🍎Una dieta sana può ridurre il dolore cronico indipendentemente dal peso o dal grasso corporeo Il dolore cronico è una condizione acuta e debilitante che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e sebbene siano disponibili interventi per il dolore, molte persone lottano senza alcun trattamento. Un nuovo studio dell'Università dell'Australia Meridionale condotto nell'ambito del Whyalla Intergenerational Study of Health ha rivelato che una dieta di alta qualità è associata a una riduzione del dolore corporeo negli adulti, indipendentemente dal peso corporeo o dalla quantità di grasso corporeo. ❓Cosa significa? Mentre è noto che l'eccesso di peso può aumentare il rischio di dolore cronico, questo studio sottolinea che una buona alimentazione ha un impatto positivo sul dolore anche quando il peso non è un fattore determinante. In particolare: - Un maggiore consumo di alimenti "core" (come frutta, verdura, cereali integrali, latticini magri e proteine di qualità) è stato collegato a una minore intensità di dolore, soprattutto nelle donne. - Questo effetto benefico non dipende dal livello di adiposità (indice di massa corporea, circonferenza vita o percentuale di grasso corporeo). 🥗Perché la dieta conta? Una dieta “sana” non solo migliora la salute generale, ma può anche modulare il dolore riducendo l'infiammazione e lo stress ossidativo. Le donne, in particolare, sembrano avere maggiori benefici, mostrando non solo meno dolore ma anche una migliore funzione fisica, come evidenziato dalla forza della presa. 📚Cosa possiamo imparare? - Per chi soffre di dolore cronico, migliorare la qualità della dieta può rappresentare una strategia di gestione efficace, anche senza una significativa perdita di peso. - È importante considerare il ruolo del cibo nella salute globale, andando oltre il semplice controllo del peso. Lo studio evidenzia anche differenze tra uomini e donne: mentre le donne mostrano una correlazione più forte tra dieta e dolore, negli uomini l'associazione è meno marcata ma comunque significativa: ad esempio con un moderato consumo di alcol è associato a minor dolore. ✅Conclusioni Migliorare la propria dieta può essere un approccio accessibile e sostenibile per migliorare la qualità della vita di chi vive con dolore cronico. Un motivo in più per puntare su un’alimentazione equilibrata e personalizzata. Link all’articolo nel primo commento. #dieta #dolorecronico #alimentazione #nutrizione #scienza
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Dieta, Acidosi Metabolica e Malattia Renale Cronica Una recente revisione sistematica con meta-analisi ha valutato l’efficacia degli interventi dietetici per migliorare l'equilibrio acido-base e la funzionalità renale nei pazienti con malattia renale cronica (CKD). 🔍 Cosa è stato analizzato? Sono stati inclusi 6 studi randomizzati controllati su 644 pazienti (età media 43–59 anni). Le diete studiate si concentravano su: - Restrizione proteica (es. diete a bassissimo contenuto proteico con supplementi di chetoanaloghi) - Alimentazione a base vegetale, aumentando frutta e verdura - Restrizione del fosforo in alcuni casi 📊 Risultati principali: ✔️ Miglioramento del bicarbonato sierico (+2.98 mmol/L rispetto ai controlli) ✔️ Funzione renale migliorata (eGFR di +3.16 mL/min/1.73m²) ✔️ Riduzione di azoto ureico e fosforo ✔️ Nessun impatto negativo su potassio sierico, BMI o albumina 🌱 Diete vegetali al primo posto Gli interventi basati su frutta, verdura e proteine vegetali hanno mostrato un maggior vantaggio nell’equilibrio acido-base e nella protezione renale rispetto ad approcci non vegetali. ⚠️ Cosa considerare? Nonostante i risultati promettenti, è necessario interpretare questi dati con cautela in quanto i risultati provengono da studi di bassa qualità, alta eterogeneità negli interventi dietetici e con alto rischio di bias. 💡 Conclusione Le modifiche dietetiche mirate, in particolare l'aggiunta di alimenti a base vegetale, potrebbero offrire benefici clinici significativi per i pazienti con malattia renale cronica. Servono però studi più rigorosi per confermare l’efficacia di queste strategie a lungo termine. Fonte nei commenti. #nutrizioneclinica #malattiarenalecronica #alimentazionevegetale #acidosimetabolica
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💡 Diete Low-Carb e Colesterolo: Cosa Dicono i Dati? Un recente studio ha confrontato tre diverse tipologie di diete seguite per 10 settimane da uomini attivi, combinati con un programma di allenamento: 1️⃣ LOW-GI (Low Glycemic Index): dieta ricca di carboidrati (50-60% delle calorie totali), con almeno il 65% di questi a basso indice glicemico (GI < 50). 2️⃣ HIGH-GI (High Glycemic Index): dieta simile alla precedente, ma con almeno il 65% dei carboidrati ad alto indice glicemico (GI > 70). 3️⃣ LCHF (Low-Carbohydrate High-Fat): dieta a bassissimo contenuto di carboidrati (<50 g al giorno), compensata da un alto apporto di grassi. 🔬 Risultati principali Colesterolo totale (TC): aumento significativo nel gruppo LCHF (196 mg/dL), mentre è rimasto più basso nei gruppi LOW-GI (171 mg/dL) e HIGH-GI (152 mg/dL, p < 0.001). Colesterolo LDL ("cattivo"): incrementato solo con LCHF (+17 mg/dL), ma diminuito in entrambi i gruppi ricchi di carboidrati (p < 0.05). Colesterolo HDL ("buono"): ridotto solo con HIGH-GI (-3 mg/dL, p = 0.006). Trigliceridi (TG): ridotti significativamente solo nel gruppo LOW-GI (-18 mg/dL, p = 0.008). 📉 Conclusioni Le diete LCHF, nonostante siano popolari, possono avere effetti negativi sui profili lipidici, con aumenti significativi di colesterolo totale e LDL. Invece, diete ricche di carboidrati risultano più efficaci nel mantenere trigliceridi bassi e una salute cardiovascolare ottimale. 💡 Cosa significa per la pratica clinica? Per persone attive e sane, è importante valutare attentamente l'impatto delle diete low-carb, soprattutto a lungo termine. Le diete bilanciate con buone quantità di carboidrati sono un'alternativa più sicura e sostenibile. 👉 Hai avuto esperienze con le diete low carb? Scrivi la tua opinione nei commenti #nutrizione #alimentazione #dietelowcarb #colesterolo #salute #allenamento
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Il 19 novembre è la giornata internazionale dell'uomo. Viene celebrata anche per la necessità di migliorare l'aspettativa di vita degli uomini, storicamente inferiore rispetto alle donne. Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro ETS ci aiuta a capire uno dei motivi. Lo stile di vita è salute. #cancro #salute #prevenzione
Nel 2023 sono stati stimati circa 208.000 nuovi casi di tumore tra gli uomini, contro circa 187.000 nelle donne. 🧔♂️👩🦰In effetti, il cancro colpisce un uomo su due e una donna su tre nel corso della vita. Inoltre i tumori che colpiscono entrambi i sessi sono quasi sempre più frequenti negli uomini, così come le morti oncologiche. Le motivazioni non sono ancora del tutto chiare, ma tra le possibili cause potrebbero esserci gli stili di vita, alcune differenze biologiche e questioni di genere. Scopri di più ➡️ https://t.ly/hFq4J #AIRC #ricerca #movember #tumorimaschili
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La diarrea è una delle principali cause di mortalità infantile nei paesi a basso e medio reddito, con oltre 500.000 decessi annuali tra bambini sotto i cinque anni. Sebbene le morti causate da diarrea acuta siano in diminuzione, la diarrea prolungata o persistente continua a rappresentare una sfida significativa. Questo studio ha analizzato il microbiota intestinale di bambini etiopi con diarrea acuta e prolungata, confrontandolo con quello di bambini sani, per comprendere le differenze che potrebbero contribuire alla persistenza della diarrea. I risultati mostrano che i bambini con diarrea, specialmente quelli con diarrea prolungata o persistente, presentano una ridotta diversità batterica e una perdita di batteri intestinali benefici come Prevotella e Faecalibacterium. Al contrario, si registra un aumento di batteri patogeni come Escherichia e Campylobacter. Questa composizione suggerisce che la diarrea prolungata sia associata a uno squilibrio del microbiota, e che il ripristino di commensali benefici tramite probiotici avanzati o integratori alimentari possa essere una strategia promettente per il trattamento. https://lnkd.in/dyBwWZQU
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🍭Nel 1942, a causa della scarsità di risorse durante la Seconda Guerra Mondiale, il governo britannico introduce il razionamento dello zucchero. Lo zucchero, considerato un alimento non essenziale, viene razionato in modo da limitare le importazioni e supportare l’economia di guerra. 🍬Durante il razionamento ogni cittadino aveva accesso a una quota minima di zucchero, circa 40 g. a testa, una quantità in linea con le attuali raccomandazioni. Ma nel 1953, terminato il razionamento, il consumo di zucchero raddoppierà repentinamente. 🔬Questo periodo di razionamento ha offerto uno scenario unico ai ricercatori che, in un recente studio pubblicato su Science, hanno osservato gli effetti sulla salute nel lungo periodo utilizzando la UK Biobank per analizzare i dati genetici e sanitari delle persone nate tra il 1951 e il 1956. 👩⚕️ Dai risultati emerge che gli adulti concepiti durante il razionamento hanno un minor rischio di sviluppare diabete di tipo 2 (-35%) e ipertensione (-20%) rispetto a chi è stato concepito dopo il 1953. ⚠️I rischi sono correlati all’assunzione elevata di zuccheri sia durante la gravidanza che nei primi due anni di vita dei bambini. 💡I ricercatori ipotizzano che l’eccesso di zuccheri in fase precoce porti ad alterazioni metaboliche secondo la “fetal origins hypothesis”. Inoltre pensano che ciò possa influenzare le preferenze alimentari nel lungo termine, stimolando una maggior attrazione verso il gusto dolce. 💬 Siamo curiosi della tua opinione, scrivici nei commenti. 👇👇👇 #zucchero #nutrizione #alimentazione #prevenzione #lineeguida https://lnkd.in/gB4gVWnX
Exposure to sugar rationing in the first 1000 days of life protected against chronic disease
science.org
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💊 I farmaci agonisti del recettore del GLP-1 sono efficaci nella gestione del diabete di tipo 2 e hanno riscosso un successo mediatico anche per gestire l’obesità. Tuttavia, uno degli effetti collaterali può essere una perdita di massa muscolare. 💪 Gli studi mostrano che la perdita di massa magra varia dal 25 al 39% del peso totale perso in 36-72 settimane. La semplice restrizione calorica porta ad una riduzione di massa magra tra il 10 e il 30% mentre l’invecchiamento fisiologico la riduce dell’8% ogni dieci anni a partire dai 40 anni. 😷 La perdita di massa muscolare non riduce solo la forza, ma influenza negativamente la salute metabolica, la regolazione del glucosio e il sistema immunitario aumentando il rischio di infezioni. ❤️🩹 Inoltre può portare all’obesità sarcopenica, una condizione che aumenta il rischio di morte e di malattie cardiovascolari. ‼️ Per questo motivo è importante garantire che gli interventi di calo ponderale promuovano la salute generale, tra cui la massa muscolare, come parte di una strategia multimodale per il trattamento dell'obesità. https://lnkd.in/gRUjyDGi
Muscle matters: the effects of medically induced weight loss on skeletal muscle
sciencedirect.com
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🤔 È utile tassare le bevande zuccherate? #prevenzione #alimentaIone #educazionealimentare #tasse #zucchero
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🖐 È la Giornata Mondiale dell’Alimentazione. 🌽 Il cibo rappresenta diversità, nutrizione, disponibilità, accessibilità e sicurezza. Nei nostri campi, nei nostri mari, nei nostri mercati e sulla nostra tavola dovrebbe essere disponibile una maggiore varietà di alimenti nutrienti, affinché tutti possano trarne beneficio. 🌍 Nel mondo circa 2,8 miliardi di persone non possono permettersi un’alimentazione corretta. L’alimentazione scorretta è la principale causa di tutte le forme di malnutrizione: denutrizione, carenze di micronutrienti e obesità, oggi presenti nella maggior parte dei paesi e trasversali rispetto alle classi socioeconomiche. Eppure oggi, troppe persone soffrono la fame e non possono permettersi di seguire una dieta sana. ❎ Le persone più vulnerabili sono spesso costrette a consumare solo alimenti di base o prodotti a buon mercato - spesso malsani - mentre altre non hanno accesso a generi alimentari freschi o diversificati, non dispongono delle informazioni necessarie per adottare un regime alimentare nutriente o magari optano per la praticità. 👉 La fame e la malnutrizione sono inoltre aggravate da crisi prolungate nel tempo causate da fattori concomitanti come conflitti armati, fenomeni meteorologici estremi e shock economici. Nel loro complesso, i sistemi agroalimentari sono vulnerabili alle calamità e alle crisi, in particolare agli effetti del cambiamento climatico, ma allo stesso tempo generano inquinamento, degrado dei suoli, delle risorse idriche e dell’aria, e concorrono alle emissioni di gas a effetto serra e alla perdita di biodiversità. Con la trasformazione dei sistemi agroalimentari è realmente possibile mitigare il cambiamento climatico e garantire mezzi di sussistenza pacifici, resilienti e inclusivi per tutti. #WorldFoodDay #RightToFood #GiornataMondialeAlimentazione #FAO