Nell'Italia del 2024, il caregiving per le persone fragili sta assumendo un ruolo sempre più centrale nella nostra società. Con una popolazione sempre più anziana la domanda di assistenza domiciliare e di supporto per le persone fragili è in costante crescita. Nonostante i progressi compiuti, ci sono ancora molte sfide da affrontare nel settore del caregiving in Italia. La proposta di legge per tutelare 2,8 milioni di caregiver familiari in Italia è un passo avanti significativo verso il riconoscimento dei loro diritti e delle loro esigenze. Siamo fiduciosi che, con impegno e collaborazione, possiamo superare le sfide attuali e costruire un futuro migliore per i caregiver e per tutte quelle persone che necessitano di assistenza. 💖 #Caregiving #AssistenzaDomiciliare #Benessere #SupportoalleFamiglie #SupportoallePersone https://lnkd.in/eTkh-vDf
Post di AIDA
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📢 Assindatcolf sostiene il riconoscimento dei diritti dei caregiver familiari Abbiamo aderito al "Manifesto-appello" di Cittadinanzattiva e dell'associazione Carer che è stato presentato alla Camera dei Deputati per il riconoscimento del ruolo del #caregiverfamiliare. 👉 Come emerge dai dati riportati sul nostro Rapporto #FamilyNetWork https://lnkd.in/d_N9xsMk per il 49,1% delle famiglie datrici di lavoro domestico, la badante non è sufficiente. Spesso è necessario che un familiare si occupi personalmente di un parente anziano o non autosufficiente, diventando di fatto un caregiver. Come Assindatcolf, siamo stati attivamente coinvolti nelle discussioni istituzionali, essendo stati auditi sia al tavolo tecnico del Ministero del Lavoro e delle Disabilità, per l’analisi e la definizione di elementi utili a una legge statale sui caregiver familiari, sia dalla Commissione Affari Sociali della Camera. 🎯 Cosa chiediamo: - Riconoscimento nazionale della figura del caregiver familiare, non solo a livello regionale. - Che i diritti individuali siano riconosciuti indipendentemente da quelli della persona assistita. - Estensione del riconoscimento anche a chi si prende cura di un familiare, pur non essendo convivente o parente. #Caregiver #Diritti #Famiglie #Assindatcolf #LavoroDomestico
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📢 Verso una nuova legge sui caregiver familiari: includere anche i non conviventi! Come #Assindatcolf, siamo allineati nell'importanza di una normativa amplia ed inclusiva che riconosca il ruolo essenziale di tutti i #caregiverfamiliari, non solo conviventi. Per approfondimenti leggi l'articolo ⤵ https://lnkd.in/d2XKWcke
Verso la nuova legge: caregiver sono anche i non conviventi - Vita.it
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CARGIVER FAMILIARI, DA CARER E CITTADINANZATTIVA IL MANIFESTO-APPELLO PER UNA LEGGE INCLUSIVA ED EQUA Definire in modo più ampio e dettagliato la figura del caregiver, riconoscendone diritti e tutele anche se non convive o non è un familiare della persona assistita. Permettere il suo coinvolgimento attivo nella stesura del cosiddetto Progetto di vita o Progetto Assistenziale Individualizzato della persona assistita (normative regionali e Art. 39 Dlgs 29/24), in modo che sia espressione anche dei suoi bisogni di caregiver. Ancora, prevedere l’attivazione di tutele crescenti rapportate al carico assistenziale e agli impatti/bisogni del caregiver. Infine, mettergli a disposizione risorse congrue per garantire una effettiva esigibilità delle tutele ed essere così una concreta base di partenza per il disegno e l’attuazione di servizi e sostegni dedicati a chi si prende cura”. E' ciò che è stato detto ieri a Sanità Informazione, sono stati descritti i quattro criteri necessari affinché la Legge sui caregiver familiari sia davvero inclusiva ed equa. I quattro punti chiave sono gli elementi centrali del MANIFESTO APPELLO “Caregiver: per una Legge inclusiva e di equità sociale”, presentato oggi da CARER e Cittadinanzattiva durante una conferenza stampa alla Camera dei Deputati. Il Manifesto è stato già sottoscritto da 104 realtà, di cui 16 Comuni, ed 88 fra associazioni, tra cui Al.Ce, organizzazioni professionali e organizzazioni sindacali. Il Caregiver familiare svolge - per motivazioni affettive - una funzione chiave nel dare supporto, assicurare una forma di relazione sociale e, più in generale, garantire il benessere di una persona cara che, per disabilità e/o non autosufficienza, ha bisogno di cure a lungo termine. Ecco i 4 punti: a) con il mantenimento di una definizione “ampia” del Caregiver familiare che non determini - ponendo il vincolo della convivenza – una restrizione del numero dei potenziali beneficiari rispetto a quanto già previsto dal Comma 255, Art.1, L.205/17 e garantisca la possibilità, da parte della persona assistita, di scegliere come proprio Caregiver (oltre a quanto già previsto nel Comma 255 già citato) anche una persona con la quale abbia una relazione affettiva o amicale stabile; b) con l’identificazione dei bisogni del Caregiver familiari nell’ambito del Progetto di Vita o del PAI (vedi in tal senso normative regionali e Art. 39 Dlgs 29/24); c) con l’attivazione di tutele crescenti rapportate al carico assistenziale e agli impatti/bisogni di cui alla lettera precedente e alla loro possibile evoluzione; d) con risorse congrue per la garanzia di una effettiva esigibilità delle tutele, rendendo la legge non una mera affermazione di diritti, ma una concreta base di partenza per il disegno e l’attuazione di servizi e sostegni dedicati
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👥 𝐈𝐥 𝐫𝐮𝐨𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐠𝐢𝐯𝐞𝐫: 𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐢 𝐞 𝐩𝐫𝐨𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐞 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐞 Stasera a partire dalle 17:45 parleremo di #caregiving, tema fondamentale che nel nostro Paese tocca direttamente più di 7 milioni di persone. La Presidente UNIAMO Annalisa Scopinaro traccerà una panoramica su quelli che sono i #diritti e le prospettive future per i caregiver, nella maggioranza dei casi #donne costrette troppo spesso ad annullare larghe parti della propria esistenza nelle mansioni di cura. 💻 Partecipazione su Zoom libera previa iscrizione ✒ Iscriviti: https://lnkd.in/dqc_G9M4 ℹ Il progetto RIUNIAMOCI: https://lnkd.in/dpC4gDR8 📌 Il riconoscimento del ruolo del caregiver non può più essere rinviato. È necessario arrivare a una legge statale che garantisca finalmente tutele, diritti e libertà di scelta.
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Prima sperimentazione del progetto che vuole alleggerire il carico dei caregiver familiari sostituendoli per alcune ore con operatori specializzati, per consentire loro di staccare dal lavoro di cura #caregiver #disabili #anziani
Nasce il “sollievo a domicilio” per i caregiver familiari
disabili.com
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Principali richieste e problematiche CARER e Cittadinanzattiva relative alla figura del caregiver in Italia, evidenziando la necessità di una legge nazionale inclusiva ed equa. Ecco i punti chiave. 1. Definizione del caregiver. 📍Riconoscere diritti e tutele anche se non convivente o familiare della persona assistita. 📍Coinvolgere il caregiver nella stesura del Progetto di vita o Progetto Assistenziale Individualizzato. 2. Tutele e diritti. 📍Prevedere tutele crescenti in base al carico assistenziale e ai bisogni del caregiver. 📍Fornire risorse adeguate per garantire l'esigibilità delle tutele. 3. Manifesto CARER e Cittadinanzattiva. 📍Presentato alla Camera dei Deputati. 📍Sottoscritto da 104 realtà, tra cui 16 Comuni e 88 associazioni e organizzazioni. 4. Indagine di Cittadinanzattiva. 📍Coinvolti circa 600 caregiver familiari. 📍Evidenziati problemi come la lunga durata dell'assistenza, rinunce lavorative e personali. 5. Richieste dei caregiver. 📍Riconoscimento del ruolo indipendentemente dalla convivenza o parentela. 📍Tutele crescenti in base all'intensità di cura. 📍Ruolo attivo nella stesura del progetto di vita individuale. 6. Situazione attuale. 📍L'Emilia-Romagna è la prima regione ad aver normato la figura del caregiver, seguita da altre 12 regioni. 📍Necessità di una legge nazionale per sanare le difformità territoriali. 7. Risposta delle istituzioni. 📍Riconoscimento dell'importanza di una legge nazionale per tutelare circa otto milioni di cittadini, prevalentemente donne in età lavorativa. Il testo sottolinea l'urgenza di una normativa che riconosca e tuteli i caregiver, considerando le loro esigenze e il loro ruolo fondamentale nell'assistenza alle persone non autosufficienti.
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Durante la sessione plenaria di luglio, il CESE ha adottato un parere per chiedere azioni concrete e mirate a livello UE e livello nazionale per tutelare i caregiver familiari #caregiver#disabili#caregiverfamiliari
Comitato economico e sociale europeo: “Il ruolo dei caregiver viene trascurato”
disabili.com
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CAREGIVER VUOL DIRE “COLUI/COLEI CHE SI PRENDE CURA”. ALLO STESSO TEMPO IN ITALIA C’È AD OGGI UN SISTEMA CHE NON SI PRENDE CURA NÉ TUTELA I DIRITTI DEI/DELLE CAREGIVER RITENENDOLI EVIDENTEMENTE IN POSSESSO DEL DONO DELL’UBIQUITÀ. Pochi mesi fa ho somministrato a più di 60 caregiver familiari un questionario di rilevazione che ho interamente elaborato per questo tipo di situazione. Alla domanda numero 7, ossia “Di quali aspetti ti occupi come caregiver?”, numerose persone hanno segnato tutte le (seguenti) opzioni previste, aggiungendone di ulteriori: - assistenza all’igiene personale - assistenza all’alimentazione - affiancamento costante alle varie attività quotidiane - supporto alla comunicazione - trasporto per effettuare cure e/o percorsi terapeutici - gestione burocrazia - gestione pulizie ambienti della persona con disabilità - altro (specificare). 👉 Il CAREGIVING è un’attività che lo Stato deve riconoscere, economicamente, a livello normativo e di tutele. Troppe persone rischiano di ritrovarsi senza pensione e sostentamento dopo una vita dedicata all’assistenza. ❗ I/le CAREGIVER vanno rispettati/e e valorizzati/e nel processo d’inclusione in sinergia con i servizi. Spesso invece si delegano ai/alle caregiver attività soverchianti per poi escluderli dalla fase di confronto. Non accade sempre ma non possiamo negare l’esistenza di queste situazioni che mettono i/le caregiver con le spalle al muro. ⚠ È fondamentale tutelare la salute dei/delle caregiver con azioni concrete perché sfiorare il dono dell’ubiquità, giorno dopo giorno, ha un costo molto alto: quello della perdita della salute e di anni di vita. E la vita è una sola. (Foto dal web) #diritticaregiver, #riconoscimentocaregiver, #inclusionecaregiver, #dirittipersonecondisabilità, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Ministero della Salute
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Mentre i grandi della Terra si riuniscono in amene località italiane per celebrare il primo G7 sulla disabilità, c'è tutto un altro mondo sottostante, fatto di grandissime persone, un po' meno visibili, ma molto più laboriose, che alle carte altisonanti piene di buone intenzioni e lasciate, appunto, sulla carta, preferiscono le azioni silenziose e concrete. Ne incontro tante, tutti i giorni. E in questo articolo, vi raccontiamo una storia davvero particolare. Il mondo dei hashtag #caregiver è quello più negletto quando si parla di disabilità. Si fanno convegni, si fanno mezze leggi che forse saranno approvate ( o forse no), tanti politici che si riempiono la bocca di promesse. E non succede nulla. Poi ci sono associazioni come Anziani e Non Solo società cooperativa sociale che realizzano un progetto straordinario, praticamente gratuito, in grado di dare un po' di sollievo a chi passa la propria esistenza a curare un proprio famigliare gravemente malato. Che non è una condanna, ci mancherebbe. Ma quel o quella caregiver avrebbero anche voglia di dedicarsi del tempo, di uscire a fare una passeggiata. Di annoiarsi, perché no. Di lavorare, di amare, di studiare. Di vivere. E allora arriva un progetto come questo, dal nome emblematico: "𝐔𝐧𝐚 𝐛𝐨𝐜𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐝'𝐚𝐫𝐢𝐚", che già fa capire la missione: regalare un po' di tempo a chi di tempo per sé non ne ha più. Una premessa e qualche numero per capire il fenomeno: 👉 In Italia ci sono oltre 𝟕 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐝𝐢 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐠𝐢𝐯𝐞𝐫. 👉Il 38% dei lavoratori assiste un familiare 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐬𝐮𝐩𝐩𝐨𝐫𝐭𝐨 𝐞𝐬𝐭𝐞𝐫𝐧𝐨. 👉Solo il 25% accede a servizi pubblici. 👉Quasi 1 caregiver su 3 dedica almeno 𝟏𝟒 𝐨𝐫𝐞 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐢𝐦𝐚𝐧𝐚𝐥𝐢 𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚. 👉Il 17% spende oltre 𝟏𝟎.𝟎𝟎𝟎 𝐞𝐮𝐫𝐨 𝐚𝐥𝐥'𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐩𝐞𝐫 𝐥'𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚. 👉Il 56% vorrebbe poter 𝐬𝐨𝐬𝐩𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐞 𝐥'𝐚𝐭𝐭𝐢𝐯𝐢𝐭𝐚̀ 𝐝𝐢 𝐚𝐬𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐧𝐳𝐚. 👉Il 38% non ha segnalato la propria situazione al datore di lavoro per 𝐭𝐢𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐩𝐞𝐫𝐜𝐮𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐢. Il progetto "𝐔𝐧𝐚 𝐛𝐨𝐜𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐝'𝐚𝐫𝐢𝐚" si inserisce in questo tema, offrendo sollievo ai caregiver familiari che assistono persone non autosufficienti. Come lo fa? 🧡 Fornisce 4 ore settimanali di assistenza da parte di operatori specializzati, per un massimo di 6 mesi. 🧡Si può attivare anche per il fine settimana 🧡Il costo è agevolato o gratuito in base all'ISEE. 🧡Crea nuove opportunità lavorative per operatori qualificati. 🧡È in fase di espansione a livello nazionale. Facile, no? Ce ne parla Ivana Barberini, che sul tema ha intervistato Federico Boccaletti Vicepresidente della Cooperativa sociale Anziani e non solo. Potete leggere l'intervista qui: https://lnkd.in/dY--MiV3
Sostegno ai caregiver: quando il sollievo è una “boccata d'aria” - PERSONE | Medicina&Società
https://personemagazine.it
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Continua il nostro impegno per i diritti dei caregiver🎈 🔵Una legge nazionale che riconosca la figura del #caregiver in senso ampio, al di là del vincolo di convivenza, e che si occupi di definirne propri diritti e tutele al di là di quelli della persona della quale il caregiver si prende cura; La massima semplificazione delle procedure per il riconoscimento presso l’INPS dello status di caregiver informale. In particolare, si propone di introdurre un limite temporale di massimo 90 giorni, dalla presentazione della domanda fino alla conclusione del procedimento. È questa in estrema sintesi la richiesta che abbiamo avanzato oggi nel corso dell'audizione presso l’XI Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati.
Cittadinanzattiva in audizione sui caregiver: serve una legge unica nazionale e diritti propri per la figura
cittadinanzattiva.it
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