LaPenna del Web

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Produzione di media

Senigallia, Marche/AN 7.468 follower

LaPenna del Web è un'agenzia di content marketing che crea contenuti multicanale e multiformato.

Chi siamo

LaPenna del Web è un'agenzia specializzata nella realizzazione di news, testi SEO e video per le redazioni online.

Settore
Produzione di media
Dimensioni dell’azienda
51-200 dipendenti
Sede principale
Senigallia, Marche/AN
Tipo
Società di persone
Data di fondazione
2019
Settori di competenza
SEO, VIDEO, Contenuti web, Blog, Desk, News, giornalismo online, editoria online e scrittura notizie

Località

Dipendenti presso LaPenna del Web

Aggiornamenti

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    🖊️ 19-21 Settembre 2024 3 giorni intensi, pieni di attività e di condivisione. Ci piace organizzare questi incontri per permettere a tutti i nostri collaboratori di incontrarsi dal vivo. Non solo avatar su Skype o WhatsApp: persone vere, ognuno con il proprio talento e la propria passione. Oggi vogliamo tornare a quei giorni lì, per rivivere un po’ quelle emozioni. E lo facciamo attraverso il racconto di Christian: sarà stato sorpreso? 😉 📹: Christian Mangiacasale

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    🎅🏻 Per questo Natale vogliamo augurarti di trovare la tua strada. Ti auguriamo di capire chi sei, cosa ti piace fare, e di riuscire a percorrere quella strada che hai scelto. Non fa niente se a volte inciampi, sbagli percorso, cambi idea e torni indietro: fa tutto parte del viaggio. Un viaggio in cui scoprirai lati di te che non immaginavi potessero esistere, in cui incontrerai persone con cui poterti confrontare per crescere e migliorare. Un viaggio che ti aiuterà a capire quali sono i tuoi valori, i tuoi talenti, la tua unicità. E noi ti auguriamo di iniziarlo questo viaggio, e di viverlo appieno. Buon Natale da LaPenna del Web ❤️

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    💼 Abbiamo droppato un bel post sulle words intraducibili, e ora runniamo che abbiamo una call! (Sì scrivere questa frase ci ha fatto un po’ male all’anima, lo ammettiamo.) A volte abusiamo un po’ degli inglesismi, altre volte però il corrispettivo italiano non rende così bene il concetto. 👉🏻 Nel post esploriamo 5 inglesismi intraducibili (o difficilmente traducibili), ma dicci: Qual è l’inglesismo che odi di più sul lavoro? #inglesismi #tipsdiscrittura #webjournalism

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    🗞️ Che il giornalismo tradizionale sia fatto di regole e deontologia, per fortuna, si sa. Ma oltre all’obbligo -morale e legale- di seguire un certo codice di comportamento, è sempre più palese la necessità di aprirsi verso delle nuove forme di comunicazione. 👉🏻 Il rischio è che sempre più giornalisti abbandonino il giornalismo tradizionale in favore di un’informazione più libera…proprio come ha fatto Taylor Lorenz! Taylor Lorenz è una reporter che ha lavorato prima per il The New York Times, e dal 2022 aveva iniziato una collaborazione con The Washington Post. 📱 È specializzata nella scrittura di articoli sulla cultura tech e di internet, argomento che ha trattato anche nel suo libro “Extremely Online” e nel podcast “Power User” . Ma a ottobre ha annunciato le sue dimissioni dal The Washington Post… 👀 I problemi sono iniziati a causa di un post su Instagram: ad agosto Lorenz ha partecipato ad una conferenza alla Casa Bianca e avrebbe pubblicato una sua foto con Joe Biden (all’epoca dei fatti era ancora Presidente) sullo sfondo, con il testo “War criminal :(”. Il giornale ha aperto un’indagine sul post, ma dopo soli due mesi Taylor Lorenz ha deciso di dare le dimissioni, per concentrarsi su una carriera da giornalista indipendente: ha aperto User Mag, una newsletter su Subtstack. Non entreremo nel merito del post, non è quello che ci interessa. 👉🏻 Vogliamo concentrarci piuttosto sulla dichiarazione di Lorenz in seguito all’annuncio: “I will pursue the type of reporting on the internet that has become increasingly difficult to do in corporate media. ” “Mi dedicherò a quel tipo di informazione che è diventato sempre più difficile da realizzare nei media aziendali.” Insomma, ciò che ha spinto Taylor Lorenz e molti altri giornalisti ad abbandonare le sedi del giornalismo tradizionale è proprio questa rigidità. “I like to have a really interactive relationship with my audience. I like to be very vocal online, obviously. And I just think all of that is really hard to do in the roles that are available at these legacy institutions.”  “Mi piace avere la possibilità di interagire con il mio pubblico. Mi piace essere molto presente online, ovviamente. E penso che tutto questo sia davvero difficile da fare nei ruoli offerti da queste istituzioni tradizionali.” Se il giornalismo non riuscirà a rimanere al passo con i tempi…è destinato a sparire. Dall’altro lato, però, è anche importante che il giornalismo continui a mantenere un’etica e una deontologia. Noi crediamo in un’informazione che unisca affidabilità, precisione e libertà di espressione. Ma questo è possibile solo se riusciremo a far coesistere la deontologia con le nuove forme di comunicazione. ✍🏻 Tu cosa ne pensi? È possibile far convivere vecchi e nuovi paradigmi, nel mondo del giornalismo? 📩 E se vuoi rimanere aggiornat* sulle ultime notizie nel campo del giornalismo, ricordati di iscriverti alla nostra newsletter: scrivici per avere il link!

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    Vogliamo spendere anche noi due parole su “brain rot”, l’espressione scelta dalla Oxford University Press come parola dell’anno per il 2024. Siamo tutti consapevoli di quanto i social e i vari dispositivi tecnologici, se usati in maniera sbagliata e incontrollata, possano essere dannosi per la nostra salute. Le cause e i problemi legati al brain rot sono stati già affrontati, quindi noi vogliamo portare questa discussione su un altro livello. Vogliamo parlare di come invertire la rotta. Perché analizzare il fenomeno ovviamente è indispensabile, ma poi cosa facciamo concretamente per fermarlo? La verità è che ognuno di noi ha il potere di scegliere, ogni giorno, di invertire questo trend. Se continuiamo a preferire contenuti leggeri e “stupidi” (passaci il termine, per questa volta), di chi è la colpa? Solo nostra. Passiamo ore a scrollare a vuoto i nostri social con la speranza, probabilmente, di anestetizzare le nostre emozioni e di isolarci dal caos della realtà. Se vogliamo che qualcosa cambi, dobbiamo cambiare noi in primis. Dobbiamo prenderci la responsabilità delle nostre scelte, dobbiamo ri-educarci a vivere le emozioni invece di sopprimerle, a pensare e a condividere le nostre idee. Non è semplice, lo sappiamo, ma è necessario. Per il momento chiudiamo qui il discorso, ma ne parleremo in modo più approfondito nella nostra newsletter (scrivici per avere il link). Prima di terminare però vogliamo lasciarti con una domanda. Secondo te, quali sono le azioni concrete che possiamo mettere in atto per far sì che “brain rot” non diventi la parola dell’anno anche per i prossimi anni? 

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    🎄🎶 Oggi parliamo della sfida natalizia che amano tutti (o quasi): il Whamageddon. Un gioco che ci fa riflettere molto su quanto sia potente l’effetto nostalgia e a quanto questo fenomeno venga sfruttato nella comunicazione, specialmente a Natale. Nel post parliamo di tutte queste cose (non ti faremo ascoltare Last Christmas, promesso!) E dicci se stai resistendo al Whamageddon, e che effetto ti fa la nostalgia 🎅🏻 📩 Inoltre, ti ricordiamo che con la nostra newsletter puoi rimanere sempre aggiornat* sulle ultime novità del mondo della comunicazione: scrivici per avere il link! #digitalcommunication #effettonostalgia #writingtips

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    Il giornalismo di cronaca nera è sempre difficile, soprattutto ora che il true crime sta conquistando anche gli altri media. 👉🏻 Tra libri, film e serie tv l’informazione sui casi di cronaca è sempre più accessibile e, purtroppo, spettacolarizzata. Il compito del giornalismo però è quello di continuare a camminare su quel confine sottile che divide il diritto di cronaca dal sensazionalismo. Confine che persone come il giornalista Pablo Trincia riescono a percorrere con grande successo. ✍🏻 Raccontare storie in maniera accurata, seguendo la deontologia, cercando allo stesso tempo di catturare l’attenzione dei lettori… È un esercizio difficile, molto difficile, ma è necessario. Sei d’accordo? O credi che sia impossibile riuscire a trovare un equilibrio tra le due cose?   #digitaljournalism #giornalismoonline #giornalismo #truecrime

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    🧠 Semplificare per ridurre la tensione cognitiva… Lo dice anche Daniel Kahneman! Kahneman parla di tensione cognitiva per descrivere quello sforzo mentale che proviamo quando cerchiamo di capire un testo complesso. Più una frase è lunga e arzigogolata, più il nostro cervello si affatica per comprenderla. La soluzione? Semplificare! Ecco alcuni esempi pratici per trasformare una scrittura complessa in una semplice e chiara: ❌ "La riunione sarà organizzata nel rispetto dei tempi e dei requisiti richiesti, con particolare attenzione alle priorità assegnate." ✅ "Organizzeremo la riunione rispettando tempi e priorità." ❌ "La società fu fondata nel 2010 da Paolo e Cristina." ✅ "Paolo e Cristina fondarono la società nel 2010." ❌ "In relazione alla vostra richiesta, sarà nostra premura fornire ulteriori dettagli in merito alle modalità di esecuzione non appena possibile." ✅ "Vi daremo ulteriori dettagli appena possibile." Kahneman ci insegna che ridurre la tensione cognitiva rende la lettura più fluida e piacevole ✍️ Scrivere in modo chiaro non significa semplificare il contenuto, ma evitare di appesantire il lettore con parole inutili. Ogni testo può essere efficace e diretto: dall’email, alla pubblicità, fino ai post sui social 🎯 Scrivi chiaro, pensa chiaro... e aiuta il cervello di chi legge a non stancarsi! 📹: Virginia Leoni #kahneman #pensierilentieveloci #premionobel #scrittura #copywriting #digitaljournalism 

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