⚖️ Rinuncia a comparire in udienza: chiarimenti e oneri dell’imputato detenuto 🖊️ Con la sentenza n. 43220 del 27 novembre 2024, la Corte di Cassazione – Sezione Prima Penale ha ribadito che la rinuncia dell’imputato detenuto a comparire in udienza permane fino a una revoca espressa, che deve essere manifestata secondo le modalità previste dalla legge. Spetta all’imputato assicurare la chiarezza delle sue dichiarazioni. Nel caso specifico, D.P., agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, aveva inizialmente rinunciato a comparire all’udienza, salvo poi inviare una PEC chiedendo di partecipare. Tuttavia, il Tribunale di sorveglianza di Napoli ha respinto la richiesta di rinvio per la sua traduzione, confermando l'onere dell’imputato di attivarsi presso il giudice competente per ottenere l’autorizzazione necessaria. 💡 https://lnkd.in/esjcmGdd #UltimeDallaCassazione #NovitàGiurisprudenziali
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Aggiornamenti
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⚖️ Certificati medici: validità, limiti e decisioni sul licenziamento 🖊️ La Corte di Cassazione – Sezione Lavoro, con sentenza n. 30551 del 27 novembre 2024, ha stabilito che i certificati medici redatti da medici convenzionati con enti previdenziali o il SSN sono atti pubblici che fanno fede fino a querela di falso, ma tale fede privilegiata non si estende ai giudizi valutativi sullo stato di malattia e sull'impossibilità lavorativa. Questi giudizi, pur autorevoli, possono essere contraddetti da elementi probatori acquisiti in giudizio. Nel caso in esame, F... spa aveva licenziato una dipendente per presunta simulazione di malattia, ma la Corte d’Appello di Roma ha dichiarato illegittimo il licenziamento, ordinando la reintegrazione. La consulenza tecnica medica ha confermato l’assenza di comportamenti idonei a prolungare la malattia o aggravare il quadro clinico. 💡 https://lnkd.in/ePqASGDR #UltimeDallaCassazione #NovitàGiurisprudenziali
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⚖️ La ricezione degli atti: chiarimenti sulla prova in Cassazione 🖊️ Con ordinanza n. 30573 del 27 novembre 2024, la Corte di Cassazione – Sezione Lavoro ha stabilito che, in caso di contestazione sulla ricezione di un atto, è onere del mittente produrre l’avviso di ricevimento o l’attestazione di compiuta giacenza, non essendo sufficiente dimostrare la sola spedizione. Gravare il destinatario della prova negativa di non aver ricevuto l’atto è considerato irragionevole. Il caso riguardava E... s.r.l., che aveva impugnato una cartella esattoriale dell’INPS per contributi non pagati. Dopo due gradi di giudizio sfavorevoli, l’azienda ha ricorso in Cassazione. 💡 https://lnkd.in/eKa643mG #UltimeDallaCassazione #NovitàGiurisprudenziali
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⚖️ Controllo di ragionevolezza del giudice sulla legittimità dell'arresto facoltativo in flagranza ✅ 𝐶𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 - Sentenza n. 43200 del 27 novembre 2024 🖋 Con la sentenza n. 43200, la Corte di Cassazione ha ribadito che il giudice della convalida dell'arresto facoltativo in flagranza deve effettuare un controllo di ragionevolezza, esaminando se l'arresto è stato deciso in modo appropriato dalla polizia giudiziaria, in base alla gravità del fatto o alla pericolosità del soggetto. 👉 Tale controllo non implica la valutazione della responsabilità del soggetto arrestato o la gravità delle prove contro di lui, ma riguarda solo la legittimità dell'atto di arresto. La polizia deve fornire le ragioni che giustificano l'arresto, ma non è necessario un provvedimento motivato; è sufficiente che le motivazioni siano esplicitate nel verbale o in atti complementari. Il giudice verifica se l'arresto è stato ragionevole, in base alle circostanze e al tipo di reato, senza entrare nel merito delle prove o della necessità di misure cautelari. 💡 https://lnkd.in/eptnqps8
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⚖️ Mancato adempimento dell'incarico da parte del difensore: limiti delle cause di forza maggiore e oneri di vigilanza dell'assistito ✅ 𝐶𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 - Sentenza n. 43206 del 27 novembre 2024 🖋 Con la sentenza n. 43206, la Corte di Cassazione ha ribadito che Il mancato o errato adempimento dell'incarico da parte del difensore di fiducia, come nel caso di una mancata impugnazione, non costituisce causa di forza maggiore o caso fortuito, in quanto è una rappresentazione errata della realtà, superabile con la normale diligenza. La giurisprudenza stabilisce che l'assistito ha l'onere di vigilare sull'adempimento del mandato. Se l'assistito non controlla correttamente, il difensore non può invocare cause di forza maggiore, e bisogna valutare caso per caso le modalità di controllo. Inoltre, in caso di malattia grave che influisce sulla capacità di intendere e volere, si può giustificare il mancato esercizio dei diritti, ma una malattia che causa solo sbalzi d'umore senza compromettere le capacità di comprensione non giustifica il ritardo. 💡 https://lnkd.in/eBJEASVQ
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⚖️ Danno differenziale: criteri di calcolo per il risarcimento in caso di menomazioni preesistenti e nuove compromissioni da errore medico ✅ 𝐶𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 - Ordinanza n. 30560 del 27 novembre 2024 🖋 Con l'ordinanza n. 30560, la Corte di Cassazione ha ribadito che il danno differenziale si applica quando una menomazione preesistente si aggrava a causa di un errore medico. Il calcolo prevede di determinare la percentuale di invalidità complessiva e monetizzarla secondo le tabelle di riferimento. Da questa somma si sottrae l'importo corrispondente alla percentuale di invalidità preesistente, non attribuibile alla responsabilità del medico. Questo criterio non si applica a menomazioni meramente coesistenti. 💡 https://lnkd.in/e4CPU8Z3
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⚖️ Società di capitali a ristretta base: presunzione di distribuzione degli utili occulti e oneri probatori del contribuente ✅ 𝐶𝑜𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑠𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 - Ordinanza n. 30568 del 27 novembre 2024 🖋 Con l'ordinanza n. 30568, la Corte di Cassazione ha ribadito che in caso di società di capitali con ristretta base proprietaria, è legittima la presunzione che gli utili occulti accertati in capo alla società siano stati distribuiti ai soci. Tuttavia, il contribuente può dimostrare che i ricavi non sono stati distribuiti, ma accantonati o reinvestiti dalla società, oppure che siano stati appropriati da altri soggetti. Per applicare questa presunzione, è necessario provare la ristretta base sociale e l’esistenza di un valido accertamento dei ricavi non contabilizzati. Non è invece indispensabile che l’avviso di accertamento ai soci includa elementi di riscontro come l’acquisto di beni non giustificabili in base ai redditi dichiarati. 💡 https://lnkd.in/eCUuY5TY
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⚖️ Urbanistica ed edilizia: difformità totale e sanabilità delle opere 🖊️ Con ordinanza n. 30427 del 26 novembre 2024, la Corte Suprema di Cassazione ha stabilito che la realizzazione di nuovi fabbricati senza concessione edilizia, se considerati autonomi rispetto al progetto originale, costituisce una difformità totale e non sanabile. La Cassazione ha precisato che la parziale difformità si applica solo quando le modifiche riguardano aspetti non essenziali dell’opera, mentre nel caso in esame le nuove costruzioni, prive di concessione, non possono essere regolarizzate. Fatti concreti Nel 1968 è stato stipulato un preliminare di vendita per un complesso immobiliare a Roma. Successivamente, sono stati realizzati nuovi fabbricati non autorizzati, che hanno modificato sostanzialmente l’oggetto dell’accordo. Il Tribunale e la Corte d'Appello si sono alternati nelle decisioni, con la Corte di Cassazione che, nel 2017, ha accolto l’appello di T.M. e ordinato il trasferimento della proprietà. La sentenza è stata ora impugnata dai nuovi ricorrenti. 💡 https://lnkd.in/euWHrBZY #UltimeDallaCassazione #NovitàGiurisprudenziali
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⚖️ Risarcimento per inadempimento degli obblighi informativi da parte dell’intermediario 🖊️ La Corte Suprema di Cassazione, con sentenza n. 30439 del 26 novembre 2024, ha confermato che, in caso di inadempimento degli obblighi informativi da parte dell’intermediario, l’investitore ha diritto a essere risarcito per la perdita subita. La Cassazione ha stabilito che l’investitore deve essere reintegrato nella sua situazione patrimoniale originaria, ricevendo un importo pari all’investimento perduto, rivalutato e con gli interessi compensativi, al fine di compensare la mancata disponibilità della somma investita consapevolmente. Fatti concreti I... s.p.a. aveva effettuato operazioni di acquisto di bond argentini per conto dell'Associazione S..., che ha successivamente denunciato la violazione degli obblighi informativi. La Corte d'Appello di Roma ha dichiarato nulli alcuni acquisti e condannato l'istituto bancario a risarcire il danno, con un importo di oltre un milione di euro. Intesa Sanpaolo ha impugnato la decisione, mentre l'Associazione ha presentato ricorso incidentale. 💡 https://lnkd.in/eApDnmkW #UltimeDallaCassazione #NovitàGiurisprudenziali
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