▶️ 𝐕𝐈𝐃𝐄𝐎 | Svelato a Bari il nuovo marchio della Regione Puglia: un ottagono ispirato a Castel del Monte, con rami di ulivo intrecciati al suo interno. Il claim "Puglia. L’Italia levante" celebra il legame con la tradizione e il territorio, guardando al futuro con l’obiettivo di aumentare la visibilità della regione a livello internazionale. #puglia #branding #innovazione
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Aggiornamenti
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#ExIlva: Morgan Stanley pronta a erogare un finanziamento, stimato intorno ai 200 milioni di euro, per rafforzare la liquidità dell’azienda. Intanto persistono le difficoltà nell’indotto. ✍ di Maristella Massari
Nuova linea di credito, «ossigeno» per l'ex-Ilva
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Il futuro del Sud passa dall'industria: senza una visione strategica, il rischio di un declino infelice è reale. ✍ Il punto del direttore Mimmo Mazza #turismo #cultura #industria #automotive
Il punto del direttore Mimmo Mazza: cultura e turismo non bastano a far crescere il Sud
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📆 | 𝐃𝐎𝐌𝐄𝐍𝐈𝐂𝐀 𝟖 𝐃𝐈𝐂𝐄𝐌𝐁𝐑𝐄 𝟐𝟎𝟐𝟒 Icaro e la storia di Pinocchio: una fiaba italiana. Si rinnova l'appuntamento in edicola e online con il nostro settimanale. E Andrea Balestri si racconta: «Ho ricordi bellissimi». Vi aspettiamo! ➡️ https://lnkd.in/d4jKKWCH
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⬇️ 𝐏𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚: 𝐞𝐜𝐜𝐨 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐩𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐯𝐞𝐬𝐭𝐢𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢. 𝐀 𝐁𝐚𝐫𝐢 𝐢𝐥 𝟐𝟑% 𝐞 𝐚 𝐋𝐞𝐜𝐜𝐞 𝐢𝐥 𝟐𝟐% La strategia che punta a investire sulle infrastrutture strategiche va di pari passo con l’allocazione di risorse a sostegno del sistema del welfare. Ma sono in realtà le imprese i primi beneficiari delle risorse del Patto per la Puglia firmato sabato scorso. Gli allegati all’intesa, in uno con i dati della Regione Puglia che riclassificano gli interventi in base a sette priorità strategiche (il Dipartimento per gli affari Europei di Palazzo Chigi distingue invece dodici «aree di intervento») permette di rileggere i numeri alla luce dell’allocazione «politica» che il governatore Michele Emiliano ha riassunto parlando di «strategia di sviluppo sostenibile». Ma è possibile ricostruire anche l’allocazione geografica, intendendo la localizzazione degli interventi previsti: a fronte dei 6 miliardi complessivi tra Fondo sviluppo e coesione e Piano operativo complementare, circa metà sono infatti «territorializzabili». Il primo destinatario dei fondi sono dunque le imprese, cui sono destinati a vario titolo 829 milioni di euro che vanno a sostenere gli incentivi previsti dagli accordi di programma e più in generale dagli strumenti di sostegno agli investimenti. La stessa Regione otterrà qualcosa in più, circa 900 milioni, ma con un importante distinguo: ai 531 milioni destinati prevalentemente a infrastrutture (sia in forma diretta, sia attraverso bandi o contributi a sportello per i Comuni) si sommano altri 370 milioni destinati al sistema del welfare. Si tratta in particolare degli interventi relativi a Patto di cura, sostegno al reddito e contrasto alla povertà, Piani per la conciliazione vita-lavoro: strumenti costruiti per superare la logica del sussidio a pioggia verso un sistema dei servizi. Nella classifica dei beneficiari segue Acquedotto Pugliese, che si conferma principale soggetto attuatore degli interventi regionali. I 310 milioni sono spalmati su 24 progetti che vedono in testa il dissalatore del Tara (70 milioni) e il potenziamento del depuratore di Taranto Gennarini (37), seguiti dal potenziamento dell’impianto di sollevamento di Torre del Diavolo (20 milioni) che attende dal 2020. ✍️ 𝐝𝐢 𝐌𝐚𝐬𝐬𝐢𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐒𝐜𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢𝐧𝐢 CONTINUA A LEGGERE ⤵ https://lnkd.in/dDsCbcyT
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Con oltre l’80% delle richieste di connessione alla rete per nuovi impianti rinnovabili localizzato nelle Regioni del Sud e delle isole, il Meridione può fare la differenza. ✍ L'analisi di Gaetano Quagliariello #energierinnovabili #greeneconomy #digitalizzazione
Semplificare e digitalizzare, così il Sud può vincere la sfida delle rinnovabili
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⬇️ 𝐏𝐚𝐭𝐭𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐏𝐮𝐠𝐥𝐢𝐚, 𝐞𝐜𝐜𝐨 𝐥𝐚 𝐥𝐚 𝐦𝐚𝐩𝐩𝐚 𝐝𝐞𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐢: 𝐜'𝐞̀ 𝐥'𝐞𝐟𝐟𝐞𝐭𝐭𝐨-𝐅𝐢𝐭𝐭𝐨 Le cifre parlano di 4,3 miliardi di euro allocati sul Fondo di sviluppo e coesione e di 1,7 miliardi nel Piano operativo complementare per un totale di 6 miliardi, ma i numeri si consolideranno quando ci sarà il testo definitivo del Patto. Perché siamo alle solite: si firma per le telecamere (prima) e si sistemano le carte (poi). Tant’è che Michele Emiliano nel suo discorso parla di 6,2 miliardi sommando pere con banane (i 267 milioni destinati al cofinanziamento dei programmi europei appostati nel Poc al limite andrebbero sottratti dal totale...), e qualcun altro arriva a quota 6,7 miliardi aggiungendo anche i 470 milioni di finanziamenti integrativi. Cioè soldi che già c’erano. Insomma, come al solito non ci capisce niente nessuno ma tutti sono autorizzati a parlare. E le tabelle (tecnicamente: gli allegati ai due accordi), che si ottengono soltanto in modalità carbonara (la Regione Puglia: «Chiedetele a Palazzo Chigi», gli uomini del Governo: «Rivolgetevi alla presidenza della Puglia») dicono molto del perché si sia arrivati buoni ultimi a firmare il Patto. La premier Giorgia Meloni lo ha detto chiaramente: «I soldi sono delle Regioni ma il governo si riserva l’ultima parola per assicurarsi che la programmazione sia coerente con le nostre linee strategiche». E infatti a fronte di 430 interventi finanziati con Fsc, il singolo maggiore investimento verrà gestito fuori dalla Puglia: sono i 229 milioni per l’allargamento di 37 km della statale 275 Maglie-Leuca, quella che passa da casa di Raffaele Fitto (non a caso: in platea c’erano più sindaci salentini che baresi), un progetto nella titolarità di Anas che avrebbe le sue fonti autonome di finanziamento e in questo caso avrebbe dovuto pescare dalla quota Fsc nazionale. ✍ di Massimiliano Scagliarini CONTINUA A LEGGERE: ⤵ https://lnkd.in/dEZ2-S87
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📆 | 𝐃𝐎𝐌𝐄𝐍𝐈𝐂𝐀 𝟏 𝐃𝐈𝐂𝐄𝐌𝐁𝐑𝐄 𝟐𝟎𝟐𝟒 Icaro, la scia di sangue dei romanzi criminali: dal delitto di Avetrana al caso Elisa Claps. Si rinnova l'appuntamento in edicola e online con il nostro settimanale. Vi aspettiamo: ⤵️ https://lnkd.in/dRbmdTiw
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La sottoscrizione dell’accordo sui fondi di coesione tra Governo nazionale e Regione Puglia ha spazzato via una situazione di stallo, che stava rischiando di danneggiare il mondo delle imprese. ✍️ Il punto del direttore Mimmo Mazza
Il punto del direttore: «Tre protagonisti e un quarto quasi pronto»
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Puglia, c’è il Patto per i fondi Fsc. La firma Meloni-Emiliano ⤵
Firmato a Bari il patto sui fondi Fsc, in ballo 4,6 miliardi - RIVEDI LA DIRETTA. La premier: «I capi di Stato mi fanno i complimenti per quello che hanno visto in Puglia»
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