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Come sta il mercato delle facciate ventilate/rivestimenti in Italia? < 2021 - Pre-pandemia: Mercato di nicchia ma con una solida crescita organica 2022/23 - Super bonus: the place to be! >2024 - Post incentivi: Mercato maggiore del 2021 ma in forte rallentamento rispetto al biennio precedente Se guardiamo il solo 2024: Gennaio - Maggio - Incertezza (scenario fiscale non chiaro) almeno fino alla primavera del 2024 - Coda nella gestione dei progetti precedenti con un basso tasso di attivazione di nuovi progetti - Mancanza di una solida pipeline, dovuta sia all'attesa del mercato, sia all'impreparazione di player abituati ad un approccio reattivo piuttosto che proattivo Giugno - Dicembre - Passaggio da un business residenziale trainante ad un business più "governativo" (PNRR) - Il mercato estero continua ad apprezzare i materiali e le soluzioni italiane - tanti player puntano a riequilibrare il rapporto estero/domestico - Mercato penetrabile, maggiore conoscenza delle soluzioni/benefici: da nicchia di alto pregio a soluzione più riconosciuta dal mercato, anche grazie alla presenza di molti nuovi player (su tutta la filiera) entrati durante il periodo delle agevolazioni. Dopo la sbandata dei primi mesi del 2024, dovuta al calo dei bonus edilizi, le prospettive sono positive, soprattutto in vista della tanto attesa implementazione nazionale della EPBD, prevista entro dicembre 2025, un focus ritrovato sui mercati esteri ed una maggiore sensibilità sul tema energetico.

80/20 - Esiste un grande squilibrio tra i tuoi sforzi ed i tuoi risultati La maggior parte dei tuoi profitti deriva probabilmente dal 20% dei tuoi clienti, prodotti, servizi o da una specifica zona geografica.  In altri termini, 8 volte su 10 non sei produttivo. È vero? Sì.  Ha senso? Probabilmente no E’ possibile riequilibrare il rapporto sforzi/risultati? Vedi…per vendere quel 20% dei prodotti, devo avere un portafoglio complementare (80%!!!). Devo differenziare il rischio allargando il portafoglio clienti (ma a che costo?!) Che fare? 1: Avere chiarezza dei dati: scegli tu la dimensione più impattante: prodotto, linea di prodotti, tipologia di business, geografia, tipologia di clienti, ecc. 2: Capire le dinamiche intrinseche: senza farsi influenzare dai propri bias o status quo E poi? A: Star approach: focus solo sul 20% e disinteresse per il resto (es. alzare i prezzi di quello non in focus, dismettere, ecc.) B: Allineamento: portare a livello tutte le dimensioni come il 20% star Personalmente, avrei scelto l’opzione A - per un retaggio culturale. Ma dopo un’esperienza all’estero (a matrice Calvinista), oggi opto per l’opzione B.  Probabilmente incide anche il proprio ego e vanità: sei più motivato a lavorare per un’azienda dai grandi numeri o per un’azienda da numeri più ridotti, ma altamente efficiente (profittevole)? In generale dipende dal contesto (aziendale e culturale in senso lato), dal coraggio e dalla propensione al rischio.  Ma per lo meno una riflessione andrebbe fatta! Che ne pensi? 80/20 - There is a great imbalance between your efforts and your results Most of your profits probably come from 20% of your customers, products, services or a specific geographic area.  In other words, 8 times out of 10 you are not productive. Is this true? Yes.  Does it make sense? Probably not Is it possible to rebalance the effort/results ratio? You see...to sell that 20% of the products, I have to have a complementary portfolio (80%!!!). I have to differentiate the risk by expanding the customer portfolio (but at what cost?!). What to do. 1. Have data clarity: you choose the most impactful dimension: product, product line, business type, geography, customer type, etc. 2. Understand the inherent dynamics: without being swayed by your own bias or status quo What's next. A. Star approach: focus only on the 20% and disregard for the rest (e.g., raise prices of what is not in focus, divest, etc.) B. Alignment: bring all dimensions to level as the 20% star Personally, I would have chosen option 2 - because of a cultural legacy. But after an experience abroad (Calvinist-minded), today I opt for option 1.  Probably also affects one's ego and vanity: are you more motivated to work for a company with large numbers or for a company with smaller numbers, but highly efficient (profitable)? it depends on context (corporate and broader cultural), courage and risk appetite.  But at the very least some thought should be given! What do you think?

Un amico mi ha chiesto, con una punta di malizia, quale sia il valore che realmente creiamo per i nostri clienti. Immagina questa situazione: - Forti pressioni interne ed esterne per trovare una soluzione rapida, efficiente e conveniente - Individui un fornitore di sottostrutture che offre anche servizi di ingegneria tramite un progettista esterno - Di contro, una settimana per ricevere un’offerta non vincolante, in attesa di disegni finali che (sai bene) non arriveranno mai in tempo - Servizi di ingegneria "mainstream", che non coprono dettagli cruciali come angoli ed imbotti ed interazioni con ostacoli esistenti - Comunicazioni indirette con il progettista e fatturazioni extra per ogni variazione - Materiali non a stock con consegna in 3-4 settimane - Integrazioni (vedi i dettagli cruciali..) ed ulteriori attese - Scopri di aver bisogno di un professionista esperto che possa dialogare con tutte le parti coinvolte (impresa, DL, altri progettisti), per evitare di dover risolvere tu il puzzle di tutti i problemi storici e futuri dell’immobile Alla fine, sicuramente risolverai tutto e continuerai a respirare, ma quanta fatica, quanto stress ed incomprensioni? Quello che ti rimarrà probabilmente sarà una sensazione amara di opportunità mancata o perlomeno non pienamente centrata. Bene, il valore reale che Phoenix si impegna a creare è un'esperienza senza stress e che ti aiuti a massimizzare il potenziale delle tue opportunità.

Nuovo look and feel per il nostro sito internet! www.phoenix-italy.com Ci siamo focalizzati sull'essenza di quello che facciamo, rendendolo più accessibile e fruibile per i nostri clienti e partners

Behind the macro trends (EPBD and digitization) shaping building construction, a crucial focus on environmental and social sustainability is emerging in the building envelope sector. The industry is poised for a significant transformation towards a new DNA, where innovation extends beyond materials R&D to encompass the entire supply chain, processes, and customer experience. What are your thoughts on this evolution? Let me know what you think in the comment box