In tema di ammissione agli incentivi energetici per impianti fotovoltaici occorre fare riferimento a una diversa nozione di edificio a seconda che si tratti di incentivi ordinari o di tariffe per impianti integrati con caratteristiche innovative: "È dirimente osservare che, trattando la fattispecie in esame di ammissione a incentivi energetici, non sono conferenti le coordinate giurisprudenziali in tema di carico urbanistico, dovendosi, invece, considerare la diversa natura e la differente finalità degli incentivi. In particolare, per l’ipotesi di tariffa per impianti integrati con caratteristiche innovative (più vantaggiosa per l’operatore) occorre, ai fini dell’ammissione all’incentivo, la presenza di un ambiente chiuso, mentre per la distinta ipotesi – concretizzatasi nel caso di specie – di tariffe incentivanti per impianti su edifici (recante all’operatore un vantaggio economico di minore misura rispetto alla precedente ipotesi) rileva, sempre ai fini dell’ammissione, soltanto che si tratti di un piccolo impianto costruito su un edificio (con volume definito, ma non espressamente chiuso), non dovendosi valorizzare l’efficienza energetica del manufatto. In proposito va evidenziato che il concetto normativo di edificio in generale non contempla espressamente la chiusura su tutti i lati." Così Cons. Stato, 16 dicembre 2024, n. 10094, che opera un'esaustiva ricognizione dell'orientamento giurisprudenziale in materia. #impiantifotovoltaici #tariffeincentivanti #incentiviordinari #edificio #volumeurbanistico
Chi siamo
Fondato a Milano nel 1979, lo Studio Legale Giancarlo Tanzarella assiste privati e imprese nelle principali aree del diritto amministrativo e del diritto penale di impresa su tutto il territorio nazionale.
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- Studio legale
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- 2-10 dipendenti
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- Milano
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- Lavoratore autonomo
- Data di fondazione
- 1979
- Settori di competenza
- diritto amministrativo generale, diritto dei contratti pubblici, diritto dell'ambiente, diritto dell'edilizia e dell'urbanistica, diritto del paesaggio e dei beni culturali, diritto delle affissioni pubblicitarie, diritto minerario, responsabilità erariale, diritto penale d'impresa, diritto penale tributario, diritto penale commerciale e diritto penale amministrativo
Località
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Principale
Via Senato 37
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Dipendenti presso Studio Legale Giancarlo Tanzarella
Aggiornamenti
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Con la decisione 19 novembre 2024 n. 181 (in tema di non discriminazione) la Corte costituzionale rivendica il proprio fondamentale apporto <a quell’opera di modellamento delle tradizioni costituzionali comuni di cui ragiona l’art. 6 del Trattato dell’Unione>. Così N. Zanon nell'editoriale pubblicato sul n. 30/2024 di Federalismi nel quale spiega, in poche ma dense e chiare pagine, l'istituto giuridico della doppia pregiudizialità e in che modo il principio del primato dell'Unione sia rafforzato dal dialogo diretto tra Corte costituzionale e Corte di Giustizia. #cortecostituzionale #cortedigiustizia #doppiapregiudizialità #primatodellunione #dirittifondamentali #uguaglianza #art117cost https://lnkd.in/dgSWNegc
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La giurisprudenza amministrativa conferma che il principio di leale collaborazione può essere declinato nel senso del dovere dell'Amministrazione (nella fattispecie, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Venezia e Laguna) di indicare eventuali soluzioni idonee a superare il diniego Così TAR Veneto, con decisione 12 dicembre 2024, n. 2948: "La Soprintendenza, in altri termini, non avrebbe potuto limitarsi ad escludere la bontà degli accorgimenti tecnici proposti dalla parte ricorrente per mitigare o escludere l'impatto paesaggistico della costruzione, dovendo anche profilare, in una logica collaborativa, le possibili modificazioni utili per consentire la realizzazione dell’intervento in armonia con le palesate esigenze di tutela ambientale. Pertanto, proprio l’assenza di qualsiasi suggerimento diretto a facilitare la ricerca di un punto di equilibrio tra le esigenze di tutela rappresentate dall’Amministrazione e le istanze del privato, pone in luce la particolare incidenza del vizio motivazionale contestato, dovendosi in proposito rimarcare come, in tal modo, l’Amministrazione abbia trascurato del tutto di valutare la fattibilità di modificazioni conformative, attraverso le quali adattare il progetto alle specificità dell’area, e di esplicitarne il contenuto per permettere alla parte ricorrente di adeguarvisi ovvero di formulare, in un contesto di effettiva interlocuzione, ulteriori proposte." #tarveneto #autorizzazionepaesaggistica #diniegoautorizzazione #lealecollaborazione #motivazioneattoamministrativo
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L'art. 8 del D.P.R. 160/2010 ha, come noto, introdotto una "procedura semplificata per la variazione degli strumenti urbanistici preordinata all'autorizzazione di insediamenti produttivi allorché il progetto sia conforme alle norme in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza sul lavoro e lo strumento urbanistico non individui aree destinate all'insediamento di impianti produttivi ovvero queste siano insufficienti rispetto al progetto presentato.” (Cons. Stato, sez. IV, 1 marzo 2017, n. 940). Si tratta di un procedimento di “carattere eccezionale e derogatorio” che “non può essere surrettiziamente trasformato in una modalità "ordinaria" di variazione dello strumento urbanistico generale: pertanto, perché a tale procedura possa legittimamente farsi luogo, occorre che siano preventivamente accertati in modo oggettivo e rigoroso i presupposti di fatto richiesti dalla norma, e quindi anche l'assenza nello strumento urbanistico di aree destinate ad insediamenti produttivi ovvero l'insufficienza di queste, laddove per "insufficienza" deve intendersi, in costanza degli standard previsti, una superficie non congrua in ordine all'insediamento da realizzare” (Cons. Stato, sez. IV, 8 gennaio 2016 n.27). Sui presupposti di applicazione di tale norma e, in particolare, sulla differenza tra il concetto di "insufficienza delle aree" e "insufficienza di aree immediatamente utilizzabili" è tornato il TAR Abruzzo, Pescara, con decisione 16 dicembre 2024, n. 377, particolarmente esaustiva. #urbanistica #insediamentiproduttivi #insufficienzaareeproduttive #dpr160_2010
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L'azione di classe pubblica è, allo stato attuale della disciplina normativa e della sua applicazione, un'arma spuntata, che merita tuttavia ulteriori riflessioni sulla sua potenzialità quale strumento di attuazione dei diritti sociali. #classaction #azionediclassepubblica #pubblicaamministrazione #buonandamento #efficienza https://lnkd.in/dJ8jAzWJ
Virginia Campigli – Per una valorizzazione dell’azione di classe pubblica come strumento di tutela processuale dei diritti sociali
https://www.ildirittodelleconomia.it
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Il Consiglio di Stato, nel ribadire un orientamento consolidato in tema di caratteristiche dei manufatti edilizi tali da non incidere sui parametri urbanistici (nella fattispecie: "il tendone di copertura di una superficie già esistente ed utilizzata non comporta alcun incremento di volume (nessun ingombro nuovo deriva dal tendone) né di superficie (trattandosi appunto di area preesistente), opera un'osservazione conclusiva sulla finalità della norma regolamentare, da prendersi in considerazione al fine dell'interpretazione della tipologia di manufatto da autorizzare (nella specie, strutture per cavalli): "Inoltre, tale disciplina va intesa in termini coerenti alla finalità di tutela degli animali, alla cui cura e fruizione è destinata la stessa attività autorizzata ed in svolgimento in loco. Tutela degli animali ormai garantita anche, in via di principio ed a fini ermeneutici, dal nuovo contesto dettato dall’art. 9 comma 3 Cost.". #edilizia #manufattoedilizio #parametriedilizi #parametriurbanistici #volumiurbanistici #tuteladeglianimali #art9cost #consigliodistato #giurisprudenzaamministrativa
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La non interferenzialità con altri utilizzatori dello spettro radio è condizione minima in negativo per la concessione della modifica degli impianti di radiodiffusione sonora e televisiva ai fini dell'ottimizzazione del segnale, rispettata la quale "l’ampliamento delle aree servite (che costituisce uno dei profili tipici di ottimizzazione) costituisce una mera “possibilità”, come tale rimessa ad una valutazione dell’autorità amministrativa", così Consiglio di Stato, Sez. VI, 5 dicembre 2024, n. 9749, pronunciandosi sulla "morfologia della discrezionalità" dell'Amministrazione in tale particolare disciplina normativa. #radiodiffusionesonora #radiodiffusionetelevisiva #impiantiradio #discrezionalità #consigliodistato
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La funzione delle aree agricole (rectius, dell'azzonamento ad area agricola) in prospettiva storica e nell'attualità. Da criterio edilizio a mezzo di tutela del paesaggio fino al riconoscimento del suo valore culturale, oltre che di presidio ambientale. Gli operatori giuridici del settore conoscono la complessità di sfumature e la rilevanza nella pianificazione urbanistica delle zone agricole. Il saggio di M. Brocca, L’«agricoltore custode dell’ambiente e del territorio»: una lettura giuridica, recentemente pubblicato su Federalismi, offre una ricostruzione sistematica molto interessante delle relazioni giuridiche tra agricoltura, ambiente e paesaggio. https://lnkd.in/dySDFd6t
L’«agricoltore custode dell’ambiente e del territorio»
federalismi.it
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La CEDU ha riconosciuto in maniera chiara che il diritto alla lotta efficace al cambiamento climatico è un diritto umano. Nell'articolo che si condivide, Francesco Goisis spiega quali obblighi potrebbero derivare alle grandi Imprese - nello spazio giuridico regionale europeo - dall'affermazione di tale diritto e quali misure è auspicabile che vengano adottate a livello di disciplina UE, per la corretta definizione delle responsabilità dei soggetti pubblici e di quelli privati.
Of counsel at Baker & McKenzie, Full Professor of Administrative, Public Procurements and Environmental Law, University of Milan
Un mio breve contributo sul contenzioso climatico nei confronti delle grandi Imprese, alla luce della ultima giurisprudenza Cedu e della Direttiva Due Diligence. https://lnkd.in/djgzEcQQ
CEDU e contenzioso climatico nei confronti delle grandi imprese: quale impatto?
ntplusdiritto.ilsole24ore.com