Novalife Srl

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Immobiliare

Reggio nell'Emilia, Emilia-Romagna 66 follower

Nuova vita agli immobili

Chi siamo

Un’abitazione è fatta con muri e travi, una casa è costruita con amore e sogni. (Ralph Waldo Emerson) Questa è la nostra mission, ridare una nuova vita a immobili che negli anni hanno perso la loro identità, rimodernarli e prepararli a ospitare tutto l’amore di una nuova famiglia.

Settore
Immobiliare
Dimensioni dell’azienda
1 dipendente
Sede principale
Reggio nell'Emilia, Emilia-Romagna
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2020
Settori di competenza
investimenti immobiliari e real estate

Località

Dipendenti presso Novalife Srl

Aggiornamenti

  • Visualizza il profilo di Daniele Varini, immagine

    Founder Novalife Srl | Founder Yma Real Estate Srl | Founder INOM Luxury Auctions Srl

    INVESTIMENTI ALBERGHIERI Gli investimenti immobiliari nel campo alberghiero rappresentano un settore specifico e molto dinamico del mercato immobiliare, con caratteristiche e modalità di business distinte rispetto al mercato immobiliare domestico tradizionale. Volume degli Investimenti: Nel 2023, gli investimenti nel settore alberghiero in Italia hanno raggiunto un fatturato di 3 miliardi di euro Provenienza degli Investitori: Una buona parte degli investimenti proviene da fondi esteri, in particolare dagli Stati Uniti, Regno Unito e Medio Oriente, attratti dal potenziale di crescita del settore turistico italiano. Concentrazione Geografica: Le città principali come Roma, Milano, Firenze e Venezia sono le destinazioni preferite per gli investimenti, grazie alla loro attrattività turistica. Tipologie di Strutture: Gli investimenti si concentrano soprattutto su hotel di lusso e boutique hotel, segmenti che offrono margini più elevati e una domanda in costante crescita. Domanda Turistica: L'Italia è uno dei principali destinazioni turistiche al mondo, con circa 133 milioni di arrivi internazionali nel solo 2023. Trend di Mercato: Si osserva un aumento della domanda per esperienze uniche e personalizzate, favorendo la crescita di boutique hotel e hotel a tema. Redditività: I tassi di occupazione alberghiera in Italia sono generalmente elevati, specialmente nelle città principali e nelle località turistiche più note. Acquisizione e Sviluppo: Gli investitori possono acquistare hotel esistenti e rinnovarli per aumentarne il valore, oppure sviluppare nuove strutture in aree ad alto potenziale turistico. Mixed-Use Development: Alcuni progetti alberghieri sono parte di sviluppi a uso misto che includono residenze, negozi e uffici, creando sinergie tra le diverse componenti del progetto e aumentando il valore complessivo dell'investimento. Rischio e Rendimento: Gli investimenti alberghieri tendono ad avere un profilo di rischio-rendimento più alto rispetto al mercato immobiliare residenziale. Sebbene il potenziale di rendimento possa essere maggiore, lo è anche la volatilità, legata soprattutto alla variabilità della domanda turistica. Ciclo di Vita degli Investimenti: Gli immobili residenziali offrono generalmente flussi di cassa stabili nel lungo termine, mentre gli investimenti alberghieri possono variare in base alla stagione turistica e alle condizioni macroeconomiche. Liquidità: Il mercato degli immobili alberghieri è generalmente meno liquido rispetto al residenziale, con transazioni che possono richiedere più tempo per essere completate. Valutazione Immobiliare: La valutazione di un hotel è più complessa rispetto a quella di un immobile residenziale, poiché dipende non solo dalla proprietà fisica ma anche dalla redditività operativa della struttura. Innovazione: L'integrazione di tecnologie innovative e la creazione di esperienze uniche per i clienti sono sempre più importanti per differenziarsi in un mercato competitivo.

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  • IMMOBILIARE E TECNOLOGIA: IL FUTURO STA ARRIVANDO Il settore immobiliare è in continua trasformazione, e le nuove tecnologie stanno assumendo un ruolo sempre più cruciale nel definire la direzione del mercato e nelle modalità di conduzione delle transazioni. Innovazioni come l'Intelligenza Artificiale (AI), la Realtà Aumentata (AR), la Blockchain, e altre ancora, stanno cambiando profondamente la gestione delle proprietà, la ricerca di case e il lavoro degli agenti immobiliari. L’Influenza dell’Intelligenza Artificiale (AI) L’Intelligenza Artificiale ha rivoluzionato il modo in cui le persone cercano e acquistano case. Piattaforme basate su AI analizzano grandi quantità di dati immobiliari per fornire previsioni precise sui prezzi, anticipare le tendenze di mercato e suggerire le migliori opportunità di investimento. Questa tecnologia aiuta gli agenti immobiliari a adattare le loro strategie e a offrire consigli più accurati ai clienti. Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR) nell’Esperienza di Visione Immobiliare L'uso di AR e VR ha cambiato radicalmente la visione delle proprietà. Gli acquirenti possono fare “tour virtuali” delle case senza doversi spostare fisicamente. Questa tecnologia offre una visione dettagliata e realistica degli immobili, risparmiando tempo sia agli acquirenti che agli agenti immobiliari. Blockchain Immobiliare: Sicurezza e Trasparenza La tecnologia blockchain fornisce un registro pubblico decentralizzato utilizzabile per verificare la proprietà e le transazioni immobiliari. Questo sistema assicura maggiore trasparenza, riduce il rischio di frodi e semplifica i processi di verifica dei documenti legali legati alle proprietà. Domotica e Case Intelligenti Le case intelligenti stanno diventando sempre più comuni. La domotica consente ai proprietari di controllare l'illuminazione, il riscaldamento, la sicurezza e altri aspetti della casa tramite dispositivi intelligenti. Questo può influenzare il valore delle proprietà e l'esperienza abitativa. Automazione e Chatbot nell’Assistenza Clienti Gli agenti immobiliari stanno adottando sempre più chatbot e sistemi di automazione per fornire assistenza ai clienti 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Questi chatbot possono rispondere a domande comuni, prenotare visite e offrire informazioni dettagliate sui beni immobiliari, migliorando l’efficienza operativa e l’esperienza complessiva del cliente. Conclusioni Le tecnologie emergenti stanno trasformando il settore immobiliare, offrendo nuove opportunità, migliorando l’efficienza e rivoluzionando l’esperienza sia dei clienti che degli agenti immobiliari. Restare aggiornati su queste tecnologie e sfruttarle strategicamente può fare la differenza nel mantenersi competitivi e nel fornire servizi di alta qualità in un mercato immobiliare in costante evoluzione.

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  • Mercato Immobiliare: Sogni e Realtà delle Case in Centro e in Periferia In Italia, il sogno di molti è avere una casa in centro città, ma spesso ci si ritrova ad acquistare in periferia a causa delle disponibilità economiche. Anche se le ricerche online si concentrano nei quartieri centrali, gli acquisti effettivi avvengono soprattutto in periferia. Immobiliare.it Insights ha condotto uno studio per analizzare questo fenomeno nelle principali città italiane. Il Sogno del Centro Da Nord a Sud, i centri storici e le zone centrali delle città come Roma, Milano, Firenze, Torino, Napoli, Genova, Verona e Catania sono molto ambiti. A Roma, oltre il 14% degli utenti cerca casa nel centro storico. A Milano, una persona su cinque punta ai quartieri di Sarpi e Isola, mentre a Firenze il 30% guarda alla zona attorno a Campo di Marte. Tuttavia, i prezzi delle case in queste aree sono spesso fuori portata. Per esempio, a Roma un trilocale in centro costa in media 450.000 euro, mentre a Milano un bilocale nella zona Isola supera i 360.000 euro, ben oltre i budget medi impostati dagli utenti. La Realtà dell'Acquisto in Periferia Quando arriva il momento di acquistare davvero, le preferenze cambiano. A Genova, il centro storico è l'unica eccezione dove domanda e offerta coincidono. A Palermo, l'area attorno al Politeama è molto ricercata. In altre città, la domanda si sposta verso quartieri più accessibili. A Roma, per esempio, prevale il quartiere Re di Roma - San Giovanni, mentre a Napoli molti comprano casa a Chiaia - Mergellina, e a Torino la scelta ricade su Borgo San Paolo. A Milano, il quartiere di Precotto - Turro è il più richiesto, mentre a Bologna e Firenze le zone più cercate sono rispettivamente la Bolognina e Ugnano - Mantignano. Il Risparmio della Periferia Comprare casa in periferia comporta notevoli risparmi. A Milano, il costo medio al metro quadro in periferia è del 48% inferiore rispetto al centro: 3.833 euro contro 7.336 euro. A Roma, la differenza è del 47%: 2.851 euro al metro quadro rispetto a 5.346 euro al metro quadro. Anche gli affitti in periferia sono più convenienti. A Milano, affittare in periferia costa il 23% in meno (19,2 euro al metro quadro contro 25 euro al metro quadro), mentre a Roma il risparmio arriva al 32% (13,4 euro al metro quadro contro 19,7 euro al metro quadro). A Napoli, affittare in periferia costa il 28% in meno rispetto al centro, e comprare costa il 21% in meno. In sintesi, mentre il centro città rimane il sogno di molti italiani, la realtà degli acquisti immobiliari si concretizza spesso in periferia, dove i prezzi sono più accessibili e le opportunità di acquisto maggiori.

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  • USA vs ITALIA Il mercato immobiliare negli Stati Uniti e in Italia presenta diverse differenze che influenzano la convenienza e le opportunità di investimento. Dimensioni del mercato: Il mercato immobiliare statunitense è molto vasto, con un'economia più ampia e una popolazione più numerosa. Ciò si traduce in una maggiore liquidità e una gamma più ampia di opzioni di investimento. Il mercato italiano è più piccolo e meno dinamico con meno opportunità di investimento su larga scala. Regolamentazioni e tasse: Le tasse e le regolamentazioni negli Stati Uniti variano significativamente da uno stato all'altro mentre in Italia le regolamentazioni e le tasse sono più uniformi su scala nazionale. Accesso al finanziamento: L'accesso al finanziamento in USA è più agevole, con una vasta gamma di opzioni di prestito e tassi di interesse generalmente più bassi. Il mercato del credito Italiano è più limitato e i tassi di interesse possono essere più elevati, rendendo più difficile ottenere finanziamenti per gli investimenti immobiliari. Percentuale di proprietà: Il 65,1% delle case americane sono di proprietà mentre in Italia la percentuale di proprietà è quasi dell'80%. Tutela verso i proprietari: Negli Stati Uniti la procedura di sfratto è molto più rapida, con un periodo di circa 34 giorni dalla constatazione del mancato pagamento del canone. Lo sfratto di un inquilino moroso in Italia può richiedere tra 8 e 12 mesi, con ulteriori complicazioni per famiglie con bambini piccoli. Trasparenza informativa: Portali americani come Zillow, Trulia e Apartments offrono dettagliati storici delle transazioni immobiliari, facilitando la valutazione degli immobili. I portali online italiani spesso non forniscono informazioni sufficienti per una valutazione completa dell'immobile, rendendo il mercato meno trasparente. Agenti immobiliari: In USA l'agente immobiliare rappresenta specificamente solo una delle parti coinvolte nella transazione e oltre il 95% delle compravendite avviene tramite agenti. In Italia l'agente immobiliare funge da intermediario imparziale rappresentando entrambe le parti simultaneamente. La percentuale di transazioni tramite agenti è significativamente più bassa rispetto agli Stati Uniti. Frequenza di traslochi: Gli americani traslocano in media 12 volte nella vita e un quarto di loro ha traslocato negli ultimi 5 anni. Gli Italiani tendono a essere più legate alle proprie abitazioni e alla famiglia, traslocando meno frequentemente. Metodo di costruzione: Le case americane sono prevalentemente costruite in legno per motivi di costo e velocità mentre gli italiani mostrano ancora una storica propensione per costruzioni in muratura. In conclusione, la convenienza del mercato immobiliare dipende da preferenze individuali, obiettivi di investimento e circostanze personali. Gli investitori dovrebbero considerare attentamente le differenze tra i due mercati, valutando stabilità economica, opportunità di rendimento, tasse e regolamentazioni.

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  • Riforma catasto 2024: ci siamo La tanto attesa riforma del catasto, spesso annunciata ma mai realizzata, sembra finalmente prendere forma, con potenziali conseguenze significative sulla tassazione degli immobili, inclusi aumenti dell'IMU e impatti sull'ISEE. Negli ultimi tempi, il dibattito attorno alla riforma del catasto si è intensificato, e il 2024 sembra essere l'anno prescelto per l'attuazione di questa importante misura. Nonostante sia stata oggetto di discussioni negli anni passati e nonostante l'ultima modifica risalga agli anni '80, la sua effettiva realizzazione è sempre stata incerta. Tuttavia, con il Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO) elaborato dall'Agenzia delle Entrate per il periodo 2024-2026, la riforma sembra essere ora più vicina che mai. L'obiettivo a lungo termine è quello di adeguare periodicamente le rendite catastali ai valori di mercato e di garantire una tassazione più precisa degli immobili. La valutazione di ogni singolo immobile terrà conto di diversi fattori, tra cui la sua posizione geografica, il suo stato di manutenzione e le caratteristiche specifiche, che insieme contribuiranno a determinare i nuovi valori immobiliari. Inoltre, sarà fondamentale identificare gli immobili abusivi e garantire che gli immobili siano classificati correttamente in base alla loro destinazione d'uso. Queste misure avranno un impatto significativo non solo sui dati formali del catasto, ma anche sulla tassazione effettiva degli immobili. È probabile che un nuovo classamento dell'immobile o un aumento della rendita catastale comportino un aumento dei costi relativi all'IMU, alle imposte di registro e ad altre imposte catastali, oltre a influenzare l'ISEE. Gli esperti prevedono che l'IMU potrebbe aumentare mediamente di circa 1150 euro, passando dagli attuali 896 a 2046 €. Inoltre, le modifiche potrebbero far lievitare il valore della prima casa nell'ISEE di circa 75.000 €. Ad esempio, un immobile con un valore catastale attuale di 25.000 € potrebbe arrivare a 100.000 €, con un aumento percentuale del 319%. È difficile prevedere con esattezza l'entità di questi aumenti, poiché dipenderanno da una serie di variabili, incluse le caratteristiche dell'immobile e le condizioni del mercato immobiliare locale.

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  • Il concetto di "co-living" è sempre più al centro dell'interesse degli investitori globali, emergendo come un nuovo modo di abitare insieme che attira diverse fasce di persone. Questa forma di alloggio, consistente nell'affittare unità abitative all'interno di complessi residenziali con spazi comuni, sta guadagnando popolarità tra i Millennials e i nomadi digitali. In un'epoca segnata dalla pandemia e da cambiamenti significativi nelle abitudini e nei modelli di lavoro, il co-living si sta profilando come una soluzione intelligente e adattabile alle nuove esigenze. Ciò che in passato poteva essere considerato come un'opzione dovuta a restrizioni economiche, ora si sta trasformando in uno stile di vita preferito da molte persone, caratterizzato da flessibilità e spirito di condivisione. Questo approccio all'abitare sta interessando una vasta gamma di persone, non solo i giovani, ma anche individui di età più matura e famiglie. Le abitazioni offerte dal co-living presentano caratteristiche innovative, come tecnologie avanzate e servizi aggiuntivi, che favoriscono la condivisione non solo degli spazi, ma anche delle esperienze e degli interessi. Una delle principali attrattive del co-living è la creazione di una vera comunità, in cui gli inquilini non solo convivono, ma si sostengono a vicenda nelle loro attività quotidiane. Questo approccio promuove la socializzazione, la collaborazione e la condivisione delle risorse, trasformando l'esperienza di vita in un co-living in qualcosa di coinvolgente e arricchente. Tra i vantaggi del co-living ci sono la flessibilità degli alloggi, che permette contratti d'affitto di varia durata, la convenienza economica grazie alla condivisione delle spese e la risposta al bisogno di connessione sociale, particolarmente evidente durante periodi di isolamento come quello causato dalla pandemia. In Italia, il mercato del co-living sta crescendo, soprattutto nelle grandi città come Milano, dove si prevede una forte espansione. Le aziende specializzate nel settore stanno contribuendo a sviluppare soluzioni abitative sempre più adatte alle esigenze dei loro abitanti, puntando su una convivenza intelligente e confortevole.

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  • Il panorama del mercato immobiliare italiano è intimamente intrecciato con le sfide demografiche che il Paese si trova ad affrontare. L'andamento della domanda di alloggi è strettamente legato alla struttura demografica della società e alle tendenze della popolazione residente. Con l'invecchiamento della popolazione e la riduzione delle dimensioni medie delle famiglie, la richiesta di immobili residenziali si modificherà. Questo scenario potrebbe favorire lo sviluppo di settori come le strutture abitative per anziani, mentre la diminuzione della popolazione potrebbe avere ripercussioni negative sul mercato immobiliare, con edifici vuoti destinati a rimanere inutilizzati. Secondo le previsioni ISTAT del 2022, l'Italia vedrà una diminuzione della sua popolazione nei prossimi decenni, con una proiezione che ci porta a 45,8 milioni di abitanti nel 2050. Questa tendenza è accompagnata da un cambiamento nel tessuto sociale, con un aumento delle persone anziane e un aumento del numero di individui che vivono da soli. Si prevede che entro il 2042, 9,8 milioni di persone vivranno da sole, di cui una quota significativa sarà costituita da anziani. Inoltre, il numero medio di componenti per famiglia si ridurrà a 2,13 nel 2042, con un incremento delle famiglie composte da coppie senza figli. Queste tendenze demografiche avranno un impatto tangibile sulle politiche sociali e sull'infrastruttura del Paese. Novalife Srl per adattarsi a questi futuri cambiamenti demografici e per diversificare il portafoglio, potrà investire in strutture abitative per anziani e appartamenti adatti alle esigenze di una popolazione più anziana e di persone che vivono sole.

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  • Gli edifici più costosi mai compravenduti in Italia 💎 Nel cuore dell'Italia, terra di storia millenaria e bellezza senza tempo, si ergono edifici che incarnano il lusso e l'eleganza in tutto il loro splendore. Oggi, esploreremo la classifica dei beni immobili più costosi mai comprati e venduti nel Bel Paese, testimoniando un'espressione straordinaria di ricchezza e prestigio. 1) Villa Les Cèdres, Liguria Questa straordinaria villa, incastonata sulla Riviera Ligure, è stata venduta per la cifra record di oltre 200 milioni di euro, consolidando la sua posizione come una delle proprietà più costose d'Italia. 2) Villa Firenze, Capri Immergendosi nella bellezza dell'isola di Capri, Villa Firenze brilla come un gioiello di architettura e lusso. La sua vendita ha raggiunto la cifra stratosferica di circa 120 milioni di euro, confermando il suo status come uno dei tesori più ambiti del Mediterraneo. 3) Palazzo di Amore, Milano Nel cuore pulsante della moda e del design, Palazzo di Amore si distingue per il suo splendore e la sua grandezza. La sua vendita ha fatto scalpore nei circoli dell'élite milanese, raggiungendo la cifra eccezionale di oltre 150 milioni di euro. 4) Villa La Favorite, Lago di Como Sulle rive incantate del Lago di Como, Villa La Favorite incanta con la sua bellezza senza tempo. La sua vendita ha infranto record, con una cifra che supera i 100 milioni di euro, consolidando la reputazione del Lago di Como come una delle destinazioni più desiderate al mondo. 5) Castello di Carbonara, Toscana Immerso nelle colline toscane, il Castello di Carbonara evoca un'epoca di nobiltà e raffinatezza. La sua vendita ha suscitato ammirazione e fascino, con una cifra che ha superato i 75 milioni di euro, rendendo omaggio alla sua storia millenaria e al suo fascino senza tempo. 6) Palazzo Orsini, Roma Nel cuore della Città Eterna, Palazzo Orsini si erge come un monumento alla grandezza e alla magnificenza. La sua vendita ha fatto scalpore nell'alta società romana, raggiungendo la cifra straordinaria di oltre 100 milioni di euro, evidenziando il suo status di icona dell'architettura e del lusso italiani. Queste proprietà non sono solo testimoni del lusso e della ricchezza, ma anche custodi della storia e della cultura italiana. Attraverso di esse, possiamo contemplare l'eredità di un paese intriso di bellezza e fascino, dove il lusso si fonde armoniosamente con la tradizione e il patrimonio.

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  • Conviene ancora comprare casa in città nel 2024? La risposta come sempre è: Dipende Negli ultimi anni, il mercato immobiliare italiano ha visto emergere chiare tendenze tra le proprietà urbane e quelle rurali, riflettendo le mutevoli preferenze degli acquirenti e delle dinamiche socio-economiche. Quali sono i fattori che sono entrati in gioco e quali impatti hanno avuto sul settore? Crescente Attrattiva Urbana: Le città italiane, in particolare le metropoli come Milano, Roma, Firenze e Bologna hanno continuato a esercitare un forte richiamo sugli acquirenti. L'espansione economica, l'abbondanza di opportunità di lavoro e la vivace vita culturale hanno contribuito a mantenere alta la domanda di proprietà urbane. Tuttavia, questo ha anche portato a un aumento dei prezzi delle case, rendendo l'accesso alla proprietà più difficile per molti acquirenti. Esodo Verso la Campagna: Nonostante l'attrattiva delle città, c'è stato un evidente spostamento verso le zone rurali italiane. L'aumento del lavoro da remoto e la crescente consapevolezza dell'importanza della qualità della vita hanno spinto molti acquirenti a cercare spazi più ampi e un ambiente più tranquillo al di fuori delle città. Questo ha portato a un aumento della domanda di proprietà rurali e a un rinnovato interesse per le piccole comunità paesane. Sostenibilità e Ambiente: Molti acquirenti sono alla ricerca di proprietà con caratteristiche eco-friendly, come pannelli solari e isolamento energetico. Le zone rurali offrono spesso un terreno fertile per l'implementazione di pratiche agricole sostenibili e di stili di vita eco-consapevoli attraendo coloro che cercano una vita in armonia con la natura. In conclusione, il mercato immobiliare italiano sta subendo una trasformazione significativa, con un aumento dell'interesse sia nelle città che nella campagna. Mentre le città continuano a offrire opportunità economiche e culturali, le zone rurali attraggono sempre più acquirenti in cerca di pace, spazio e sostenibilità. Questi trend, guidati da cambiamenti socio-economici e culturali, stanno plasmando il futuro del settore immobiliare italiano.

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  • Quale sarà l’andamento dei tassi dei mutui per il 2024? Buone notizie sembrano intravedersi all’orizzonte perché esaminando i Futures sugli Euribor, che rappresentano le aspettative di mercato, le rate dei mutui variabili italiani potrebbero iniziare a diminuire già dalla metà del primo semestre 2024. Per fare un esempio completo concreto, un mutuo di recente sottoscrizione (110.000€ in 30 anni) potrà veder diminuita la propria rata mensile fino a 100€ entro la fine dell’anno in corso. Nel 2023 secondo il sito Facile.it la richiesta media di importo del mutuo è scesa dell’8% rispetto al 2022, questa differenza è dovuta in gran parte dall’aumento di tassi variabili che ha portato a un aumento di rata media del 13% (80€) andando a colpire le famiglie meno abbienti ma soprattutto nelle nuove generazioni nonostante le agevolazioni offerte dal mutuo under 36.

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