🗣 “𝗠𝗮𝗻𝗴𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗽𝗮𝗻𝗻𝗲𝗹𝗹𝗶 𝗮𝗹 𝗽𝗼𝘀𝘁𝗼 𝗱𝗶 𝗳𝗿𝘂𝘁𝘁𝗮 𝗲 𝘃𝗲𝗿𝗱𝘂𝗿𝗮?”
🗣 “𝗜𝗹 𝗳𝗼𝘁𝗼𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝗴𝗴𝗲𝗿𝗮̀ 𝗹’𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮?”
🗣 “𝗣𝗲𝗿𝗱𝗲𝗿𝗲𝗺𝗼 𝗯𝗶𝗼𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀?”
💬 Non si contano più le opinioni (e gli insulti), di questo tipo che quotidianamente leggiamo un po’ ovunque, soprattutto sui social.
✍🏻 Ebbene con garbo, cerchiamo di rispondere (📚studi alla mano) e capire il motivo per cui queste accuse sono realmente infondate e in che misura i progetti fotovoltaici vanno in una direzione completamente diversa, a totale beneficio del clima ma soprattutto dei terreni.
A) 𝗜𝗹 𝗳𝗼𝘁𝗼𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝗴𝗴𝗲 𝗹’𝗮𝗴𝗿𝗶𝗰𝗼𝗹𝘁𝘂𝗿𝗮. 𝗙𝗮𝗹𝘀𝗼. ❌
Rischiamo veramente di occupare terreni agricoli necessari per il sostentamento alimentare del Paese?
📝 Il dato Istat 2016 sull’Italia parla di 12,6 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata e 16,5 milioni di ettari di superficie agricola totale. Quanto spazio servirebbe per raggiungere i target 2030? Se dovessimo, solo in via ipotetica, installare tutti i 43GW su terreno, sarebbe sufficiente appena lo 0,25% della superficie agricola totale italiana o l’ 8,5% di quella non utilizzata.
🍃 Insomma, di terreno da coltivare ce ne sarà sempre tantissimo; ci si impone di installare pannelli su, coperture, terreni incolti e/o abbandonati ma anche di far coesistere agricoltura e produzione di energia pulita.
B) 𝗜𝗹 𝗳𝗼𝘁𝗼𝘃𝗼𝗹𝘁𝗮𝗶𝗰𝗼 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝗴𝗴𝗲 𝗹𝗮 𝗯𝗶𝗼𝗱𝗶𝘃𝗲𝗿𝘀𝗶𝘁𝗮̀. 𝗙𝗮𝗹𝘀𝗼! ❌
🌱 Non solo il fotovoltaico protegge il clima e favorisce la riduzione dell’inquinamento grazie alla produzione di energia pulita; ma è in grado proprio di proteggere anche i terreni. Addirittura?
✅ Le installazioni “a terra” generano un “terreno protetto” per la colonizzazione di diverse specie, che difficilmente riuscirebbero a sopravvivere sui terreni caratterizzati da monocolture, su quelli troppo sfruttati, o su quelli abbandonati e incolti.
✅ Inoltre, l’ombra generata dai pannelli incide sulla temperatura dell’aria, le precipitazioni e l’evaporazione generando un effetto a catena sul suolo, la vegetazione e la biodiversità.
🌿 Occorre, quindi, promuovere la realizzazione di impianti fotovoltaici a terra, senza sottrarre spazio alle superfici agricole utilizzate, sia attraverso soluzioni innovative come l’agrivoltaico, capaci di integrare la produzione di energia con la produzione agricola e zootecnica, sia attraverso campi fotovoltaici sulle aree abbandonate, degradate o marginali.
Cerchiamo di leggere, di informarci e conoscere prima di trasformarci in odiatori seriali da tastiera.