Prismag

❗Abbiamo detto Più Prismag, ed eccoci qua con il primo spoiler di cosa faremo grazie al tuo aiuto! Ogni settimana per tutto dicembre, Prismag ti regalerà un podcast completamente nuovo! ✨Scintille di nuovi progetti pronti ad illuminare la nostra offerta. Abbiamo bisogno di te per tenere questo fuoco acceso, per questo abbiamo lanciato il nostro crowdfunding, trovi tutto qui https://lnkd.in/dmSipUza 🥣Oggi è il turno del grande ritorno de La Minestra degli Esteri: il podcast (e newsletter!) di rassegna stampa internazionale firmato Prismag, condotto da Michele Ceci e prodotto da Matteo Antiga 📋Il menù di oggi: Riuscirà Olaf Scholz a sopravvivere una crisi di governo mai vista prima d'ora in Germania? Infine, come si sta evolvendo il conflitto tra stato e bande criminali ad Haiti? Sintonizzatevi e restate in ascolto del mondo che cambia! Ci si iscrive e si ascolta qui: https://lnkd.in/drRsdmPj Più Prismag, insieme💡

La nuova campagna crowdfunding di Prismag è iniziata! Potete sostenerla con una piccola donazione (a partire da 10,00 €) su Produzioni dal Basso. In cambio, potrete sin da subito ricevere per Natale i volumi del nostro mensile e tanti gadget, oltre ovviamente ai nuovi contenuti in arrivo! Regalatelo, leggetelo, discutetene. Prismag è una lampadina a colori che brilla di luce propria, vive grazie a voi e proprio per questo ha bisogno del vostro supporto per continuare a offrire un'informazione di qualità, approfondita e declinata in più formati. Insomma, molto più di una semplice rivista. Link qui https://lnkd.in/duQcuv4Q

Caro network, Prismag è un giornale giovane, sia perché fondato da relativamente poco tempo, sia perché composto da giovanissimi professionisti. Si tratta di un progetto ambizioso e coraggioso, perché fare buona informazione e farla partendo dal basso non è facile, specialmente in Italia. Ma anziché mollare la presa, Prismag ha deciso di schiacciare sull'acceleratore e crescere ancora, proponendo sempre di più. Ieri abbiamo lanciato una campagna di raccolta fondi per finanziare i nostri mille e più progetti con l'obiettivo ultimo di dare il nostro contributo per cambiare come si fa informazione in Italia. Ho personalmente curato la produzione della nuova proposta di podcast, e durante questa campagna avrete occasione di ascoltare la puntata pilota di un contenuto diverso ogni settimana! Vado molto orgoglioso di ciò che abbiamo già fatto e soprattutto di quello che potremo fare grazie A VOI. Se volete fare parte di questa nostra missione, e ricevere con i nostri ringraziamenti rewards esclusivi e unici, allora vi aspettiamo al link qui sotto. Grazie, e a presto ;) https://lnkd.in/dZEBPqnU

Il futuro del giornalismo non si costruisce senza freelance! 💪 Grazie mille a Marco Arvati per questa intervista per Prismag, in cui ho potuto parlare dei miei progetti Senza Redazione e Lavori per chi scrive. Ma soprattutto, in cui ho potuto ribadire che le redazioni hanno bisogno di freelance tanto quanto chi è freelance ha bisogno delle redazioni. https://lnkd.in/dXats3MN (Grafica: @prismag.azine su Instagram)

«Niente può più impressionarmi, adesso» ci ha detto Liza Tkachenko, analyst di VoxCheck, dopo due anni passati a smascherare fake news e propaganda russa nel conflitto Ucraina-Russia. Nel conflitto Russia-Ucraina, piattaforme come TikTok e Telegram sono diventate canali privilegiati per manipolare le opinioni pubbliche. Video deepfake, contenuti generati da AI e narrazioni pro-Russia raggiungono milioni di persone ogni giorno. Il risultato? Confusione, paura e una società sempre più vulnerabile alle menzogne. La moderazione delle piattaforme è spesso insufficiente, lasciando spazio alla diffusione virale di contenuti falsi. Progetti come IDMO - Italian Digital Media Observatory e VoxUkraine cercano di combattere questa crisi globale, promuovendo alfabetizzazione digitale e fact-checking. Ma la sfida è immensa: serve una regolamentazione più chiara e un impegno concreto delle piattaforme per arginare questa guerra dell’informazione. 👉 Scopri l’articolo di Flora Alfiero https://lnkd.in/dgSGa6pF

Nel numero 11 di Prismag, dedicato al digitale, ho scritto un pezzo sui dati nello sport femminile. Insieme a Laura Brambilla, assistant head coach della prima squadra femminile della Sampdoria, ho cercato di fare il punto della situazione per capire quanto internet stia aiutando la diffusione. "Why Data Science Needs Feminism" è il titolo del capitolo di un libro di cui si parla nell'articolo, ma non finisce qui, questo è solo un primo "episodio" perché c'è bisogno di femminismo dei dati anche nello sport 👀 https://lnkd.in/dJKgVN9m

💻Sul Digitale è fuori: un viaggio tra i lati più sorprendenti, complessi e a volte oscuri della tecnologia. La selezione di articoli gratuiti sul nostro sito questo mese: Dall’industria videoludica, ai meme, abbiamo riflettuto sulle tracce che lasciamo online: che ne sarà dei nostri dati dopo la morte? Ma da vivi: cosa ne resta della privacy nell’era dell’automazione, quando il controllo sui dati diventa una questione di sorveglianza e denaro? Un focus è dedicato alla tecnologia durante il conflitto: dal ruolo delle eSIM nel caso Palestinese, alle fake news tra Russia e Ucraina, che alimentando una guerra mediatica parallela. Ma anche il giornalismo, che si trova in trincea tra disinformazione e minacce, con le reti di supporto come unico scudo per la libertà d'informazione. Approfondiamo inoltre temi di frontiera come l’elettrosensibilità, e l’influenza del digitale sulla psicoterapia, tra nuove possibilità e pericoli legati all’unione tra tecnologie e salute mentale. Come nel caso dell'immagine corporea deformata nel mondo social, dove dismorfia digitale e disturbi alimentari emergono come effetti collaterali della cultura dell’immagine perfetta. 🔗Scopri il nuovo volume: https://lnkd.in/dHwCQreu

Piccoli giornali possono fare grandi cose. Sono passati un paio di giorni dal bellissimo incontro ospitato dalla Società Economica di Chiavari sul post elezioni americane. Un incontro dove sono stato invitato come relatore insieme a Matteo Muzio perché il suo Jefferson - Lettere sull'America e il mio Prismag hanno creato un volume monografico sugli Stati Uniti. È stato il penultimo convegno di un ottobre che ci ha visti impegnati in numerosi incontri a portare il nostro lavoro a mostre, incontri, convegni. La sala era piena: tante persone hanno ascoltato con grande attenzione il dibattito che abbiamo animato con la moderazione di Angelica Migliorisi. Ci hanno fatto domande, ci hanno applaudito, sono andate via dall'incontro soddisfatte e molte di loro hanno anche portato via sottobraccio qualche copia di Prismag. Vedere il mio nome su un manifesto in qualità di relatore mi ha fatto effetto, ma non è questa la cosa che più mi ha riempito di orgoglio. Lo ha fatto la fiducia delle persone, le belle parole introduttive di Sabina Croce-Gozzi, che ringrazio anche in questa sede per il suo invito. Lo ha fatto - soprattutto - la sensazione che anche un progetto piccolo piccolo, un corpuscolo editoriale come Prismag, che nasce da una "follia" del sottoscritto, possa dire la sua nel mondo dell'informazione. Forte di questa consapevolezza, gli investimenti fatti, le notti insonni, gli scazzi interni, la paura del futuro sembrano molto più leggeri e mi dico che, forse, un altro modo di informare per noi giovani è possibile. Restate con noi: a dicembre si riparte con una nuova, emozionante annata di colori. Adelante!

🌐 Oggi è il World Internet Day 🌙Il 29 ottobre 1969, a due mesi dall’allunaggio, veniva realizzata la prima connessione internet, e da quel momento il mondo è cambiato per sempre. Da comunicazioni tra scienziati siamo passati ai social, dove tutto diventa meme, anche la politica.  🥥“We did it Joe” e “You think you just fell out of a coconut tree?” sono frasi della brat queen Kamala Harris diventate virali su TikTok. 👉🏻Ci siamo visti indicare da Zio Donald sui reel, e ogni comizio GOP è motivo di infiniti remake su X. Lucia Antista ha approfondito la questione nel volume Sull’America, in collaborazione con Jefferson - Lettere sull'America 🔗 https://lnkd.in/dSHyymW8

💪🏻🪖Negli USA le forze armate sono un punto fisso delle campagne elettorali presidenziale, durante le quali i presidenti espongono i loro piani riguardanti 𝘭𝘢 𝘧𝘰𝘳𝘻𝘢 𝘢𝘳𝘮𝘢𝘵𝘢 𝘱𝘪ù 𝘭𝘦𝘵𝘢𝘭𝘦 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 🇺🇸Sembrerebbe paradossale da un repubblicano hardcore, tuttavia, Trump ha un rapporto controverso con le milizie. 👉🏻Da un lato, ne elogia i risultati e la grandeur dello spirito militare e delle parate. Dall’altro ha spesso preso decisioni controverse e adottato scelte strategiche che hanno causato dibattito. 👉🏻Un esempio: la firma sull’accordo per il ritiro delle truppe in Afganistan. Ratificata sotto la corrente amministrazione, ha portato l’opinione pubblica a considerare Biden e Harris come anti-patrioti. ❗️Trump infatti non ha mai fatto mancare critiche verso le scelte delle amministrazioni democratiche sul trattamento dei veterani e le politiche inclusive, affermando che eroderebbero lo status quo dell’esercito. Dietro queste dichiarazioni di forza, però, emerge una realtà: quando era il suo turno di servire, eluse la leva durante la guerra del Vietnam grazie a un certificato medico dubbio. Francesco Danieli ha ricostruito i pensieri dei due candidati presidenti, Harris e Trump, nel nostro volume Sull’America, in collaborazione con Jefferson - Lettere sull'America 🔗 https://lnkd.in/dG7jtCvi