Post di Alessio Ercoli

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Founder & CEO of Buy Circular | Tutto si trasforma e ritorna in circolo

Stamani, durante le tue ricerche quotidiane, ti sei per caso imbattuto/a nel doodle di Google dedicato alla 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐓𝐞𝐫𝐫𝐚? 🌎 𝑰 𝒅𝒐𝒐𝒅𝒍𝒆 non sono altro che delle rivisitazioni del noto logo del motore di ricerca, attinente a varie tematiche giornaliere al livello mondiale. Il quesito postovi all'inizio è nato dalla cuorisità relativa alle immagini presenti nel logo e, facendo una piccola ricerca, ho scoperto che ogni foto viene associata ad una lettera del nome - "Google", appunto - presentando luoghi che sono stati protetti e tutelati dagli effetti negativi del cambiamento climatico. Per dare un sguardo al significato di queste immagini possiamo vedere che: - 𝙡𝒂 𝒍𝙚𝒕𝙩𝒆𝙧𝒂 𝑮 mostra le isole Turks e Caicos; - 𝗹𝗮 𝗢 l’Arrecife Alacranes (la più grande barriera corallina del Golfo del Messico); - 𝗹𝗮 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗢 è il Vatnajökull, in Islanda, il più grande ghiacciaio d’Europa; - 𝗹’𝗮𝗹𝘁𝗿𝗮 𝗚 il parco nazionale di Jaú, nella foresta amazzonica brasiliana; - 𝗹𝗮 𝗟 mostra la Grande Muraglia Verde in Nigeria, uno straordinario progetto avviato nel 2007 che ha come obiettivo quello di realizzare una grande striscia di vegetazione lunga più di 7mila chilometri che parte dalla costa occidentale dell’Africa, in Senegal, a quella orientale, in Gibuti; - 𝗹𝗮 𝗘 ,infine, mostra la riserva naturale delle isole della regione di Pilbara, nell’Australia occidentale. Un ultimo appunto che sento di avanzare riguarda la Storia della Giornata della Terra e quello è stato il suo primo omaggio. Pensate che in realtà questa giornata 𝗻𝗮𝘀𝗰𝗲 𝗻𝗲𝗹 𝟭𝟵𝟳𝟬, negli Stati Uniti D'America quando ancora la parola "cambiamento climatico" non veniva presa molto in considerazione. Tale evento ebbe un grande successo e contribuì vivamente all'interesse globale sull'ambiente tanto da portare conseguentemente i capi di stato di tutto il mondo ad indire degli appositi summit. Ciò che trovo spaziante in questa storia è come 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐫𝐜𝐨𝐥𝐚𝐫𝐢𝐭𝐚̀, per quanto abbia contribuito al sorgere della diligenza dei nostri vertici mondiali, non ha in realtà riscosso l'effetto sperato. Forse un'importante considerazione andrebbe rivolta alla non adeguata celerità con la quale è stato notato il problema o forse agli strumenti adottati i quali non sono stati efficaci. Tuttavia non dovremmo tanto guardare al passato ma concentrarci principalmente sul nostro futuro e di come la Terra rientra nelle nostre priorità principali: senza il vivido e vario patrimonio ecologico presente sul nostro pianeta 𝒏𝒐𝒏 𝒄'𝒆̀ 𝒂𝒗𝒗𝒆𝒏𝒊𝒓𝒆.

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