Play Better

Giocare, Approfondire, Studiare, Ricercare. Tutte le volte che uno studente di Psicologia si laurea (triennale o magistrale che sia) in un tema legato al #therapeutic and #immersive gaming e nello specifico proprio approfondendo uno o più aspetti dell'approccio della Video Game Therapy®, non posso che esserne orgoglioso. Perchè penso che le cose vadano avanti se si creano connessioni e reti, e se qualcuno , soprattutto, le vuole approfondire. Senza approfondire i processi, o i modelli psicologici, anche quelli innovativi, non si va da nessuna parte. Si rimane fermi nella propria autoreferenzialità. Ringrazio di cuore il Prof. Adriano Schimmenti dell'Università di Enna "Kore", per aver dato la possibilità alla neo Dott.ssa Gaia Campo di poter scrivere una tesi triennale dal titolo: "Giocare per guarire: l'integrazione della Video Game Therapy nella pratica terapeutica". Marcello Sarini Alessandra Micalizzi, PhD Luca Bernardelli Elena Del Fante Play Better

#Scrivere è sempre stata una delle mie grandi passioni, insieme alla mia forte volontà di farmi testimone di una narrativa diversa del #gioco, ancora troppo spesso relegato a passatempo disutile (nel migliore dei casi) o attività diseducativa (nel peggiore). Quindi, sono orgogliosa di aver partecipato ad un viaggio meraviglioso insieme a Francesco Bocci, Elena Del Fante, Alessandra Micalizzi, PhD, e Marcello Sarini: la scrittura di "Video Game Therapy® - Teoria e Pratica Clinica", volume edito da UTET in cui raccontiamo il ruolo del gioco digitale nel percorso #terapeutico. Il mio contributo, come prevedibile, parla di #videogioco di Ruolo e #esplorazione identitaria, tra #libertà e #impotenza, ma sarà accompagnato da framework teorici che spaziano tra le neuroscienze e l'informatica, oltre alle importantissime trattazioni dei casi clinici da parte dei colleghi #terapeuti. Il libro, presto disponibile per l'acquisto, verrà presentato a #Milano, alla Book City week, alle 16 del 15 novembre presso Palazzo Durini di Università Telematica Pegaso. Vi aspettiamo! L'evento è gratuito, ma potete prenotate la vostra sedia qui: https://lnkd.in/d-iDk8J9

🎮 La sindrome dell’impostore nei videogiochi: un viaggio tra insicurezze e crescita personale. Quante volte ci siamo ritrovati a guardare allo specchio, senza riuscire a riconoscere il valore che gli altri ci attribuiscono? Quante volte, anche di fronte a complimenti e successi, abbiamo pensato che fosse solo fortuna, sentendoci inadeguati e non all’altezza? Tale vissuto può essere esplorato in profondità anche attraverso i videogiochi, rivestendo il ruolo di diversi "eroi" di altre storie, possiamo riscoprire il nostro eroe interiore. Eccovi due esempi: 👉 Il protagonista di The Beginner’s Guide (dal creatore di The Stanley Parable, Davey Wreden) è intrappolato nella sua sensazione di non essere abbastanza, di non esssere in linea col valore che gli altri gli riconoscono. 👉 In Undertale, un bambino apparentemente senza poteri affronta sfide con empatia e compassione, dimostrando che si può essere eroi anche senza essere perfetti. Così i videogiochi diventano ancora una volta uno specchio per queste emozioni attraverso cui riflettere, scoprirsi e accedere alla sofferenza verso una riformulazione del concetto di successo e un'accettazione autentica di sè, in una vera ottica di Video Game Therapy®. Articolo completo nei commenti 👇

Video Game Therapy®

Video Game Therapy: come i #videogiochi possono diventare uno strumento terapeutico? Scopriamolo insieme a Elena Del Fante! 🎮✨ In un'intervista esclusiva, Elena esperta di #VideoGameTherapy, ci svela il potere nascosto dei videogiochi per migliorare il benessere mentale e supportare percorsi terapeutici innovativi. Con competenze uniche e tanta passione, Elena ci guida nel mondo della "terapia videoludica", spiegando come il #gaming possa essere molto più che intrattenimento. Curiosi di sapere come funziona? E quali benefici reali possono offrire? Tutte le risposte, con esempi pratici e un approfondimento sulla sua esperienza, nell'intervista completa. Scopri di più:

La mia sfida è giocare come un personaggio radicalmente diverso da me. Provate a giocare come un avatar che è così diverso che vi sembra estraneo. Gioca un gioco che sfida la tua comprensione del tuo te stesso e ti fa smettere di chiedere: Come reagirei a questo? Cosa devo fare? Cosa farei davvero? L'obiettivo è quello di scoprire ciò che ti sembra autentico e cosa ti sembra inautentico. Prova a trovare che cosa ti sembrano strane. Sfida la tua storia, la tua origine e come interpreti la tua vita. Prova a sviluppare le abilità che desideri avere nel mondo reale attraverso la pratica nel videogioco. Gioca personaggi che prendono rischi che desideri si potrebbero prendere, o che hanno qualità di personalità che vorresti poter incarnare. Prospera attraverso il tuo personaggio. Gli avatar che giochiamo nei giochi possono diventare pezzi di noi stessi e sfaccettature del Sé, delle nostre personalità, dei nostri processi di pensiero. Possiamo accogliere quei pezzi dei nostri personaggi e delle loro storie nel modo in cui navighiamo nel mondo reale. Possono aiutarci a conoscere noi stessi, come ci si sente ad essere autenticamente noi. Viviamo nel mondo reale e le nostre vite sono piene di problemi reali e gioia. Quando le opere di narrazione interattiva possono insegnarci come risolvere questi problemi e scoprire quelle gioie, mentre ci intrattiene proprio come i romanzi, i film e la musica, queste opere diventano degne di essere (video)giocate. Tale lavoro può espandere le nostre conoscenze, immergerci in idee reali e fornirci strumenti per esplorare comportamenti e per interpretare gli eventi. Partendo da questi concetti siamo arrivati qui al Lucca Comics and Games 2024, partendo da una prospettiva "bottm-up", dall'esperienza concreta della Video Game Therapy® e di Play Better, e parlando di come il #flow può essere un processo benefico sia in ambito scolastico che clinico, attraverso il videogioco. Ringrazio i miei colleghi sempre presenti, Elena Del Fante e Marcello Sarini, ma anche Ambra Ferrari ed Alessandra Micalizzi, PhD, per aver partecipato, se pur "a distanza" al talk organizzato dal Game Science Research Center, presso la IMT Library di Lucca, su queste tematiche, dove abbiamo presentato anche il nuovo libro sulla VGT® in uscita questo autunno ed edito da UTET; ringrazio anche l'amico e collega GIUSEPPE ROBERTO TROISI con cui ho sviluppato e presentato qui a Lucca un nuovo concept game (Clinical Visual Novel) che parte proprio da quanto scritto sopra. Per vedere il video per intero sul canale You Tube della VGT cliccate qui: https://lnkd.in/ddMuCYxS 😎 ✌

🎮 Nel videogioco, nasciamo, cresciamo, esploriamo, impariamo, falliamo... ma soprattutto ci trasformiamo. Il videogioco ha un potere unico: riesce a farci entrare in contatto con le nostre paure, sofferenze, storie, ricordi e traumi, per poi trasformarli, elaborli e, così, guarire. In questo spazio di gioco, ci scopriamo capaci di riscrivere la nostra storia, dando nuovo significato a ciò che abbiamo vissuto. Sono così felice e anche orgogliosa di aver presentato, in modo inedito, "Video Game Therapy: Teoria e Pratica Clinica" a Lucca Comics and Games - Lucca Crea Srl insieme al fondatore dell'approccio, Francesco Bocci con il Prof.re Marcello Sarini, manuale scritto con la prof.ssa Alessandra Micalizzi, PhD e la Dott.ssa Ambra Ferrari. Questo manuale esplora e spiega l'approccio della Video Game Therapy®, mostrando come, in un ambiente sicuro e ludico, sia possibile affrontare e rielaborare la propria vita. Un sentito ringraziamento, anche a nome di Play Better, alla Gamer Heroes Academy e al GAME Science Research Center della Scuola IMT Alti Studi di Lucca per lo spazio, la gentilezza e il supporto nel promuovere questo progetto e i nostri principi.

Sabato 19 ottobre Ambra Ferrari e Francesco Bocci, tra i soci fondatori di #PlayBetter, sono stati ospiti al Game Ground di #Bolzano per parlare di come i #videogiochi possano costituire uno strumento prezioso per combattere il #bullismo, aiutando sia le #vittime sia i #bulli a innescare nuove #skill per un benessere che non sia solo un'assenza di malessere, ma un vero e proprio stato di #salute mentale. Si è così creato un clima di condivisione e dialogo con il pubblico di appassionati videogiocatori ma anche professionisti del settore, da psichiatri a educatori. Alla prossima!

Questo weekend Play Better sarà presente al GameGround di Bolzano! 🥳

Non l'ho ancora ben realizzato, ma è davvero successo! Ci sono così tante emozioni che ancora non ho del tutto decifrato – dalla soddisfazione alla gioia, fino a un profondo senso di gratitudine e gentilezza. 🎮 Il #videogioco mi ha insegnato che, proprio come in una partita, ci sono persone pronte a fare squadra con te, che riconoscono il valore delle tue idee e la forza del tuo contributo. A volte, nel gioco come nella vita, può succedere di sentirsi scoraggiati o che qualcuno cerchi di sottrarti ciò che hai o stai costruendo con impegno. Ma è proprio in quei momenti che, come nella migliore delle partite, arrivano gli alleati giusti: persone esperte e professionali che ti offrono il loro supporto e ti esclamano semplicemente: "Elena, scriviamo un manuale universitario, ti va?". Ed eccoci qui, pronti a presentare il nostro primo manuale sulla Video Game Therapy® che presto vedrà la luce. Insieme allo straordinario gruppo, con Francesco Bocci, Ambra Ferrari, Alessandra Micalizzi, PhD & Marcello Sarini, vi aspettiamo ai prossimi eventi: 📌25 Ottobre - Bari, all'interno dell'evento "(Video) games and culture". 📌30 Ottobre - Brescia, webinar online con Professione Psicologo 📌2 Novembre - Lucca, Via Vittorio Veneto, 33 presso Game Hero Academy 📌3 Novembre - Lucca Comics & Games - Padiglione Comics presso Scuola IMT Alti Studi Lucca / GAME Science Research Center 📌16 Novembre - Milano, alla Book City Milano presso Palazzo Durini. Presto altre date 👾