#velaricodatelablockchain?
👉 Cos'era, cosa è diventata e come potrebbe evolvere in futuro?
Intraprendiamo questo viaggio a ritroso con Pierpaolo Foderà, CEO di Adamantic, che ci porta con sé in una lunga riflessione che vale la pena seguire fino alla fine.
📌 Parte 1 - LE ORIGINI -
"Vorrei con voi ripercorrere rapidamente le tappe che ci hanno portato a inneggiare per anni alla #tecnologia #blockchain per poi ridurci a leggere saggi giornalistici che la identificano come una innovazione inutile, per alcuni una soluzione in attesa di un problema. Ritengo interessante fissare alcuni passaggi di questo viaggio, che secondo me hanno determinato la nostra attuale posizione e possono farci capire ora dove andare.
Si tratta dei primi quindici anni della blockchain: stupore, clamore, hype, sperimentazione e disincanto. *Personalmente sono schierato tra quelli che hanno sempre reputato tale paradigma tecnologico utile, anzi di più, rivoluzionario*. Abbiamo un po’ tutti identificato i limiti di un fenomeno che ipotizzavamo potenzialmente illimitato; forse invece, a prescindere dall’importanza del carico, abbiamo sempre spinto un carro con le ruote quadrate e non ce ne siamo mai accorti, o forse siamo solo in un periodo di pausa fisiologica; o ancora, forse, non ci abbiamo capito niente!
Era il 2009 quando, nella indifferenza mondiale, una piccola comunità di miners ha iniziato a scambiarsi dei bit in un network di server allo scopo di “notarizzare” tra pari le consuntivazioni economiche di un loro coin interno, del tutto svincolato dalla valuta a corso legale. Da quel primo periodo i bitcoin hanno cominciato a diffondersi con un fattore esponenziale e già nel corso degli anni successivi “bitcoin” diventa un vocabolo di uso comune. In realtà non tutti sanno realmente cosa significa, ma tutti lo conoscono, ne parlano e ne hanno una propria interpretazione.
Il motivo per il quale questo fenomeno avrebbe dovuto sconvolgere l’intero globo terrestre risiede nella rivoluzione espressa dal white paper di Satoshi Nakamoto. Grazie ad algoritmi e grazie ad una architettura inviolabile, è possibile scambiare informazioni (e dunque anche transazioni economiche) tra pari, senza bisogno di gerarchie autorizzative. In altre parole tutti i soggetti che compongono il sistema sono pari tra pari, non serve alcuna entità arbitrale che garantisca il processo e non serve alcun attore centralizzato che mantenga lo storico certificato dell’accaduto. Ieri non c’era, oggi c’è! Rivoluzionario. "
🔔 Fin qui tutto liscio, poi? Cosa pensi ci abbia portato alla visione odierna di questa tecnologia?
Seguiteci nella prossima tappa di questo viaggio