Studio Isolabella

L’avv. Enrico Maria Canzi ha offerto alcuni spunti di riflessione sul ruolo e, soprattutto, sulle possibili responsabilità penali della figura dell’HSE Manager, soggetto specializzato nell’organizzazione e nella gestione delle tematiche di salute, sicurezza e ambiente. Ne ha parlato nell’ultimo numero di Aiasmag, la rivista edita da AIAS - Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza. Per leggere il numero completo:  https://lnkd.in/dZdvTHmY

Inizia oggi il Global Forum on Corporate Criminal Liability, l’appuntamento annuale organizzato da Cambridge Forums Inc., ospitato quest’anno a Cascais, fino all’8 novembre. Lo Studio Isolabella è presente con gli avvocati Francesco Isolabella e Maria Beatrice Lanzavecchia. Sarà un’occasione di confronto sulla Corporate Risk Exposure, approfondita in una prospettiva internazionale di alto profilo. https://lnkd.in/e8P-c6M8

“La delega di funzioni nell’ambito della salute e sicurezza sul lavoro”: è questo il tema del convegno organizzato da AIAS - Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza,  in programma giovedì 21 novembre nell’ambito di Ambiente Lavoro 34° Salone della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Lia Caminiti ed Enrico Maria Canzi dello Studio Isolabella analizzeranno la delega ex art. 16 D.Lgs. 81/08 e la delega gestoria ex art. 2381 c.c., con particolare attenzione alle differenze e alle conseguenze pratiche emerse dalla sentenza della Corte di Cassazione del 27 febbraio 2023, n. 8476. Verranno analizzati casi concreti e illustrate sfide e opportunità legate alla delega di funzioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Iscriviti qui per partecipare: https://lnkd.in/duKkS2Gm

L’avvocato Stefano Solida interverrà all’evento “100 passi verso la Legalità - il Racconto di Peppino” che si terrà il prossimo 23 ottobre presso il Salone Estense di Varese.    Studenti e studentesse dell’ISIS Newton di Varese, ai quali è rivolto l’evento, avranno l’opportunità di incontrare Giovanni Impastato e partecipare ad un importante dibattito sulla vita di Peppino e sulla legalità. 

Nel concorso di persone, l’accordo criminoso si deve presentare come occasionale e limitato, in quanto volto esclusivamente alla commissione di uno o più reati ispirati ad un analogo disegno criminoso. Al contrario, nella fattispecie dell'associazione a delinquere si presuppone la sussistenza di un’organizzazione strutturale di uomini e mezzi che sia stabile e funzionalmente destinata alla realizzazione di un numero indeterminato di reati anche di natura eterogenea tra loro.  Inoltre, deve essere accompagnato dalla consapevolezza, da parte dei singoli associati, di fare parte del durevole sodalizio e, di conseguenza, di essere disponibili nel tempo ad operare per l’attuazione del programma criminoso che hanno scelto di condividere.     Lo ha stabilito la #CortediCassazione nella #sentenza n. 26191/2024 Leggi qui la sintesi dell’avvocato Nicola Pietrantoni e Elisa Serpietri nell’articolo di ItaliaOggi.

Le #criptovalute possono atteggiarsi, a seconda delle circostanze, come mezzo di pagamento o come mezzo di investimento. Per questo motivo, la proposta di un soggetto non abilitato ad investire in criptovalute o prodotti finanziari inesistenti può integrare il reato di abusivismo finanziario, previsto e punito all’articolo 166, dlgs 58/1998 (Testo Unico in materia di intermediazione finanziaria, cd. Tuf).   Lo ha stabilito la #CortediCassazione nella #sentenza n. 29649/2024 Leggi qui la sintesi dell’avvocato Nicola Pietrantoni e Marta Bigogno nell’articolo di ItaliaOggi. 

Chi omette il versamento dell’#Iva quando il suo ammontare è vicinissimo alle soglie previste dalla legge può non essere punibile per particolare tenuità del fatto. Lo ha stabilito la #CortediCassazione nella#sentenza n. 28697/2024.   In particolare, secondo il giudice di legittimità, bisogna tenere in considerazione alcuni indicatori: modalità della condotta, esiguità del danno o del pericolo da essa derivante e grado di colpevolezza dell’imputato.   Leggi qui la sintesi dell’avvocato Nicola Pietrantoni nell’articolo di ItaliaOggi

Non è necessario che ci sia una quantità determinata di #rifiuti per integrare il reato, previsto e disciplinato dal Testo Unico dell’Ambiente (art. 256, II comma, d. lgs. n. 152/2006), che punisce i titolari di imprese ed i responsabili di enti che li abbandonano. Non è neanche necessario che ci sia o meno la qualifica di imprenditore: il reato, infatti, può essere realizzato anche occasionalmente, a prescindere dal formale esercizio di un’attività imprenditoriale di gestione dei rifiuti, in quanto è sufficiente la situazione di fatto dell’abbandono.    Lo ha stabilito la #CortediCassazione nella #sentenza n. 29076/2024. Leggi qui la sintesi dell’avvocato Nicola Pietrantoni nell’articolo di ItaliaOggi. 

L’illecita ritenzione di aiuti pubblici senza più averne i requisiti non fa scattare automaticamente il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, come previsto e punito all’art. 316-ter del Codice penale. Questa norma, infatti, punisce la condotta di chi ottiene un contributo attraverso un inganno, con documenti o dichiarazioni false.    Se gli aiuti pubblici sono stati ottenuti in modo corretto e solo successivamente vengono meno i requisiti per poterne usufruire, l’omessa comunicazione all’ente erogatore può portare a conseguenze sul piano amministrativo o civile, ma non penale.   Lo ha precisato la #CortediCassazione nella #sentenza n. 26180/2024. Leggi qui la sintesi dell’avvocato Nicola Pietrantoni nell’articolo di ItaliaOggi https://lnkd.in/dQXsE5sn

Nell’ultimo numero di Aiasmag, la rivista edita da AIAS - Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza, l’avv. Lia Caminiti ha ripercorso i più recenti orientamenti giurisprudenziali in materia di responsabilità penale del RSPP in caso di infortunio sul lavoro. Per leggere il numero completo della rivista:  https://lnkd.in/d6b3Eh8Y