Post di 24MAX SpA

𝐈𝐥 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐨 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐭𝐞𝐫 𝟐𝟎𝟐𝟒 𝐬𝐞𝐠𝐧𝐚 𝐢𝐥 𝐧𝐮𝐦𝐞𝐫𝐨 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐛𝐚𝐬𝐬𝐨 𝐝𝐢 𝐭𝐫𝐚𝐧𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐫𝐞𝐥𝐚𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐚𝐝 𝐨𝐩𝐞𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐚𝐭𝐢 𝐝𝐞𝐠𝐥𝐢 𝐮𝐥𝐭𝐢𝐦𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢. 𝟔𝟖 𝐝𝐞𝐚𝐥 completati per un GBV di 𝟐,𝟐 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐚𝐫𝐝𝐢 𝐝𝐢 𝐞𝐮𝐫𝐨 complessivi fra mercato primario e secondario. Nello stesso periodo del 2023 erano state censite dall’Osservatorio Nazionale NPE Market di Credit Village 79 cessioni per 3,1 miliardi di euro di GBV di controvalore. #Npe

I dati del nostro Osservatorio Nazionale Npe Market hanno evidenziato un forte calo delle transazioni nel primo quarter del 2024. 68 deal completati per un GBV di 2,2 miliardi di euro complessivi fra mercato primario e secondario. Il dato più basso degli ultimi anni...

...e la sfida continua, perché fare innovazione vuol dire anche nuovi modi di portare valore al cliente, offrendogli una vista a 360° su quanto di meglio il mercato offre nei diversi ambiti, diventando sempre più unico punto di riferimento!

Prosegue la cura Munari (subentrato nel Giugno 2023 a Marina Natale) in casa Amco. Nel 2023, la società del MEF, aveva già visto crescere incassi e ricavi. Da sottolineare poi le maggiori svalutazioni per rischio di credito, per quasi 449 milioni, rispetto all'anno precedente. A conferma di chi da tempo sosteneva un eccessivo valore di acquisto dei crediti in sofferenza, che indubbiamente ha garantito un ruolo predominante all'Ente, nel contesto delle maxi-cartolarizzazioni, contribuendo altresì a "dopare" questo mercato, nel lustro appena trascorso. Ora, si apre ad una riorganizzazione interna, puntando al rafforzamento: delle strutture dedicate alla gestione (anche sul piano tecnologico); di quelle destinate a presidiare l'ambito dei controlli di primo e secondo livello (alla luce degli ammonimenti della Corte dei Conti); nonché alla dismissione di portafogli ritenuti non più strategici e infine, allo switch di Servicers considerati non adeguatamente performanti. Anche se qui la vedo più dura, dal momento che il tema centrale è già oggi rappresentato: dalla lunga catena di operatori specializzati (con eccessivo ricorso al Sub Servicing), attualmente impiegati nelle varie fasi di lavorazione dei portafogli; dalla vetustà di questi ultimi e conseguentemente, nel loro sempre più basso margine di profittabilita', che non è in grado di ripagare tutta la filiera. https://lnkd.in/dtrGnUiU

CHIUSURA BANCHE A SANFRONT E PAESANA, UNCEM: CONTINUA LA SPIRALE NEGATIVA DI ABBANDONO DEI TERRITORI DA PARTE DEI GRANDI GRUPPI "La notizia della chiusura, da parte di Intesa San Paolo, delle filiali a Paesana e Sanfront, rende evidente che proprio per i territori questi grandi gruppi non hanno interesse. Dopo Bobbio Pellice, dove faremo una manifestazione con il Comune lunedi 7 ottobre contro la chiusura, arrivano due Comuni del Saluzzese. Dove oltre alla chiusura, annunciata prima di Natale, viene detto che forse si terrà il bancomat. Serve a poco. Apprezzabile, ma non sufficiente. La smobilitazione delle banche è un problema istituzionale gravissimo, che marginalizza i territori, li esclude dai flussi, li ritiene un danno per queste grandi aziende finanziarizzate. Sbattono la porta in faccia a Comuni e comunità. E noi non possiamo accettarlo. Uncem dice chiaramente che piuttosto i residenti cambino banca. E se qualche altra banca arriverà, è perché avrà capito che l'Italia è fatta di piccoli Comuni e luoghi. Tagliarli fuori è solo un danno, anche per chi è concentrato sull'alta finanza internazionale". Lo affermano Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente Uncem nazionale.

Borsa Italiana, quali prospettive? Per Guglielmo Manetti, amministratore delegato di Intermonte, il 2023 è stato un anno positivo per i mercati finanziari italiani, con Piazza Affari che ha chiuso con il +28%, trainata dalle performance dei titoli bancari.  Il bilancio sull’anno appena concluso e le prospettive per il 2024 nella sua intervista a Radio 24 - Due di Denari, con Debora Rosciani e Mauro Meazza. #BCCommunication #mercatifinanziari #PiazzaAffari

NEL VALZER DEGLI ADDI AL VECCHIO, CARO SPORTELLO BANCARIO, C'E' CHI DANZA CONTRO TEMPO Nel valzer degli addii al caro, vecchio sportello bancario, c’è chi danza contro tempo. Continuando ad acquistare filiali mentre la tendenza generale è ridurle. Su Affari&Finanza di questa settimana, si raccontano il fenomeno di fondo e le #banche che si muovono controcorrente, cercando di comprendere perché lo stanno facendo. Secondo la tabella elaborata dalla Uilca Nazionale - Uil Credito, Esattorie e Assicurazioni, tra gli istituti di credito che nel 2023 hanno visto aumentare il saldo finale degli sportelli, ci sono Gruppo Cassa Centrale, Banco Desio, Credem Banca, Volksbank · Banca Popolare dell’Alto Adige, Sparkasse · Cassa di Risparmio di Bolzano e Banca Popolare di Sondrio.   Intanto, i sindacati lanciano l’allarme. Secondo l’Osservatorio sulla desertificazione bancaria di First Cisl, l’anno scorso, in Italia, hanno chiuso 826 sportelli, dopo i 677 del 2022. La tendenza è proseguita nel primo trimestre, quando altri nove comuni, tra cui Altavalle (Trento), Lavenone (Brescia) e Pellezzano (Salerno), hanno visto scendere le serrande dell’ultima filiale sul territorio. I centri senza banca sono così saliti a 3.289 al 31 marzo.  A riguardo, il governatore della Banca d'Italia, Fabio Panetta, ha fatto sapere che il ricorso alla tecnologia "si sta riflettendo in una riduzione del numero di sportelli bancari che può comportare disagi per alcune fasce di cittadini" e per questo "abbiamo avviato un tavolo di confronto con ministeri competenti e i principali operatori". #banchesportelli #banchefiliali Qui sotto la tabella della Uilca sugli sportelli bancari in Italia e subito qui il link all'articolo su Affari&Finanza, con interventi di Alessandro Decio (ad Banco Desio) e di Giovanni Bossi (ad Cherry Bank): https://lnkd.in/d5PxFVZM

«Banco Desio va controcorrente: noi compriamo ancora filiali» In una recente intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore (link nel primo commento), il Ceo di Banco Desio Alessandro Decio ha illustrati i piani futuri della banca, che guarda al valore delle reti fisiche puntando sulla cessione del quinto dello stipendio e sul business assicurativo. Nel motivare il perché di questa strategia, Decio ha spiegato: “Diciamo una cosa: per anni, durante l’epoca dei tassi zero, tutti i piani industriali delle banche si sono concentrati sul tema del taglio agli sportelli, anche perché la liquidità era quasi un costo. Poi tutto in qualche modo si è bloccato con l’improvviso rialzo dei tassi. E di colpo la raccolta retail è tornata ad essere una risorsa preziosa.” L'obiettivo della banca è quello di aumentare la base clienti per fare scala. A tal proposito abbiamo chiesto ai nostri utenti cosa pensano della strategia adottata da Banco Desio, e il 56% di loro ha risposto affermando di trovare l'iniziativa interessante e di essere curioso di vedere come andrà. #banche #filiali #bancodesio

Costruiamo la Banca Digitale, è questo il titolo della due giorni organizzata dal Team ABILAB dei due Osservatori “Processi e Organizzazione” e “Operations”. Essere presenti a questi eventi è sempre un arricchimento professionale ed una raccolta di esperienze del settore bancario in un mondo sempre in continua evoluzione anche molto rapida soprattutto se si considerano le nuove opportunità da cogliere con l’adozione della AI senza però mai tralasciare i bisogni della clientela.

Dallo sportello remoto, alle cassette di sicurezza nella nuova filiale savonese: due esempi di come intercettare e soddisfare i bisogni latenti dei cittadini