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Montalcino, Siena 14.135 follower

Agenzia quotidiana di comunicazione sul mondo del wine & food, enogastronomia, cucina, agricoltura e enoturismo

Chi siamo

Da 22 anni WineNews racconta, ogni giorno, il mondo del vino, dell’agricoltura, della ristorazione e dell’enoturismo, e ne ha visto cambiare forma, interesse e protagonisti. WineNews è su LinkedIn per condividere contenuti rivolti a professionisti e addetti ai lavori che desiderano restare sempre aggiornati sul settore wine & food, con l’obiettivo che resta quello di raccontare un mondo che ha visto cambiare forma, interesse e protagonisti, ma che si conferma sempre bellissimo, fatto di storie, di persone e di imprese capaci di raccontare il meglio del nostro Paese. Per restare sempre aggiornato, è possibile iscriversi alle nostre newsletter qui (https://winenews.it/it/newsletter/).

Sito Web
https://winenews.it/it/
Settore
Contenuti audio e video online
Dimensioni dell’azienda
2-10 dipendenti
Sede principale
Montalcino, Siena
Tipo
Società privata non quotata
Data di fondazione
2000
Settori di competenza
vino, food, wine, enoturismo, enogastronomia, agricoltura, cucina, news, quotidianità e interviste

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Aggiornamenti

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    “Abbiamo deciso, e presto annunceremo dazi del 25% (sui prodotti made in Ue, ndr), in generale, sulle auto, ma anche su tutte le altre cose”: parole del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che, ieri, nella prima riunione di gabinetto del suo secondo mandato alla Casa Bianca, ha “rinforzato” le promesse sul tema lanciate in campagna elettorale, suscitando l’immediata risposta Ue che, per voce del vicepresidente della Commissione, Stéphane Séjourné, ha detto che “l’Europa reagirà immediatamente e con fermezza. Domani saremo in viaggio verso l’India, con l’obiettivo di diversificare le nostre partnership. Gli ostacoli al commercio equo sono ingiustificati, soprattutto tra partner commerciali. È una situazione in cui tutti perdono: le aziende americane, quelle europee e i consumatori”. #winenews

    Trump rilancia i dazi sui prodotti Ue “al 25%. Auto e tutto il resto”. E l’agroalimentare trema

    Trump rilancia i dazi sui prodotti Ue “al 25%. Auto e tutto il resto”. E l’agroalimentare trema

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    Gli americani bevono meno, e non solo vino. Con un calo dei consumi in volume e valore, delle bevande alcoliche, che colpisce in maniera più o meno forte tutte le categorie. A dirlo i dati sull’intero 2024 di SipSource, il sistema della “Wine & Spirits Wholesalers of America”, che rappresenta oltre il 60% dei prodotti venduti all’ingrosso per volume, provenienti da distributori in tutti i 50 Stati. Il totale di vino e liquori, ha registrato un calo del -5,4% in volume e del -4,8% in valore sul 2023, con il vino a -7,2% in volume e -6,3% in valore, mentre gli spirits segano un -3,7% in volume e -4,3% in valore. L’unica categoria che cresce, e che ormai rappresenta il 14,2% del mercato degli alcolici, è quella dei cocktail premiscelati, a +3,4% in volume e +3,5% in valore, con i convenience store americani a fare da traino come canale di vendita. #winenews

    Il mercato del vino Usa: tra consumi in calo, e con pochi big player che dominano

    Il mercato del vino Usa: tra consumi in calo, e con pochi big player che dominano

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    Da Argiano Srl Società Agricola con il Brunello Vigna del Suolo 2019, a Ceretto con i Barolo Bricco Rocche e Brunate 2020 e il Barbaresco Asili 2021; da Franz Haas con il Manna Vigneti delle Dolomiti Igt 2022, a Ferrari Trento con il Trentodoc Riserva Lunelli 2016; dal Gruppo Mezzacorona con il Trentodoc Riserva 2015 di Cantina Rotari ed i Musivum Pinot Grigio Superiore 2018 e Teroldego Rotaliano Superiore 2016 di Mezzacorona, a Azienda Agricola Guerrieri Rizzardi con il Rosso Veronese Clos Roareti 2021; da La Scolca - Azienda Vitivinicola con il Gavi dei Gavi Black Label Limited Edition 2019, a Marchesi di Barolo con i Barolo del Comune di Barolo e Cannubi 2020; da Nino Franco Spumanticon il Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Extra Brut Nodi 2022, alla Tenuta Cavalier Pepe con il Taurasi La Loggia del Cavaliere Riserva 2016; da Podere Sapaio con il Sapaio 2020, alla Tenuta Fratini con l’Hortense 2021, passando per Tenute Lunelli della famiglia Lunelli, con il Carapace Montefalco Sagrantino 2019. Sono solo alcuni dei vini italiani preferiti dai migliori palati al mondo, oltre 30 sommelier, molti dei quali sono gli “stellati” della The World's 50 Best Restaurants, da quattro continenti e 18 Paesi, che tra gli oltre 100 vini della World's Best Sommeliers' Selection 2025 hanno selezionato ben 26 etichette dell’Italia, che domina l’edizione n. 2 della classifica di William Reed, con i vini che non possono mancare nella carta dei vini di un grande ristorante👇

    “World’s Best Sommeliers’ Selection” 2025: i vini italiani i preferiti dai migliori palati mondiali

    “World’s Best Sommeliers’ Selection” 2025: i vini italiani i preferiti dai migliori palati mondiali

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    L'INTERVISTA DI WINENEWS: Tra Ocm sempre più complessa, e vino da difendere, il Ministro Lollobrigida a Slow Wine Fair “Stiamo lavorando per semplificare, incontrando le organizzazioni di categoria, ma i controlli sui fondi servono. I dazi Usa sono un rischio, ma fa più danno screditare continuamente il vino come alcuni continuano a fare, demonizzando il consumo, e non l’abuso, che ovviamente va combattuto. Dobbiamo capire che certi valori, come quello del made in Italy, come quello della qualità, non hanno “destra o sinistra”, ma sono trasversali, e dobbiamo lavorare insieme per difenderli”. #winenews

    Tra Ocm sempre più complessa, e vino da difendere, il Ministro Lollobrigida a Slow Wine Fair

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    Un modello agricolo e vitivinicolo che tiene insieme sostenibilità ambientale, tutela dei suoli, produzione di qualità, creazione di ricchezza e, non da ultimo, la felicità di agricoltori e contadini, non solo è possibile, ma può tracciare la rotta per il futuro. In Italia, ed in Europa, dove è tornato ad essere un modello da seguire sul fronte dell’agroalimentare. Partendo dal tema del biologico, che non si può fare ovunque e tutti, ma che è un esempio virtuoso di come si deve mirare a produrre prodotti salubri e di alta qualità, che vanno fatti pagare per il loro giusto valore, perché senza creare ricchezza non si crea neanche l’equità. Tutto questo da fare valorizzando il made in Italy, sul quale la politica si può dividere in “destra e sinistra”, ma giocando di squadra, come si deve fare ora, per esempio, a tutela del vino italiano, che è traino di tutto l’agroalimentare, il cui consumo - e non l’abuso, che ovviamente va combattuto - viene rimesso in discussione, volendolo dipingere con un prodotto che di per sé fa male, che è dannoso, ma che, invece, è parte della storia italiana, di uno stile di vita amato nel mondo, e che è presidio di territori, spesso eroici, che senza vino, e quindi senza vigna, sarebbero abbandonati e devastati. E promuovendo nel mondo la qualità italiana nel calice e nel piatto, con uno sforzo congiunto che vede insieme a imprese, istituzioni e fiere. È la sintesi del messaggio di Slow Wine Fair e Sana Food 2025, per la prima volta insieme in un percorso congiunto tra Slow Food, Federbio e Bolognafiere, nelle parole di Gianpiero Calzolari, presidente BolognaFiere, Matteo Zoppas, presidente Ice, Maria Grazia Mammuccini, presidente FederBio, Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia, e Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, in chiusura di una kermesse che ha riunito sotto lo stesso tetto quasi 1.300 espositori, da tutta Italia e dal mondo (di cui poco più di 1.000 di vino), in larghissima parte certificati bio o in fase di certificazione, non solo per fare mercato su un segmento, quello del biologico, che vale oltre 10 miliardi di euro tra consumi domestici ed export, e che cresce anche nel fuoricasa, ma anche per riaffermare una visione chiara e precisa dell’agricoltura e della viticoltura del futuro #winenews

    Il futuro di vino e agricoltura è la sostenibilità. Ed un made in Italy da tutelare, facendo squadra

    Il futuro di vino e agricoltura è la sostenibilità. Ed un made in Italy da tutelare, facendo squadra

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    “Passare dall’estrazione delle materie prime alla circolarità, scegliere materiali naturali, biodegradabili, e riciclabili, educare i consumatori, coinvolgere i colleghi e promuovere il cambiamento. Questo è il percorso da seguire nella “Call to Action” dedicata al packaging del vino promossa da Slow Food e Slow Wine Coalition, tema centrale di Slow Wine Fair 2025, all’edizione n. 4 a BolognaFiere, e “faro” per una nuova era del “vino buono, pulito e giusto”, in una fase delicata per il mondo produttivo, nella quale il tema della sostenibilità appare sempre più determinante non solo per una questione ambientale, ma anche per rendere più vicino il prodotto agli occhi delle nuove generazioni, particolarmente sensibili alle tematiche green. E del tema, per rafforzare la campagna lanciata da Slow Wine che invita tutti gli attori della filiera a promuovere l’utilizzo di bottiglie più leggere per mitigare l’impatto ambientale del trasporto del vino, hanno discusso anche buyer e importatori del vino, in “Leggera è meglio: elogio della bottiglia consapevole”, incontro nel quale è stato analizzato se, nella scelta di un vino, siano determinanti anche altri fattori rispetto al vino stesso, come appunto il packaging e il peso delle bottiglie, ed i chilometri percorsi dalle etichette, dalla cantina al tavolo del ristorante. Fattori che riguardano un po’ tutti i mercati, ognuno con le proprie peculiarità. #winenews

    Se il vino si sceglie anche per il “peso” del suo contenitore. Guardando a qualità e sostenibilità

    Se il vino si sceglie anche per il “peso” del suo contenitore. Guardando a qualità e sostenibilità

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    VIDEO: La sostenibilità del vino è anche nel packaging. Il messaggio della Slow Wine Fair Dalla “call to action” di Slow Wine per bottiglie di vetro più leggere al clima, ai mercati, sempre più esigenti e selettivi anche su questo aspetto, a partire proprio dalle bottiglie stesse ritenute responsabili di una fetta che va dal 30% al 70% dell’impronta ambientale della filiera del vino. Che dopo aver investito molto nella sostenibilità in vigna e in cantina, ora deve fare un ulteriore salto in avanti. E le alternative per contenitori e imballaggi più leggeri e meno impattanti non mancano. #winenews

    La sostenibilità del vino è anche nel packaging. Il messaggio della Slow Wine Fair

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    L'INTERVISTA DI WINENEWS: “In Usa il vino italiano è forte, ma il mercato in generale soffre. I dazi? Non c’è grande allarme” A WineNews, dalla Slow Wine Fair 2025, le riflessioni di Mirella Menglide, dell’Ice di New York. Il 2024 dovrebbe chiudersi con una crescita “del 6% in valore e volume per i vini italiani. Gli importatori ci hanno detto che non tutti hanno fatto scorte nei mesi scorsi e questo perché c’è fiducia che i dazi per i vini italiani ed i prodotti agroalimentari non saranno applicati anche se al momento noi non abbiamo avuto notizie ufficiali. Ma i consumi sono in difficoltà, gli americani vanno meno di prima al ristorante. Magari bevono meglio, ma bevono meno”. #winenews

    “In Usa il vino italiano è forte, ma il mercato in generale soffre. I dazi? Non c’è grande allarme”

    “In Usa il vino italiano è forte, ma il mercato in generale soffre. I dazi? Non c’è grande allarme”

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    Piccola, ma dinamica, è stata la denominazione del Valdarno di Sopra, con il “Valdarno di Sopra Day”, ospitato da Il Borro Toscana della famiglia Ferragamo, a chiudere, nei giorni scorsi, le Anteprime di Toscana 2025. Tra gli assaggi delle nuove annate delle 22 aziende del Consorzio, e momenti di approfondimento su varie tematiche: dalla comunicazione del vino alla genetica, alla gestione dei territori e delle denominazioni, e non solo. #winenews

    Il “Valdarno di Sopra Day” ha chiuso le “Anteprime di Toscana” 2025: le nuove annate nel calice

    Il “Valdarno di Sopra Day” ha chiuso le “Anteprime di Toscana” 2025: le nuove annate nel calice

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    L'INTERVISTA DI WINENEWS: il bio cresce, nel mercato domestico e nel fuori casa: i trend dagli “Stati generali del Biologico”. Da Sana Food e Slow Wine Fair (Slow Food) 2025, i dati e le dinamiche di mercato raccontate da Silvia Zucconi ed Evita Gandini di Nomisma. Per un comparto del wine & food che ormai vale oltre 6,5 miliardi di di euro in Italia ma cresce anche all’export, grazie alla capacità di intercettare la crescente attenzione a tutto quello è salute, trasversale a tanti settori, e ancora con grandi capacità di crescita legate, soprattutto, ad una maggiore comunicazione e informazione nei confronti dei consumatori. #winenews

    Il bio cresce, nel mercato domestico e nel fuori casa: i trend dagli “Stati generali del Biologico”

    Il bio cresce, nel mercato domestico e nel fuori casa: i trend dagli “Stati generali del Biologico”

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