Saper gestire gli imprevisti, adattarsi ai cambiamenti e accettare gli eventi senza provare sofferenza psicologica è, forse, tra le competenze emotive più importanti in assoluto. La #flessibilità psicologica, infatti, è una competenza fondamentale (nella vita e al #lavoro) poiché consente di modificare delle abitudini o dei comportamenti inefficaci. Permette di accettare un feedback negativo in modo sano e costruttivo, restando nel momento presenze e senza evitare le esperienze negative. Ma come si migliora la flessibilità psicologica? E perché dovremmo farlo? L’ACT (Acceptance and Commitment Therapy) è una forma di #psicoterapia cognitivo comportamentale che utilizza proprio strategie di accettazione e #mindfulness per ridurre la “rigidità cognitiva”, quei comportamenti poco sani che generano in noi ansia e profondo disagio. Saper essere flessibili, quindi, è fondamentale per preservare il proprio benessere emotivo e vivere il mondo del lavoro in modo sano. Questo perché consente di adattarsi più facilmente agli eventi e gestire i cambiamenti in azienda, riducendo lo stress e migliorando l’apprendimento (Hayes, Barnes-Holmes, e Roche, 2001). Ma che cosa c’entra la flessibilità con l’etica delle aziende? Se non ci identifichiamo nei valori del posto in cui lavoriamo, infatti, essere flessibili ci consente di provare meno “sofferenza etica”, quel disagio profondo che si verifica quando siamo totalmente lontani dai valori aziendali e questo ci provoca #insoddisfazione, frustrazione e apatia (Dejours, 1998). Non a caso, sempre più spesso negli ultimi anni di parla di “conflitto di valori”, il disagio che provano i lavoratori che chiedono alle organizzazioni più impegno per le cause sociali, l’ambiente, i diritti, l’equità e la salute mentale delle persone. Ne parliamo in questo super carosello 🧡 #salutementale #leadership #motivazione #filosofia #sociologia #hr #risorseumane #benessereaziendale #welfare #welfareaziendale
TeamDifferent | La Salute Mentale prima di tutto
Servizi risorse umane
Piattaforma e servizi formativo-educativi per il benessere psicologico nei luoghi di lavoro 🧡 Iniziamo insieme 👇🏻
Chi siamo
TeamDifferent nasce per portare più salute mentale nel mondo del lavoro. E lo fa partendo dalle imprese. È una community coesa che mette in rete partner e territori per diffondere una cultura del benessere psicologico in ambito lavorativo. Soprattutto, è una piattaforma per il supporto psicologico B2B che consente alle imprese di generare un impatto positivo sulle persone che le abitano. Si prende cura delle aziende virtuose e dei loro progetti di Mental Health Responsibility. È il momento di portare più benessere mentale in azienda. Lo facciamo insieme? 🧡
- Sito Web
-
https://teamdifferent.it/
Link esterno per TeamDifferent | La Salute Mentale prima di tutto
- Settore
- Servizi risorse umane
- Dimensioni dell’azienda
- 2-10 dipendenti
- Sede principale
- Italia
- Tipo
- Società privata non quotata
Località
-
Principale
Italia, IT
Dipendenti presso TeamDifferent | La Salute Mentale prima di tutto
Aggiornamenti
-
Se vogliamo costruire una società più consapevole, equa e attenta al #benessereemotivo delle persone dobbiamo necessariamente passare anche attraverso la scuola! Per questa ragione, il Senato ha da poco approvato la legge sulle #LifeSkills nel mondo scolastico che introdurrà gradualmente le abilità, le conoscenze e le competenze emotive nel bagaglio dei docenti e, in seguito, in quello degli studenti. In un mondo, per fortuna, sempre più interessato a promuovere l'empatia, le relazioni sane tra le persone e a parlare di salute mentale, infatti, è fondamentale che anche i giovani acquisiscano gli strumenti di #intelligenzaemotiva per diventare degli adulti più maturi, aperti e consapevoli. Così, qualche giorno fa è finalmente diventata legge una proposta già approvata dalla Camera il 3 agosto 2023. Il provvedimento prevede che le cosiddette "competenze non cognitiva" rientrino nei percorsi scolastici, così da dotare chi insegna e chi apprende delle competenze emotive e sociali fondamentali: dalla gestione dello stress alla risoluzione dei problemi; dal pensiero critico alla gestione delle emozioni e alle relazioni efficaci. In passato, anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità aveva individuato 10 Life Skills fondamentali per diventare persone e cittadini migliori. Ma, cosa più importante, possedere questi mezzi è necessario per diventare individui più emotivamente maturi. E questo ha un impatto importante anche sul proprio #benesserementale (Emotional intelligence. Imagination, Cognition and Personality - Salovey, P., & Mayer, J. D., 1990). Ne parliamo in questo carousel 🧡 #scuola #softskills #salutementale #emotionalintelligence #empatia #problemsolving #istruzione #psicologia #empatia #autostima #educazione
-
Il mondo del lavoro è al centro di una vera e propria rivoluzione #etica. Lo dimostrano le "#dimissioni di coscienza" degli ultimi anni: migliaia di persone che - secondo uno studio commissionato da Paul Polman (ex CEO Unilever) - lasceranno il lavoro per motivi etici. Molte di loro lo hanno già fatto. La ricerca di valori forti nel mondo lavorativo si fa sempre più forte. Il #consciousquitting ha alla base il desiderio di lavorare con persone (e datori di lavoro) concretamente impegnati per la società. Dai temi ambientali a quelli sociali, dai diritti alla riduzione dei divari, fino all'attenzione alla salute mentale delle persone. I dati a disposizione, infatti, ci dimostrano che in UE c'è una profonda attenzione alle scelte etiche dei leader, tanto che per il 62% delle persone è importante che questi si impegnino sul fronte dello sviluppo sostenibile. E per alcuni lavoratori tutto questo è fondamentale in fase di candidatura. Ecco, in una società sempre più attenta alle scelte etiche di chi "comanda", i lavoratori sembrano rivendicare a gran voce il diritto i essere governati da brave persone. D'altronde, quello dell'etica nel mondo del lavoro è stato a lungo un tema centrale per l'economia e la filosofia dei secoli scorsi: #Weber, non a caso, parlava di "vocazione". #Scheler dell'importanza di non eccedere e di dedicarsi al riposo. La leadership etica non è un tema appena nato. Da anni la sociologia studia l'influenza che un leader virtuoso e ricco di integrità può avere sulle persone che lo circondano. Ora che giovani e meno giovani sono alla costante ricerca di ambienti di lavoro sostenibili e attenti al #benessere delle persone, si è tornati a parlare di integrità, onesta, affidabilità e ascolto. Ma, soprattutto, dell'impatto che i leader aziendali hanno sulla comunità. Ne parliamo in questo carosello 🧡 Marco Minghetti Laura Pasquarelli ♪ ♫ ♪ Alice Siracusano Corrado Paolucci Francesco S. Gaia Mazzucco Santina Giannone Vera Santillo Edizioni Lavoro Matilde Clelia Gulmanelli Ilaria Iseppato Gianni Cicogna Silvia Superbi Impronta Etica Alessandra Buffoli Tiziano Colombi Alessandra Cicalini Silvana Carcano Andrea I. Giacomo Conti Andrea Pietrini Aram Chantal Mbow #lavoro #leadership #economia #filosofia #sociologia #risorseumane #hr #welfare #welfareaziendale #benessereaziendale
-
È ufficiale: non sentirci riconosciuti nel nostro ambiente di #lavoro può generare in noi un malessere psicologico concreto. Lo sostiene uno studio condotto dall'Università Tecnologica di Eindhoven, in Olanda, e guidato da Leander van der Meij, esperto di Human Performance #Management. Ovviamente, sapevamo bene che non essere valorizzati al lavoro potesse nuocere al nostro benessere emotivo. Ciò che è più interessante è che, secondo la ricerca, uno stress di questo tipo può avere non solo conseguenze emotive, ma anche fisiche. In altre parole, sentirci isolati, svalutati, e non autonomi nella nostra organizzazione può portarci a produrre livelli di #stress molto alti e, di conseguenza, una alta concentrazione di cortisolo nel sangue (HCC). Gli studiosi hanno sottolineato che una condizione di stress prolungato in azienda può avere pesanti conseguenze sul nostro #benesserepsicologico. E, non meno importanti, può produrre una serie di segnali fisici: dalla spossatezza ai dolori muscolari, dai disturbi gastrointestinali all'emicrania, dall'abuso di caffè e sostanze stupefacenti ai problemi psicosomatici. La letteratura scientifica ha parlato più volte di come, se ci percepiamo come inutili all'azienda, possano innescarsi in noi dei fenomeni psicologici piuttosto seri: dal #boreout (o "sindrome della noia") a un impatto parecchio negativo sulla nostra autostima (Palmira Faraci, Giusy Valenti - Università degli Studi di Enna “Kore”, 2016). E questo fa male a noi, al nostro lavoro e, in alcuni casi, anche a quello altrui. #salutementale #burnout #psicologia #psicologiadellavoro #stresslavorocorrelato #benessereaziendale #hr #risorseumane #welfare #welfareaziendale #welfaremanagement
-
Che ruolo ha l'intelligenza emotiva nella prevenzione del #burnout? E come si costruisce un team "emotivamente intelligente"? Sappiamo bene che il benessere psicologico al lavoro è uno dei temi di questi anni: abbiamo già parlato di come, secondo lo State of the Global Workplace 2024 di Gallup, il 46% delle persone dichiari di vivere in un ambiente di #lavoro stressante. E che solo il 23% dei lavoratori sia attivamente coinvolto dal proprio lavoro, a fronte di un 62% totalmente "disimpegnato". Ossia, disinteressato. Oltre all'importanza della prevenzione e di politiche concrete di ascolto e #supportopsicologico, però, c'è un tema che influisce sul modo in cui i lavoratori si stressano e gestiscono l'angoscia. Stiamo parlando di #intelligenzaemotiva. Uno studio condotto sui medici dalla Stritch School of Medicine (Loyola University di Chicago) sostiene che acquisire e allenare abilità emotive e sociali come la consapevolezza di sé, l'autogestione e l'empatia (la capacità di riconoscere le #emozioni degli altri), abbia un ruolo cruciale nella prevenzione dell'esaurimento emotivo. E che i medici che avevano frequentato corsi di intelligenza emotiva fossero molto più abili nel gestire lo #stress e promuovere la #salutementale. Ma come si costruisce un gruppo "emotivamente intelligente"? In una ricerca pubblicata su Harvard Business Review Italia, gli esperti Vanessa Urch Druskat e Steven B. Wolff parlano di alcune metodologie che facilitano l'intelligenza emotiva di gruppo: - Presa di prospettiva (allenarsi a comprendere dei punti di vista differenti, adottando le opinioni e gli stili di interazione degli altri); - Definizione di norme emotivamente intelligenti (il gruppo crea un elenco di atteggiamenti, comportamenti e abitudini che facilitino la fiducia e l'efficacia di tutto il team, rispettando i punti di forza e di debolezza di ognuno); - Auto-valutazione (portare il team ad articolare eventuali problemi e identificare punti di forza e di debolezza. In modo formale o informale). Approcci come questi sono fondamentali per creare nei gruppi di #lavoro una cultura della comprensione interpersonale, del confronto e della cura. Perché, a prescindere dalle abilità emotive di ognuno, solo allenando una "intelligenza emotiva di gruppo" le persone lavoreranno insieme con fiducia, coesione e consapevolezza. Che ne pensate? 👇 #benesserepsicologico #stresslavorocorrelato #emotionalintelligence #leadership #psicologiadellavoro #psicologia #risorseumane #hr #benessereaziendale #welfare #welfareaziendale
-
Che cosa ci ha insegnato Sigmund Freud sulla #leadership? Quella del leader è una figura ancora oggi controversa, ma che - come sappiamo - ha la responsabilità di guidare dei gruppi di lavoro verso il raggiungimento di uno scopo reale. Ispirandoli e motivandoli ad attuare un cambiamento , ma soprattutto infondendo in loro dei valori forti e una solida #intelligenzaemotiva (Colbert et al., 2012). In altre parole, i leader hanno una grande influenza sull’#autostima, le aspettative, le prestazioni, il senso di appartenenza e il #pensieropositivo delle persone. Quindi, sul modo in cui si sentono quando lavorano. Non a caso, lo psicologo Gustave Le Bon, parlo per primo nella sua opera “Psicologia delle folle” di suggestione e di come il “contagio emotivo” sia un vero motore per diffondere i valori di un’organizzazione. Tuttavia, è stato il neurologo e psicologo Freud - nonché tra gli intellettuali più influenti del XX secolo - a portare un approccio psicoanalitico al lavoro dei leader. Con la psicoanalisi della leadership, già nel 1921 Freud parlava di come le persone attuino una proiezione del proprio sé ideale sul leader, di come si identifichino in lui e di come una leadership negativa sia recepita come una minaccia all’identità personale. Con una grossa influenza sul #benessereemotivo delle persone. Nella #Psicoanalisi delle organizzazioni, di cui oggi gli autori principali sono Kets de Vries e Kernberg, dei leader si possono considerare positivi quando hanno caratteristiche come l’onesta personale e l’incorruttibilità, la capacità di entrare in relazione con gli altri, un narcisismo sano e una sana attitudine paranoide anticipatoria. Le persone che ci guidano sul #lavoro, quindi, possono avere una profonda influenza sul nostro livello di benessere e, soprattutto, sul modo in cui ci percepiamo negli ambienti di lavoro. Raccontateci storie di leader che non avete dimenticato 🧡 👇 #benesserepsicologico #benessereorganizzativo #psicologia #psicologiadellavoro #hr #risorseumane #teambuilding #welfare #welfareaziendale
-
Ebbene sì: anche i team member possono essere “tossici”. Quando parliamo del #climaorganizzativo siamo soliti porre l’accento sulla #leadership e sulla responsabilità dei manager di costruire un ambiente di #lavoro democratico, inclusivo e sostenibile. In effetti, tra i compiti del manager c’è proprio quello di costruire un gruppo di lavoro emotivamente intelligente, con una forte attenzione alla promozione della #salutementale, del dialogo empatico e delle eque opportunità di crescita professionale. Basti pensare che, secondo uno studio del Workforce Institute di UKG, per il 69% delle persone i manager hanno un impatto concreto sul benessere psicologico dei lavoratori, superiore a quello del loro medico di fiducia o dello psicoterapeuta. Tuttavia, anche i lavoratori possono essere disfunzionali e minare le performance dei colleghi, così come il loro benessere emotivo. Si parla di “toxic worker” per indicare una persona che attua dei comportamenti altamente negativi che minano la fiducia, l’autostima e la coesione delle altre persone. E che, come afferma Francesca Contardi - managing director di EasyHunters, può avere un impatto altamente negativo sui livelli di #stress degli altri. Non è un caso che, secondo AIDP (Associazione Italiana per la Direzione del Personale), il 40% delle persone riferisca di subire attacchi, boicottaggi e svalutazioni da parte dei compagni di ufficio. Ma come sono fatti dei colleghi tossici? Nella maggior parte dei casi sono poco inclini alla collaborazione, molto orientati al pettegolezzo e agli atteggiamenti passivo-aggressivi. Ne abbiamo parlato in questo carosello 🧡 Chi di voi attualmente sta vivendo la sfida di un collega tossico? Parliamone 👇🏻 #benesserepsicologico #benesserementale #burnout #climaaziendale #psicologia #psicologiadellavoro #risorseumane #hr #benessereaziendale #welfare #welfareaziendale
-
L'Agenda 2030 per lo #svilupposostenibile parla di salute mentale (e occorre fare presto). Sono anni decisivi per il raggiungimento di una società sostenibile, come previsto dagli #SDG fissati dall'ONU. Si tratta dell'insieme di obiettivi e traguardi da raggiungere entro il 2030 per essere una società davvero sostenibile e risolvere alcuni problemi sociali importanti: dalla povertà educativa alla salute, dal #lavoro dignitoso all'equità, dal cambiamento climatico al benessere psicologico. Quello della #salutementale, infatti, è un problema serio, tanto che in molti parlano di una vera e propria "epidemia" di stress, depressione e ansia da lavoro. Secondo la Comunicazione emessa dalla Commissione Europea il 7 giugno 2023, già prima della pandemia erano circa 84 milioni le persone ad avvertire un malessere psicologico. Oggi, però, il disagio emotivo delle persone ha anche delle ricadute economiche, con un impatto sull'economia europea di oltre 600 miliardi di euro. E con il 27% delle persone che, stando alla Comunicazione UE, riferisce di sperimentare spesso malessere, #depressione e ansia legati al proprio impiego. Ma cosa dice l'Agenda 2030 in merito? Anche gli obiettivi di sviluppo sostenibile parlano di benessere mentale: si tratta dell'Obiettivo 3 - Traguardo 3.4, che mirano proprio a promuovere la salute psicologica delle persone. È il momento di occuparci del benessere psicologico delle persone, se vogliamo immaginare un futuro migliore. Perché non può esistere una società davvero sostenibile se le persone non sono serene. Siete d'accordo? 🧡 #benesserementale #burnout #agenda2030 #sostenibilità #psicologia #psicologiadellavoro #hr #risorseumane #welfare #welfareaziendale #benessereorganizzativo
-
Le parole sono importanti e hanno il potere di alimentare gli stereotipi, le disuguaglianze e generare un impatto negativo sul #benessereemotivo delle persone. Soprattutto nel mondo del lavoro. Non è un caso, infatti, che sempre più istituzioni si stiano occupando di promuovere a più livelli un linguaggio e una comunicazione priva di luoghi comuni, aperta e inclusiva con lo scopo di contrastare lo stigma della #salutementale. Già nel 2010 a Trieste, l’Ordine dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana avevano firmato la “Carta di Trieste”, un impegno ad adottare un linguaggio etico e privo di pregiudizi. Anche la Regione Lombardia ha inaugurato un “Glossario sulla promozione della salute mentale”, proprio allo scopo di incoraggiare una comunicazione sana e un approccio più positivo al tema del #benesserepsicologico. Così, anche UNI ha pubblicato un insieme di linee guida per un linguaggio aperto e inclusivo, questa volta nelle aziende. Lo scopo è facilitare la #paritàdigenere e aiutare le organizzazioni ad adeguarsi alla UNI/PdR 125. La cosiddetta certificazione per la parità di genere. Ma cosa dicono le linee guida in breve? Ecco alcuni consigli: - il linguaggio deve essere neutro e non escludere delle persone per genere, etnia o abilismo - le immagini sono importanti, per questo è importante diversificare i protagonisti e rompere gli stereotipi di genere, evitando il binomio “uomo=manager, donna=casalinga”. Anche i colori hanno un peso, infatti è sempre bene evitare i riferimenti rosa e azzurro legati al genere - inserire, laddove la presenza femminile è bassa, prima i riferimenti femminili di quelli maschili (LE/GLI). E niente articolo LA davanti ai cognomi di donna Il #divariodigenere è un tema attuale ed essenziale perché influisce sul benessere e l’autostima delle persone. Per questo è essenziale ad avviare un cambiamento culturale nella vita quotidiana: dal #lavoro all’ambiente domestico. Sarà una transizione lenta ma ci permetterà di raggiungere una società equa e sostenibile (per davvero) 🧡 #benesserementale #equità #hr #risorseumane #benessereaziendale #benessereallavoro #psicologiadellavoro #welfare Alice Siracusano Anna Acquistapace Branislava Zdrnja Aram Chantal Mbow PERIOD think tank Sonia Zappitelli Elisabetta Pesenti La Luna del Grano - Società Benefit GRLS
-
Il #lavoro deve rispondere a domande come "perché lo sto facendo?" e "che contributo porto con queste attività?". Torniamo a parlare di #motivazione, più precisamente di costruzione di un significato. Già nel 1974, lo storico e autore Studs Terkel sosteneva che, perché le persone fossero felici, avessero bisogno di un significato più profondo e di uno scopo comune. In altre parole, non erano le gratificazioni economiche come #stipendio e benefit e renderle coinvolte, ma la consapevolezza di prendere parte a qualcosa di grande. Nonostante non sia sempre saggio identificarci nel nostro lavoro, le mansioni che svolgiamo hanno comunque il potere di farci sentire angosciati o soddisfatti di noi stessi. Per questo, complice anche la Pandemia, i giovani hanno cambiato radicalmente la loro percezione del lavoro e la sua importanza nella loro vita. Questo, infatti, deve permettere loro di generare un impatto concreto sulla società. Deve consentire loro di "essere", non solo di "fare". Non a caso, dagli studi della Gartner Inc. del 2021, è emerso proprio che il 56% dei lavoratori, soprattutto i più giovani, cercasse nelle mansioni una vocazione di vita e una missione concreta a cui prendere parte. Questo perché, se non ha un impatto reale sulla comunità, le persone non sono più disposte a sacrificare la loro vita personale per un lavoro qualsiasi. Si chiama "costruzione di senso" e ha un peso anche sul nostro #benessereemotivo. L'assenza di un significato chiaro, infatti, è tra i sintomi più importanti di un esaurimento delle energie psicofisiche (Agnese Rossi, Humanitas Gavazzeni). Ne parliamo nel carosello 🧡 #burnout #salutementale #benesserepsicologico #psicologia #psicologiadellavoro #soddisfazione #risorseumane #hr #benessereaziendale #welfare #welfareaziendale