La manovra è ancora protagonista assoluta del dibattito politico, a partire dal nodo sul #canoneRAI, che spacca la maggioranza. L'emendamento a firma Lega che voleva infatti ridurre il costo del canone per il 2025 è stato bocciato grazie al voto contrario di Forza Italia, che si unisce all'opposizione ricusando una misura più propagandistica che concreta. C'è poi il solito braccio di ferro con i sindacati, alla vigilia dello #scioperogenerale indetto per il 29 novembre. Il ministro Salvini, seguendo la Commissione di Garanzia, ha ordinato la precettazione dello sciopero a quattro ore, mentre CGIL e UIL fanno scudo: «impugneremo gli atti: lo sciopero si farà» promettono. Se il Governo accusa i sindacati di pretesti ideologici e politicizzazione, lo storico degli scioperi in Italia indica diversamente. Il picco massimo di agitazioni sindacali è stato raggiunto nel 2017, quando il Governo Gentiloni si trovò ad affrontare una delle mobilitazioni più partecipate di sempre, quelle contro il Jobs Act di Renzi. Infine, la giornata mondiale contro la violenza sulle donne continua a dividere, anziché unire. Il ministro Valditara rivendica le parole della discordia pronunciate in occasione dell'inaugurazione della Fondazione Giulia Cecchettin oltre a precisare che il numero dei #femminicidi in Italia è in calo. In realtà, nel 2023 dal primo gennaio al 22 novembre sono state uccise 112 donne, solo in quanto tali; quest'anno il numero si "ferma" a 100 - un calo, sì, che non ci rassicura. Di questo e altri temi di attualità abbiamo parlato questa settimana a #Mosche, talk di politica e attualità condotto da Davide Lentini insieme a MATTEO VALLÉRO. In redazione Marianna Mancini, grafiche a cura di Manuela Alfieri.
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