Nel presentare il “Rapporto di sostenibilita’ 2023” dell’Associazione dei produttori di cemento, il Presidente di Federbeton, Stefano Gallini, ha sottolineato che “l’utilizzo di combustibili alternativi al posto dei fossili è cresciuto, raggiungendo un tasso di sostituzione del 25,5%. Questo dato, seppur indice di un miglioramento, evidenzia una criticità. Rispetto alla media europea del 57,6%, l’Italia è ancora indietro, segno che ci sono elementi che frenano questa pratica, nonostante l’importanza cruciale per la decarbonizzazione e la gestione dei rifiuti”. Una dichiarazione assolutamente sottoscrivibile, che mostra i progressi fatti ma anche gli ostacoli che ancora incontra l’uso del CSS di qualita’ in sostituzione dei combustibili fossili tradizionali. #CSS #Federbeton #sostenibilita https://lnkd.in/dfGjppvc
Post di A.I.R.E.C.
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Carta Cultura Circolare: il settore cartario dal 2005 (anno di avvio del sistema ETS) ha diminuito le emissioni specifiche delle CO2 del 23,8% come risulta dall’ultimo Rapporto Ambientale Assocarta, risultato dovuto alla maggiore efficienza energetica e alle minori emissioni associate alla energia elettrica acquistata Nonostante le proiezioni di sviluppo delle fonti rinnovabili, le imprese industriali stentano a trovare soluzioni per la decarbonizzazione poiché non ci sono misure dedicate ai settori “hard to abate”, ovvero che vincolino il rilascio di incentivi e finanziamenti alla destinazione di utilizzo in tali settori o perlomeno siano previsti contingenti specifici senza creare concorrenza sull’approvvigionamento delle energie green che porta solamente ad un rialzo dei prezzi. Secondo Assocarta e' fondamentale l’introduzione di misure specifiche di supporto alla produzione di energia (termica ed elettrica) da biomasse solide a corto raggio da parte delle imprese dei settori hard to abate come il cartario, ottenendo il duplice obiettivo di supportare la decarbonizzazione del settore stesso e di migliorare la gestione dei boschi a livello locale in piena sintonia con la prima Strategia Forestale. E la mancata inclusione nella Misura Transizione 5.0 delle biomasse, in aggiunta al fotovoltaico, priva il settore e gli energivori di un importante strumento per coniugare sicurezza approvvigionamenti e sostenibilità ambientale. https://lnkd.in/dYRi5eGq
Industria, Italia ai vertici in Ue per efficienza ed emissioni. Ma la burocrazia frena il percorso
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Una vera e propria rivoluzione green scuote negli ultimi anni il mondo dell’edilizia. La ricerca compie passi da gigante in molte direzioni, e grandi risultati si vedono soprattutto nelle nuove ricette per il calcestruzzo. L’ultima grande novità in prospettiva, proviene dal laboratorio Concrete & Asphalt dell'Empa che sta studiando l’addizione del Biochar , un carbone vegetale , al calcestruzzo tradizionale. Il Biochar a differenza degli altri prodotti della carbonizzazione, non emette nell’atmosfera Co2 ma la trattiene al suo interno. Queste quantità di carbonio contenute nel Biochar, che viene trasformato in pellet e poi aggiunto al calcestruzzo, non solo promettono di rendere più stabile e meno degradabile il prodotto finito, ma è stato evidenziato che con la sola aggiunta del 20% in volume di pellet di carbonio nel calcestruzzo, si raggiunge l'emissione netta zero. Ciò significa che la quantità di carbonio contenuta nella mescola compensa tutte le emissioni prodotte sia per la realizzazione dei pellet sia del calcestruzzo stesso. Il potenziale di emissioni negative è evidentemente molto elevato, dai calcoli dell’EMPA per il calcestruzzo leggero, un'aggiunta del 45% in volume di pellet di carbonio porta a emissioni negative totali di –290 kg CO2/m3. #gecabnews #gecabprefabbricati #biochar #zeroemission #rinnovabile
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✅ Assocarta, emissioni diminuite del 23,8% dal 2005, mancano misure per decarbonizzare gli energivori. 🎤 Assocarta/Massimo Medugno direttore Generale di è intervenuto, a Roma, all’evento “Le emissioni in atmosfera: focus sul settore industriale” organizzato da ISPRA e Università di Roma Sapienza nell’ambito del quale sono stati presentati da ISPRA dati aggiornati sulle emissioni nazionali di gas serra e approfondite le sfide della decarbonizzazione per i comparti industriali soggetti a ETS (European Emissions Trading Scheme) come il cartario. 🔊 “Il settore cartario, dal 2005 - anno di avvio del sistema ETS, ha diminuito le sue emissioni specifiche CO2 del 23,8%, come risulta dall’ultimo Rapporto Ambientale Assocarta, risultato prodotto dalla maggiore efficienza energetica e dalle minori emissioni associate alla energia elettrica acquistata” ha affermato Massimo Medugno. Maria Moroni Marcello Oddini Fabio Zandonà Raffaella Quadri Valeria Rita Maria Teruzzi https://lnkd.in/dW5FV2G9
Assocarta, emissioni diminuite del 23,8% dal 2005, mancano misure per decarbonizzare gli energivori
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#CircularFacts Le azioni messe in campo per avviare la transizione non hanno prodotto ancora i risultati auspicati, ma c'è un'unica eccezione virtuosa: la gestione dei rifiuti. A confermare l'impegno degli operatori del settore, per un ambiente più salubre e una comunità più sostenibile. ❌ Peggiora la qualità dell’aria (76,2% di superamenti della soglia di riferimento, contro il 71,7% del 2021) ❌ Aumenta la CO2 (7,3 tonnellate per abitante) ❌ Non migliora il consumo di suolo (7,14% della superficie complessiva) e la dispersione di acqua potabile dalle reti comunali di distribuzione (42,4%) ✔️ Si riduce invece la produzione di rifiuti e il conferimento in discarica: nel 2022 è al 17,8%, nel 2013 era al 36,9%. [Fonte: ISTAT]
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Il #riciclo dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione, da impiegare nella produzione di #aggregati di #recupero, ha potenzialità enormi per il settore del #calcestruzzo e il contributo che può fornire all’#economiacircolare. Tuttavia il mercato in Italia continua a essere poco sviluppato, nonostante l’impegno del settore nelle attività di ricerca e sperimentazione e nella promozione di nuove simbiosi industriali con le filiere di riciclo. Per la creazione di un mercato nazionale di aggregati riciclati di ottima qualità è necessario: 🔹 Sviluppare una demolizione più selettiva. 🔹 Favorire politiche fiscali per rendere i prodotti di riciclo competitivi con quelli di origine naturale. 🔹 Attivare il monitoraggio dell’effettiva applicazione dei CAM nei bandi pubblici. 🔹 Concludere l’iter di revisione del Regolamento End of Waste sui rifiuti inerti. Leggi il Rapporto di #Sostenibilità Federbeton 👇 https://lnkd.in/dn9GFKba
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Se compariamo la produzione di cemento ad una Nazione del mondo, sarebbe il terzo più grande emettitore subito dopo la Cina e gli Stati Uniti. 📌 Paradossale eppure questo settore produttivo è responsabile dell’8% delle emissioni di anidride carbonica. Ma se potessimo convertire la CO2 in un elemento utile alla produzione di un cemento più ecologico? 🔎 Sono moltissimi oggi gli studi e le ricerche che cercano soluzioni alternative per il materiale più utilizzato sulla terra dopo l’acqua. 🛑 Eliminare il calcestruzzo, e di conseguenza il cemento, è impossibile: ogni anno ne vengono gettati circa 14 mld di mc, 150 tonnellate al secondo. Però ridurre il suo peso ambientale è possibile sin da ora. 📣 Lo testimonia anche la Global Cement and Concrete Association (GCCA), il movimento nato nel 2020 e che raccoglie 40 dei più grandi produttori di cemento e cls al mondo. 👉 Nella sua Road Map, l’associazione si è posta quale obiettivo la decarbonizzazione del processo produttivo di questo materiale entro il 2050. ✅ Per farlo agiranno su molteplici fronti: partiranno dalla riduzione delle emissioni di CO2 derivate dal cemento, elimineranno l’uso dei combustibili fossili nei processi produttivi e svilupperanno nuovi metodi per la cattura della CO2. #Rinnovabilinews #ricerca #edilizia #scienza #ricerca #architettura #materiali #riciclo #inquinamento #economiacircolare #ambiente #sostenibilità
Convertire la CO2 in cemento green: in California il primo progetto | Rinnovabili
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Un Paese in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, raccolta differenziata dei rifiuti e diminuzione dello smaltimento in discarica. Lento miglioramento della qualità dell’aria, e buoni risultati con l’agricoltura biologica. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali.
Green Deal europeo. Pubblicato il rapporto 2023 del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale
innovazionesociale.org
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Un Paese in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, raccolta differenziata dei rifiuti e diminuzione dello smaltimento in discarica. Lento miglioramento della qualità dell’aria, e buoni risultati con l’agricoltura biologica. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali.
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Rapporto ambiente SNPA - Sistema Nazionale per la Protezione dell'Ambiente: bene le rinnovabili, raccolta differenziata. Ancora da lavorare su consumo di suolo, gas serra e rifiuti speciali Un Paese in linea con gli obiettivi europei e di sviluppo sostenibile per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che raggiunge buoni livelli di raccolta differenziata dei rifiuti e diminuisce lo smaltimento in discarica. Continua il lento miglioramento della qualità dell’aria, soprattutto del particolato PM2,5 buoni risultati con l’#agricoltura biologica, aumentano i controlli agli impianti produttivi. Meno bene la situazione delle emissioni di gas serra, l’incidenza del turismo sui rifiuti urbani, la produzione di rifiuti speciali e il consumo di suolo. Stabile la situazione dei piani di adattamento ai cambiamenti climatici, della gestione delle aree protette e del rumore. È questo il quadro nazionale che emerge dal quarto “Rapporto Ambiente” di SNPA, presentato alla presenza del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin: un’analisi in 21 punti sullo stato dell’ambiente in Italia, per capire quali trend stanno andando nella direzione giusta e quali no, cosa risulta stabile, quali elementi andrebbero maggiormente indagati e migliorati. Gli indicatori che popolano il Rapporto Ambiente sono utili a monitorare gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo, dall’#Agenda2030, dalla #strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e dall’Ottavo programma d’azione ambientale. #business #ricerca #energia #fututo #sostenibilità
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PER UNA TRANSIZIONE ECOLOGICA INTELLIGENTE SI DEVE INVESTIRE ANCHE NEL RIMBOSCHIMENTO!!! Mediamente un albero adulto in un bosco abbatte fino a 50 kg di CO2 all’anno, circa 20 in un bosco urbano, al valore tendenziale a breve di 100 euro di valore per tonnellata di CO2 abbattuta, si avrebbe un vantaggio di 2,5 euro per albero all’anno. Ad esempio con 100 milioni di nuovi alberi in Italia si avrebbe in pochi anni un beneficio economico botanico di 250 milioni di euro all’anno dai soli alberi, ma se consideriamo il sottobosco e le rinascenze il valore potrebbe arrivare prossimo a mezzo miliardo di euro l’anno. Si aggiungono i benefici economici negli anni dal legname prodotto per vari usi e per l’"intangible asset" dal beneficio ricreativo, psicologico e salutare, per le essenze vegetali e il panorama per i fruitori, oltre che per gli animali. Data la confusione nella PA solo un intervento da parte del Governo potrebbe dare le indicazioni comuni da seguire per raggiungere un obiettivo a valenza nazionale e con 100 milioni di alberi si abbatterebbero 5 milioni di tonnellate di CO2, UN CONTRIBUTO CONCRETO ALLA LOTTA CONTRO IL RISCALDAMENTO TERRESTRE. Clima: S&P, prezzo Co2 Ue sopra 100 euro a tonnellata nel 2025 https://lnkd.in/dH9aWHmR. Un beneficio economico che la PA potrebbero impiegare in nuova manodopera e/o per impegnare in lavori socialmente utili soggetti che ne avrebbero la possibilità e che oggi sono penalizzati! Piantare comunque 100 milioni di alberi non arriverebbe a compensare il contributo dei boschi incendiati in maniera dolosa e quindi sarebbe opportuno provvedere anche al rimboschimento delle aree soggette a incendi. Per evitare gli incendi va fatta prevenzione. OVVIAMENTE QUESTO NON DEVE SOSTITUIRE GLI ALTRI INTERVENTI PER RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2 MA AFFIANCARLI. Ridurre le emissioni di CO2 non significa solo contrastare i contributo al riscaldamento terrestre ma anche ridurre emissioni “compagne” della CO2 che danneggiano l’ambiente e l’uomo contribuendo alle patologie respiratorie e cancerogene. Ma ovviamente bisognerà fare attenzione a non esporsi a scandali come di recente acclarato. https://lnkd.in/ecxk6Ftc https://lnkd.in/eq8PKVu7 https://lnkd.in/e2T3G46y Qualcuno dirà che non è vero ma resta il fatto che negli ultimi decenni il decoro urbano e il verde pubblico diciamo eufemisticamente sono stati trascurati!!!
Clima: S&P, prezzo Co2 Ue sopra 100 euro a tonnellata nel 2025 - Finanza & Impresa - Ansa.it
ansa.it
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Dalena Ecologia
1 meseI Combustibili Solidi Secondari divenuti elementi fondamentali per una vera Energia Circolare Il nostro Bel Paese ha il dovere di essere Leader nella sostituzione calorica