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La community per cambiare il mondo, non il clima 🌍

Chi siamo

Coinvolgiamo persone e organizzazioni nella lotta al cambiamento climatico. Lo facciamo semplificando, informando e sensibilizzando sulle sfide climatiche e ambientali dei nostri tempi. Diffondiamo le notizie più importanti su clima e ambiente, dando ampio spazio a quelle positive. Raccontiamo progetti/soluzioni per la salvaguardia del pianeta e le storie di changemakers che stanno rendendo il pianeta Terra un posto migliore.

Sito Web
https://zaap.bio/greencome
Settore
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Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Torino
Tipo
Società privata non quotata

Località

Dipendenti presso Greencome

Aggiornamenti

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    📢 Negli Stati Uniti, i gruppi ambientalisti hanno fatto causa all'amministrazione Trump che ha firmato un ordine esecutivo per aprire le acque dell'Alaska alle trivellazioni petrolifere. La decisione di Trump viola una legge federale che non consentirebbe al Presidente di rimuovere le tutele esistenti. 💰 Alla COP16 è stato compiuto un primo passo verso un impegno globale per la biodiversità: concordati $200 miliardi all’anno fino al 2030 per tutelare la vita sulla Terra, con più risorse destinate ai Paesi in via di sviluppo.  🌳 Il Brasile avvia l’Operazione Maravalha, la più grande azione degli ultimi cinque anni contro il disboscamento illegale. Nei prossimi 12 mesi, i raid proteggeranno le foreste e le terre indigene negli stati di Amazonas, Pará e Rondônia. 🌱 Nel Regno Unito è stato scoperto un meccanismo biologico che rende le radici più attraenti per i microbi del suolo, favorendo pratiche agricole più sostenibili. La ricerca potrebbe ridurre l’inquinamento da azoto e le emissioni agricole, migliorando la salute dei terreni coltivabili. 🐾 Al Canile della Muratella di Roma partono i lavori per il primo ospedale veterinario gratuito in Italia. Entro il 2027, offrirà cure agli animali delle strutture comunali, con la possibilità di estenderle alle famiglie a basso reddito che adottano da canili e dall’oasi felina di Porta Portese. #Trump #biodiversità #animali #deforestazione #buonenotizie 

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    Abbiamo davvero bisogno di nuovi parcheggi nelle nostre città, o dovremmo ripensare lo spazio urbano? Nel 2023, in Italia, si contavano 694 auto ogni 1000 abitanti: un numero decisamente alto, che riflette la nostra dipendenza dall’auto privata. A Roma, ogni anno perdiamo 107 ore bloccati nel traffico, a Torino 86 e a Milano 59. E non è tutto: il 30% del tempo trascorso in macchina nelle aree urbane viene impiegato per cercare parcheggio. Perché succede? Due italiani su tre scelgono l’auto perché il trasporto pubblico è spesso inefficiente. Basti pensare che tra il 2016 e il 2023 sono stati realizzati appena 14 km di metropolitane e 11 km di tranvie. Rispetto a molte città europee, in Italia il trasporto pubblico è ancora poco sviluppato. Ma ogni parcheggio è spazio che togliamo alle persone. Al posto di un’auto potremmo avere panchine, tavolini, giardini urbani, aree gioco per i bambini, piste ciclabili o spazi pedonali. Ridurre lo spazio dedicato alle auto significa restituire spazio pubblico alle persone, rendendo le città più vivibili, sicure e a misura d’uomo. Per farlo, però, dobbiamo ripensare la nostra mobilità, investendo davvero in trasporto pubblico efficiente e in mobilità sostenibile. 💬Ti piacerebbe vivere in una città più verde e sicura? Fonti: Istat | Legambiente | TomTom Traffic Index #parcheggi #auto #spaziopubblico #mobilità

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    Quali sono le principali preoccupazioni ambientali degli italiani? Dall’ultima indagine Istat, che fotografa la percezione dei cittadini sulle questioni ambientali, emerge una forte preoccupazione per il clima e una grande attenzione al risparmio di acqua ed energia. Nel 2024, oltre 7 cittadini su 10 dichiarano di prestare attenzione a non sprecare energia, mentre circa il 69% è attento a ridurre il consumo di acqua, segno di una solida consapevolezza verso la tutela delle risorse naturali. Tra le principali preoccupazioni spicca la qualità dell’aria: più della metà degli italiani (51,9%) si dichiara preoccupata, con un’attenzione particolarmente alta nelle aree metropolitane e nel Nord Italia, dove l’inquinamento atmosferico è percepito come una delle criticità più gravi. Un altro tema molto rilevante è la gestione dei rifiuti, soprattutto al Centro e nel Mezzogiorno, dove storicamente si concentrano le maggiori difficoltà nella raccolta e nello smaltimento. Non manca la consapevolezza verso i cambiamenti climatici, che restano la prima fonte di preoccupazione ambientale per quasi 6 italiani su 10. Se considerati insieme al problema dell’effetto serra, emerge come l’attenzione della popolazione per la crisi climatica sia cresciuta nel tempo con un picco nel 2019. Dall’insieme delle osservazioni emerge come le preoccupazioni ambientali non siano distribuite in modo uniforme: chi vive in territori esposti a rischi specifici, come il dissesto idrogeologico o l’inquinamento delle acque, tende a percepire con maggiore urgenza quei problemi. 💬Qual è il problema ambientale che ti preoccupa di più? Fonte: Istat, Indagine Aspetti della vita quotidiana 2024. #ambiente #inquinamento #cambiamenticlimatici #ecoansia _____________ Ne abbiamo parlato insieme a Istat!

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    🚀 Vuoi dare vita al futuro sostenibile e digitale di Torino, contribuendo a risolvere il problema dell’elevato utilizzo dell’auto privata? 🟢 Partecipa a Green Digital Futures, l’hackathon per chi vuole ripensare la mobilità a Torino. Tre giorni di innovazione, collaborazione e networking con esperti del settore. 💡 Non servono competenze tecniche, serve solo la voglia di fare la differenza! ⚡ Ora hai due scelte: 💤Aspettare che qualcosa cambi  🌱Far parte del cambiamento! 🔗 Link nei commenti per iscriverti! Affrettati perché le candidature chiudono il 28 febbraio e i posti sono limitati. ________ 🇪🇺Green Digital Futures è finanziato dall’Unione Europea con il programma SEFIT - Social Ecosystem For Fair And Inclusive Transitions. 🤝 Organizzato da Sprintaly con i partner tecnici: Fondazione Giacomo Brodolini 20e30 Greencome #GreenDigitalFutures #MobilitàSostenibile #Innovazione #Hackathon #Torino

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    La biodiversità,  ovvero la varietà di vita sulla Terra, non è solo una questione ambientale, ma un pilastro per la nostra sopravvivenza. Ecosistemi sani regolano il clima, forniscono cibo e acqua pulita e proteggono dai disastri naturali. Eppure, deforestazione, inquinamento e crisi climatica ne stanno accelerando la perdita. L’Italia è il paese europeo con la maggiore varietà di specie e habitat, ma il 68% degli ecosistemi terrestri è a rischio e il 30% delle specie è minacciato di estinzione. Dal 25 al 27 febbraio, Roma ospiterà le sessioni supplementari della COP16 sulla biodiversità, un incontro cruciale dopo lo stallo di Cali. L’obiettivo? Rafforzare l’implementazione del Quadro globale per la biodiversità di Kunming-Montreal (KMGBF), un piano con 23 target per fermare la perdita di biodiversità entro il 2030. Tra le priorità: definire una strategia per mobilitare $200 miliardi all'anno per la biodiversità e tagliare $500 miliardi di sussidi dannosi che incentivano pratiche insostenibili. Si discuterà anche della creazione di un nuovo fondo globale per distribuire risorse in modo più efficace. Inoltre, si lavorerà alla definizione di strumenti di monitoraggio per valutare i progressi, in vista della COP17 nel 2026, e al supporto tecnico ai Paesi in via di sviluppo per migliorare la raccolta dati. La perdita di biodiversità è una crisi globale che aggrava squilibri economici, povertà e crisi sanitarie. 💬L’incontro di Roma riuscirà a sbloccare i negoziati e garantire un futuro più sostenibile? Fonti: WWF, IPBES, UN Biodiversity, UN Environment Programme #biodiversità #cop16 #ambiente #natura

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    🌳 Il programma “Size of Wales” consente di piantare un albero nel Paese e in Uganda per ogni bambino nato in Galles. Si è arrivati alla pietra miliare di 15 milioni di alberi nella regione ugandese di Mbale, fortemente colpita dalla deforestazione illegale. ☠️ A partire dal primo gennaio 2026 ci sarà lo stop agli PFAS. Si tratta di sostanze chimiche dannose per la salute e che si trovano in moltissimi prodotti di largo consumo, soprattutto cosmetici e vestiti. La Francia è il primo Paese UE a vietarli. 🐝 Il Regno Unito vuole vietare l'utilizzo di tre pesticidi in agricoltura, rendendo le pratiche agricole più sostenibili e proteggendo le api. Mentre gli ambientalisti festeggiano, alcuni gruppi di agricoltori protestano. 🌊 “Sea Beyond” è un progetto del Gruppo Prada in collaborazione con la commissione oceanografica intergovernativa dell’Unesco per aumentare la consapevolezza sulla tutela degli oceani e della bodiversità marina. Il 3 aprile 2025 nascerà a Venezia un centro permanente che proporrà gratuitamente percorsi educativi multisensoriali e laboratori creativi per conoscere meglio l’oceano. 🐺 Un gruppo di cinque ONG vuole intraprendere un'azione legale contro la decisione europea di declassare lo status di protezione del lupo da “strettamente protetto” a “protetto”. Questa decisione renderebbe più facile agli allevatori sparare ai lupi in caso di attacchi al bestiame. #ecoansia #buonenotizie #alberi #pfas #api

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    Tra il dire e il fare ci sono di mezzo greenwashing e social washing. Ma oltre ai consumatori, come l’incoerenza tra le dichiarazioni e le pratiche aziendali influenzano i lavoratori? Quando la cultura aziendale e le condizioni di lavoro non rispecchiano i valori proclamati, si crea un divario che può generare sfiducia, calo della motivazione e persino burnout. Il risultato? Maggior turnover e perdita di talenti. I lavoratori in generale, ma soprattutto le giovani generazioni vogliono più impegno da parte delle aziende e dei loro CEO: il 54% della Gen Z e il 48% dei Millennial stanno già facendo pressione sui loro datori di lavoro per azioni concrete contro il cambiamento climatico (Deloitte 2024). E non hanno paura di cambiare lavoro o settore se i datori di lavoro attuali non dimostrano concretamente il loro impegno. La sostenibilità aziendale è quindi una leva strategica per attrarre e fidelizzare talenti, ma deve tradursi in iniziative concrete e piani a lungo termine per promuovere il benessere dei dipendenti, dell’ambiente e della società. Secondo la ricerca di Tesya e AstraRicerche, quasi un lavoratore italiano su due ritiene che le aziende dovrebbero focalizzarsi su pochi ambiti chiave per garantire un impegno credibile. Tu cosa ne pensi? Su che ambiti si dovrebbero concentrare le aziende per promuovere la sostenibilità ambientale e sociale? #green #lavoro #sostenibilità #greenwashing

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    I saldi sono nati per vendere le eccedenze, ma il modello di consumo attuale li ha trasformati in una macchina crea vestiti superflui, accessori che finiranno in discarica, necessità fittizie. Secondo l’indagine condotta da Confcommercio-Imprese per l'Italia in collaborazione con Format Research, il 68% degli italiani farà acquisti durante i saldi invernali, soprattutto per capi d’abbigliamento (93,9%), calzature (76,0%) e intimo (40,7%). Ma l'industria tessile crea un sacco di problemi. A livello impatti climatici, la moda è responsabile del 5-10% delle emissioni di gas serra e produce 92 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno. Non solo: il 30% degli acquisti durante i saldi rimane invenduto e finisce per essere buttato. Mentre approfitti delle offerte, chiediti: ho davvero bisogno di altri vestiti? Se la risposta è sì, ci sono degli accorgimenti che puoi adottare. Anzitutto, evita il fast fashion: capi come quelli di SheIn, H&M o Zara sono fatti con materiali sintetici inquinanti, e il 35% delle microplastiche negli oceani proviene dal lavaggio di tessuti sintetici. Inoltre, per fare acquisti più consapevoli, prediligi materiali eco-sostenibili, cerca certificazioni fair trade e ricorda che, se il prezzo è troppo basso, qualcun altro lo sta pagando. Fortunatamente, sempre più italiani scelgono la sostenibilità anche durante i saldi, per esempio comprando solo se necessario (53%) o scegliendo prodotti di qualità più elevata (19%). 💬 Cosa acquisterai durante i saldi invernali? Pensi che i saldi possano favorire acquisti più sostenibili? Dicci la tua nei commenti! #saldi #sostenibilità #consumoconsapevole

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    💧i.idro DRAIN è la pavimentazione drenante che contribuire a prevenire gli allagamenti urbani e l’effetto isola di calore, favorendo il deflusso dell’acqua piovana e migliorando il comfort ambientale nelle città, anche durante le ondate di calore estivo. Sarà possibile visitare lo stand di Heidelberg Materials dal 19 al 21 febbraio alla fiera Myplant & Garden. 🚲 Per incentivare la mobilità dolce, l’Università di Firenze lancia “UniFi pedala”, un’iniziativa che offre 500 kit gratuiti a studenti e dipendenti per monitorare gli spostamenti in bici e ricevere fino a 30€ al mese di rimborsi. 🛤️ Anche in Francia iniziano i test sul “ferrovoltaico”, con pannelli fotovoltaici rimovibili installati sui binari. Questi impianti temporanei, offrono un’infrastruttura leggera per sfruttare l’energia solare senza modificare la rete esistente. 🦬 L'Appalachian Rekindling Project (ARP), un gruppo guidato da donne indigene, ha acquistato 25 ettari di terra per ripristinare l’ecosistema con specie autoctone, come i bisonti, e offrire un'alternativa alla costruzione di una nuova prigione federale. ⚡️Dopo due anni di battaglie nasce la comunità energetica FER-menti ad Auletta (SA), che sfrutterà pannelli sui tetti (non sui terreni) per produrre energia rinnovabile, destinando una quota sociale al territorio. #buonenotizie #rinnovabili #città #alluvioni #bicicletta

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    L’AI è davvero un problema per il Pianeta? L’intelligenza artificiale consuma enormi quantità di energia e acqua, contribuendo all’aumento delle emissioni globali. Entro il 2026, AI, criptovalute e data center potrebbero assorbire il 4% dei consumi mondiali. Ma la questione è più complessa: esistono diverse tipologie di AI. Alcune, come quella cinese, promettono un consumo energetico ridotto del 90%, mentre altre vengono utilizzate per riforestare, prevenire incendi e ridurre sprechi. 💬 Tu che ne pensi? Diccelo nei commenti! #ai #chatgpt #deepseek #sostenibilità #ambiente _______ Ne ha parlato Nicolas Lozito 🙋♂️

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