e Tesla Owners Italia, per scoprire ciò che rende queste vetture non solo un mezzo di trasporto, ma un concentrato di innovazione. Ed ora siamo su #Youtube con il canale Autosicura S.r.l. - #eVSAFE dove insieme produrremo sempre nuovi contenuti! 🔍 Focus del primo episodio: Un’analisi dettagliata dell’architettura elettrica della Model 3, con particolare attenzione agli inverter e ai sofisticati sistemi di gestione della potenza. 💪Un Grazie a tutto lo staff di Autosicura S.r.l. , a Matteo Massone energico padrone di casa, a Michele Cristiano per coordinamento pre, durante e post evento, a ROBERTO SASSOLI responsabile di filiale per l’assistenza in loco, con tutto il suo preparatissimo Entourage ed al supporto marketing di Daniela Calderara. #Tesla #Model3 #MobilitàElettrica #Innovazione #eVNow #Autosicura #TeslaOwnersItalia #ModelS #BMW

🔥 ESCLUSIVA DA #EICMA! Il Ministro dei Trasporti accende la miccia: basta monopattini e sì ai veicoli “più inquinano meglio è”. Al suo fianco, il presidente della regione. Non staccare gli occhi dal video fino all’ultimo fotogramma!

🛑 Per i sostenitori del “basta incentivi ad auto elettriche ed energie rinnovabili”, ecco un dato che potrebbe far riflettere: se destinassimo alle rinnovabili una somma equivalente a quella che oggi spendiamo per le fonti fossili – circa 78,7 miliardi di euro all’anno – in soli 10 anni accumuleremmo un investimento "Monster" da 787 miliardi di euro. Con 787 miliardi di euro, l’Italia potrebbe installare circa 787 GW di nuova capacità rinnovabile (al netto dei costi di R&D, infrastrutture e distribuzione). Questa capacità aggiuntiva supererebbe di gran lunga la domanda energetica che avremo nel 2034, che potrebbe attestarsi attorno ai 450 TWh annui, consentendo 100% di rinnovabili nel mix energetico e un surplus significativo da esportare o da utilizzare in nuove industrie strategiche (AI ? Batterie e Riciclo delle stesse?) Terna SpA infatti ipotizza che consumeremo 700TWh/anno al 2050, capite che abbiamo ampi margini sui quali lavorare, in termini temporali e/o economici? tra l'altro, provate solo ad immaginare quali sviluppi avremo tra dieci anni nel settore energia, batterie e materiali. Sosterremmo in larga parte l’industria europea e italiana, riducendo il peso di un settore che si basa sull’estrazione e il trasporto di materie prime da paesi spesso lontani, sia geograficamente che culturalmente. danni diretti e indiretti che i combustibili fossili lasciano sul nostro territorio, incidendo drammaticamente sui sistemi sanitario ed economico (60 MLD/euro/Y). Nel solo 2023, l’Italia ha speso 78,7 miliardi in sussidi alle fonti fossili, pari al 3,8% del PIL nazionale. E non è certo una novità: questi sussidi esistono dal XIX secolo. Basta una semplice moltiplicazione per immaginare il colossale investimento fatto nel passato a favore di #Oil & #Gas un sistema che ha contribuito a creare la dipendenza energetica che ci lega ancora oggi 💶 Investire anche una frazione di quei sussidi nelle rinnovabili significherebbe costruire infrastrutture alimentate da energia “autoctona”, potenziare la ricerca e sviluppo e, soprattutto, abbattere quei costi sanitari che gravano sulle tasche di tutti noi. Ma c’è di più: significherebbe anche mettere il Paese al riparo dalle ambizioni autoritarie e post-imperialiste di chi usa i combustibili fossili come una leva di potere geopolitico, in un mondo sempre più bellico e polarizzato. Negli anni ’60, i nostri genitori percorrevano le strade di un’Italia spinta da un’economia apparentemente inarrestabile, costruita però su energia e risorse prese a prestito. Quella dipendenza non solo non è scomparsa, ma si è evoluta, cambiando solo il tipo di combustibile. Oggi i conti pubblici ci raccontano la stessa storia: siamo ancora prigionieri, oggi i figli pagano ancora i debiti dei genitori, ed i nipoti faranno altrettanto. Smettiamola di farci incantare da favole che parlano di “piani strategici”. Nelle dipendenze non c’è nessuna strategia. C’è solo il passato che si ripete, a meno che non scegliamo di cambiarlo.

💪Facciamo un nodo alla batteria 🔋 e con Flash Battery vi terremo aggiornati sugli sviluppi 😉 Vi ricordiamo che OGNI LUNEDÌ alle 18.00 si va live qui su #LinkedIn, #YouTube e #Instagram con la #BatteryWeekly ✌️✌️

🇮🇹MariaGrazia Davino lascia Stellantis per la Cinese #BYD, dove sarà Regional Managing Director, con responsabilità su #Germania, #Svizzera, #Polonia, #Austria e Repubblica Ceca, a partire dal 1° dicembre 2024. La strategia BYD? Analizzando l’esperienza della manager possiamo trarre alcune conclusioni: 💪Prima di unirsi a #BYD, Davino ha ricoperto il ruolo di Group Managing Director per #Stellantis nel Regno Unito, gestendo le operazioni di vari marchi del gruppo. 🕛Davino porta con sé 13 anni di esperienza in #FCA e Stellantis, dove ha gestito mercati complessi come Austria, Germania, Svizzera e Regno Unito. Questi paesi sono cruciali per BYD, poiché rappresentano alcuni dei mercati più maturi e competitivi in Europa per i #veicolielettrici (e non solo)… La sua conoscenza profonda delle dinamiche locali può accelerare la penetrazione di BYD in questi territori. 🇨🇳BYD ha bisogno di una figura che conosca non solo il mercato, ma anche la rete di regolamentazione, le infrastrutture e le dinamiche di vendita. Davino può essere il ponte perfetto per adattare la strategia cinese alle esigenze europee. Stella. Li Executive Vice President di BYD, ha affermato: “Siamo entusiasti di accogliere Maria Grazia nel nostro team. La sua vasta esperienza e la sua leadership visionaria saranno fondamentali per la nostra continua crescita e innovazione nel panorama automobilistico europeo.”

😵Fallimentare l’idea di Tesla di prodursi le celle 4680 da sola. A dirlo é Robin Zeng, fondatore e CEO di CATL, il principale produttore mondiale di #batterie per veicoli elettrici. Zeng condiviso le sue impressioni su Elon #Musk, #CEO di #Tesla, con cui ha avuto diversi incontri. Durante queste conversazioni, Zeng ha espresso scetticismo riguardo alla produzione delle celle batteria di tipo 4680, definendola un’idea fallimentare. Nonostante ciò, ha riconosciuto le competenze di Musk in elettronica, meccanica e software, pur notando una minore padronanza nell’elettrochimica, fondamentale per la produzione di #batterie. Zeng ha anche spiegato la tendenza di Musk a fare promesse ambiziose con scadenze strette. Secondo Musk, fissare obiettivi oltre i due anni può portare a procrastinazione; pertanto, impone scadenze più ravvicinate per motivare il team a lavorare con maggiore efficienza. Ben consapevole che alcuni progetti richiedano molti anni, comunica scadenze più brevi per stimolare la produttività. Che ne pensate ?

⚠️ Ho inviato una diffida a una testata molto famosa, e la loro risposta è stata...😵 Partiamo dall’inizio: la #mobilitàelettrica non è sotto attacco da ieri, ma da molto tempo. È sempre al centro dell’attenzione, come tanti aspetti dell’evoluzione tecnologica che si trovano a un passo dalla fase di accettazione della curva di #Hype. Sappiamo che fa parte del gioco. 👴 Sono in questo settore da quindici anni, e in tutto questo tempo mi è capitato migliaia di volte di smentire fake news, distorsioni e “pezzi” scritti ad hoc. Abbiamo inviato decine di lettere ufficiali, scritto a numerosi giornalisti e, qualche volta, qualcuno si è anche infastidito al punto da adottare metodi di persuasione poco eleganti… ma, ancora una volta, fa parte del gioco. Prima della mobilità elettrica, mi sono occupato di un settore ben più incline a gestire rapporti delicati come questi. Non ci sogneremmo mai di usare toni aggressivi con un giornalista o una redazione, indipendentemente da ciò che potrebbero arrivare a scrivere. Tuttavia, abbiamo il dovere di correggere imprecisioni (o vere e proprie #fake news), interpretazioni faziose e allusioni infondate che creano #disinformazione e pregiudizio. Al contempo, è nostro compito tutelare la buona reputazione di chi #lavora seriamente in questo settore. Le nostre diffide sono uno strumento formale per essere fermi e risoluti grazie alla legge, ma anche aperti al dialogo. 💪La bella sorpresa è stata ricevere una lettera di risposta da una testata – che non citerò, ma spero legga – che, oltre a scusarsi e correggere l’articolo, ha chiesto un’intervista nella sua rubrica. Questo è il giornalismo che vogliamo vedere ✌️ Avanti tutta ⚡️

⚡️Salto di potenza per i sistemi di ricarica Tesla: Dai 350kW a 500kW e 1,2MegaWatt ora il #SuperCharger V4 sale a 1000Volt. 💥I Supercharger V4 furono già progettati per supportare una potenza massima di 500 kW, con una tensione operativa fino a 1000 V. Questa configurazione è particolarmente vantaggiosa per veicoli con architetture a 800 V, per il #Cybertruck o a 1000Volt come il Tesla #Semi, che invece arriverà all’impressionante #potenza di ricarica di 1,2MW. 🚀Tanti clienti #Tesla si aspettano ovviamente anche un upgrade della tensione batteria ad almeno 800V della futura #ModelY #Juniper, che dunque potrebbe usufruire di una potenza di #ricarica di 500kW (625A) in grado di portare il rifornimento medio a 5 minuti. 😵A Milano diremmo “Tanta Roba”…da voi?😜

💪Questo Presidente #Confindustria é una potenza, e non vediamo l’ora di conoscerlo. Quando il Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico delle province di Chieti, Pescara e Teramo, Silvano Pagliuca, mi ha chiesto di intervenire per discutere “il futuro della mobilità elettrica e delle energie rinnovabili” durante il Festival Nazionale #Innovazioni…sono andato a vedere le attività che promuove e delle quali scrive, rimanendo piacevolmente sorpreso per l’entusiasmo e la ricchezza di contenuti, per la visione e la proiezione di chi opera in una delle aree più importanti per il settore #automotive italiano 😉 ✌️Caro Presidente, io e Federica Musto non vediamo l’ora di arrivare a #Pescara, sarà un piacere poterle stringere la mano, partecipare ed intervenire al vostro splendido evento! 🎥Saremo all’Aurum di #Pescara e ci sarà anche una diretta streaming. Link:👉 https://lnkd.in/d94qJryb #Innovazione #Energia #Rinnovabili #Mobilità #Networking #Futuro #Mobilitaelettrica

⚡️Prelevare energia dalla porta di ricarica di una #Tesla: possibile o impossibile? Un nuovo prodotto afferma di poterlo fare su tutte le Tesla, S, X ed Y per soli 1500€, ma come funziona? Ho pensato di immaginarlo chiacchierando con Federica Musto e chattando con Ivan e ci piacerebbe avviare con voi uno scambio di opinioni tecniche. 👉Partiamo dallo standard NACS…usato solo negli USA e diffuso talmente tanto che altri costruttori, compresa Ford, ne hanno annunciato la compatibilità. Si parla di 500VDC @ 500A, con possibili upgrade futuri. ⚠️Attenzione: il dispositivo Teslaunch funzionerebbe solo per veicoli prodotti in Nord America, con standard NAS. Inoltre ad oggi solo il Cybertruck supporta il V2L nativo. 😵Ma quindi come può il dispositivo prelevare energia dalla porta di ricarica ?? Io credo che il dispositivo si “mascheri” da colonnina di ricarica. Potrebbe infatti sfruttare un generatore di Segnali di Controllo Pilot (CP): inviando un segnale al pin CP simulando di essere una stazione di ricarica, avviando una “ricarica che in realtà è inversa”, al fine di ottenere l’assenso sui contattori e dunque “aprire la strada” verso la batteria del veicolo tramite l’MBC, Main Battery Contactor. Chiuso il contattore avremo sui contatti una tensione continua a 400Vcc. Dunque oltre al modulo di comunicazione e monitoraggio, il sistema integra un DC/AC 400Vcc/110VAC, 3,5kW max. ~Si ma il carico non sarà costante, dunque come lo modulo? Usando il PWM e variando il Duty Cycle il dispositivo potrebbe modulare la corrente richiesta. Monitoraggio e sicurezza? Potrebbe avvenire tramite il Power Line Communication, per mantenere la stabilità e interrompere l’energia in caso di anomalie, evitando rischi. 🔌L’assorbimento del carico però non sarà costante. Bene, il dispositivo potrebbe regolare dinamicamente il carico, simulando un caricatore che varia la potenza di ricarica in base alla disponibilità: questo ad esempio accade sempre sulle colonnine con power manager che inseguono la produzione fotovoltaica. Ma il BMS che fa, dorme? Non si accorge che sta calando la tensione sulle celle? Non si accorge della corrente in uscita piuttosto che in ingresso? Beh ce lo siamo chiesti io e la Fede Musto, ma è pur vero che il BMS è abituato a regolare la carica e la scarica del veicolo anche simultaneamente. Mi spiego: immaginate che la stazione di ricarica possa erogare solo 1 kW di potenza per via delle impostazioni attuali, ma in remoto accendete il climatizzatore del veicolo. Il BMS considererà il flusso di energia in uscita come normale, anche se dovesse essere superiore a quello in ingresso. Questo perché la tensione passa dalla Junction Box che è la scatola di connessione 400Vcc da dove anche le altre utenze del veicolo prelevano corrente 😉 Sicurezza: pur possibile, il processo non è supportato ufficialmente da Tesla e potrebbe essere bloccato da aggiornamenti firmware futuri. ✌️E voi cosa pensate ?