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In #Italia solo il 54% delle persone che lavorano (-6% rispetto al dato globale) sono soddisfatte del proprio impiego: le altre però non chiedono una promozione o un aumento. Il 22% dei lavoratori del nostro paese lo cambierebbe nei prossimi 12 mesi, contro il 28% a livello globale. Fonte | Forbes | Italiani insoddisfatti del proprio lavoro. Ma non chiedono una promozione o un aumento

Perché molte #aziende stanno dicendo addio allo #smartworking? Negli ultimi anni, lo smartworking ha cambiato radicalmente il modo in cui le aziende operano, portando benefici come #flessibilità e riduzione dei costi. Tuttavia, molte realtà stanno tornando sui loro passi. Perché? 1. Diminuzione della #produttività e #collaborazione: Nonostante i vantaggi in termini di work-life balance, molte aziende riscontrano che il lavoro da remoto ha ridotto l'efficacia della comunicazione e ha allentato la sinergia tra team. 2. Cultura aziendale in crisi: La coesione e l'appartenenza all'azienda si rafforzano con l'interazione diretta. Il distacco fisico ha indebolito questo senso di comunità, facendo sentire i dipendenti meno coinvolti. 3. Difficoltà nel monitoraggio e gestione dei team: Anche con strumenti avanzati, mantenere il controllo su progetti complessi e team distribuiti si è rivelato più difficile di quanto inizialmente previsto. 4. Mancanza di innovazione: L'innovazione spesso nasce dall'interazione informale, dal brainstorming spontaneo che avviene in ufficio. Questo aspetto viene a mancare con lo smartworking. 5. Esigenze dei clienti: In alcuni settori, la presenza fisica garantisce una risposta più immediata ed efficace alle esigenze dei clienti, migliorando la qualità del servizio. Mentre lo smartworking non sparirà del tutto, per molti #manager e #CEO la soluzione ottimale sta diventando un approccio ibrido. Una combinazione bilanciata che consenta di ottenere il meglio dai due mondi. Secondo te qual è la tua strategia per il futuro del lavoro?

"L’inclusione è un modo di vedere la vita e la società, non significa proteggere qualcuno o fare favori a qualcuno. È creare le condizioni affinché vengano messe al centro la persona e le sue competenze, quindi quello che ognuno sa fare, non quello che è. L’equità è un concetto fragile che spesso viene confuso con il buonismo. In realtà, fare i conti con i bias di sistema è molto difficile e anche doloroso." La nostra Eva Campi, coautrice insieme alle colleghe Consuelo Sironi e Veronica Giovale del libro "Questioni di un certo genere" (Ayros) riflette sulla situazione DEI dentro e fuori le aziende. Grazie Cinzia Ficco per l'intervista: la trovate al primo commento!

Molti leader tollerano comportamenti sbagliati pur di non perdere popolarità. Succede la stessa cosa anche nella società, come ci ricorda anche Alessandra Colonna, attraverso le parole di Karl Popper. È giunto il momento di non tollerare più l'intolleranza?

Credi che il tuo capo sia un #micromanager? Scopri se hai ragione 👉🏻

❓ Cosa significa essere leader in un mondo del lavoro in continua evoluzione? La Wise Leadership richiede propensione al bene comune, capacità di adattamento e una visione strategica per guidare team e organizzazioni attraverso il cambiamento. Ma come si può allenare questa capacità? 🗣 Ne abbiamo parlato durante il workshop immersivo organizzato in collaborazione Le Village by CA Milano. Un’esperienza formativa rivolta ai professionisti HR del Gruppo Crédit Agricole Italia, che ci ha permesso di sperimentare nuove modalità di apprendimento grazie a SHED65, un’Immersive Learning Experience sviluppata da Newton e SDA Bocconi, che unisce la tensione della serialità televisiva al gaming e il design thinking. 🔎 Attraverso scenari interattivi e tecnologie immersive altamente coinvolgenti, i partecipanti hanno potuto mettersi alla prova in contesti sfidanti, sperimentando in prima persona nuovi approcci alla leadership e al decision-making. 💡 Un'opportunità concreta per ripensare il ruolo dell’HR come motore di crescita delle persone e delle organizzazioni, sfruttando il potenziale dell’innovazione applicata alla formazione.

Perché spesso persone potenti, come i #manager nei #CDA delle #aziende, hanno difficoltà quando lavorano insieme? Molto spesso vediamo gruppi di #leader non riuscire a raggiungere i loro obiettivi: legislatori incapaci di trovare un accordo su una legge, capi di stato che non riescono a negoziare accordi di pace significativi o consigli di amministrazione che prendono decisioni disastrose per le aziende. In questi casi, il lavoro del singolo porterebbe migliori risultati: vediamo perché 👉🏻 Fonte | HBR | Powerful People Underperform When They Work Together

Siamo orgogliose e orgogliosi di far parte di progetti belli come questi. Prendiamo esempio da realtà come Deloitte che con il commitment della leadership, continuano a promuovere l’alleanza di genere e a valorizzare il talento di ogni persona. E grazie alla nostra Eva Campi per il supporto all'iniziativa!

La #routine giornaliera al #lavoro, con il passare del tempo, può diventare pesante e la #motivazione venire meno. Cambiare #azienda non è sempre un’opzione fattibile e, oltretutto, lo stesso problema potrebbe ripresentarsi dopo qualche anno. La soluzione esiste, e porta il nome di #Job #Crafting: scopriamo insieme cos’è e come sfruttarlo per rendere il nostro lavoro meno routinario e più stimolante 👉🏻 Fonte : Randstad | Job crafting: cos’è e come usarlo per ritrovare la motivazione sul lavoro.

Come attirare la Generazione Z in azienda? Una ricerca di Valore D ha fatto emergere quali sono le cause più comuni per le quali alcune aziende appaiono meno attrattive per i giovani talenti: vediamo quali👉🏻