🧠 Inquinamento e declino cognitivo: una minaccia silenziosa per il nostro cervello?
Sappiamo che l’inquinamento atmosferico è un killer silenzioso, responsabile di milioni di morti premature ogni anno. Ma c’è un altro effetto meno visibile e altrettanto preoccupante: il deterioramento delle nostre capacità cognitive.
🔬 Uno studio recente pubblicato su Nature Communications ha evidenziato come anche una breve esposizione a particolato fine (PM2.5) possa compromettere le funzioni cognitive, con effetti che si manifestano dopo appena quattro ore.
💡 Cosa hanno scoperto i ricercatori?
• L’esposizione acuta a PM2.5 ha ridotto la capacità di attenzione selettiva e il riconoscimento delle emozioni nei partecipanti, mentre la memoria di lavoro e la vigilanza psicomotoria sembrano essere meno influenzate.
• Il metodo di inalazione (naso vs. bocca) non ha modificato significativamente gli effetti, suggerendo che il particolato agisce principalmente attraverso il sistema respiratorio e non solo tramite il nervo olfattivo.
• L’effetto è stato osservato dopo quattro ore, rafforzando l’ipotesi che l’inquinamento influisca sul cervello tramite meccanismi infiammatori.
🌍 Implicazioni per la salute pubblica.
Questa ricerca si aggiunge a un crescente corpo di studi che collegano l’inquinamento atmosferico a malattie neurodegenerative come Alzheimer e Parkinson. Se anche brevi esposizioni hanno un impatto, possiamo solo immaginare cosa accada con un’esposizione cronica.
Cosa possiamo fare?
1️⃣ Ridurre l’esposizione personale: purificatori d’aria, mascherine anti-smog nelle città più inquinate, monitoraggio della qualità dell’aria.
2️⃣ Spingere per politiche più rigorose: limiti più stringenti alle emissioni di PM2.5 e investimenti in trasporto sostenibile ed energie rinnovabili.
3️⃣ Aumentare la consapevolezza: il legame tra inquinamento e declino cognitivo è ancora poco noto, ricerche in questo senso e investimenti sono cruciali per il futuro.
Link all'articolo di Nature: https://lnkd.in/d2drsEiD