E' stata presentata lunedì 6 maggio ed è in pieno svolgimento la Campagna di comunicazione relativa al corretto conferimento dei Cartoni per Bevande (CpB) in (quasi) tutta la Regione Toscana. Si quello che vedete NON è un errore, nella comunicazione i cittadini vengono invitati a conferire i CpB nella raccolta degli imballaggi multimateriali leggeri insieme alle lattine in alluminio e alle bottiglie in PET. Ma perchè diamo questa indicazione mentre nelle campagna precedenti nel nord est italiano (Pordenone, Gorizia, Treviso, Padova) indicavamo la raccolta nella carta? Svista? errore? schizofrenia? No niente di tutto questo. La motivazione sta (come del resto in tutte le precedenti e future campagne) negli impianti. Nel nord est abbiamo infatti, nei territori sopra elencati, degli impianti in grado di selezionare efficacemente i CpB dal flusso carta mentre in Toscana abbiamo impianti (primo fra tutti l'impianto REVET di Pontedera) capaci di fare la medesima selezione dal flusso degli imballaggi in multimateriale. L'obiettivo e il risultato è sempre lo stesso: far arrivare i CpB alle cartiere Lucart e SACI eccellenze europee nel riciclo non solo della componente cellulosica ma anche della plastica e dell'alluminio contenuti in questi imballaggi. E il tour di comunicazione NON è finito...
Post di Alberto Celotto
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Sensibilizzare i cittadini sul corretto conferimento dei #cartoniperbevande è un passo fondamentale verso una gestione dei rifiuti più efficiente ed efficace! Per garantire il riciclo di questi preziosi imballaggi e trasformarli da rifiuto in risorsa è fondamentale raccoglierli in maniera corretta in modo che possano poi essere riciclati. Per conoscere con esattezza dove conferire i cartoni per bevande - per esempio se nella carta o nella plastica - verifica le indicazioni del Tuo Comune di residenza!
Sustainability Manager, Trainer C.S.R, Esperto di sostenibilità 🌼 Responsabile progetto imballaggi poliaccoppiati a base cellulosica @ Comieco
E' stata presentata lunedì 6 maggio ed è in pieno svolgimento la Campagna di comunicazione relativa al corretto conferimento dei Cartoni per Bevande (CpB) in (quasi) tutta la Regione Toscana. Si quello che vedete NON è un errore, nella comunicazione i cittadini vengono invitati a conferire i CpB nella raccolta degli imballaggi multimateriali leggeri insieme alle lattine in alluminio e alle bottiglie in PET. Ma perchè diamo questa indicazione mentre nelle campagna precedenti nel nord est italiano (Pordenone, Gorizia, Treviso, Padova) indicavamo la raccolta nella carta? Svista? errore? schizofrenia? No niente di tutto questo. La motivazione sta (come del resto in tutte le precedenti e future campagne) negli impianti. Nel nord est abbiamo infatti, nei territori sopra elencati, degli impianti in grado di selezionare efficacemente i CpB dal flusso carta mentre in Toscana abbiamo impianti (primo fra tutti l'impianto REVET di Pontedera) capaci di fare la medesima selezione dal flusso degli imballaggi in multimateriale. L'obiettivo e il risultato è sempre lo stesso: far arrivare i CpB alle cartiere Lucart e SACI eccellenze europee nel riciclo non solo della componente cellulosica ma anche della plastica e dell'alluminio contenuti in questi imballaggi. E il tour di comunicazione NON è finito...
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L'identificazione e l'inclusione di unità geografiche aggiuntive potrebbe contribuire a una maggiore comprensione delle diverse caratteristiche territoriali nella denominazione del Prosecco DOC, oggi circoscritta in una vasta area composta da circa 28 mila ettari. Qualcosa come il “Rive” nella Conegliano Valdobbiadene DOCG, identificativo delle pendici scoscese che caratterizzano le colline situate in quest’area Patrimonio Unesco. Seppure il consumatore sia oggi molto più esigente, resta una confusione di fondo condizionata fortemente anche dal tema inflazionistico, elemento preponderante nell’ultimo triennio. Valorizzare i territori vocati alla produzione di un’eccellenza tutta italiana deve essere da stimolo verso il giusto riposizionamento del prodotto, che deve necessariamente iniziare a confrontarsi con temi di congiuntura economica.
PROSECCO: STOP ALLA CORSA E IN TRINCEA PER LE UGA I numeri di un anno difficile, le opinioni dei produttori e l’apertura di un nuovo fronte di guerra sul cambio di disciplinare della doc ⚠ AGGIORNAMENTO: mentre il giornale andava in stampa il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela Prosecco Doc ha deciso di rinviare la discussione in assemblea soci del progetto UGA, segnale evidente che le polemiche sorte dopo il lancio della notizia - con i primi commenti critici che trovate sul nostro giornale - hanno ottenuto un primo risultato. Scongiurato lo scontro, si torna al dialogo. Nel 2023 la produzione della Doc perde 3,5 punti percentuali e la Docg Conegliano Valdobbiadene va in flessione a doppia cifra. Siamo comunque oltre 700 milioni di bottiglie vendute, in un anno caratterizzato da consistenti aumenti di prezzo. Gli imprenditori intervistati non si allarmano, riportano il calo ad effetti congiunturali ma non sottovalutano la difficoltà del momento. Ora si rilancia sulla territorialità: però il progetto Uga del Prosecco Doc - che a breve dovrebbe essere discusso all’assemblea dei soci - solleva un vespaio di polemiche. Da Confindustria Veneto Est e dal territorio di Valdobbiadene arriva una ferma opposizione. E il “sistema Prosecco”, forse mai decollato, subisce un nuovo forte scossone. Per qualcuno forse l’ultimo? 🗞️ Tutto questo e molto altro sul Corriere Vinicolo n. 04-2024 📌 Puoi scaricare la tua copia nell'area riservata agli abbonati sul sito, clicca il seguente link 👉 https://lnkd.in/ebTmaCdy ❗Se non sei ancora abbonato clicca qui: https://lnkd.in/e-8yH98R #unioneitaliana #vini #vino #vinoitaliano #wine #winelove #comunicazione #mercati #bollicine #spumante #prosecco
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PROSECCO: STOP ALLA CORSA E IN TRINCEA PER LE UGA I numeri di un anno difficile, le opinioni dei produttori e l’apertura di un nuovo fronte di guerra sul cambio di disciplinare della doc ⚠ AGGIORNAMENTO: mentre il giornale andava in stampa il Consiglio di Amministrazione del Consorzio di Tutela Prosecco Doc ha deciso di rinviare la discussione in assemblea soci del progetto UGA, segnale evidente che le polemiche sorte dopo il lancio della notizia - con i primi commenti critici che trovate sul nostro giornale - hanno ottenuto un primo risultato. Scongiurato lo scontro, si torna al dialogo. Nel 2023 la produzione della Doc perde 3,5 punti percentuali e la Docg Conegliano Valdobbiadene va in flessione a doppia cifra. Siamo comunque oltre 700 milioni di bottiglie vendute, in un anno caratterizzato da consistenti aumenti di prezzo. Gli imprenditori intervistati non si allarmano, riportano il calo ad effetti congiunturali ma non sottovalutano la difficoltà del momento. Ora si rilancia sulla territorialità: però il progetto Uga del Prosecco Doc - che a breve dovrebbe essere discusso all’assemblea dei soci - solleva un vespaio di polemiche. Da Confindustria Veneto Est e dal territorio di Valdobbiadene arriva una ferma opposizione. E il “sistema Prosecco”, forse mai decollato, subisce un nuovo forte scossone. Per qualcuno forse l’ultimo? 🗞️ Tutto questo e molto altro sul Corriere Vinicolo n. 04-2024 📌 Puoi scaricare la tua copia nell'area riservata agli abbonati sul sito, clicca il seguente link 👉 https://lnkd.in/ebTmaCdy ❗Se non sei ancora abbonato clicca qui: https://lnkd.in/e-8yH98R #unioneitaliana #vini #vino #vinoitaliano #wine #winelove #comunicazione #mercati #bollicine #spumante #prosecco
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Per Coca-Cola HBC essere #leader di categoria significa essere consapevoli delle sensibilità dei consumatori e scegliere responsabilmente i target di riferimento. Condividiamo i valori e mettiamo in pratica ogni giorno i princìpi di Marketing Responsabile che guidano Coca-Cola nella definizione dei consumatori a cui rivolgersi e dei canali nei quali distribuire e promuovere i prodotti, in linea con gli impegni assunti in Italia dall’associazione di categoria ASSOBIBE dal 2006. Da anni, inoltre, Coca-Cola investe in innovazione per ridurre lo #zucchero nelle bevande e dare alle persone più possibilità di scelta, senza rinunciare al gusto che amano. Oggi in Italia il 71% del portafoglio prodotti di Coca-Cola è a ridotto, basso o nullo contenuto calorico, contribuendo all’importante risultato raggiunto da Assobibe, che nel 2021 ha siglato con il Ministero della Salute un Protocollo d’Intesa per offrire sempre meno zuccheri e calorie nei soft drink.
Sin dal 1956 abbiamo scelto di non rivolgere direttamente ai bambini le nostre attività di marketing. Un impegno di Coca-Cola che è in linea con quelli assunti dal 2006 dall’industria delle bevande analcoliche in Italia.
Meno zucchero, più scelta
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📢Aumenta in #Austria l'offerta di bevande in vuoto a rendere e in particolare nel settore delle birre. L'esigenza di raggiungere gli obiettivi nazionali di riuso, il fatto che questi non siano raggiungibili senza abbinare strategie di riduzione e riuso, e un #DRS alle porte, spingono l’industria delle bevande austriaca verso un'ampliamento dell'offerta in vuoto a rendere e anche nei formati. 📅 ✅ Nel 2021 l’Austria è stato il primo paese europeo che ha introdotto delle quote obbligatorie di riuso per i contenitori per bevande a partire dal 1 gennaio 2024. La stessa legge, prevede l’avvio di un sistema di deposito cauzionale obbligatorio per i contenitori di bevande monouso che partirà con il 2025. 📊 L’introduzione di quote obbligatorie di riuso che i produttori devono perseguire è stata una novità per il panorama europeo, e non solo, in quanto i sistemi di vuoto a rendere finalizzati al riuso sono stati generalmente gestiti su base volontaria dall’industria delle bevande. 💡 🍺 l birrificio austriaco #Stiegl un pioniere del riuso con quote di riutilizzo del 72,6% (contro una media del settore del 58%) è stato, pare, il primo ad introdurre un nuovo tipo bottiglie di birra in vetro da 0,33 litri in vendita presso i rivenditori di bevande (non solamente nel circuito Horeca). Altre marche classiche come Goldbräu e Hell hanno seguito l'esempio e altre come Pils, Bio Paracelsus Zwickl, Bio Paracelsus Glutenfrei ma anche la nuova limonata "Stieglitz" saranno disponibili nel nuovo formato ricaricabile dal prossimo aprile. 💡 La nuova bottiglia a rendere da 0,33 litri realizzata in vetro leggero temprato pesa 205 grammi e non è solamente più leggera del 40%, ma anche più resistente alla rottura rispetto alle bottiglie ricaricabili usate ad oggi. È anche molto più durevole, in quanto può essere riempita fino a 60 volte invece di 20. 🎤 "Pochi sanno che l'acquisto di bottiglie riutilizzabili consente un risparmio fino al 75% di CO₂", spiega Gabriela M. Straka, Director Corporate Affairs & ESG Sustainability di Brau Union Österreich. "Per tutti coloro che avevano obiezioni sulla forma, dimensioni o peso della bottiglia riutilizzabile comunemente usata è ora disponibile una valida alternativa". 💰 ♻ Mentre il settore delle bevande austriaco lavora alla sua decarbonizzazione, e prepara il terreno per raggiungere i probabili obiettivi di riuso a livello U , con vantaggi per l'economia e l'ambiente, cosa fa l'Italia ❓ ⚠ l'Italia continua con le sue battaglie di retroguardia in Europa contro i sistemi di deposito e il riuso mentre il raggiungimento degli obiettivi climatici del settore della birra (e non solo) rimangono fuori portata ( il 35% delle emissioni di CO2 di una bottiglia di birra in vetro sono imputabili al contenitore). https://t.ly/iRc9a 🍾 Intanto le bottiglie di birra in vetro sono il tipo di contenitore maggiormente disperso in città, ma non solo, e dobbiamo importare vetro che potremmo invece riusare o riciclare.
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𝘚𝘱𝘪𝘳𝘪𝘵𝘴: 𝘴𝘶𝘪 𝘯𝘶𝘰𝘷𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘰𝘳𝘻𝘪 è 𝘴𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘵𝘳𝘢 𝘴𝘪𝘨𝘭𝘦. Commenta il Direttore Sandro Cobror: "La suddivisione in categorie è metodo già previsto dalle leggi e attuato da tutti i Consorzi. La produzione, essendo tracciata e certificata da un'apposita branca dell'Agenzia delle Dogane non corre alcun prericolo di sovrastima. I Consorzi saranno in grado di gestire con maggiore competenza e autonomia le proprie denominazioni e prendere in considerazione aspetti come la definizione di tecnologie tradizionali o artigianali". Per leggere l'articolo completo clicca qui ⬇️⬇️⬇️
Spirits, sui nuovi consorzi è scontro tra sigle - ItaliaOggi.it
italiaoggi.it
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🆕 #VuotoARendere 👉🏻 Le tre regioni del #Belgio hanno trovato un accordo per l’introduzione di un sistema di #depositocauzionale per contenitori di bevande, i cui dettagli verranno chiariti prossimamente. Introdotti anche degli obblighi di #riduzione e di #riutilizzo per tutti gli #imballaggi domestici. I dettagli ⤵️ https://lnkd.in/dX5sxd8G
Belgio: nuove regole di riduzione e riuso per gli imballaggi e accordo per l'introduzione di un Sistema di Deposito - A buon rendere
https://buonrendere.it
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🆕 #VuotoARendere 👉🏻 Le tre regioni del #Belgio hanno trovato un accordo per l’introduzione di un sistema di #depositocauzionale per contenitori di bevande, i cui dettagli verranno chiariti prossimamente. Introdotti anche degli obblighi di #riduzione e di #riutilizzo per tutti gli #imballaggi domestici. I dettagli ⤵️ https://lnkd.in/dzKA7y7Y
Belgio: nuove regole di riduzione e riuso per gli imballaggi e accordo per l'introduzione di un Sistema di Deposito - A buon rendere
https://buonrendere.it
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Richiamati #piatti di #plastica per migrazione di sostanze #chimiche Il Ministero della Salute ha segnalato il #richiamo da parte dell’operatore dei piatti di plastica. La ragione indicata sull’#avviso di richiamo è un tasso di #migrazione globale superiore ai limiti consentiti. I piatti in questione, infatti, non sono conformi alle disposizioni di legge (articolo 3, lettera b del regolamento CE 1935/2004), secondo cui i #materiali a contatto con gli #alimenti in condizioni d’impiego normali non devono trasferire agli alimenti componenti in quantità tale da comportare una modifica inaccettabile della loro composizione (migrazione di #sostanzechimiche). #sicurezzaalimentare #sicurezzalimentare
Piatti di plastica richiamati per migrazione di sostanze chimiche
https://ilfattoalimentare.it
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Nelle Brand Guidelines non manca mai una pagina importante: cosa non fare al tuo logo. Facciamo un passo indietro. Semplificando, la Brand Guideline non è altro che un documento dove si riportano le diverse versioni del marchio (nota: 𝐨𝐠𝐧𝐢 marchio deve avere almeno un paio di versioni diverse, perchè gli usi sono troppo diversi tra loro, ma questo argomento lo lascio ad un altro post), i codici dei colori scelti, quale direzione creativa seguire in ogni campagna o attività di marketing, e molto altro. In una di queste pagine, si elenca una serie di deturpamenti che è sconsigliabile applicare al proprio logo: non distorcere, non applicare bordi dove non ci sono, insomma, niente che possa togliere la riconoscibilità al proprio logo. Ogni volta che un logo viene manomesso, da qualche parte un designer piange, ma non solo: chi lo vede, anche se non lo sa spiegare, avrebbe la netta sensazione che quell'azienda non sa proprio cosa sta facendo (se fanno questo al loro logo, chissà cosa fanno con i loro prodotti/servizi). Naturalmente, tutto questo cade se - e solo SE - si ha una valida 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐭𝐞𝐠𝐢𝐚. Ok, il brand Coca Cola è famosissimo riconoscibilissimo e potentissimo, ma mettiamo per un istante che a farlo fosse stata una micro impresa di un paesino perso in mezzo ai campi, ed il risultato non cambia. Il pensiero dietro la scelta di deformare il logo è forte e di impatto. Puoi quasi vedere la lattina schiacciata tra le tue mani. È concreto, arriva dritto al punto. Funziona. In sintesi: se pensi (bene) prima di agire, puoi fare qualunque cosa. Sono contenta di avere ancora pochi follower, non so se sarei in grado di gestire la sh*tstorm che potrebbe causare questa frase. 🤣 ------ Ho scritto "strategia" in grassetto per metterlo bene in risalto, ma ora lo scrivo anche con il testo regolare per aiutare l'amico SEO. Strategia strategia strategia. ------ #strategia #brandidentity #design #advertising #logodesign
Ha preso il via dall’America Latina la campagna globale out-of-home con cui Coca-Cola vuole invitare sempre più persone a riciclare le lattine. Gli annunci “Recycle Me” fanno leva su un elemento potente: l’iconico logo di Coca-Cola che si torce e schiaccia, come quello di una lattina che subisce lo stesso trattamento. https://lnkd.in/dUsV2NE3
Coca-Cola accartoccia il suo logo per invitare a riciclare di più le lattine
https://brand-news.it
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In Italia il 64% del latte, il 54% dei succhi di frutta e il 97% delle bevande vegetali viene confezionata in #cartoniperbevande, una soluzione di packaging completamente riciclabile e riciclata. Per questo è importante promuovere la raccolta e informare i cittadini sul corretto conferimento di questo prezioso imballaggio, che può trasformarsi da rifiuto in risorsa. Le Campagne di comunicazione e sensibilizzazione di Comieco sono iniziative di grande impatto per promuovere e progredire verso un'economia davvero circolare!